Sorpreso dopo un furto, minaccia la vigilanza con uno storditore elettrico e fugge. Arrestato dai carabinieri.
Le aggressioni alle Forze di polizia continuano ad aumentare: fa oramai parte della quotidianità, è diventato così normale ed abituale che non fa notizia. La volontà legislativa è finalmente sui passi giusti, dotare le polizie di dissuasori elettrici. Ciò pare valere per tutti, ma non per la Polizia Locale.
Ebbene, il taser (o storditore elettrico), attualmente in uso alle Forze di Polizia in circa 107 Paesi, già contemplato nel primo Decreto Sicurezza (d.l. 113/2018) all'articolo 19, non è di gradimento alle amministrazioni comunali di sinistra.
Scelta diversa ed, aggiungerei, di buon senso, è, invece, la realizzazione di quanto ben previsto dal Ministro degli Interni, in città guidate da amministrazioni di centrodestra.
I sindaci, tutti, avrebbero potuto già approfittare di quanto stabilito dal Decreto sicurezza. Ma, per una inutile quanto dannosa faziosità, sarebbe logico e sensato comprendere l'efficacia dello strumento.
Si resta sconcertati quando certa parte politica resta sorda alle richieste dei 60.000 poliziotti locali d'Italia, avversando la riforma della categoria che dovrà riconoscere parità di diritti e tutele con le altre Forze dell'Ordine.
Leggendo i report dei vari Corpi di Polizia Locale dei medi e grandi centri urbani, risultano evidenti le tipologie di attività ad alto rischio di aggressione, identiche a quelle svolte da altre Forze di Polizia, e le città interessate dal Decreto (comuni capoluogo di provincia, nonché quelli con popolazione superiore ai centomila abitanti) non primeggiano certo sul tema Sicurezza.
E' di questi giorni la pronuncia d'inammissibilità della Corte Costituzionale sui ricorsi di alcune Regioni governate dalla sinistra, che hanno impugnato delle disposizioni del Decreto sicurezza. Peraltro, tutto ciò non sorprende, se un importante esponente del maggior partito di sinistra, nonché primo cittadino di Pesaro e vice presidente dell'Anci, in un acceso dibattito tv di alcuni mesi fa, sostenendo un assurdo teorema, ha dichiarato che la polizia locale "non interviene sullo spaccio ma sulle multe", pasticciando sulle qualifiche ed i compiti della Polizia Locale.
Ed a Parma? Ad oggi, il taser non sembra trovare posto nell'agenda del governo cittadino.
Del resto, a più riprese, Ugl ha rilevato come il tema sicurezza non sia la priorità dell'attuale Amministrazione. Senza questo deterrente, le violenze contro le Forze di Polizia, anche a Parma incrementeranno.
Parma, 24.06.2019
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma
Aggressione con un taser, tre denunciati dalla Polizia di Stato a Modena. Personale della Squadra Mobile ha deferito all'Autorità Giudiziaria tre soggetti, una 30enne marocchina per lesioni personali aggravate e due italiani di 28 anni per lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi.
Nella mattinata di venerdi, un ragazzo di 21 anni si è recato presso il comando di Polizia Stradale di via Giardini per denunciare un'aggressione subita mentre era alla guida della propria autovettura in viale delle Rimembranze.
Il giovane ha dichiarato di essere stato oggetto di insulti da parte degli occupanti dell'autovettura che lo precedeva, guidata dalla donna, e dopo aver arrestato la marcia, i due passeggeri sono scesi dal veicolo ponendosi uno davanti lo sportello lato guida e l'altro davanti la portiera anteriore lato destro. Quest'ultimo, approfittando dei finestrini abbassati, si è introdotto con il busto all'interno dell'abitacolo e lo ha più volte colpito con delle scariche elettriche emanate da un taser. L'altro uomo invece lo ha trattenuto sino al momento prima dell'erogazione di corrente.
L'aggressione si sarebbe scatenata a seguito di uno screzio per motivi legati alla circolazione stradale.
L'immediata attività di indagine posta in essere dalla Squadra Mobile ha permesso di individuare ed identificare con certezze le tre persone coinvolte e di sequestrare il taser utilizzato nell'aggressione.
Il 21enne ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.
- Storditi dal TASER -
di Lamberto Colla ---
Parma, 1 settembre 2013 -
Gongolano un po' tutti. Gongola Alfano che posta "missione compiuta", gongola Epifani che dichira "Non è solo IMU, siamo soddisfatti", gongolano le organizzazioni professionali agricole per l'abrogazione della tassa dai fondi agricoli. Troppo bello per essere vero. Sembra di assistere alle dichiarazioni post elezioni; tutti hanno vinto, che ci fosse un perdente dichiarato!
