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Sequence Associazione Culturale presenta "Libri e Nuvole", secondo appuntamento di Estate Doc Parma ad ingresso gratuito. Giovedi 7 agosto ore 21 presso il Cortile della Biblioteca Civica, una rassegna in collaborazione con Estate Doc – Regione Emilia Romagna, Comune di Parma e Spazio Borgo Riccio -

Parma, 5 agosto 2014 -

La mini rassegna di Estate Doc Parma, che ha preso il via con l'esperimento all'Orto Botanico ed è proseguita con "San Bartolomeo Blues Society" in piazzale San Bartolomeo, continua a portare il Cinema Documentario fuori dai propri confini per farlo vivere tra la gente e nei luoghi della vita quotidiana. Il prossimo incontro sarà giovedì 7 agosto, nel cortile della Biblioteca Civica, per la proiezione di un film documentario di grande suggestione firmato dal regista vicentino Pier Paolo Giarolo.

"Libri e Nuvole" è racconta della costituzione delle Biblioteche Rurali del Perù, mostrando con gli occhi di una bambina l'importanza del libro come strumento di crescita, aggregazione e immaginazione. Il documentario, che colpisce per la sua poesia e per la storia suggestiva che racconta, sarà lo spunto per riflettere sull'oggi, il qui e ora della biblioteche nella società contemporanea. Con l'occasione, l'associazione Sequence e lo studio di progettazione Spazio Borgo Riccio sono andati a curiosare tra gli scaffali delle case dei parmigiani, chiedendo foto e testimonianze delle proprie personali biblioteche. In molti hanno risposto all'appello e le foto saranno protagoniste diuna installazione video sui muri della biblioteca stessa.

Dopo "Libri e nuvole" Estate Doc Parma darà l'appuntamento al 12 settembre, a Palazzo Pallavicino per "My name in Janez Janša", documentario e serata dedicate all'arte contemporanea. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e sono realizzati con il contributo di ESTATE DOC - Ai confini della realtà - Rassegna di cinema documentario- a cura di D.E-R con la partecipazione e il sostegno dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e #Estatequi, eventi estivi del Comune di Parma. Con la preziosa collaborazione di Studio di progettazione Spazio Borgo Riccio.

(Fonte: ufficio stampa UnoperTutti Comunicazione)

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Lunedì, 28 Luglio 2014 12:36

Piacenza - "I Promessi Sposi" a Palazzo Farnese

A Palazzo Farnese due serate ad ingresso libero con letture recitate tratte da I Promessi Sposi -

Piacenza, 28 luglio 2014 -

Le letture recitate tratte da I Promessi sposi - Storia e destini dei grandi personaggi, da un'idea di Mino Manni e Romilda Merli, si terranno mercoledì 30 luglio e mercoledì 6 agosto nel loggiato di Palazzo Farnese e saranno in particolare sulla figura dell'Innominato e sui capitoli dei romanzi dedicati alla peste. 

Le due serate, ad ingresso libero, verranno introdotte dalla Dott.sa Merli che parlerà dei brani scelti e di alcuni dei personaggi più importanti del romanzo. L' Innominato, Renzo, Lucia, Don Abbondio, prenderanno forma nell'immaginario del pubblico attraverso l'appassionata interpretazione di Mino Nanni - voce narrante e personaggio maschile, Marta Ossoli - voce narrante e personaggi femminili, accompagnati dall'efficace sottofondo musicale del violino di Viviana Carniti.

(Fonte: Comune di Piacenza)

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La legge promuove e sostiene: rassegne, festival e altri eventi; la ricerca ma anche la raccolta, la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione della documentazione cinematografica e audiovisiva. Non manca il sostegno a progetti di alfabetizzazione del pubblico e alla diffusione di opere cinematografiche e audiovisive di particolare interesse culturale e di interesse regionale.

