I tifosi del Parma e la squadra danno ancora una volta la sensazione di essere uniti verso un unico obiettivo: la salvezza della società dal fallimento.
Parma, 25 maggio 2015 - di Luca Gabrielli -
Una splendida giornata di sport si è potuta ammirare ieri allo stadio Ennio Tardini di Parma. I tifosi crociati hanno incitato i loro beniamini dal primo all' ultimo minuto contro il Verona di Mandolini, come se la matematica retrocessione, arrivata già da un paio di settimane, non importasse.
Squadra e città, una cosa sola
Poco importa il risultato di questa partita che alla fine vedrà Luca Toni segnare una doppietta ed avviarsi alla vittoria del titolo di capocannoniere alla soglia dei 38 anni. La cosa che riempie d'orgoglio è la reazione dei ragazzi di Donadoni. Una squadra che, incitata dai suoi tifosi dal primo all' ultimo minuto, dà la sensazione di sentire questo calore e di volersi accomiatare nel migliore dei modi, dando tutto sul campo. E ci riesce. Pareggiando alla fine due a due, con lampi di bel gioco e fino all' ultimo secondo cercando di vincere questa partita.
Dopo il novantesimo tutto lo stadio si è unito per incitare i giocatori crociati, cantando il più classico dei cori di fine stagione che però in questo caso ha il sapore di qualcosa di più forte. Il "Torneremo in Serie A" che si innalza dalla Curva Nord fa fare l' ultimo giro di campo ad un commosso Capitan Lucarelli e compagni nella speranza di poterli vedere presto calcare di nuovo il prato del Tardini.
Ora la partita si sposta su un altro campo
Questo che sta per iniziare sarà un mese decisivo per la società, la storia del Parma Fc.
Giovedi 28 maggio ci sarà l'ultima asta per l'acquisizione del Club a poco più di 6 milioni di euro. Dopodiché, se nn sarà pervenuta nessuna offerta, sono due le possibilità: il giudice potrà decidere di abbassare ulteriormente la quota oppure autorizzare i curatori fallimentari ad aprire trattative private con potenziali compratori.
Ma tutto questo dovrà avvenire prima del termine massimo per l'iscrizione delle squadre alla Serie B, altrimenti questi fantastici tifosi dovranno mettersi l'anima in pace e ricominciare ad incitare questa gloriosa squadra da serie inferiori.
La squadra ha voluto ringraziare la tifoseria per il supporto ricevuto. Il doppio vantaggio iniziale illude i ducali, presi in rimonta da Toni. -
Parma, 25 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
In conferenza stampa mister Donadoni aveva promesso che i suoi ragazzi avrebbero dato tutto per chiudere bene la stagione davanti ai propri tifosi e così è stato. L'ultima partita in serie A al Tardini, prima di ripartire dalla B o dai dilettanti, è stata infatti uno spettacolo divertente con il quale la squadra ha voluto ringraziare la tifoseria per il supporto ricevuto in questi mesi di disastro societario e per la festa organizzata sugli spalti prima del calo del sipario. La sentenza definitiva di retrocessione era arrivata circa un mese fa dopo la gara contro la Lazio, ma era nell'aria già da metà stagione e preannunciata da una serie infinita di penalizzazioni: nonostante questo, anche ieri il Parma ha voluto dimostrare di esserci e di giocare ogni match come una finale. E per la "finale" contro l'Hellas Verona, Donadoni si è affidato a Palladino in attacco, supportato da Varela e Lila, schierati in opposizione a Luca Toni, protagonista assoluto della stagione dei veneti e della stessa gara contro il Parma che, con le due reti realizzate, gli ha permesso di superare Tevez e Icardi nella classifica dei marcatori. Partenza con sprint per i crociati che già nei primi venti minuti mettono sotto assedio la difesa ospite con le conclusioni di Jorquera, Varela e Nocerino. Gli sforzi sono premiati e al 21' arriva il vantaggio firmato proprio da Nocerino che ribatte sulla respinta di Rafael. Ci prova anche Palladino che per ben due volte non centra il bersaglio, bucato invece da Varela al 36'. Poco prima della ripresa l'Hellas, o meglio Toni, si sveglia mentre la difesa del Parma cala l'attenzione con una distrazione ben sfruttata dal bomber scaligero che la insacca di testa (42'). Sempre da un'altra ingenuità nasce la rete del 2-2: al 78' in area Ghezzal tocca involontariamente la palla con il braccio, per il fischietto Minelli è penalty, che ovviamente viene affidato a Toni che non sbaglia e giunge a quota 21 goal, piazzandosi in cima alla classifica dei cannonieri. Con il triplice fischio scende la commozione sul Tardini che con il coro "torneremo in serie A" congeda la squadra, applaudita anche dalla curva ospite.
