"Abbiamo realizzato un intervento che, per le dimensioni della condotta interessata e la tecnologia utilizzata, non è mai stato eseguito prima in tutto il mondo".
Così l'Ingegner Arnold Cekodhima, CEO e titolare dell'azienda Danphix S.p.A., con sede operativa a Castelnovo Sotto, presenta un'operazione davvero particolare che è stata compiuta nella zona di Campegine.
L'azienda reggiana infatti è intervenuta su una condotta che fa parte del sistema irriguo del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, che ha un diametro di ben 2 metri e che, per l'età e il lungo e intensivo utilizzo, presentava l'esigenza di essere rinnovata a causa di problemi strutturali.
"L'intervento che siamo andati ad eseguire – prosegue l'Ingegner Cekodhima – è un esempio di ripristino di condotte con una modalità a basso impatto ambientale: anziché una classica sostituzione delle tubazioni, per la quale si compiono importanti scavi e si creano notevoli disagi, in questo caso siamo intervenuti sui tubi presenti dal loro interno, con la tecnologia di cui siamo dotati che combina materiali avanzati, attrezzature all'avanguardia, ed un know-how di alto livello".
Sul piano pratico, all'interno della vecchia condotta, è stato inserito per traino un composito flessibile in vetroresina, testato per quanto riguarda la resistenza statica ma dotato anche di certificato di potabilità nel caso si operi su condotte di acqua potabile.
"Una volta inserito nella condotta esistente – prosegue il titolare della Danphix – anche su distanze molto lunghe come già abbiamo fatto sia in Italia che all'estero, il composito flessibile viene "gonfiato" utilizzando aria compressa, in modo che aderisca perfettamente alla stessa condotta che deve essere rinnovata".
Dopo che il nuovo tubo, ancora flessibile, viene gonfiato e fatto aderire alle pareti dei tubi, subentra la parte più tecnologica dell'intervento: "Un apposito impianto robotizzato che emette 36.000 W di raggi ultravioletti – conclude Arnold Cekodhima – percorre tutta la condotta appena inserita, irradiando luce ultravioletta sulle pareti del tubo. Come succede per certe applicazioni ormai molto diffuse, per fare un esempio, negli studi dentistici, la luce ultravioletta innesca una reazione chimica nella resina di cui è impregnato il composito flessibile. La reazione la rende estremamente solida, completando il lavoro e ricostruendo una nuova condotta perfettamente funzionale, resistente, nettamente migliorata sotto tutti i punti di vista. Quella su cui siamo intervenuti a Campegine ha delle dimensioni assolutamente ragguardevoli, un diametro di due metri come accennavo: è la prima volta nel mondo che viene utilizzata questa tecnologia su tubi così grandi, una sfida complessa che ci ha spinto a dare il meglio".
Danphix S.p.A. è un fornitore leader di applicazioni e servizi per la riabilitazione senza scavo di tubazioni. Recentemente ha realizzato lavori ad alto tasso di complessità a livello internazionale, ad esempio condotte di petrolio su piattaforme offshore a Singapore, Thailandia e Papua Nuova Guinea. Danphix S.p.A. detiene ad oggi il record di 3,6 km di condotta offshore riabilitata senza scavo in una singola installazione. La tecnologia adottata da Danphix viene applicata su acquedotti, fognature, gasdotti, reti del settore petrolchimico, realizzando per l'appunto anche condotte sottomarine.