Parma, 25 luglio 2014 -

La creazione di un vero e proprio "distretto diffuso" del cinema, di nuovi strumenti per sviluppare opportunità imprenditoriali per la crescita ed il consolidamento di tutta la filiera dell'audiovisivo, l'istituzione di un Film Fund, il potenziamento della Film Commission regionale, con compiti di coordinamento delle iniziative regionali oltre che di attrazione delle produzioni sul territorio. Sono questi i principali obiettivi della nuova legge "Norme in materia di cinema e audiovisivo", approvata dall'Assemblea legislativa il 22 luglio scorso, in cui la Regione Emilia-Romagna promuove, sostiene e valorizza, in un programma triennale, le attività cinematografiche ed audiovisive, riconoscendole come importante strumento per la crescita culturale, sociale ed economica del territorio. Una legge che sarà sostenuta con 2 milioni e mezzo circa di euro all'anno: poco più di un milione di euro già oggi destinati al settore da altri capitoli di bilancio; da risorse conferite alla Regione dallo Stato e dall'Unione Europea dalla nuova programmazione 2014-2020 (circa 1 milione di euro l'anno per 6 anni, grazie ai fondi strutturali Fesr delle Attività Produttive, e altre risorse dai fondi FSE della Formazione professionale e dai programmi Media del Creative Europe).

"Sono molto orgoglioso di aver portato a termine questa legge sul cinema e il settore audiovisivo – ha detto l'assessore regionale Massimo Mezzetti - . Una legge molto attesa dagli operatori del settore e costruita in modo partecipato assieme a loro". "Significativa - ha aggiunto - è stata anche l'approvazione all'unanimità ( solo due astenuti) da parte dell'Assemblea legislativa, che ha recepito in modo trasversale l'importanza e il valore del provvedimento".

"Quattro anni fa, all'inizio del mio mandato, assunsi l'impegno in un incontro con tutti gli operatori del settore, di istituire anche in Emilia Romagna un Film Fund - ha riferito Mezzetti - e il mio mandato si conclude con un ultimo atto che lo istituisce, allargando i suoi orizzonti ed obiettivi". "E questo è stato realizzato- ha aggiunto - in una logica di rete che ha coinvolto quattro assessorati regionali ( Cultura, Attività Produttive, Turismo, Lavoro e Formazione ) e che si basa sull'idea di valorizzare e sostenere tutta la filiera produttiva: con la formazione degli addetti (non solo artistici ma anche di maestranze e tecnici), con l'obiettivo di creare, con l'attrazione delle produzioni, più imprese e più occupazione per i giovani nel nostro territorio".
"Si tratta anche di una legge pilota, la cui modalità partecipata puo' essere utilizzata per avviare altri percorsi simili, come quello della filiera produttiva e artistica nel settore della musica".

L'Assessore ha anche ribadito che l'industria creativa e culturale è già una realtà importante in Emilia-Romagna, che corrisponde al 5% del prodotto interno lordo, con 78 mila addetti e 32 mila imprese ( secondo una ricerca dell'Ervet del 2010).
"Usciremo dalla crisi in avanti - ha concluso l'Assessore – se avremo la lungimiranza di far crescere, di affiancare al settore manifatturiero tradizionale anche le produzioni all'avanguardia e che applicano le nuove tecnologie come ci indica l'Unione Europea: economia dell'ambiente, economia della salute e del welfare, economia della cultura e della creatività. "Infine - ha concluso Mezzetti - seppure in ordinaria amministrazione – non staremo con le mani in mano ma istruiremo il Piano triennale dello spettacolo, che rende operativa la legge, per consegnarlo poi alla nuova Giunta".

Erano presenti alla conferenza stampa il consigliere Thomas Casadei , relatore della legge in Assemblea Legislativa, direttori di festival e rassegne e di associazioni di settore. Erano presenti anche i rappresentanti di Agis, Anec e Fice Emilia-Romagna che hanno espresso soddisfazione per la nuova legge regionale sul cinema auspicando che con questo intervento normativo tutta la filiera cinematografica possa avere nuove opportunità di crescita e sviluppo.

I contenuti della legge

In particolare la legge promuove e sostiene: rassegne, festival e altri eventi, in grado ad accrescere e qualificare la conoscenza e la capacità critica da parte del pubblico; la ricerca ma anche la raccolta, la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione della documentazione cinematografica e audiovisiva. Non manca il sostegno a progetti di alfabetizzazione del pubblico e alla diffusione di opere cinematografiche e audiovisive di particolare interesse culturale e di interesse regionale.