Rodriguez, Gilardino e Salah puniscono i crociati. Ora la base per l'asta è di circa 8 milioni. -
Parma, 19 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
E' un Parma a due facce quello a cui ci hanno abituati i gialloblù in questa stagione: uno orgoglioso e sfrontato, capace di affrontare a testa alta le big italiane, e uno debole e totalmente assente che spiega la retrocessione nella serie cadetta. Ieri allo stadio Artemio Franchi, nel posticipo delle 19, è sceso in campo il Parma da ultimo della classe: forse perché, fresca di eliminazione dall'Europa League, la Fiorentina ha sfogato tutta la sua rabbia e la sua voglia di riscatto per continuare a sognare la competizione continentale per la stagione successiva, riuscendo a conquistare tre punti preziosi con i quali i viola allungano di 4 distanze sulla Sampdoria e di 6 sull'Inter. Tre punti e tre reti che permettono a Montella di limitare gli screzi con la tifoseria toscana dopo la gara di giovedì contro il Siviglia. Nonostante i ducali abbiano provato ad onorare sino alla fine la stagione, i padroni di casa si sono rivelati più motivati e sono riusciti ad arginare e travolgere i ragazzi di Donadoni. Ad aprire le danze prima del quarto d'ora è Gonzalo Rodriguez con un bel colpo di testa su un cross di Ilicic deviato da Lucarelli che, di fatto, serve l'avversario. Dopo la rete del vantaggio, i viola diventano ancora più straripanti con gli arrembanti Pasqual e Ilicic che più volte mettono in difficoltà Mirante. A batterlo per il goal del 2-0 è Gilardino su azione sviluppata da calcio d'angolo. Nei primi 45 minuti la reazione del Parma è timida, tanto da non impensierire mai seriamente Neto, chiamato invece in causa nella ripresa da Palladino (49') e Ghezzal (62') che fanno letteralmente tremare la sua porta. Chiude la partita il solito Salah che brucia Jorquera con un tiro nell'angolino. Nel finale l'ex Bologna Diamanti sfiora il poker e in pieno recupero viene annullato un goal a Gilardino.
DESERTA ANCHE LA TERZA ASTA
Sempre ieri è arrivata un'altra notizia negativa per il club ducale: anche l'asta numero tre, infatti, si è conclusa senza offerte. Il prezzo base si aggirava intorno agli 11 milioni di euro che scendono ora a 8,43 a cui va però sommato il debito sportivo. La prossima scadenza per farsi avanti è venerdì 22 maggio, data entro la quale i curatori fallimentari faranno di tutto per ridurre ulteriormente il debito accordandosi con i tesserati non in rosa.
