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La spesa delle famiglie per i prodotti alimentari - rilevata attraverso il monitoraggio Ismea-Nielsen - registra nei primi 9 mesi del 2017 un incremento dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.

L'aumento della spesa alimentare è un segnale positivo poiché si tratta della seconda voce del bilancio familiare dopo l'abitazione.
Federalimentare ha dichiarato in questi giorni una crescita della produzione dell'industria alimentare a settembre 2017 di circa 3 punti percentuali, che sebbene maggiormente sostenuta dalla buona accelerazione dell'export trova in parte riscontro anche in un miglior trend delle vendite al dettaglio.

Anche Istat nel mese di settembre ha dichiarato che le vendite al dettaglio "food" sono in netto aumento su base annua (+2,9% in volume) e che il dato relativo a questo mese è al massimo degli ultimi 7 anni.

Secondo gli ultimi dati Ismea-Nielsen, i consumatori italiani nel periodo da gennaio a settembre 2017 hanno speso circa l'1,1% in più per l'acquisto di beni alimentari e il 2,6% in più per le bevande (alcoliche ed analcoliche).
Dopo la lieve contrazione del 2016 (-0,6% derivata dal -4,8% dei freschi e +1,8 dei confezionati), la ripresa della spesa alimentare nel 2017 è sostenuta non più solo dai prodotti confezionati (+1,4%), ma anche dai freschi (+1%).

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(fonte ismea 1 dicembre 2017 -  ALLEGATO il Report ISMEA scaricabile in pdf)

Domenica, 26 Novembre 2017 06:13

Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare

Migliora il clima di fiducia dell'industria alimentare e delle imprese agricole, trainato dai segnali positivi della domanda interna e estera.

È una tendenza in miglioramento quella che emerge dal nuovo Rapporto AgrOsserva relativo al terzo trimestre 2017, pubblicato dall'Ismea.

Un segnale colto anche dagli operatori del settore: nel terzo trimestre, l'indice Ismea di clima di fiducia dell'industria alimentare aumenta sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso dell'anno precedente e anche l'indice di clima di fiducia delle aziende agricole mostra un miglioramento sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2016.

La domanda interna, dopo anni di stagnazione, è tornata a crescere: +1,3% la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016.

Ma prosegue anche il forte impulso al comparto proveniente dalla domanda estera, che aumenta del 6,5% nel periodo gennaio-agosto del 2017 e si avvia a chiudere l'anno al livello record di oltre 40 miliardi di euro.

Il 2017, è stato segnato tuttavia da anomalie meteorologiche che hanno influito negativamente sulla produzione di valore del settore primario, quello più esposto: secondo le ultime informazioni disponibili, il terzo trimestre dovrebbe comunque vedere un'attenuazione del calo fatto registrare nel secondo trimestre dal valore aggiunto agricolo (-2,5%).

A fronte della stabilità del numero d'imprese agricole, prosegue l'espansione di quelle giovanili che, a settembre 2017, sono aumentate del 5,8% su base annua e hanno sfiorato le 53,5 mila unità (7% del totale delle imprese del settore primario). Anche per quanto riguarda l'occupazione nel settore agricolo, secondo i dati disponibili, relativi al secondo trimestre, si evidenzia una crescita del 2,2% in confronto allo stesso trimestre dell'anno scorso.

A livello industriale, cresce la produzione del 2,6% su base annua nei primi nove mesi, continuano ad aumentare le imprese (+0,5% la variazione annua in ognuno dei tre trimestri) e aumenta il credito erogato al settore (+2,1% su base annua) portando lo stock di giugno 2017 a 32,4 miliardi di euro, in un contesto generale di flessione del credito alle imprese.

(Ismea 22 novembre 2017)

Domenica, 08 Ottobre 2017 07:09

Ismea: import e export in crescita

Ismea: import ed export di prodotti agroalimentari in crescita del 6,7% nei primi sei mesi dell'anno. Una bilancia commerciale nel segno della dinamicità, quella che ha caratterizzato il settore agroalimentare italiano nel primo semestre 2017.

Nei primi sei mesi dell'anno infatti, le esportazioni complessive nazionali di prodotti agroalimentari hanno sfiorato la soglia dei 20 miliardi di euro, in aumento del 6,7% rispetto al primo semestre 2016. Forte il traino dell'industria alimentare che esprime più dell'80% dell'export complessivo e che ha mostrato un incremento del 7,2%. Anche per il settore agricolo si è comunque registrato un significativo aumento dell'export, con un +4,7%.