La Regione, sostiene poi la crescita e il rafforzamento competitivo del settore multimediale, con lo sviluppo dell'imprenditorialità, in particolare giovanile, lungo tutta la filiera produttiva, attraverso la formazione professionale di addetti funzionali allo sviluppo del settore e anche con l'apporto di nuovi modelli e concetti di impresa, la creazione di reti di imprese e di luoghi di aggregazione imprenditoriale nelle città. Importante sostegno anche alla ricerca, all'innovazione tecnologica, con l'utilizzo delle tecnologie digitali a supporto dei processi creativi, della produzione, distribuzione e conservazione dei contenuti e delle opere.

Il sostegno della Regione andrà anche ad attrarre investimenti produttivi per l'insediamento di imprese e all'offerta di nuove opportunità occupazionali e professionali ed infine alla promozione internazionale e allo sviluppo di partenariati internazionali.
La Regione supporta anche l'esercizio cinematografico, con l'obiettivo di qualificare e diversificare l'offerta. Per favorire la funzione di aggregazione sociale esercitata dalle sale cinematografiche, in particolare nei centri storici e nelle aree svantaggiate, sostiene specifici progetti volti a migliorare, accrescere e diversificare l'offerta di servizi e di produzioni culturali, nell'ambito della programmazione cinematografica. La Regione sostiene le sale d'essai, riconosciute ai sensi della normativa statale, ed i circuiti relativi al piccolo esercizio cinematografico.

L'Emilia–Romagna Film Commission nell'ambito della legge ha il compito di attrarre le produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e straniere, con l'offerta di servizi di supporto e facilitazioni logistiche e organizzative, in collaborazione con gli enti locali e i soggetti pubblici e privati del territorio. Si occupa inoltre di promozione e strategie di comunicazione riguardanti il territorio regionale e di iniziative per la promozione degli autori e della produzione cinematografica e audiovisiva, con particolare attenzione ai giovani.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Domani in programma la proiezione del film di David O. Russell "American Hustle", che racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld (Christian Bale), che, insieme alla sua scaltra amante Sydney Prosser (Amy Adams), viene obbligato a lavorare per un agente dell'FBI -

Reggio Emilia, 21 luglio 2014 -

Continua la rassegna cinematografica estiva novellarese, che domani 22 luglio alle ore 21.30 ha in programma la proiezione del film di David O. Russell "American Hustle", che racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld (Christian Bale), che, insieme alla sua scaltra amante Sydney Prosser (Amy Adams), viene obbligato a lavorare per un agente dell'FBI fuori controllo, Richie Di Maso (Bradley Cooper).
Di Maso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi... un mondo tanto pericoloso quanto affascinante. Jeremy Renner è Carmine Polito, un volubile e influenzabile politico del New Jersey, stretto tra la morsa dei truffatori e dei federali, mentre l'imprevedibile moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence), potrebbe essere l'elemento che farà crollare il castello di finzioni.

Prezzi per ingressi: Intero: 5,00 euro Ridotto: 4,00 euro (tesserati Arci, Agis, militari e anziani oltre i 60 anni) Ridott YoungER Card: 2,50 euro Proiezione unica a partire dalle ore 21.30. In caso di pioggia la proiezione si rinvia alla serata seguente, altrimenti sarà annullato.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara (RE))

Si è conclusa la prima edizione del Festival della Parola di Parma con un grande successo per i cinque giorni della rassegna dedicati alla "parola" -

Parma, 21 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Un successo la prima edizione del Festival della Parola, con una serie di "tutto esaurito". La giornata di giovedì è stata seguita da tanti che hanno ascoltato con particolare attenzione gli appuntamenti con Moni Ovadia, Nicolai Lilin condotti da Paolo Ferrandi e Guido Barilla intervistato da Luca Ponzi. E venerdì sera l'attesa per l'appuntamento con Mogol è stato un ricordo di Lucio Battisti. Un ricordo che ha viaggiato tra musica e parole. Tra il pubblico anche il cantautore Gianni Bella, che non ha voluto mancare alla testimonianza di uno dei protagonisti della grande musica italiana.
A seguire l'appuntamento con Carlo Annese, vicedirettore di GQ, accompagnato da Manlio Maggio, curatore del festival e, la sera, con Umberto Galimberti e Giacomo Rizzolatti moderato da Michelina Borsari, direttore scientifico del Festival della Filosofia di Modena. Le oltre 300 persone tra il pubblico hanno potuto partecipare ad un incontro che ha spaziato tra filosofia, scienza, psiche, neuroni e Dio.

