Emancipazione femminile e galanteria possono benissimo andare d'accordo, anzi sono due facce della stessa medaglia. Ma nel nostro DNA ancora esiste il codice del delitto d'onore, peraltro solo abolito nell'epoca dei "paninari".
di Lamberto Colla Parma, 5 giugno 2016.
Il cammino verso la totale e piena emancipazione femminile è ancora lungo. Non sono stati sufficienti questi settant'anni di repubblica democratica a modificare i costumi a dimostrazione che l'evoluzione sociale non riesce a tenere il passo della modernità e delle nuove tecnologie.
Era il 1946 quando le donne vennero ammesse, per la prima volta, al voto. Un momento importante della vita della nazione chiamata a scegliere tra Repubblica e Monarchia e a eleggere i componenti dell'Assemblea Costituente, quell'organo che, in circa un anno e mezzo di lavoro, scrisse la Costituzione Italiana.
Solo 21 furono le donne elette all'Assemblea ma fu comunque un segnale forte che la società post bellica riuscì a trasmettere. "...Il cammino percorso - scriveva Nilde Iotti, una delle madri della Costituzione - in meno di un anno è stato molto e difficile: ma le nostre donne hanno bruciato le tappe. Esse continuano la loro opera, ad esse va l'elogio e la fiducia delle donne italiane, di tutti gli italiani che sperano e credono nella rinascita democratica del nostro Paese".
Poi venne la legge sul divorzio (889/1970) ma servirono ancora altri 11 anni perché (5 settembre 1981) il Parlamento abrogasse le norma sul "Delitto d'Onore" e del "Matrimonio riparatore".
Ciononostante la strada è ancora lunga da percorrere e lo dimostra il fatto che ancora si debba parlare di "quote rosa" e che, quasi quotidianamente (55 nei primi 5 mesi del 2016), le cronache raccontino di femminicidi, guarda caso, prevalentemente commessi all'interno della strettissima cerchia familiare, il primo anello affettivo, marito o fidanzato che sia.
Quarantatré di questi omicidi, secondo l'istituto di ricerche economiche e sociali Eures, sono avvenuti all'interno del nucleo familiare, e la metà (27) all'interno della coppia.
Analizzando i dati dell'ultimo decennio, le donne uccise sono 1740: 1251 all'interno della famiglia, 846 per mano di un fidanzato e 224 assassinate da un ex. Nel 40,9% dei casi, a muovere la mano dell'assassino è il movente passionale, mentre nel 21,6% l'omicida ha agito dopo una lite o per un dissapore.
Insomma, il delitto d'onore è stato cancellato dal codice penale ma è ancora presente nel codice del DNA.
Ma nel DNA maschile dovrebbe essere ancora presente il gene della "cavalleria", quella serie di atteggiamenti di rispetto e reverenza verso il gentil sesso che, nonostante ancora affascini, gli uomini si vergognano di fare e le donne di ricevere. Quel gesto di galanteria che avrebbe dovuto offrire il nuovo fidanzato di Sara, la ragazza uccisa e bruciata dal suo ex alla Magliana, riaccompagnandola a casa e magari schioccandole l'ultimo bacio davanti alla porta augurandole la buona notte.
Forse è proprio su questo "non gesto" che sarebbe il caso di interrogarci, invece di lanciare strali verso i componenti di quelle due autovetture che, alle 4 di notte, non si sarebbero fermate, in un quartiere non proprio modello di Roma ma come ce ne sono in tutte le città, per intervenire su quello che poteva apparire o un litigio tra fidanzati o una "simulazione" per costringere le vetture a fermarsi e quindi derubare gli occupanti o addirittura fare di peggio.
Forse un gesto di cavalleria, o galanteria che dir si voglia, avrebbe salvato Sara o forse oggi saremmo a piangere una coppia di fidanzatini massacrati dall'ex di lei.
Non si può sapere con certezza, ma un approccio cavalleresco più marcato avrebbe enormemente aumentato la probabilità di salvezza della ragazza la quale forse, era troppo sicura del suo stato di emancipazione e ancor più della capacità di controllo dell'ex fidanzato.
