Un percorso articolato, iniziato in tempi in cui la consapevolezza dell’emergenza ambientale era ancora confinata alle discussioni accademiche o a nicchie virtuose di sensibilità sociale, e che recentemente ha portato la Commissione a varare l’European Green Deal (la nuova agenda europea per la crescita sostenibile) e il Circular Economy Action Plan, il piano d’azione per l’introduzione su larga scala delle pratiche economiche ‘circolari’.
Se la Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione per le Nazioni Unite del 25 settembre 2015 ha sancito un cambio di passo planetario nella ricerca di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, attraverso la sottoscrizione da parte di tutti i 193 Paesi membri dell’ONU degli obiettivi dell’Agenda 2030 , l’Europa aveva mosso i primi passi già oltre 25 anni fa, indicando criteri di qualità ecologica per prodotti, produzioni e servizi. Il marchio di qualità ecologica Ecolabel UE è stato infatti istituito nel 1992 ed è oggi disciplinato dal Regolamento n. 66/2010 in vigore nei 28 Paesi dell’Unione Europea e nei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo.
Che cosa è Ecolabel UE
Ecolabel UE è un marchio di eccellenza ambientale, rilasciato secondo la norma ISO 14024 (Tipo 1), che viene assegnato a prodotti e servizi che insieme ad un’alta qualità prestazionale soddisfano elevati standard ambientali per tutto il loro ciclo di vita: dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, erogazione, distribuzione e smaltimento. Il suo rilascio può essere richiesto su base volontaria da qualsiasi impresa degli stati membri dell’Unione o dello Spazio Economico Europeo: a seconda del settore di interesse la domanda va inoltrata all’organismo competente, ovvero l’ente indipendente che a livello nazionale è responsabile della valutazione, assegnazione e gestione delle domande e delle licenze Ecolabel UE.
Materialmente si tratta di una eco-etichetta, raffigurata da una margherita i cui petali sono rappresentati dalle stelle dell’Unione Europea, di cui possono fregiarsi i prodotti e i servizi che possono certificare la loro qualità ecologica, ovvero il loro basso impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.
Di fatto se sulla confezione di un prodotto o nella presentazione di una attività di servizi si trova il marchio EU Ecolabel significa che si sta per acquistare qualcosa che è di comprovata qualità ed amico dell’ambiente.
Una garanzia per i consumatori e i lavoratori
Ad oggi oltre 72.000 prodotti e servizi per più di 30 categorie portano il marchio Ecolabel. Si tratta di aziende attive nei più vari settori: dall’abbigliamento, al turismo, alle apparecchiature elettroniche.
La certificazione di qualità ambientale dell’UE rappresenta un importante stimolo per il mondo dell’impresa sia dal punto di vista di una continua innovazione di prodotto in grado di soddisfare criteri ecologici sempre più necessari per garantire competitività, che della ricerca di proposte e soluzioni che tengano nel debito conto la necessità di tutelare i consumatori e gli stessi lavoratori dell’impresa.
Così i criteri del marchio Ecolabel, la cui applicazione è sottoposta al continuo controllo di organismi terzi, promuovono l’economia circolare (ovvero un circuito virtuoso in cui i prodotti usati vengono utilizzati per generare quelli nuovi) incoraggiando i produttori a generare meno rifiuti e CO2 durante il processo di fabbricazione e, al contempo, stimolano le aziende a sviluppare prodotti durevoli, facili da riparare e riciclare. Inoltre molte aziende si rivolgono ai criteri del marchio Ecolabel UE per indicazioni sulle migliori pratiche ecologiche nello sviluppo delle loro linee di prodotti, tutelando in questo modo la salute e il benessere dei propri lavoratori.
La certificazione Ecolabel per i servizi di pulizia
Se dunque l’avvento del marchio Ecolabel fa parte della lunga tradizione di impegno dell’Unione Europea nel campo della salvaguardia dell’ambiente, molto più recente è invece la sua applicazione al settore dei servizi di pulizia. È infatti del 4 maggio 2018 la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione della Decisione UE 2018/680 che stabilisce, per la prima volta, i criteri Ecolabel per la ‘pulizia di ambienti interni’ adottati dalla Commissione Europea. Si tratta di criteri che affrontano i principali impatti ambientali associati ai servizi di pulizia e che hanno una validità di 5 anni.
Divisi tra obbligatori ed opzionali (ma in grado di generare maggiore punteggi nelle gare pubbliche di nuova generazione) i requisiti sanciti per le imprese di pulizia richiedono in particolare l’utilizzo di prodotti dal ridotto impatto ambientale e caratterizzati da sistemi di dosaggio adeguati, l’utilizzo di materiali tessili in microfibra, un’adeguata formazione del personale, sistemi di gestione integrata dei rifiuti, l’utilizzo di prodotti o servizi certificati Ecolabel e di macchinari di classe energetica A o A+, la qualità certificata del servizio, la riduzione degli imballaggi, l’uso di materiale riciclato, l’utilizzo di veicoli con emissioni ridotte, l’efficienza delle lavatrici in uso.
Un salto di qualità per l’intero settore
L’estensione dei criteri Ecolabel al settore delle pulizie rappresenta una novità di grande importanza. Non è solo infatti una necessità, seppur imprescindibile, di inquinare meno, ma di fatto rappresenta una richiesta di maggiore professionalità e competenza che sempre più caratterizzerà il settore nel futuro. Un’inversione di tendenza da tanto tempo auspicata e attesa, che fa emergere la qualità del professionista del pulito: grazie al certificato Ecolabel UE le aziende fornitrici di servizi di pulizia saranno in grado di dimostrare più agevolmente l’efficienza delle proprie pratiche ambientali nel partecipare alle “gare verdi” negli appalti pubblici. Inoltre, come detto, il possesso dell’etichetta attesterà l’impegno delle aziende per la sicurezza e il benessere dei propri dipendenti, assicurando pratiche ecologiche con una riduzione della loro esposizione a sostanze potenzialmente tossiche.
Più in generale l’introduzione del marchio di qualità ecologica consentirà di superare progressivamente il criterio del prezzo quale principale elemento di valutazione nell’affidamento degli appalti. Per questa via fattori quali gli aspetti sociali ed ambientali stanno diventando sempre più importanti, incrociando in questo modo il crescente orientamento generale verso la sostenibilità complessiva dell’agire e del vivere.
La certificazione Ecolabel di Green Leaf di Coopservice
L’11 maggio scorso la sezione Ecolabel Italia del Comitato Ecolabel-Ecoaudit, organismo indipendente nazionale competente, ha rilasciato l’uso del marchio europeo di qualità ecologica al gruppo di ‘Servizi di pulizia di ambienti interni’ della linea di prodotto Green Leaf by Coopservice.
Green Leaf è il marchio ideato per identificare e valorizzare i servizi ‘green’ a ridotto impatto ambientale progettati ed erogati da Coopservice, nei quali viene garantito l’uso di prodotti ecologici certificati, di attrezzature e mezzi a basse emissioni, di materiali riciclati/riciclabili e sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti, nonché il ricorso a metodologie di lavoro che riducono l’uso di agenti chimici e limitano gli sprechi, e a soluzioni energetiche da fonti rinnovabili.
Con questo ulteriore riconoscimento Coopservice conferma l’orientamento strategico che pone la sostenibilità ambientale al centro delle proprie strategie di sviluppo. Un indirizzo intrapreso da diversi anni e che ha portato a ridefinire per ciascuna delle proprie linee di business obiettivi di sviluppo e sostenibilità qualificati come prioritari.