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Ed è un Festival che viaggia sui social, in particolare su twitter, che pare essere l'archivio virtuale in cui conservare le frasi più significative di questa rassegna.
«La parola è un farmaco, può aiutare oppure condurre alla depressione Umberto Galimberti #parolafest14»
«La letteratura è una scuola di sentimenti! Il sentimento si educa! Prima c'erano i miti greci... Umberto Galimberti #parolafest14»
«La noia è essenziale per il bambino favorisce la creazione. Troppi stimoli no, U. Galimberti #parolafest14»
«Psico-apatia psiche che nn registra quello che compie, che vive, le emozioni, U. Galimberti #parolafest14»
«L'individualità non porta felicità. La logica del'68 dell'egoismo liberale ha fatto un disastro, Giacomo Rizzolatti #parolafest14»
«Nesso tra libertà e cultura, bassa cultura diminuzione di libertà 
U. Galimberti #parolafest14»
«Concetto di limite! Importante per non stravolgere l'antropologia. No onnipotenza del capitalismo! #parolafest14»
«Eu-daimonia=felicità la realizzazione del tuo demone( vocazione) equivale alla tua felicità #galimberti #parolafest14»
«Galimberti, io non credo tanto alla libertà, siamo imprigionati anche dalla nostra individualità #parolafest14 #FestivaldellaParola»
«@galimberti l'individuo si forma e si crea nella relazione #parolafest14»
«Per la civiltà greca l'individuo funziona nella polis, nell'insieme. L'individuo è invenzione cristiana, Umberto Galimberti #parolafest14»
«Umberto Galimberti, il narciso è un handicappato psichico #parolafest14 #FestivaldellaParola» 
«@cannese la cultura è consapevolezza e la consapevolezza fa paura...#parolafest14»
«L'arte deve essere semplice vissuta ed autentica, la gente percepisce l'arte vera nata dalla vita @GiulioMogol #parolafest14»
«Attraverso linguaggio povero verità e sentimento si fa poesia!.@GiulioMogol #parolafest14»
«Sfatiamo il mito del talento! Il talento si conquista con fatica #mogol#FestivaldellaParola #parolafest14»
«Il talento arriva coltivandolo! Tutti hanno potenziale creativo, va esercitato! È il punto d'arrivo diverso #mogol #parolafest14»

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Ed intanto il Festival, che si è potuto seguire in tempo reale sull'account #Twitter con #parolafest14 #FestivaldellaParola #Estatequi, ha visto ospiti di sabato Carlotta Ferlito e Chiara Seronelli con «Twitto quindi sono. Vincere in 140 caratteri»; seguite da Lia Celi e Luca Bottura in «Libertà di satira, libertà di pensiero» e da Andrea Scanzi in «Gaber se fosse Gaber». La prima edizione ideata dall'Associazione Rinascimento 2.0 si è chiusa ieri con un tris imperdibile di appuntamenti: Guido Conti e Roberto Napoletano in «Viaggio in Italia», Attilio Bolzoni e Pieluigi Senatore con «Parole d'onore: il paradosso mafioso» e Mariangela Gualtieri con «Le giovani parole».

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Si è chiusa ieri la due giorni della rassegna "Veleia Officinalis", rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate -

Parma, 21 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Veleia punto di incontro tra passato e futuro grazie alla rassegna «Veleia Officinalis» per una due giorni, sabato e domenica, sospesi nel tempo. Il modo più diretto e semplice per prepararsi all'appuntamento con Expo, alle tematiche dell'alimentazione e dell'ambiente guardando alla semplicità del passato. Quel passato che affonda le radici nella comune origine del territorio, quello emiliano, che si ritrova sotto l'egida dell'antica Roma per ripensare il domani.