Insomma il percorso che porterà alla parificazione dei due generi è ancora da concludersi, nel nostro come in altri Paesi occidentali.
Basti pensare a Hillary Clinton, paladina dei diritti femminili, la quale è stato accertato che, durante il suo mandato al senato (2002 - 2008), avesse riconosciuto, a parità di ruolo, compensi ben superiori (quasi il 30% in più) alla componente maschile del suo staff rispetto al genere femminile.
In conclusione, nessuno cederà privilegi e i nuovi traguardi, le donne come in genere tutti i soggetti più deboli, devono essere conquistati sul campo, lottando per la libertà e il diritto.
La denuncia di violenze, fisiche o psichiche, sono un primo e doveroso atto che le donne devono a sé stesse e alla propria dignità.
Un atto di difesa e un'azione di prevenzione che può calmare e portare a ragionevolezza buona parte dei "focosi" quanto ignoranti maschi "Pseudo Alfa".
Muoversi e spostarsi da un luogo all'altro nel minor tempo possibile, questo era l'unico obiettivo fino a poco tempo fa, ora esistono dei mezzi di "locomozione" che sono anche divertenti ed originali!
Di Mariasole
Mezzo di trasporto elettrico monoposto a due ruote autoequilibrante che sfrutta un'innovativa combinazione di meccanica, elettronica ed informatica. E' il SEGWAY è una specie di monopattino intelligente con il quale è possibile partire, girare, fermarsi e fare retromarcia con semplici movimenti del corpo.
Non ha impatto ambientale, infatti non inquina, è semplice da guidare all'aria aperta su differenti terreni: erba, asfalto, ghiaia o fango.
Ci si può immergere nella natura oppure visitare i luoghi più nascosti di una città d'arte, senza stancarsi troppo e in totale autonomia.
Proseguendo la rassegna degli strumenti più curiosi da usare per andare in giro c'è THE UNO, interessantissimo e moderno mezzo di trasporto, è il simbolo di una mobilità che cambia ed è sempre in evoluzione, l'inventore lo ha realizzato a soli 18 anni e si chiama Ben J. Poss Gulak.
Si sostiene esclusivamente sulle 2 monoruote e grazie agli appoggi posteriori è possibile "cavalcarlo" come dei veri e propri centauri.
Concludendo con le stranezze in movimento ecco il SINCLAIR C5, un veicolo elettrico a batteria ideato da Sir Clive Sinclair e commercializzato nel Regno Unito. È un veicolo a pedali, con un motore elettrico da 250W con comando al manubrio. Appartiene alla categoria dei recumbent, cioè a pedalata sdraiata, e dotato di 3 ruote. Il C5 pesa circa 40 kg batteria inclusa, ha una velocità massima di 24 km/h, il telaio è uno scatolato a forma di "Y", prodotto dalla Lotus mentre la scocca bianco/grigio-scuro era, al tempo in qui è stato prodotto per la prima volta, il più grande stampo in polipropilene mai realizzato. Bon voyage!
CREDITS: buyagift.co.uk. – cartype.com – worldpress.com – picautos.com – segway.com – c5owners.com – alux.com
Inizia giugno, il mese in assoluto dedicato ai matrimoni. Esiste un unico nome in Italia che sintetizza l'organizzazione perfetta e la figura del "Wedding Planner" per eccellenza: ENZO MICCIO. A lui è dedicato l'articolo odierno e alla recente presentazione della nuova collezione 2017 Bridal Collection, altro esempio di eccellenza italiana e creatività.
Di Maria Carla Magni
E' divenuto nazional-popolare grazie alle sue recenti partecipazioni a vari Show-televisivi del sabato sera, in realtà Enzo Miccio è il guru assoluto in Italia e non solo dei Wedding Planner.
Bisogna certamente riconoscere a lui la capacità di aver introdotto in Italia una nuova professione, di cui lui resta il maestro e il riferimento per ciò che concerne una organizzazione impeccabile di eleganza senza tempo.
