Giovedì, 16 Aprile 2020 14:13

Fase 2, Milza: 'coniugare lavoro e salute per restare competitivi' In evidenza

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Il presidente di Confcooperative Emilia Romagna ha partecipato al Tavolo del Patto per il Lavoro.

"Cominciamo a pensare al dopo emergenza sanitaria, che non vuol dire averla superata ma imparare a convivere rispetto al Covid-19. Dobbiamo pensare a modelli organizzativi diversi che ci permettano la compatibilità della prevenzione con il lavoro".

Così il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, commenta l'esito del Tavolo per il Patto del Lavoro riunitosi nel pomeriggio di ieri, martedi 14 aprile, "nella logica - precisa Milza - di coniugare produzione, lavoro e salute".

"Sulla nostra capacità di mettere insieme quest'insieme di fattori - ha specificato Milza - ci giochiamo la capacità di continuare ad essere un sistema economico competitivo rispetto sia al mercato interno sia all'export".

Dalla riunione è infatti scaturita una posizione condivisa da tutte le rappresentanze del mondo economico regionale: si deve partire dalla piena sicurezza per tutti i lavoratori, condizione imprescindibile, per definire insieme requisiti e modalità che permettano una graduale ripresa delle attività anzitutto nelle filiere di valenza internazionale – con l'export asse portante dell'economia regionale - e far avanzare i cantieri delle opere pubbliche.
Intanto - ha annunciato la Regione - è pronto per essere distribuito un milione di mascherine sanitarie ai lavoratori entro 48 ore, e un altro milione entro una settimana, dispositivi messi a disposizione dalla Regione.
Nel corso della riunione, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l'assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, hanno parlato di un “governo della ripartenza” che passa dall'istituzione in tutte le province emiliano-romagnole di Tavoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, come quello già attivato nella Città metropolitana di Bologna, che possono partire con una dotazione finanziaria stanziata dalla Regione di 1,5 milioni di euro e altri 5 milioni per la messa in sicurezza sanitaria e la sanificazione degli ambienti di lavoro. Una fase che passa anche dal far partire, in questo momento di bassissima intensità di attività e mobilità, le opere pubbliche già cantierabili.

Garantendo in ogni situazione o ambiente produttivo il distanziamento sociale necessario. Liberando anzitutto l'operatività delle filiere che operano a livello internazionale, con le sue imprese, da quelle di grandi dimensioni a quelle piccole e medie, che insieme alla logistica sono filoni strategici dell'economia e del lavoro made in Emilia-Romagna.
L'obiettivo condiviso è quindi quello di stipulare Protocolli operativi di sicurezza che sorreggano l'avvio delle attività nelle filiere individuate.

A far da cornice a tutto questo, già da oggi la consegna da parte della Regione alle associazioni di categoria, perché le distribuiscano, di un milione di mascherine per i lavoratori, a cui se ne aggiungerà un altro milione entro la prossima settimana. Anche in questo caso a indicare la volontà di arrivare all'autosufficienza a breve nella disponibilità di dispositivi di protezione individuale.

“L'obiettivo è mettere in campo i migliori modelli, settore per settore, della messa in sicurezza. Muovendoci nel perimetro delle decisioni delle prossime ore a livello europeo - aggiungono Bonaccini e Colla -. Abbiamo l'obiettivo di tenere un rapporto con il Governo avendo come Emilia-Romagna una nostra idea di supporto in grado di proporre e prendere impegni, nostro tratto distintivo. Oggi possiamo dire che abbiamo un buon sistema di copertura degli ammortizzatori. Ora bisogna condividere il passaggio dalla decretazione d'urgenza a un'idea di governo dei processi, fase che vogliamo discutere con i soggetti del Tavolo per il Lavoro senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessità economica. Il contrario, infatti- chiudono presidente e assessore- sarebbe un errore imperdonabile”.

"Sarà molto importante - conclude il presidente regionale di Confcooperative Francesco Milza - condividere non solo i modelli ma anche la loro applicazione sia attraverso protocolli che tengano conto delle specificità di filiera e settori sia di strumentazione di verifica e controllo."

Bologna, 15 aprile 2020

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