Anche l'import di prodotti agroalimentari è aumentato, su base annua, della stessa misura dell'export, superando 22,5 miliardi di euro, da gennaio a giugno 2017.

Queste dinamiche hanno determinato un lieve peggioramento del deficit di 174 milioni di euro.
Il contributo più rilevante a tale andamento - complice l'impatto sulle produzioni agricole del clima - è da ricondurre al settore agricolo che ha raggiunto, nel periodo in esame, un passivo di 3,8 miliardi di euro, in peggioramento di 256 milioni di euro rispetto al primo semestre dello scorso anno.

Cresce invece il surplus dell'industria alimentare, aumentato di 82 milioni di euro.
Se i principali mercati di sbocco sono quelli della Ue (12,8 mld, +4,8% su base tendenziale), con positive performance verso tutte le destinazioni, appaiono molto dinamiche le esportazioni dirette verso i Paesi extra-Ue (+10%), con incrementi consistenti per Giappone (+38,5%), Russia (+36,8%) e Cina (+23,4%).


(Ismea 27 settembre 2017)

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 24 Settembre 2017 10:12

Dopo 5 anni i consumi tornano a salire

Ismea: i consumi alimentari riprendono a crescere dopo 5 anni, + 2,5% la spesa delle famiglie italiane.

Dopo cinque anni di segno negativo, nel primo semestre 2017, la spesa degli italiani per l'acquisto di beni alimentari è cresciuta del +2,5%, sostenuta sia dai prodotti confezionati (+3,2%), sia dai freschi (+1,1%).

Il segno positivo testimonia un processo in atto di uscita dalla crisi che ha portato gli italiani, nel corso di questi anni, a rivedere e riorganizzare il proprio carrello della spesa, non solo alimentare.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la spesa è stata superiore mediamente per tutte le categorie merceologiche: le vendite di prodotti ittici sono aumentate del +7,4% per i prodotti freschi e del +4,2% per i prodotti trasformati; le bevande crescono del +4,5% (con le birre che superano l'8%); i salumi (+3,2%) e le carni suine fresche (+1,2%).

In aumento anche la spesa per frutta fresca (+5,8%) e ortaggi freschi (+5,5%), un dato quest'ultimo che mette fine al lungo trend di contrazione dei consumi di frutta e verdura che ha caratterizzato il mercato italiano negli ultimi anni.

Fanno eccezione a questa tendenza i prodotti della filiera lattiero casearia, che continua a scontare il calo di consumo di latte, mentre resta stabile la spesa per derivati dei cereali e per olii e grassi vegetali.

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Vendemmia complessa e scarsa: 40 milioni di ettolitri; Italia meglio di Spagna e Francia. Preservata qualità ma cautela dei produttori: troppo presto per tracciare un bilancio in termini di qualità e valore. Perdite minori e qualità migliore nei vigneti curati professionalmente

Roma, 7 settembre 2017 – "Una vendemmia decisamente complessa, che ha reso difficile la ricognizione in tutte le zone vitate del Paese, caratterizzate da territori e vitigni molti diversi tra loro. Un insieme di realtà che hanno vissuto in modo completamente differente il bizzarro andamento stagionale di quest'annata. I cambiamenti climatici su scala globale stanno incidendo in maniera determinante anche sulle pratiche viticole delle nostre aziende; alcuni parametri climatico-ambientali - e, di riflesso, produttivi – si stanno modificando, mettendo in difficoltà i sistemi consolidati di misurazione previsionale dell'andamento produttivo. I dati rilevati ci parlano di una forte variabilità quali-quantitativa non solo tra zona e zona, ma all'interno dello stesso territorio tra micro aree differenti e, addirittura, tra vigneto e vigneto. La qualità, nella maggior parte delle zone analizzate, si mantiene su standard ottimali, anche se è troppo presto per definire con certezza come evolverà al termine della vendemmia e nei prossimi mesi. Nonostante un calo produttivo stimato del 26%, invece, secondo le previsioni rimaniamo sopra i 40 mln di ettolitri, confermando il primato produttivo mondiale del nostro Paese davanti a Spagna (38,4 mln) e Francia (37,2 mln)".

Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, commenta i risultati delle previsioni vendemmiali 2017, elaborate da Unione Italiana Vini e Ismea per l'Osservatorio del Vino, presentati oggi in una conferenza stampa organizzata presso il Mipaaf. Dopo i saluti di Ernesto Abbona e Raffaele Borriello, direttore generale ISMEA, sono intervenuti Fabio del Bravo di Ismea e Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale CEEV (Comité Européen des Entreprises Vins). Il compito di chiudere l'incontro è stato affidato al viceministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero.