Napoletano di nascita, si trasferisce a Milano dove consegue il diploma presso l'Istituto Europeo di Design.
Essendo un cultore della Lirica e dell'Arte, Miccio trasferisce il suo gusto raffinato e insieme teatrale all'allestimento degli spazi con un ordine scenografico come la messa in scena di un'opera, curandone ogni dettaglio e componendone ogni particolare: dalla scelta della location alle scenografie floreali, dagli arredi al design della tavola, dalla colonna sonora alla progettazione delle luci fino al gran finale che, nel caso dei matrimoni, prevede una wedding cake sempre scenografica e sorprendente in grado di emozionare gli ospiti.
Enzo Miccio insieme al suo consolidato staff progetta e realizza, in Italia e all'estero, special event e luxury wedding con il suo stile unico e ricercato che da sempre lo contraddistingue.
La sua indiscussa capacità organizzativa e creativa ha trovato una splendida cornice nelle regali sale affrescate di Palazzo Clerici a Milano il 20 maggio dove si è svolta la sfilata evento della Bridal Collection 2017 firmata Enzo Miccio, dal titolo L'Oro di Napoli e dedicata alla cultura e alla tradizione partenopea.
Sulle note della canzone napoletana dai ritmi travolgenti e con la danza di Pulcinella si apre la serata tra giochi di sguardi e seduzioni ricordando la magia dei balli a corte e la ricchezza del barocco napoletano.
Variegate sono le proposte per la sposa 2017 da abiti ampi e sontuosi per le spose romantiche e sognatrici i cui corpini si differenziano tra delicati scolli a cuore a profonde scollature per le più sensuali, ma anche scolli dritti per un'eleganza silenziosa.
La scelta delle stoffe è un vero tripudio di eleganza e sontuosità dal mikado per le gonne più strutturate e regali all'organza e tulle per gonne vaporose ed eteree, inoltre macramè e pizzi delicati incorniciano il corpo con delicati effetti nude, soprattutto sulla schiena e sulle maniche, arricchiti da preziosi ricami fatti a mano.
Una perfetta sintesi dell'ispirazione dell'ultima collezione la esprime direttamente Enzo Miccio: "Con 'L'Oro di Napoli' intendo celebrare e omaggiare Napoli. Una città a cui sono molto legato e che mi ha sempre fornito una grande ispirazione in tutto il mio percorso professionale. Ho immaginato Napoli come una donna, femminile e regale, sensuale e misteriosa, classica e glamour; una dea che ammalia e protegge proprio come Parthenope, la sirena che nella mitologia fondò il capoluogo campano, con il suo sacrificio".
Parallelamente alla suo studio di progettazione eventi, alla sua Accademia e alle presenze televisive, Enzo Miccio ha consolidato il suo Brand in numerose linee da lui firmate per creare attorno al suo nome un'unica idea di stile ed eleganza. Dalla raffinata collezione di gioielli "Butterfly" pensati per la sposa; dalla linea di cadeaux de mariage ad una linea di Interiors che spazia dai preziosi vetri di Murano ad una collezione di piccoli e ricercati imbottiti e ovviamente non poteva mancare un'esclusiva collezione di abiti e scarpe da sposa.
C'è un mestiere tanto antico e di tradizione quanto originale nel suo nome e nella sua realizzazione: lo Sciuscià! Nome curioso, che deriva dall'inglese, ma anche un "ritrovato" mestiere di cui ci parla nel suo articolo CECILIA NOVEMBRI grazie alla chiacchierata avuta con la principale artefice in Italia di questo rinnovato e ricercato mestiere "il lustrascarpe", Rosalina Dallago in esclusiva per FLASHON MAG!
Di Cecilia Novembri
Sciuscià, parola del dialetto napoletano che riporta all'inglese shoe-shine e indica i lustrascarpe del dopoguerra così come nel film del 1946 diretto da Vittorio De Sica e considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano.
Mestiere antico dunque, che trova le sue radici in una cultura meno consumistica di quella attuale, che si basava sull'idea, soprattutto da parte di molti uomini, di curare gli oggetti di valore, come potevano essere un tempo le scarpe, grande volontà e cultura volta alla manutenzione.
