Redazione

Redazione

Domenica, 10 Marzo 2024 08:53

La privacy, questa sconosciuta!

Privacy, GDPR, Cookies, telecamere a riconoscimento facciale, Green Pass, Carta identità elettronica, Digital Wallet, Codice deontologico, sicurezza … Parole, parole, parole! Alexaaaa…

Belluno 10 marzo 2024 - É iniziato sabato 09 marzo 2024 il corso intitolato "Istituzioni, pensiero, cultura e vita quotidiana della cristianità medioevale" organizzato dal prof. Massimo Viglione,

Sabato, 09 Marzo 2024 23:07

Il Ballo del Debuttante

F1, in Arabia Saudita trionfa ancora Verstappen, davanti a Perez. Sul podio va anche Leclerc. La notizia del weekend è però il debutto in rosso, inaspettato e da sogno, del giovanissimo Oliver Bearman 

“Stamattina mi sono svegliato e mi aspettavo di prendere parte alla gara di Formula 2. Invece partirò in Formula 1”. Non succede spesso che a Maranello facciano debuttare un pilota nella massima categoria. Non succede spesso, inoltre, che la Ferrari metta al volante un diciottenne. Un’appendicite ha messo fuori uso Sainz, al termine delle prime due prove libere del weekend di Jeddah, e questo ha permesso a Oliver Bearman di realizzare più che un sogno: correre in F1, e farlo con la Rossa. Lo spagnolo della n.55 tornerà presto in pista, ma la sua assenza ha costretto il team condotto da Vasseur a prendere una decisione coraggiosa, allo stesso tempo logica e necessaria. Sulla stessa pista aveva appena realizzato la pole position in Formula 2 uno dei piloti della Ferrari Driver Academy che, sebbene giovanissimo ed a secco di esperienza nel grande Circus, era sul posto e pronto a saltare in macchina. Si è così materializzato il sogno di un diciottenne, ad ora il più giovane pilota britannico in F1, il più precoce debuttante della Ferrari ed il primo a farlo dai tempi di Arturo Merzario, correva l’anno 1972. 
 
Doppietta annichilente Red Bull. Ferrari ancora a podio
 
La seconda gara della stagione ha visto trionfare ancora una volta Max Verstappen, davanti a Sergio Perez e Charles Leclerc. L’olandese ancora una volta non ha lasciato la minima speranza di vittoria ai rivali. Il compagno di marca ha velocemente passato il pilota Ferrari, quest’ultimo ancora veloce in qualifica (secondo), ma una volta alle spalle del tre volte iridato non è riuscito ha costruire un serio tentativo di rimonta. La Ferrari ha colto così il secondo podio stagionale, su altrettante gare disputate, ed anche se il suo pilota monegasco non ha vissuto una gara emozionante, troppo lontano dai primi ma saldamente davanti agli altri, per la squadra di Maranello è stata la gara che la conferma come seconda forza. Al momento di meglio non passa il convento. Lo squillo finale del giro più veloce ottenuto all’ultima tornata, però, fa ben sperare: potrebbe esserci del potenziale inespresso. 
 
Bearman, 18 anni in rosso
 
La conferma delle buone performance Ferrari arriva anche dal già citato debutto di Oliver Bearman. Nel 2021 ha trionfato sia nel campionato italiano che in quello tedesco di F4. Ha fatto poi vedere buone cose in F3 e la sua esplosione è in corso in F2 (interrotta, strano dirlo, proprio dal debutto nel Circus), categoria in cui ha disputato lo scorso anno un campionato ad alto livello. Senza un giorno intero di prove libere, senza aver avuto il tempo di plasmare la messa a punto della monoposto in base alle sue esigenze di guida, Oliver è stato fiondato sulla vettura di Sainz dalle terze libere. Quindi ha disputato una bella qualifica (11esimo), ed in gara ha stupito. Talmente tanto da essere eletto “Driver of The Day”. Non succede spesso a qualcuno che conclude settimo. Però nel suo caso un simile piazzamento nella zona punti (davanti a Norris ed Hamilton!) rappresenta un risultato eccezionale. A fine gara era esausto, negli ultimi giri il suo collo non riusciva più a sostenere la testa non essendo abituato a certe forze laterali ed allo stress di una gara ben più lunga di quelle finora disputate. Il fatto che il suo risultato abbia quasi oscurato l’ennesima prestazione mostruosa di Verstappen, e forse anche il terzo posto di Leclerc, fa capire la portata dell’evento. 
 
Red Bull vince, ma che succede? 
 
Quando nell’ottobre del 2022 è scomparso Dietrich Mateschitz in pochi avrebbero pensato che Red Bull sarebbe finita in un simile caos. Una realtà talmente grande e potente, con tanti manager di spicco e blasonati, che avrebbe dovuto resistere anche alla dipartita del suo cofondatore. Ed invece nel tempo i rapporti ai vertici si sono logorati ed è esplosa una faida interna senza precedenti nel team austriaco. L’accusa di molestie nei confronti di una dipendente, mosse nei confronti di Horner, hanno acceso la miccia. Sono troppe le pesanti dichiarazioni, neanche velate, che ormai scappano a Max Verstappen, al padre Jos ed a Marko. Tutte queste vanno a discapito di un clima interno tutt’altro che positivo. Ed è paradossale se si pensa al dominio che sportivamente Red Bull mette in atto da anni. Verrebbe da dire che, non trovandolo fra gli avversari, il rivale più grande di Red Bull al momento sia la stessa Red Bull. Lotte di potere e possibili partenze che disgregherebbero la potente armata. Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane. In questa F1, comunque, sarebbe meglio poter tornare a parlare esclusivamente di sport. La storia di Bearman, ed il risalto dato alla sua impresa, lo testimonia. 
Pagina 9 di 9381