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La rassegna - rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate - è un momento di ritorno alle origini, con il supporto di professionisti, pronti a seguire curiosi e visitatori nel percorso a ritroso del tempo. Chi ha poi la fortuna di avere come guida un archeologo che ha contribuito alla rinascita dell'antica città romana - come è capitato a noi con Cristina Mezzadri - non può fare a meno di restare affascinato ed ammaliato dallo splendore di questa storia. E poi ancora la ricostruzione della vita quotidiana: la cura per l'alimentazione naturale, con i prodotti della terra, di stagione, piatti semplici della tradizione tramandati nel tempo, le erbe utilizzate per la cura ed il benessere del corpo. Dal telaio alla cosmesi, con la ricreazione di prodotti sulla base dei rinvenimenti archeologici di Pompei. E poi ancora la tenda del Medicus, i cui strumenti sono stati ricostruiti secondo il rinvenimento della Villa del Chirurgo di Rimini.

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«Veleia Officinalis», alla sua seconda edizione, è una fucina, un laboratorio di riscoperta dell'oggi guardando al futuro tenendo ben presente il passato. La rivisitazione allestita all'interno del sito archeologico, organizzato dall'associazione «Sol Invictus», è un viaggio nel mercato dell'agro-artigianato romano. Con visite guidate tenute da professionisti ed archeologi per un ritorno alle origini. È per questo suo obiettivo di grande centro di divulgazione e di formazione, in cui storia e natura si incontrano in un mondo atemporale, che la rassegna ha ottenuto i patrocini dei Tavoli Tematici Expo 2015 promossi dalla Camera di Commercio di Milano, della Società Expo Milano 2015 e l'inserimento nei tavoli per il turismo di Piacenza. A cui si è aggiunto il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, della Provincia di Piacenza e dei comuni dell'alta Val d'Arda.

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Inaugurata ieri la mostra «100 Alberghi» ripensamento architettonico della città termale e dei suoi spazi alberghieri in disuso.

di Paola Tanzi Salsomaggiore Terme 19 luglio 2014 - Un progetto che prende spunto dall'omonimo workshop tenutosi ad aprile che mise in relazione il DICTeA, Comune di Salsomaggiore Terme ed il gruppo di ricerca APR- Architettura Paesaggio Reti, coordinato dal professor Aldo De Poli. E protagonisti sono proprio gli elaborati degli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica di 1b, coordinati dai docenti responsabili Lucio Serpagli, Federica Armani e dal dottorando Alessandro Gattara. Tre settori espositivi: una catalogazione degli alberghi dismessi di salso in 44 tavole; l'elaborazione di 11 progetti in tre comparti urbani nel contesto di Salso e l'esposizione di due tesi una sui centri termali appenninici e una su un centro culturale a Salso. A spiccare alcuni progetti che rimettono in primo piano zone totalmente abbandonate e trascurate che nelle proposte architettoniche andrebbero a prendere non solo nuova vita, ma a ricoprire il ruolo di protagonista della città. Ecco così ripensato lo spazio dei gasometri, polo museale dedicato al cinema emiliano, il padiglione Emilia Romagna dedicato ad Expo, il Tommasini. Voglia di riscrivere il futuro? Senza dubbio. Per una città che ha fatto la storia delle ville d'eau europee questo potrebbe essere un punto di partenza: «Una seconda tappa di un percorso complesso» ha spiegato Marco Taccagni, consigliere comunale che cura, il progetto e la collaborazione del comune con Università di Parma. Certo è che la mappatura è un modo concreto per vedere la città che è ferma, ma che cerca spazi di azione. «Un ripensamento da cui ripartire per creare la Salsomaggiore del futuro» ha commentato il sindaco Filippo Fritelli in visita ieri all'allestimento auspicando che Salsomaggiore possa tornare ad essere fucina di idee globali.

La mostra prosegue alla Sala Mainardi del Palacongressi di Salsomaggiore sino al 24 luglio, sabato e domenica dalle 9 alle 12, poi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Pubblicato in Cronaca Parma

Al via oggi la seconda edizione di «Veleia Officinalis», in scena nel sito archeologico di Veleia sino a domani.

di Paola Tanzi - Salsomaggiore 19 luglio 2014 - Un appuntamento che guarda al semestre milanese di Expo2015 con un programma che spazia tra ambiente, alimentazione e benessere. E l'elenco che si prospetta ai visitatori è ricco e curioso: pensato per mettere in relazione storia, cultura, tradizione, ambiente e natura, è idoneo a grandi e piccini, che possono ritrovare tra i resti di questa città romana una chiave di lettura chiara e lungimirante di argomenti attualissimi. E tra laboratori e rievocazioni la due giorni veleiate si presenta come un'officina all'aperto del vissuto romano.