Rosalina Dallago ha sempre avuto la passione per le scarpe e le ha sempre curate e manutenute tanto che spesso ha frequentato come cliente le botteghe dei lustrascarpe, sedendosi, come facevano quasi esclusivamente gli uomini, sugli "scranni" poltrone dove si accomodano gli "habitué" e dove avviene la lucidatura della scarpa.
Un giorno, in quel contesto e seguendo la sua passione per la fotografia, Rosalina ha fatto qualche scatto fotografico in una bottega di lustrascarpe con una modella seduta sullo scranno e un uomo intento a lucidarle le scarpe.
Ed è stato proprio in quel momento che ha avuto la folgorazione: vedendo quell'immagine ha capito che quel lavoro faceva per lei e che, soprattutto, grazie alla sua passione era perfettamente in grado di farlo, una donna "lustrascarpe" le è sembrata da subito un'idea carina ed originale!
Dopo qualche tempo, precisamente nel 2000, ha deciso di tirare fuori dal cassetto quel sogno che aveva fatto qualche tempo prima scattando quella fotografia e si è lanciata nella realizzazione della sua fantasia.
Nasce così il progetto SCIUSCIA'CHIC: al primo negozio a Via Veneto a Roma, è seguito un corner presso gli Aeroporti di Fiumicino, poi è stata la volta del Circolo Canottiere Aniene, fino ad arrivare al punto di Via in Lucina, accanto a Piazza del Parlamento, rilevata nel 2005.
La bottega esiste come lustrascarpe dal 1952 ed è proprio qui che Rosalina si faceva lucidare le scarpe prima di diventare lei stessa sciuscià e spera, a breve, di farla dichiarare Bottega Storica.
L'aspetto curioso della sua attività è che la vicinanza ai "palazzi" fa sì che spesso Rosalina abbia a che fare con le scarpe di parecchi nostri politici!
CREDITS: menstyle.it – milanostile.it
www.sciusciachic.com
www.filmforlife.org
Si è ormai conclusa la 69esima edizione del Festival del cinema di Cannes che ha portato con sé qualche novità ma anche tantissime conferme. Ad una primissima occhiata la città è apparsa decisamente meno affollata e meno vivace degli anni passati, "colpa" forse delle numerose misure di sicurezza a limitare non poco i turisti nelle zone "calde".
Nelle ore di punta del red carpet spazio come sempre al folto pubblico di fotografi, fan o semplici curiosi.
Se c'è una cosa che invece è rimasta invariata e, anzi, ha piacevolmente soddisfatto il pubblico cinefilo (tra cui noi) è stata la presenza di numerosissime star e addetti ai lavori dei film più attesi che si sono concessi ai flash di fotografi e operatori video presenti al festival. Jodie Foster con il suo "Money Monster" in cui recitano due grandi come George Clooney e Julia Roberts, Kristen Stewart che quest'anno ci delizia con "Cafè Society" di Woody Allen e Personal Shopper di Assayas; e ancora, è la volta di Steven Spielberg, Blake Lively, Marion Cotillard, Russell Crowe e Ryan Gosling e tantissimi altri.
Un Festival per tutti i gusti (cinematografici).
Ma al di là di tutti i film presentati, in concorso o fuori concorso, amati o odiati, applauditi o fischiati, allo "spettatore" rimane un bellissimo momento dell'anno in cui tutto il mondo del cinema, o quasi, si riunisce sotto lo stesso tetto, quello di Cannes, capace di far sognare i fan di tutto il mondo.
Articolo e foto di Federico Meneghini e Ludovico Casalone
"Mister Italia 2016" e "Primissima d'Italia 2016": Alessio, Giancarlo, Martina e Sofia, conquistano le fasce valide per le finali regionali in Emilia Romagna.
Parma, 24 maggio 2016
Due ragazzi e due ragazze hanno superato il Casting svolto, lo scorso fine settimana, nella piazza centrale dello Shopping Center La Filanda di Faenza e accedono alle finali regionali dei concorsi Nazionali "Mister Italia 2016" e "Primissima d'Italia 2016".