E allora i sospetti della solita "bufala" ben confezionata agli italiani sorge spontaneo. Nel frattempo, l'Unione Europea non ha atteso manco un'ora ed ha fatto sapere che l'Italia ha l'obbligo di andare a coprire immediatamente le minori entrate da gettito fiscale che sarebbe derivato dall'IMU.
- Da dove nasce il sospetto -
Innanzitutto dall'armoniosa compattezza che dimostrano i diversi schieramenti nonostante penda sulle loro teste la questione "Berlusconi". Più razionalmente dal fatto che, almeno alla prima e sommaria lettura, non si legga di tagli alla spesa pubblica. Nella loro piccola "spending review" gli italiani, come conferma l'Istat proprio in queste stesse ore, hanno ridotto del 3% la spesa per alimentarsi, e i nostri governanti ancora non riducono le spese per l'apparato pubblico. Sono, anche per questa ultima ragione, autorizzato a credere che sia una bufala e condividere quanto efficacemente ha postato un mio amico giornalista sul suo profilo facebook del 29 agosto appena ricevuta conferma del "miracolo all'italiana" che riporto a godimento di tutti: "Se tu non mi dici "riesco a togliere l'Imu perchè ho recuperato le risorse abolendo, per esempio, 5.000 enti inutili o le (scandalose) regioni a statuto speciale", ecco, io sono portato a pensare che me li vieni a prendere da un'altra parte. E sono portato a sentirmi retroafferrato. Sbaglio?" -
- La "Service Tax" o TASER dal 2014 -
«la nuova tassa comunale, commenta Guglielmo Epifani segretario del PD, sarà integralmente locale e unificherà l'Imu la Tares e altre imposte, costerà di meno agli italiani. Dobbiamo solo stare attenti che i criteri di equità della nuova tassa siano rispettati».
Guarda caso il commento di Epifani scivola proprio sulla questione dolente dei controlli di garanzia da effettuare verso i gestori della tassa (comuni), affamati come leoni, che tenteranno di ottenere il massimo per ridare fiato alle casse municipali. Ma chi dovrà vigilare? Non certo l'agenzia delle entrate o la guardia di finanza così impegnati a fare sospendere l'esercizio dell'attività a causa di uno scontrino da 1,5€ mai consegnato o a fare blitz spettacolari in famosi e sontuosi luoghi di villeggiatura.
Per carità, non che sia incolpevole l'esercente che non "scontrina" anche solo per 1,5 euro, ma credo che, prima di arrivare alla pena più grave si debba passare attraverso un percorso di ammonizioni.
Fatto sta che oggi si gongola ma del domani non v'è certezza. Già perché da qui al 2014 - data di entrata in vigore della TASER o "Service Tax" qualcosa dovrà essere fatto per portare a copertura i 4 miliardi mancanti dal gettito IMU.
Il codacons contro la Service Tax -
"Sull'abolizione dell'Imu il Governo prende in giro gli italiani, commenta il codacons lo scorso 29 agosto, dato che dà una cosa con la mano destra e se la riprende con la sinistra. Con la mano destra toglie l'Imu e con la sinistra si riprende i soldi con la service tax, il cui nome più giusto è Taser, considerato che rischia di paralizzare definitivamente le famiglie già sul lastrico.
Il silenzio del Governo - prosegue la nota codacons - sul reale gettito previsto con la service tax è decisamente sospetto. Quello che è certo è che lo spostamento tra Imu e "Taser" abbassa quel risparmio massimo di 225 euro a famiglia che si sarebbe ottenuto con l'eliminazione dell'Imu senza la compensazione di altre tasse, senza fare, cioè, il gioco delle 3 carte. Un risparmio, quello teorico massimo di 225 euro a famiglia, che il Codacons aveva già bollato come insufficiente per ridare capacità di spesa agli italiani, visto che è persino inferiore all'aumento del costo della vita, nonostante l'inflazione bassa.
Ma, al di là della progressività dell'imposta, tutta da verificare, l'iniquità della Taser è certa, dato che colpirà anche quel 18% di famiglie residenti che paga un canone d'affitto, ossia la categoria già più penalizzata e svantaggiata d'Italia, visto che ai fini Irpef sono sempre stati considerati praticamente uguali ai proprietari di casa, pur dovendo destinare gran parte del loro reddito all'affitto. Insomma i proprietari risparmieranno grazie ai soldi dei loro inquilini.
Conclusioni
Subito era TASER, il nome della nuova tassa che andrò a sostituire TARES e IMU poi, non si sa per quale motivo, è stata più semplicemente etichettata "Service Tax".
Che l'omonimia con la celebre pistola immobilizzatrice elettrica abbia avuto un qualche peso sulla decisione? Soltanto un caso o frutto dell'elaborazione dell'inconscio degli estensori del provvedimento? Stando al codacons il "nome più giusto è Taser, considerato che rischia di paralizzare definitivamente le famiglie già sul lastrico".