In programma dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 17.30 al Thermopolium «L'alimentazione nell'antica Roma»; dalle 17.30 alle 18.30 alla Taberna «Erbe commestibili nella cucina romana»; «Mens sana in corpore sano, le acque curative» in scena dalle 15.30 alle 16.30 e dalle 18.30 alle 18.30 alle Terme. Alle 11.30 e alle 16.30 rievocazione intervento chirurgico recitato interamente in greco e latino con l'«Arte del Medicus» nella zona del Foro e nella zona Basilica per i bimbi alle 16.30 «Una giornata da antico romano». Per tutte e due le giornate si protrarranno i laboratori «I segreti della bottega di Plinio», con filosofia medica e piccole ricette mediche dell'epoca romana, simbolismi legati alle piante, al Foro, visite guidate ad ogni ora dalle 10.30 alle 19.30, mercato agro-alimentare biologico nella piazza esterna. Presente anche un punto ristoro con piatti della produzione locale.

Organizzata dall'associazione «Sol Invictus», la rassegna si presenta come l'anteprima della partecipazione del Ducato all'esposizione milanese, tanto da aver meritato, dopo lo straordinario, e meritato, successo della prima edizione il riconoscimento ed i patrocini dei Tavoli Tematici Expo 2015 promossi dalla Camera di Commercio di Milano, della Società Expo Milano 2015 e l'inserimento nei tavoli per il turismo di Piacenza. A cui si è aggiunto il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, della Provincia di Piacenza e dei comuni dell'alta Val'd'Arda. Unite nella promozione del prodotto locale.

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Alla Sala Mainardi del Palacongressi di Salsomaggiore Terme, in mostra i lavori didattici del Laboratorio di Progettazione Architettonica 1b - 

Parma, 17 luglio 2014 - di Paola Tanzi - 

Si inaugura domani alle 14.30 alla Sala Mainardi del Palacongressi di Salsomaggiore Terme la mostra «100 Alberghi», in scena sino al 24 luglio. Un progetto che nasce dall'omonimo workshop di progettazione architettonica svoltosi nelle giornate dell'11, 12 e 13 aprile scorsi e segna l'avvio di un programma di studi triennale definito dalla convenzione tra il Dipartimento DICATeA, il Comune di Salsomaggiore Terme ed il gruppo di ricerca APR- Architettura Paesaggio Reti, coordinato dal prof. Aldo De Poli.

In mostra i lavori didattici del Laboratorio di Progettazione Architettonica 1b, coordinati dai docenti responsabili Lucio Serpagli, Federica Arman e dal dottorando Alessando Gattara, raccolgono le ricerche e le riflessioni progettuali elaborate ed esposte ora in tre settori espositivi: una catalogazione degli alberghi dismessi di salso in 44 tavole; l'elaborazione di 11 progetti in tre comparti urbani nel contesto di salso e l'esposizione di due tesi una sui centri termali appenninici e una su un centro culturale a salso.

Le idee progettuali esposte sono state elaborate da undici gruppi di lavoro seguiti dai tutor Nicola Campri, Federico Fontana, Daniele Govi, Alessandro Nicoletti, Martina Pellacini, Camilla Porta, Thimsel Francesco Wermuth e Sebastiano Zaffarano. «Il workshop e la mostra sono il primo passo della ricerca sul nostro territorio che con l'Università di Parma si è deciso d'intraprendere. L'idea di indagare la questione degli alberghi dismessi come primo tema- ha spiegato il consigliere comunale Marco Taccagni che cura il progetto- nasce dal desiderio di affrontare i problemi urbanistici di Salso non solamente sulle sue eccezioni, ma su un piano più generale e diffuso. Personalmente penso che il lavoro svolto dai ragazzi, specialmente con il censimento degli alberghi dismessi, dia all'amministrazione una chiara visione sulla tipologia, la dimensione e la localizzazione sul territorio di questi alberghi. Tutte informazioni che potranno aiutarci nel costruire strategie per la loro valorizzazione». La mostra oltre ad essere il momento conclusivo del programma delle attività didattiche svolte in aula in seguito al Workshop, rappresenta, infatti, sia un punto di partenza per un'esaustiva definizione di un quadro conoscitivo delle strutture ricettive dismesse sia una verifica delle ipotesi progettuali che hanno riguardato la riqualificazione di tre distinti comparti urbani all'interno del contesto di Salsomaggiore Terme.

