Lunedì, 30 Maggio 2022 18:18

L’ASCENSIONE DEL SIGNORE In evidenza

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Di Alessia Bianchini 30 maggio 2022 - Domenica scorsa abbiamo celebrato l’ascensione del Signore; nella liturgia la prima lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli (1,1- 11), ci ricorda che dopo la sua resurrezione Gesù si mostrò, ai discepoli, vivo ed apparendo loro per 40 giorni.

Negli ultimi istanti in sua compagnia, gli apostoli gli chiedono se fosse giunto il tempo in cui Egli avrebbe ricostituito il regno di Israele ma nuovamente il Cristo risponde loro: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta» (At. 1,7) coerentemente con quello che aveva detto durante le predicazioni riguardo alla sua venuta ed alla fine del mondo: «Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.» (Mt. 24,36) e dà la buona novella (At 1, 8-9) «ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra» e «Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo.».

Nell’ascensione del Figlio al Padre l’uomo acquista posto in Dio, perché grazie a Cristo l’umanità viene accolta e diventa inseparabile nella sua persona divina.

Lo Spirito Santo è la promessa della presenta di Cristo con noi (Gv. 16,13-14): «Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.»; come in vita, Gesù attraverso lo Spirito Santo continua a donarsi a noi per portarci a Dio e ci conduce nella luce della rivelazione dentro sé stesso: “prenderà del mio”.

L’Ascensione è il passaggio per arrivare alla festa di Pentecoste, è il giorno dell’esultanza perché possiamo guardare al cielo dov’è la nostra patria ed il Salvatore (Fili 30,20), è anche l’anticipazione di come Cristo tornerà nella gloria ma è anche “dove è il nostro tesoro, perché là è anche il nostro cuore” (Lc 12,34).