Si tratta di Alessio Ronchi 23 anni di Pieve di Cento e Giancarlo Argentieri, 27 anni di Bologna, che hanno conquistato, rispettivamente, le fasce di "Mister Italia Talento Città di Faenza 2016" e "Mister Italia Un bello per il Cinema 2016", che si sono aggiudicati il Pass per la finale regionale Emilia Romagna, in programma il 10 Agosto a Milano Marittima e due ragazze Martina Bartolini 17 anni di Cesena (Primissima d'Italia Città di Faenza 2016) e Sofia Screpis 22 anni di Longiano (Primissima d'Italia Fashion Attitude 2016) che passano alla fase regionale del il titolo di Primissima d'Italia 2016.
A condurre la manifestazione, tra sfilate di moda, passerelle in costume e Talk Show, è stata la modella e attrice riminese Denise Mauro detentrice della fascia di "Bellezza Italiana Emilia Romagna-Recitazione" e finalista Nazionale quest'anno del Contest "Primissima-Talento D'Italia".
Per informazioni sulla partecipazione ai concorsi "Mister Italia" e "Primissima d'Italia", basta contattare l'associazione Talento d'Italia, al n° 338.33.39.327 o inviare un' e.mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Cocktail Party della linea beachwear di PIN UP STARS, brand tutto "made in Italy" per la proposta costumi mare e accessori! L'evento è stato occasione per l'inaugurazione del Temporary Store in Corso Venezia a Milano dove moltissime celebrities si sono incontrate insieme ai numerosissimi followers della Italian Influencer Chiara Biasi che ha firmato la Capsule Collection "Poisson d'Amour".
Di Maria Carla Magni
Mercoledì 18 maggio a Milano in Corso Venezia 2 Pin-Up Stars, brand "very glamour" nel settore beachwear, ha festeggiato con un esclusivo cocktail party l'apertura dell'energico e colorato Temporary Store che rimarrà aperto fino alla fine di luglio.
Jerry Tommolini e Alessandra Clò, Direttori Creativi del brand, hanno accolto i numerosi ospiti che hanno partecipato all'evento; amici, celebrities e volti noti del panorama imprenditoriale e del jet set milanese: Ana Laura Ribas, Marina Graziani, Claudia Galanti, il frizzante Cristiano Malgiolio, Bobo Vieri, Marco Borriello, Gianluca Vacchi, Barbara Snellenburg, Margherita Zanatta, le veline Ludovica Frasca e Irene Cioni, Mariana Rodriguez, Guendalina Canessa e Karina Cascella, Elena Barolo e Justine Mattera, Luviana Seedorf, l'imprenditore Alessandro Squarzi, Nima Benati, la trendsetter Alessandra Grillo e tanti altri.
L'intera serata è stata accompagnata dalla personalità e dall'accattivante sound del dj set di Sergio Tavelli, storico nome del Plastic che da oltre 21 anni anima i sabato sera della nota discoteca di Milano.
La punta di diamante della nuova collezione beachwear estate 2016 di Pin Up Stars è Poisson d'Amour, linea firmata in qualità di Direttore Creativo da Chiara Biasi, una delle più importanti Influencer e blogger italiane.
Nell'occasione Chiara ha accolto numerosi followers arrivati allo store per incontrarla e i primo 100 fortunati si sono aggiudicati un esclusivo gift firmato Poisson d'Amour.
Piena di colore, innovativa e molto trendy la nuova linea di costumi da bagno per l'estate 2016 dal bikini jeans al costume intero tra intrecci, trasparenze, paillettes e ricami. La linea beachwear si completa infine da caftani, copricostumi, borse e accessori in tantissimi colori e varianti.
Nel pop up store di Milano è possibile immergersi nelle molteplici proposte mare in una superficie di ben 1000 metri quadri che si snoda attraverso un percorso unico mescolando moda e arte anche grazie all'esposizione della collezione di polaroid di Andy Warhol della galleria d'arte Photology.