Ha moderato l'incontro Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini.
"Dalle previsioni vendemmiali di quest'anno, si delinea un quadro complesso ma eccezionale che non consente ad oggi un bilancio definitivo e andrà valutato nelle opportune sedi per la sua portata generale, anche con misure straordinarie - commenta il viceministro Andrea Olivero. Il bicchiere è mezzo pieno, nonostante una vendemmia scarsa, l'Italia mantiene il primato della produzione mondiale con 40 milioni di ettolitri. Oggi più che mai siamo consapevoli che i cambiamenti climatici incidono in modo sempre più determinante sul settore agricolo e vitivinicolo in particolare; di conseguenza l'innovazione e la cura professionale dei vigneti consentono una maggiore competitività, assicurando maggiori ricavi a tutti gli attori della filiera ed è in questa direzione che dobbiamo continuare ad operare".

"I dati sulle previsioni di produzione del vino per il 2017 evidenziano un calo a livelli raramente registrati in passato e un impatto sulla qualità del prodotto variabile a seconda delle zone, per effetto delle avversità climatiche che hanno colpito il nostro Paese. I numeri, però, vanno sempre inquadrati in un contesto più generale - afferma Raffaele Borriello, direttore generale ISMEA. Il vino italiano da molti anni registra una performance positiva, soprattutto in termini di riconoscibilità e affermazione sui mercati esteri: l'export italiano ha raggiunto valori storici e anche quest'anno i dati indicano una crescita tendenziale maggiore del 6% in volume e in valore, prefigurando la possibilità di raggiungere la soglia dei sei miliardi di euro entro fine anno. Il rafforzamento del sistema produttivo e imprenditoriale degli ultimi anni consentirà al comparto del vino italiano di reagire a quest'annata meno favorevole. È necessario, tuttavia, non trascurare la portata degli effetti dei cambiamenti climatici sui redditi degli agricoltori, proponendo anche per il settore del vino sperimentazioni e strumenti innovativi per la gestione dei rischi a tutela del ricavo aziendale".

"Anche in queste condizioni che non esito a definire estreme – aggiunge il presidente Abbona - l'Osservatorio del Vino supportato da Unione Italiana Vini e Ismea, attraverso la messa a sistema di una fitta rete territoriale di osservatori privilegiati del settore e la valutazione critica e comparata delle indicazioni da essa proveniente, è riuscito ad elaborare le prime considerazioni numeriche su questa annata utilizzando una metodologia che fino ad oggi ha dimostrato affidabilità assoluta. Ancor più degli altri anni, queste stime devono essere considerate come risultati medi di situazioni che hanno evidenziato margini di variabilità molto ampi. La flessione produttiva, comunque, ci sprona a lavorare con maggior decisione per incrementare il valore del prodotto e delle nostre esportazioni. I primi mesi del 2017 - precisa Ernesto Abbona - segnano un recupero del prezzo medio a litro che, però, ancora non basta: dobbiamo cogliere il trend di ripresa di questi mesi per migliorarlo ulteriormente, anche per rispondere in maniera adeguata al generale aumento dei prezzi dei vini all'origine registrato nelle diverse aree del paese, che aiuta a stabilizzare la sostenibilità economica di tutti gli anelli della filiera. È chiaramente presto per fare proclami, ma mantenendo questo ritmo di crescita a fine anno si potrebbe superare la soglia deii 21 milioni di ettolitri".

"A proposito di filiere – conclude Abbona – desidero infine ricordare che questa vendemmia battezza il "sistema Pinot Grigio delle Venezie" nato con la nuova denominazione del triveneto. Un progetto fortemente voluto da UIV che sta superando, bene, la sua prima prova vendemmiale, vedendo crescere il prezzo medio del prodotto con percentuali ben più alte della media nazionale. Conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto sulla necessità di filiere forti per il governo delle denominazioni, e buon esempio (da seguire) di valorizzazione di un vino-territorio. Perché è nella sfida del valore che si gioca il nostro futuro".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: Buon Ferragosto! - Riprende a salire il burro. - Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina - La pubblicità è ancora l'anima del commercio? - Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro - Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate - Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.

