Sabato 9 ottobre alle ore 17:00, a Bore presso la Sala conferenze ex colonia Leoni (in via Roma 83), sarà presentato l’ultimo saggio storico dello scrittore Gianfranco Stella, “Combattenti senza onore”, con la presenza dell’autore.
24esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.
Alessandro Lucino torna in libreria con il suo primo thriller dal titolo “L’assassino senza volto”. Dopo l’esordio con il romanzo di formazione “La Sfera di Glasbal”, edito da Maria Margherita Bulgarini, il giovane scrittore, classe 1994, cambia genere e propone al suo pubblico un libro ricco di suspense, capace di trascinare il lettore, pagina dopo pagina, in una trama mai banale. Dubbi ed enigmi condiscono un percorso misterioso, rinchiuso in un volume pubblicato da Libromania, marchio Dea Planeta Libri. La prevendita, cominciata il 10 settembre su Amazon e IBS, ha già regalato risultati inaspettati. Oggi l’uscita del cartaceo negli store fisici e online permetterà agli amanti dei thriller di avere nelle proprie case un’ opera che terrà compagnia al lettore in maniera avvincente dalla prima all’ultima pagina.
LA TRAMA – Mark Forks è un professore della Queen High School di Londra e si ritrova coinvolto in uno sconvolgente caso d’omicidio. Il miliardario Frederick Ivanov Thompson è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento e quell’omicidio brutale è stato spiegato dettagliatamente poco tempo prima in una lettera indirizzata a Mark Forks. Nonostante le indagini della polizia, il killer colpisce altre due volte. Chi è l’assassino? E cosa vuole dal professore? Alessandro Lucino racconta la genesi del suo libro, nata da un approccio diverso rispetto al suo precedente impegno letterario: “Ho dovuto prima studiare e poi scrivere”, racconta l’autore che poi continua: “Alcuni elementi come lo svolgimento delle indagini, l’analisi grafologica o l’esecuzione di un’autopsia, hanno richiesto il confronto con dei professionisti. Dare credibilità a una storia di pura fantasia, seguendo dei paletti invalicabili che compongono lo svolgimento delle indagini vere e proprie, credo sia stato l’ostacolo più grande nella stesura de L’assassino senza volto”.
PERCHÉ LEGGERLO - Una certezza: la noia non è un elemento contemplato in questa storia. Il desiderio dello scrittore è che “L’assassino senza volto” possa suscitare delle emozioni nelle persone che lo leggeranno e possa soddisfare le loro aspettative. E magari sorprenderli. Proprio nella classica filosofia dei thriller in cui vengono sviluppate alcune tematiche attraverso concetti di azione e reazione dei protagonisti: “La morte è un elemento fondamentale e caratterizzante del romanzo. Morte intesa non come cessazione della vita ma come risoluzione dei problemi. E poi la malinconia del pensiero, il riscatto sociale, la dimostrazione e la personificazione della crudeltà umana, le migliaia di sfaccettature del male. Il delirio di onnipotenza. Mi sento però di dire che è l’amore il filo conduttore che tiene unita la storia. L’amore per la bellezza della vita, in primis”.
L’AMORE NELLA VITA E NELLA STORIA – E di amore vero si tratta per lo scrittore. Non solo per lettere e parole ma anche per la sua compagna. La giornalista e influencer Elisabetta Galimi. Da Sportitalia e Rai Sport, la splendida Elisabetta continua a seguire il calcio con enorme passione. E tra un occhio alla Champions della sua Juventus e la lettura di una pagina del romanzo del suo Alessandro, Elisabetta trova il tempo di postare fotografie ultra cliccate dai fans di internet. Ultima delle quali, uno scatto in maglia bianconera, beneaugurante in vista del big match che vedrà gli uomini di Allegri affrontare i campioni d’Europa del Chelsea, in un martedì di vigilia per i suoi colore del cuore ma già giornata di fuoco per la sua dolce metà, nelle librerie italiane con il thriller “L’assassinio senza volto”.
Pietro Razzini
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La situazione delle librerie in Italia: quali tipi di lettori sono gli italiani, quali sono le regioni con più librerie e la loro situazione economica.
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Di Antonella Scarati (*) Parma, 28 agosto 2021 -
Risvegliarsi dalla prima notte fuori di casa, con la paura di aver perso tutti i libri e di non poterne avere tra le mani di nuovi. L'inquietudine di restarne senza, il senso di smarrimento e disorientamento, non per i luoghi diversi che si abitano, ma per gli effetti personali che si hanno con sé. Le emozioni provate sono assimilabili a quelle vissute giorni fa, durante la lettura di Fahrenheit 451, dove un pompiere, di nome Montag, non ha il compito di spegnere gli incendi ma quello di bruciare libri. Esegue ordini di ogni tipo: setacciare appartamenti, cercare i sovversivi che si rifugiano tra le pagine dei pilastri della letteratura, dare fuoco alle testimonianze storiche e letterarie per abbattere e combattere l'idea dell'utilità.
Finché alcune riflessioni sopraggiungono e lasciano tracce di ripensamenti e dubbi:
" Forse i libri possono aiutarci a mettere la testa fuori dalla caverna. A impedirci di fare gli stessi maledetti errori"
Una lettura molto scorrevole, coinvolgente, di quelle che ti lasciano prendere posizione e ti aiutano ad accrescere la consapevolezza dell'importanza di leggere e di godere delle meraviglie delle storie. Sempre molto interessante inciampare in una realtà diversa da quella in cui si è immersi, alimentata da distopia e pennellate di fulgido ardore che trascinano verso la fortuna e il privilegio di non essere fautori di fuoco che distrugge ma di fuoco che accende e anima la curiosità.
" Tutti dobbiamo lasciare qualcosa, quando moriamo. Lo diceva mio nonno. Un bambino, un libro, un quadro, una casa, un muro appena costruito o un paio di scarpe fatte con le nostre mani. Magari un orto in cui avevamo seminato. Qualcosa che le tue mani avevano toccato in un certo modo, sicché l'anima abbia un posto dove andare quando muori."
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L’Autrice si presenta
Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.
Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".
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@alexdavenia @librimondadori - 18esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.