L'evento è stato coordinato nella regia organizzativa dall'impeccabile printing di Domenico Zambelli, come sempre, gran cerimoniere degli eventi milanesi più glamour, ma non solo.
"Touch of Glamour" by VERONICA VOLPI strizzando un occhio verso le proposte dell'Haute Couture dei cugini francesi. Premesso che ad ognuna il proprio stile (e il buon gusto!) chi vincerà il podio tra Francia e Italia per le proposte della collezione S/S 2016?
Di Veronica Volpi
Rosso e nero come i colori della passione e della sensualità della donna che da sempre hanno preso incarnazione sensoriale nelle note del profumo Hypnotic Poison: sono questi gli elementi che inquadrano e guidano la sfilata haute couture di Dior, orfana della sua guida Raf Simons.
Per il suo debutto in passerella, il team della maison francese volge uno sguardo al passato riportando in scena l'eleganza e la raffinatezza della tradizionale ragazza parigina. Gonne a corolla sospese sopra al ginocchio, in tessuti e fantasie dalla primaverile freschezza, accompagnano variopinte bluse di stampe floreali; l'architettura del tutto viene consolidata da lunghe giacche e cappotti a doppio petto.
Per la sera, le fantasie assumono sostanza tridimensionale, trasformandosi in balze e volant in voile e chiffon che, nei colori della notte quali il viola e il nero, creano un gioco di trasparenze e vedo-non vedo dal forte potere seduttivo.
Nell'elegante donna Parisienne, non mancano nemmeno lunghi abiti dalle gonne scultura in shantung e giacche bar che, con le loro spalle a buffo e la vita ristretta, da sempre contraddistinguono lo stile di Parigi e di Christian Dior.
Si potrebbe parlare di ritorno al passato quindi, ma senza mai dimenticare lo slancio innovativo di forme, tessuti e dettagli gioiello che ci protende verso una nuova dimensione.
Minimalismo orientale rivolto alla natura e all'ecosostenibile: è questa la linea intrapresa da Karl Lagerfeld per la sfilata Haute Couture spring/summer 2016 di Chanel.
La scenografia riprende lo stile architettonico delle case giapponesi: nette linee quadrate in materiali ecosostenibili, come il legno, creano un tutt'uno con la pulizia ed essenzialità degli abiti indossati dalle modelle. E' il tradizionale tweed della maison a dominare nella prima parte della collezione: tubini dalle gonne lunghe sino alla caviglia vengono accompagnati da giacche Chanel con gonfi spallotti, portando la mente al passato, all'eleganza degli anni '60 tipica di un'aristocratica Parigi.
Con l'avanzare della passerella, il minimalismo scompare sotto lavorati drappeggi di santin e schiffon e il color beige lascia il posto al blu e quarzo per poi esplodere sotto cascate floreali dai variopinti colori. Madre natura prende in mano la scena con lunghi abiti retati, rifiniture in frange macramè e lunghi mantelli dall'elegante trasparenza.
Nell'intera sfilata si consolida, quindi, la volontà del kaiser di creare una moda attenta alla natura, senza rinunciare allo charme ed eleganza.
CREDITS: Vogue.it
Uno sguardo alle nuove tendenze per un fresco "look" tra make up and hair styling: ci aiuta Morgan Visioli Make Up Professional che senza trascurare la nostra personalità ci indica il colore e il taglio più adatto insieme ad un trucco perfetto per essere sempre alla moda ma con stile!
Di Morgan Visioli@ Personalità Hair Style
HAIR STYLE – PIXIE CUT E BOB CORTISSIMO PER UN LOOK TRENDY E GRINTOSO!
Non solo lunghezze, anzi i tagli corti conoscono forse la loro stagione più fortunata: pixie cut e bob cortissimi sono infatti tra le scelte più azzeccate per un haircut trendy e grintoso.
Lo stile boyish è tra i più gettonati con haircut cortissimi e à la garçonne che valorizzano visi allungati e danno carattere e personalità.
Nella versione più grintosa del pixie tousled oppure in quella più femminile e bon ton dei caschetti, il taglio corto quest'anno è sempre una scelta vincente. La nuova versione del caschetto, si adatta a tutte le forme del viso e cranio, importare rispettare e modificare le corrette geometrie con il taglio.