Riportiamo integralmente la nota dei legali dell'ex amministratore delegato del Parma che smentisce che i Curatori Fallimentari abbiano inoltrato formale richiesta al loro assistito della restituzione della somma di € 1.300.000,00. -
Parma, 18 maggio 2015 -
"I Legali del Sig. Pietro Leonardi in ordine a quanto pubblicato ieri Corriere della Sera nell'articolo a firma del Sig. Mauro Gerevini, intendono precisare e comunicare quanto segue:
1) innanzitutto è falso che i Curatori Fallimentari abbiano inoltrato formale richiesta al nostro assistito della restituzione della somma di € 1.300.000,00 ricevuta a titolo di prestito. Vero è viceversa che il nostro assistito è egli creditore del Parma FC per gli stipendi e il TFR non corrisposti come del resto per calciatori e altri dipendenti tutti. Di più occorre precisare che al tempo fu proprio il Parma FC a voler ingaggiare il Sig. Leonardi Pietro, cosi dovendo indennizzare l'Udinese per l'anticipata risoluzione del contratto;
2) Tale anticipazione, convertita al lordo e con aggiunta degli interessi, secondo gli accordi intercorsi tra il Parma FC e Pietro Leonardi, doveva essere restituita mediante trattenute mensili da operarsi in busta paga: Ciò che puntualmente accaduto fino alla definitiva risoluzione del contratto tra Parma FC e il Sig. Pietro Leonardi;
3) Al momento della risoluzione del contratto tra le parti, i crediti vantati dal Sig. Pietro Leonardi nei confronti di Parma FC (ai quali il Sig. Pietro Leonardi ha integralmente rinunciato) erano di di gran lunga superiori alle somme da restituire al Parma FC;
4) Il Sig. Pietro Leonardi, tramite i suoi Legali, dopo l'ennesimo illegittimo e gratuito attacco di stampa intende chiarire che da ora in poi procederà Giudizialmente in tutte le sedi competenti, per ogni notizia falsa e tendenziosa che sarà pubblicata proprio a partire dall'articolo diffamatorio a firma del Sig. Mauro Gerevini e pubblicato sul Corriere della Sera e su CorSera."
I Legali del Sig. Pietro Leonardi
In questo anno disgraziato per il Parma non bastava la drammatica situazione societaria ad agitare i tifosi crociati. Ora la polemica si sposta sul rettangolo di gioco, dove alla fine della partita di ieri si è sfiorata la rissa tra i giocatori delle due squadre. -
Parma, 11 maggio 2015 - di Luca Gabrielli -
Ad inizio partita chiunque dava per scontata una vittoria del Napoli a Parma, la classica riproposizione sul campo di Davide contro Golia. Invece una prestazione maiuscola di cuore ha portato ad un pareggio per 2-2 strappato con le unghie dai crociati contro la squadra del Napoli, determinato a raggiungere un posto in Champions League.
Questo il risultato sul campo ma è al triplice fischio dell'arbitro che inizia subito un'altra partita, fatta di polemiche e veleni ai quali il tifoso medio italiano è tristemente abituato.
La sfiorata rissa
Al fischio finale dell'arbitro, Mirante saluta con un buffetto l'attaccante del Napoli Higuain, il quale perde inspiegabilmente il lume della ragione ed incomincia ad apostrofare in malo modo il portiere emiliano.
I due sarebbero sicuramente andati alle mani se non fossero sopraggiunti i compagni di squadra a separarli.
Le dichiarazioni di Donadoni
Ad aggiungere particolari a questa incresciosa vicenda ci pensa l'allenatore del Parma Donadoni in sala stampa, particolarmente infastidito come non si era mai visto prima d'ora. Secondo il Mister crociato, Higuain avrebbe preso in giro Mirante dopo il saluto chiedendogli cosa volesse, visto che era già in serie B e fatto ancora più grave, alcuni dirigenti del Napoli avrebbero apostrofato i giocatori del Parma come "falliti".
I fatti non devono passare inosservati alla Lega Calcio
I commenti faziosi di giovedì sera del presidente napoletano De Laurentiis alla fine della partita di Europa League e questi ultimi fatti non devono passare inosservati dalla Lega Calcio. Se ciò non avvenisse il calcio italiano perderebbe l'ennesima occasione per dimostrare un minimo di credibilità, se ancora non l'ha persa, davanti ai tifosi che ormai sono sempre più disgustati da quello che succede e meno vogliosi di andare allo stadio a seguire le gesta dei loro beniamini.