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Mercoledì, 16 Luglio 2014 09:59

Nel reggiano la prima Sagra della Street Art

Decine di street artist di calibro internazionale il 19 e il 20 luglio si ritroveranno a Trinità e lasceranno il loro segno sui muri di stalle, fienili, latterie e abitazioni messi a disposizione dagli abitanti del centro e dei borghi -

Reggio Emilia, 16 luglio 2014 -

Trinità, piccola frazione del comune di Canossa sulle colline reggiane, accoglierà sabato 19 e domenica 20 luglio, decine di artisti di strada di calibro internazionale per il primo Festival dedicato alla street art. Nessuna resistenza da parte degli abitanti, solo pochissimi «no, grazie», parecchi «Second me ghè mia d'problema» («Nessun problema», ndr). Questa la reazione nel piccolo paese, alla proposta dei ragazzi dell'Associazione culturale Whats, che qualche settimana fa hanno cominciato a girare casa per casa per sondare la disponibilità dei loro compaesani a offrire un muro. 

C'è chi ha chiesto un lupo e chi un geco. Qualcuno ha offerto un contributo spese per la vernice e nessuno si dimenticherà di stappare Lambrusco per gli artisti e i visitatori. Così, decine di street artist lasceranno il loro segno su altrettanti muri di stalle, fienili, latterie e abitazioni disseminati tra il centro e i borghi di Selva, Selvapiana, Monchio delle Olle, Pardella, Vedriano e Albareto. Dalla prossima settimana queste piccole frazioni, compariranno nei portfolio di questi artisti assieme a Londra, Berlino, Valencia e Madrid, per citare alcune delle città che ospitano le loro opere. Di chi parliamo? In rigoroso ordine alfabetico, Astro Naut, Ben Slow, Bibbitò, Collettivo Fx, Gas, Gola Hundun, James Kalinda, Julieta Xlf, Neko, Otto Grozni, Psiko Patik, Random, Reve+, Signora K e Zibe.

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Oltre a incontrarli laddove difficilmente si sarebbe immaginato, la novità sta nel fatto di poter assistere allo spettacolo decisamente raro di vederli all'opera in pieno giorno con spray, rulli e pennelli. Ai visitatori sarà fornita una mappa che li guiderà in un percorso alla scoperta dei vari siti, e che avrà come punto di partenza e di arrivo l'osteria nel centro del paese che negli stessi giorni peraltro sarà animato dalla tradizionale Festa del grano. Arte quindi perfettamente integrata con gnocco fritto, gare di trebbiatura e ballo liscio - o dj set di musica elettronica la sera di sabato e il pomeriggio di domenica, per i più audaci.

Ma perché sagra? "Perché in un paese un festival è una sagra". Non mancano ironia e provocazione in questa etichetta, che però esprime anche l'idea forte che muove questa iniziativa, come spiegano gli organizzatori: "E' un evento nato e reso possibile da un forte rapporto con il luogo. Quando si partecipa a un festival di street art per lo più si arriva e si fa il proprio pezzo, senza doversi immischiare con la realtà. Noi invece agli artisti abbiamo chiesto di rispettare una regola: confrontarsi con l'ambiente, le persone, la storia prima di dipingere un muro".

La risposta degli street artist non è stata diversa da quella degli abitanti: "Sono tutti artisti con grande esperienza - proseguono i ragazzi di Whats - e hanno accettato di venire a dipingere gratuitamente perché occasioni come questa sono importanti per crescere. Sono occasioni per confrontarsi con altri artisti e, in questo caso, anche con un contesto completamente diverso da quello al quale sono abituati. La maggior parte di loro lavora nelle grandi città e ha trovato irresistibile l'idea di dipingere il muro di una stalla con le mucche dentro". Talmente irresistibile che in questi sono già apparsi un gallo all'Osteria Notari, un'upupa su un fienile e un bambino che gioca con una volpe su una casa sulla strada principale del paese. Disegni sui muri: qui la street art la chiamano così. Ed è più semplice per tutti.

(Fonte: Associazione Whats)

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia
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