Un cittadino ha notato i resti lungo l'argine del torrente Tiepido e ha avvisato i Carabinieri. Accertamenti medico-legali in corso
Il Palazzo Ducale di Parma è stato per due giornate il set di una esercitazione che ha visto la sinergia tra il Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma e ANPAS (Associazione Nazionale di Pubbliche Assistenze) presente con rappresentati di numerose Regioni Italiane, capitanate dal Responsabile della Formazione Emilia Romagna Giuseppe Carpana e il Responsabile della Comunicazione nonchè Vice Presidente di ANPAS Emilia Romagna, Iacopo Fiorentini.
Il primo soccorso su una scena del crimine. L’incontro tra due mondi diversi: da una parte quello della gestione dell’emergenza che non può e non deve cedere a nessun’altra logica se non quella della salvaguardia della salute della vittima (e alla sicurezza degli operatori); dall’altra l’intervento sulla scena del crimine ove gli specialisti del RIS si trovano a dover operare per raccogliere le fonti di prova che serviranno ad assicurare il colpevole alla giustizia.
Due esigenze spesso contrapposte e apparentemente inconciliabili. Necessità di operare, muovere, spostare per soccorrere, da una parte; “congelare” la scena cercando di non compromettere alcuna evidenza, dall’altra. Da qui lo sforzo di individuare delle linee di condotta che consentano al personale del pronto intervento di approcciare con maggiore cautela ad una scena del crimine usando una serie di accorgimenti atti a limitarne la compromissione, pur nel rispetto della prioritaria esigenza di soccorso.
L’evento scaturisce da una precedente felice e proficua esperienza tra il RIS di Parma e il personale ANPAS della Regione Emilia Romagna svoltasi nel 2018 sempre nella prestigiosa cornice del Giardino Ducale, sede del Comando Provinciale dell’Arma e del RIS, e si pone come obiettivo quello di intervenire al livello più alto della catena formativa - i destinatari per l’appunto di questo corso – fornendo ad essi gli strumenti, le nozioni e l’esperienza che “a cascata” dovranno successivamente essere riversati sui singoli soccorritori presenti sul territorio nazionale.
Dopo una prima giornata dedicata ad una sessione formativa frontale a cura di personale delle varie Sezioni del RIS di Parma, in cui non è mancato certamente un “travaso” di esperienza degli uomini del Col. Lago nella gestione di casi reali variegati e complessi, si è passati ad una coinvolgente attività di training sul terreno che ha visto la simulazione di tre diverse scene con tanto di attori “feriti e sanguinanti”, magistralmente preparati da personale specializzato per il trucco, ambulanze radiocollegate, e personale di contesto così da inscenare in modo assolutamente verosimile, con tracce, armi, evidenze di ogni genere, situazioni in cui l’equipaggio di una ambulanza si può trovare ad intervenire. Al termine di ogni sessione pratica, una puntuale attività di debriefing in cui è stato dato spazio a commenti e approfondimenti su criticità rilevate.
L’attività ha certamente riscosso unanime plauso e apprezzamento da ambo le parti coinvolte accendendo i riflettori su un tema di indubbio interesse e ponendosi come fulcro di una già impostata collaborazione finalizzata alla individuazione di linee operative condivise per i first responders, e all’acquisizione, anche nei soccorritori, di una “coscienza investigativa”.