Doppia rimonta dei partenopei al Tardini. Per i crociati a segno Palladino e Jorquera. Il Sassuolo dopo la vittoria sul Cesena si conferma matematicamente in Serie A anche nella prossima stagione. -
Parma, 11 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Anche stavolta chi pensava che il Parma non avesse più niente da dire in questo finale di stagione si sbagliava, tanto che la gara contro il Napoli è stata la vera sorpresa della 35^ giornata. I partenopei hanno, infatti, sprecato una buona occasione contro una squadra già retrocessa e non sono riusciti ad approfittare dello scivolone della Roma a Milano per accorciare le distanze dalla zona Champions. Senza considerare che un notevole contributo alla sconfitta del Napoli è stato dato proprio dai due napoletani in veste crociata, Palladino e Mirante, il primo andato a segno dopo soli 9 minuti di gioco, il secondo particolarmente in partita e abilissimo a respingere tutte le conclusioni avversarie. Non in partita, almeno nella prima frazione di gioco, invece gli azzurri di Benitez, che a causa degli impegni europei si è affidato alle seconde linee, lasciando in panchina anche Higuain. La prima distrazione viene dalla porta e costa cara alla formazione ospite: Andujar esce a vuoto sul calcio d'angolo e serve a Palladino l'occasione d'oro. Sulla situazione di 1-0, il Napoli reagisce con Gabbiadini, che al 28' riesce a spiazzare Mendes ed a riportare il risultato in equilibrio. Ma i gialloblù sono più vivaci e vogliono i tre punti: al 33' Jorquera su punizione batte Andujar con una bellissima staffilata e i crociati vanno negli spogliatoi in vantaggio. Nella ripresa è più Napoli che Parma ma questo non basta a ribaltare la situazione grazie ad un ottimo Mirante. Solo Mertens riesce a superarlo al 27' con un bel destro: provvidenziale è l'ingresso in campo di Callejon e Higuain ma è troppo tardi. Il tabellone si ferma sul 2-2.
Vittoria sul Cesena, i neroverdi si confermano matematicamente in Serie A
Rimonta e vince invece il Sassuolo, ormai salvo matematicamente, contro il Cesena che con tre turni di anticipo saluta la serie A. La squadra di Di Carlo sapeva di giocarsi tutto nel derby Emilia-Romagna ed ha optato per una formazione offensiva, che nel primo tempo ha dato i risultati sperati: all'intervallo, infatti, i romagnoli chiudono in vantaggio grazie alle reti di Defrel e Brienza. Nella seconda metà della gara i neroverdi compiono l'impresa e ribaltano il risultato, ottenendo il pareggio nel giro di pochi minuti con Zaza e Taider, e poi superando i padroni di casa con Missiroli. Grazie a Consigli, che respinge Cascione e Tabanelli, la vittoria va agli emiliani.
Prima asta deserta per l'acquisizione del Parma FC. Si attende il 12 maggio per l'esito della seconda asta, con una base ridotta del 25% rispetto a quello iniziale. Intanto Belfodil rescinde il proprio contratto. -
Parma, 7 maggio 2015 - di Luca Gabrielli -
Se lo aspettavano tutti e puntualmente la prima asta per l'acquisizione del Parma FC, con base fissata a 20 milioni di euro e i cui termini scadevano ieri a mezzogiorno, è andata deserta. Ora i tifosi crociati attendono l'esito della seconda asta, prevista per martedì 12 maggio con una base ridotta del 25% rispetto a quello iniziale e quindi pari a 15 milioni. È probabile che anche la prossima andrà deserta in quanto i possibili compratori cercheranno di abbassare il più possibile il prezzo d'acquisto.
Le voci su presunti compratori
Nomi ufficiali ancora non se ne fanno ma nei classici chiacchiericci da bar saltano fuori interessamenti da parte di gruppi canadesi; americani che hanno come mediatore l'Avv. Fabio Giordano (il presidente pro tempore del Parma, ai tempi mediatore dell'affare con il petroliere Rezart Taci) e Giuseppe Corrado, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo The Space Cinema. E' ancora troppo presto comunque per dare adito a queste voci.
Belfodil rescinde il contratto
In aiuto ai curatori è arrivata anche la scelta di Ishak Belfodil di rescindere il proprio contratto dalla società, rinunciando alle mensilità passate e a quelle future, rompendo il contratto che lo legava ai crociati fino al 2018. Il giocatore algerino aveva un contratto di 2 milioni lordi annui e con questa rinuncia il Parma risparmierà oltre 8 milioni, alcuni dei quali serviranno a diminuire il debito sportivo e a rendere più appetibile l'acquisto di un club retrocesso già in Serie B e pieno di debiti.