SOMMARIO Anno 16 - n° 32 13 agosto 2017
1.1 editoriale
Buon Ferragosto!
2.1 lattiero caseario
Riprende a salire il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA.
4.1 energia Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina.
4.2 ambiente -ecobonus Ecobonus per i veicoli commerciali.
5.1 economia pubblicita' La pubblicità è ancora l'anima del commercio?
6.1 Delta del PO Il futuro del Delta del PO
6.2 alimentazione e salute Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro
7.1 crisi pesche e nettarine Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate
7.2 agricoltura e crisi Sprechi alimentari e agricoltura in crisi.
8.1 Cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.
9.1 agricoltura Ismea, l'agricoltura italiana continua a crescere
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 20170813-COP

 

Domenica, 13 Agosto 2017 08:51

Ismea, l'agricoltura italiana continua a crescere

Segnali positivi da occupazione, investimenti, giovani ed export, ma volatilità dei mercati e andamento meteorologico pesano sulla fiducia delle imprese

In un contesto di crescita complessiva dell'economia italiana, il settore agricolo continua a registrare performance positive. Nei primi due trimestri del 2017 migliorano i dati dell'occupazione, degli investimenti, degli scambi internazionali e aumenta il numero delle imprese agricole condotte da giovani.

Tra i segnali di maggiore dinamicità del settore si evidenziano la crescita degli occupati in agricoltura (+1,3%% nel primo trimestre) - trainati dalla componente dei dipendenti (+6,7%) - e delle imprese agricole giovanili (+ 9,3% su base tendenziale nello stesso periodo). Le imprese agricole under 35 in Italia - presenti nel Registro delle Imprese - raggiungono 50.000 unità circa, pari al 6,6% del totale. I dati evidenziano anche un incremento delle erogazioni di prestiti oltre il breve termine (+33,3% nel primo trimestre) - spinti dall'entrata a regime dei bandi Psr - che potrebbero favorire una crescita degli investimenti nel prossimo biennio, così come avvenuto nel 2016 (+3,1%).

Per quanto riguarda l'industria alimentare e delle bevande, a incidere positivamente è ancora la crescita dell'export (+5,5% nei primi 4 mesi del 2017). Un ulteriore segnale positivo viene dagli investimenti, spinti da una maggiore richiesta di prestiti da parte delle imprese (+2,1% a marzo 2017 su base annua). Le imprese alimentari - circa 70.000, di cui 5.400 under 35 - aumentano su base tendenziale anche nel primo trimestre dell'anno (+0,5%).

Infine, un altro segnale positivo viene dagli acquisti domestici che nel periodo gennaio-giugno crescono del 2,5% su base annua.

Tra i fattori di incertezza che condizionano la fiducia delle imprese nel breve termine, gli operatori segnalano la volatilità dei mercati e l'andamento meteorologico.
A fornire questo quadro d'insieme è la pubblicazione di "AgrOsserva" - I e II trimestre 2017 - realizzata in un nuovo format da Ismea.

(Ismea 1 agosto 2017)

Editoriale: Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano - Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.- Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana - Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale" - Aviaria - Pesticida nelle uova. - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana

SOMMARIO
Anno 16 - n° 31 06 agosto 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi.
4.1 sicurezza alimentare - Alert Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana
4.2 sicurezza alimentare Pesticida nelle uova.
5.1 economia parma Parma, cresce fatturato, ordini e produzione
6.1 aviaria Aviaria a Sorbolo (PR)
6.2 quote formaggio Agroalimentare. Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano
7.1 cereali e CAE Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi e gli analisti avanzano ipotesi.
9.1 CIA e PAC Pac: ancora caos su domande uniche, a pagare sono sempre gli agricoltori
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 20170806-Cibus-COP

 

Editoriale: Ma che splendidi alleati! - Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale - Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi. - Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio - Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub - Bonifica, la sentenza che legittima il contributo - Olio di Oliva, -62%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 30 30 luglio 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi.
4.1 pomodoro Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.
5.1 Terremoto Amatrice Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub
5.2 Bonifica Bonifica, la sentenza che legittima il contributo.
6.1 OLIO DI OLIVA Ismea, si chiude con un meno 62% la campagna olearia.
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 2070728-cibus-cop

 

Editoriale: Lavoro, competitività e sicurezza - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio. - A tutta elettricità - Cereali e dintorni. Il Super Euro.

SOMMARIO Anno 16 - n° 29 23 luglio 2017
1.1 editoriale
Lavoro, competitività e sicurezza
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio.
4.1 energia A tutta elettricità
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Super Euro
6.1 assicurazioni Agrinsieme, polizze assicurative in diminuzione da tre anni
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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 20170723-Cibus-29-23lug17-COP

 

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