IL TONO COLORE
MAKE UP APRILE – SHADES OF SUNSET
Una base dorata per prepararci all'estate, ombretti sui toni dorati per illuminare lo sguardo e labbra sulle sensazioni del calare del sole.
Immergiti in una luce magica: con la collezione Shades of Sunset, il colorito e lo sguardo s'illuminano di tonalità shimmer e le labbra si accendono di note golose e colorate.
Nuance che resistono, e che si reinventano, come nel caso dell'oro luminoso che strizza l'occhio all'abbronzatura.
Sul viso l'imperativo è brillare. Basi luminose sempre più performanti sono pensate per riflettere la luce e creare un effetto splendore per l'arrivo dell'estate.
Tutorial:
Base
stendere sul viso il fondotinta a scelta in crema o fluido, in crema per una copertura totale e fluido per un effetto più naturale.
Occhi
stendere sulla palpebra l'ombretto Caramello sfumandolo, nell'angolo interno dell'occhio e nell'arcata sopraccigliare l'ombretto Gold così da creare i punti luce. Stessa cosa nella palpebra inferiore, applicare l'ombretto Caramello nella parte più esterna e l'ombretto Gold nell'angolo interno dell'occhio. Applicare l'eyeliner Black e come tocco finale applicare il mascara dei toni Black, Blue e Brown.
Labbra
applicare la matita labbra Mattone nel contorno labbra e successivamente stendere il rossetto dei toni del Fucsia su tutta la bocca, infine applicare il gloss Pink.
BASE
Fondotinta in crema Special Olive 3
Fondotinta fluido Medium Warm Beige / Golden Skin 2
OCCHI
Ombretto Gold 011 / Ombretto Caramello 018
Eyeliner Black 01
Mascara Black 01 / Brown 02 / Blue 03
LABBRA
Rossetto Fucsia 012/Matita Labbra Mattone 05/ Gloss Pink 02
La tendenza make up Morgan Visioli Make Up Professional
Da pochi giorni l'Inghilterra, ma anche il mondo intero, ha celebrato un compleanno importante: quello di "The Queen"! E se si dice Regina non può essere che la Regina d'Inghilterra Elisabetta II. Con le sue 90 primavere, portate meravigliosamente bene, ci introduce ad uno speciale tributo SUSANNA VOLIANI per raccontare anche ai più piccini, con il contributo speciale dei Principini George e Charlotte, come una Regina festeggia un così meritevole compleanno!
Di Susanna Voliani
La regina Elisabetta II ha appena compiuto 90 anni.
I suoi sudditi l'hanno festeggiata e un pensiero augurale, confessiamolo, lo abbiamo fatto anche noi, qui oltre Manica, perché la Regina d'Inghilterra, dobbiamo ammettere anche questo, ci è simpatica.
Davide Calì, uno dei nostri autori di libri per bambini, si è divertito ad immaginare la regina alle prese con i suoi bis-nipotini George e Charlotte in procinto di aiutarla nei preparativi per i festeggiamenti.
Grazie alla sua invenzione, alla creatività dell'illustratrice Kate Slater ed all'editore Royal Collection Trust, ha visto la luce pochi giorni fa questo libro assolutamente fantasioso e divertente, in cui il rigore della regalità lascia spazio alla tenerezza.
Nelle pagine del volumetto si raccontano le peripezie dei due principini per aiutare la nonna nella difficile scelta di una corona adatta ad una festa di compleanno tanto importante.
Entusiasmati ed eccitati all'idea di far qualcosa di divertente i due piccoli, circondati dai collaborativi membri della servitù, proveranno a trovare la soluzione giusta.
Riusciranno ad accontentare in qualche modo la loro esigente nonna? Sfogliate le pagine e lo scoprirete.
Non siete troppo forti con l'inglese? Non importa, le piacevoli, vivacissime, coloratissime e spiritose illustrazioni saranno d'aiuto.
Dai 4 anni.
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