Partita chiusa in 40 minuti. Per i crociati assenti Mirante e Belfodil. Premio Prisco in memoria dello storico dirigente dell'Inter per la sezione allenatori al tecnico ducale. -
Parma, 5 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Altra partita da dimenticare per il Parma, l'ennesima di questa stagione, dopo quella contro la Lazio che è valsa ai ducali la matematica retrocessione nella serie cadetta. La sfida del monday night della 34^ giornata di campionato è tra ultime della classe: da una parte il Cagliari, protagonista di un'annata disastrosa con ben 3 allenatori diversi sulla panchina, dall'altra il Parma, già in B ed affondato definitivamente nell'ultima gara contro i biancocelesti del parmigiano Stefano Pioli (delle quattro reti, inoltre, due sono state firmate dagli ex crociati Parolo e Candreva).
L'ultimo precedente tra sardi ed emiliani, disputato al Tardini e finito a reti bianche, aveva permesso ai ducali di portare a casa metà bottino, a differenza di quanto avvenuto nella disfatta di ieri conclusa per 4 a 0. Per i gialloblù tandem d'attacco formato da Coda e Ghezzal, mentre Festa si affida a Farias, Cop e M'Poku, quest'ultimo tra i più dinamici dei rossoblù e abilissimo nel creare scompiglio tra le retroguardie avversarie. E infatti il congolese non delude, serve l'assist per la seconda firma dei padroni di casa, sigla il tris e gioca una gara di valore e sacrificio. Il suo Cagliari riesce, dunque, a chiudere ampiamente la pratica nei primi 45 minuti, contro un Parma sostanzialmente non pervenuto e che nella ripresa incassa persino il poker. Pesanti le assenze degli indisponibili Mirante, sostituito dal baby Iacobucci, e Belfodil che nelle ultime giornate aveva recuperato forma e tranquillità. Anche Festa deve fare a meno di 6 nomi importanti (Cossu, Murru, Conti, Pisano, Capuano e Gonzalez) ma con quelli disponibili riesce comunque a bruciare velocemente il Parma, piazzandosi ora a 6 distanza dall'Atalanta e dalla zona salvezza a quattro giornate dal termine del campionato.
Sempre ieri è stato conferito il Premio Prisco in memoria dello storico dirigente dell'Inter, premio che per la sezione allenatori è andato al tecnico ducale. Durante la premiazione a Chieti Donadoni ha detto «Spero che quello che ci è accaduto quest'anno serva come insegnamento per imparare qualcosa affinché non accada in futuro. Solo chi è stato dentro può capire quello che si è verificato. Noi siamo una nave alla deriva, ma dobbiamo arrivare in porto a fine stagione e ci arriveremo». Lapidario sul suo futuro: «La mia educazione m'impone di pensare al presente. Guardo a chiudere bene questa stagione».
L'ex Rispoli regala il rigore ai ducali che in casa non perdono da tre giornate. Nelle ultime undici partite il Parma sta viaggiando con una media di 1,40 punti. -
Parma, 27 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Probabilmente Zamparini aveva sperato di sfatare il tabù Tardini, considerando la stagione negativa e la posizione in classifica del Parma. Dall'inizio della sua presidenza, infatti, il Palermo non è mai riuscito ad espugnare la roccaforte ducale e chi pensava che sarebbe accaduto nell'annata disperata dei gialloblù si è dovuto ricredere: obiettivo dunque da rimandare per i rosanero e terza vittoria casalinga consecutiva per il Parma che nelle ultime undici partite sta viaggiando con una media di 1,40 punti. Un ritmo che, se tenuto da inizio campionato, avrebbe portato i crociati ad un posizione ben diversa da quella attuale: come spesso accade, però, si è dovuto toccare il fondo per cominciare la risalita, fondo che è coinciso con il dichiarato fallimento della società e che ha fatto rialzare la testa a una squadra che sta lottando fino alla fine, senza regalare niente a nessuno. Come nelle ultime sfide l'avversario non era dei più semplici, complice il tandem d'attacco Dybala-Vazquez, vera rivelazione della stagione in corso e i cui nomi compaiono nella lista della spesa delle big.
IL FILM DELLA PARTITA –
Donadoni punta su Mendes, Jorquera e Nocerino, mentre Iachini, alla ricerca della terza vittoria consecutiva, offre una possibilità tra i pali a Ujkani. Il Parma non concede spazi e prova da subito a trovare la via del vantaggio con Ghezzal, la cui conclusione finisce tra braccia del portiere rosanero, e con Coda che prende la traversa. La gara si sblocca al 22' quando l'ex gialloblù Rispoli stende Gobbi in area: Di Bello non ha dubbi sul penalty, trasformato in rete da Nocerino, anche lui ex di turno ed autore di due goal in maglia crociata. Per gli ospiti l'occasione migliore capita sui piedi di Dybala che, servito da un ispirato Vazquez, viene fermato da Feddal quando sembrava ormai fatta. Nella ripresa Ujkani dice no a Jorquera e Mirante si oppone a Belotti, entrato a dare supporto all'attacco del Palermo. L'ultimo guizzo è di Belfodil che al 44' manca di poco il 2-0. Ottima prestazione per l'algerino ed in generale per tutta la squadra che, senza i sette punti di penalizzazione, sarebbe ora a 23 punti come il Cesena, penultimo in classifica, e ad una sola distanza dal Cagliari, uscito vincente dalla partita contro la Fiorentina.
LE PAGELLE –
Mirante 6,5 – Mendes 6 (dal 71' Lila 6) – Costa 6 – Feddal 6,5 – Varela 5,5 (dal 62' Cassani 6) – Mauri 6 – Jorquera 6,5 – Nocerino 6,5 – Gobbi 6 – Coda 6,5 (dal 55' Belfodil 6,5) – Ghezzal 6.
I curatori fallimentari procedono con la messa all'asta. Le offerte saranno raccolte sino al 6 maggio. Anche Manenti si è detto interessato...-
Parma, 22 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
La società sportiva Parma FC è ufficialmente in vendita: ieri, infatti, il Giudice Delegato Pietro Rogato, con il parere favorevole del comitato dei creditori, ha autorizzato i curatori fallimentari a procedere con la messa all'asta. Base per le offerte: 20 milioni di euro. La vendita avverrà con procedure competitive e le offerte dovranno pervenire entro il 6 maggio: qualora entro tale data non ce ne fossero di valide, saranno effettuate altre quattro procedure di gara in successione nei giorni 12/18/22 e 28 maggio 2015.
Come si legge nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Parma, «per ciascuna gara successiva alla prima, il prezzo base sarà inferiore del 25% rispetto al precedente». Le offerte potranno essere fatte da società di capitali sia italiane sia estere: ai soggetti interessati sarà consegnato un Disciplinare di Gara in cui sono descritte le modalità e le procedure di vendita. Agli stessi, inoltre, saranno fornite le informazioni e i documenti necessari attraverso una virtual data room con accesso regolamentato.
L'INTERESSE DI MANENTI -
Come ha fatto sapere nei giorni scorsi dalla sua abitazione a Limbiate, dove si trova agli arresti domiciliari, Manenti stesso sarebbe interessato a riacquistare il Parma. Lo ha comunicato il suo avvocato, Antonio Palmieri, affermando che l'obiettivo è una ristrutturazione del debito. Sempre ieri, inoltre, si è tenuta l'udienza prefallimentare relativa a Eventi Sportivi, la società controllante del club ducale che detiene il centro sportivo di Collecchio nonché il 90% delle azioni, e di cui è ancora titolare proprio l'ex patron gialloblù. Durante l'udienza Palmieri ha chiesto che venga fissata una data entro la quale presentare un concordato e di spostare la competenza del caso presso il Tribunale di Brescia (dove risulta iscritta la controllante). La Procura di Parma ha risposto che tutte le operazioni sono però state effettuate nella città emiliana: anche stavolta la decisione è in mano al Giudice Rogato.