A Donadoni non bastano il rigore e la superiorità numerica per vincere
di Maria Caterina Viscomi - Parma 24 fabbraio 2014 ----
Nel monday night della 25^ giornata di campionato, continua la serie di risultati utili per il Parma che sono diventati tredici grazie al pareggio casalingo ottenuto contro la Fiorentina di Vincenzo Montella. Se i viola non riescono a fermare la corsa dei crociati, sono invece Cuadrado e Fernandez ad interrompere il record personale dell’estremo difensore gialloblù Antonio Mirante, sino a questo match imbattuto da 353 minuti.
I due ct partono con il 4-3-3: per il Parma davanti si piazzano Cassano, Biabiany ed Amauri; per i viola Joacquin, Cuadrado e Matri. Ben strette sono le maglie di entrambe le retroguardie.
Tra i ducali sono in campo ben 5 ex-viola: Cassani, capitan Lucarelli, Marchionni, Amauri e Munari, entrato sul finire.
Nonostante nel primo tempo siano proprio i gigliati a creare più occasioni, con Cuadrado al 4’ e Tomovic vicinissimo al goal al 19’, sono i padroni di casa a sbloccare il risultato con Cassano che, da solo davanti la porta avversaria, riceve palla da Amauri e la mette dentro, segnando il suo nono goal alla Fiorentina. Il vantaggio iniziale dura due minuti ed è Cuadrado a siglare il botta e risposta su assist di Matri, mettendo il pallone alle spalle di Mirante.
Ad inizio ripresa, il difensore serbo Tomovic stende Biabiany in area e regala il rigore agli avversari: dal dischetto un freddo Amauri riporta i suoi in vantaggio (51’). Non passano due minuti che la formazione di Montella si trova anche in inferiorità numerica per un’ingenuità di Diakitè, già ammonito nel primo tempo, su Fantantonio. L’uomo in più non basta al Parma per portare a casa i tre punti; a cinque minuti dalla fine il neoentrato Mati Fernandez sigla la rimonta gigliata su punizione: la palla finisce all’incrocio dei pali. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma, con i tentativi di Palladino e Parolo di trovare la rete e con l’espulsione simultanea, in pieno recupero, di Borja Valero e Munari, protagonisti di una rissa prima del calcio di punizione battuto da Parolo.
Le pagelle: Mirante 6 – Cassani 6 – Paletta 7 – Lucarelli 6,5 – Molinaro 6 – Gargano 6 – Marchionni 6 (80’ Munari 5) – Parolo 6 – Biabiany 6,5 (86’ Palladino 6) – Amauri 7 – Cassano 7 (82’ Schelotto sv)
Sesta sconfitta consecutiva del Sassuolo. Sabato giornata d'anticipo per il Bologna...
Parma, 24 febbraio 2014 - di Maria Caterina Viscomi -
In uno stadio Olimpico gremito per la contestazione contro il patron biancoceleste Claudio Lotito, va in scena la sesta sconfitta consecutiva del Sassuolo, la quarta dall'arrivo di mister Malesani.
Al fischio d'inizio, la formazione di Edy Reja si presenta con il 4-3-3, mentre gli emiliani scelgono il 3-5-2. Il primo tempo si svolge senza particolari emozioni, con i neroverdi chiusi per non concedere spazi agli avversari. La prima azione degna di nota porta il nome di Miro Klose: il tedesco trova però un deciso ostacolo in Ariaudo (25'). A sbloccare la situazione è, dodici minuti dopo, il terzino laziale Radu che al 37', da 30 metri, porta i suoi in vantaggio.
I capitolini provano più volte a raddoppiare, con Klose al 58' e il nazionale Candreva al 61'. Sicuramente più concitata è la seconda metà della ripresa: gli emiliani trovano il goal del pareggio con l'ex biancoceleste Sergio Floccari (72'), al suo primo goal in neroverde proprio contro la sua ex squadra, lasciata durante il mercato di gennaio. Un minuto dopo, Klose riporta i padroni di casa in vantaggio, scarto recuperato su punizione da Floro Flores al 79', imparabile per Berisha.
Nulla da fare per i neroverdi che tornano sotto all'83': Radu crossa per Candreva, Cannavaro tocca la palla e la butta nella sua porta. Il match termina sul 3-2. La partita è sudata e combattuta da entrambe le parti: il Sassuolo rimane fanalino di coda, ma sembra che la cura Malesani cominci a funzionare, tanto da riuscire a impensierire seriamente la Lazio e recuperando per ben due volte il risultato.
Le pagelle: Pegolo 5,5 – Mendes 5,5 – Cannavaro 5 – Ariaudo 6 – Rosi 5,5 – Biondini 6 – Chibsah 5 (46' Ziegler 6; 75' Floro Flores 6,5) – Magnanelli 5,5 – Longhi 6 – Zaza 5,5 (60' Berardi 6,5) – Floccari 6,5
È successo sabato...
La giornata d'anticipo di sabato ha visto protagonista ancora il Bologna, ancora contro una delle big: la Roma. E anche questa volta, nonostante una buona prestazione e un gruppo molto compatto, è arrivata la sconfitta, siglata dalla prima rete in giallorosso di Radja Nainggolan (37').
Mister Ballardini, privo di capitan Perez che è assente per squalifica, schiera inizialmente il 3-5-2, per poi passare alla difesa a 4 nell'ultimo quarto d'ora di gara, per evitare di subire il secondo goal. Opta, invece, per il 4-3-3 Rudi Garcia, con tridente formato dai nomi pesanti di Gervinho, Destro e Florenzi.
I felsinei non si lasciano scoraggiare dai secondi della classe e si mostrano pericolosi soprattutto su palla inattiva e di testa: al 66' Kone batte il calcio d'angolo servendo Krhin, che incorna la palla e si avvicina al goal. Il copione è lo stesso al 73', quando Mantovani sfiora il palo, ancora servito dal numero 33.
Buona la prima per il nuovo arrivato Ibson (con all'attivo, infatti, solo 2 minuti di gioco contro il Torino), che fa il suo ingresso all'11' della ripresa, dando vivacità al gioco. Una delle occasioni goal arriva proprio dal brasiliano che in scivolata rischia la rete a cinque minuti dal triplice fischio. In pieno recupero è Christodoulopoulos a tentare l'impresa pareggio su cross di Moscardelli.
Tra i giallorossi si fanno notare Destro, autore di un palo clamoroso al 19', e il numero uno De Sanctis che non si fa trovare mai impreparato; non pervenuto, invece, il solito Gervinho, tenuto ben stretto da un ottimo Antonsson.
Le pagelle: Curci 6 – Antonsson 6,5 – Natali 6 (77' Moscardelli 6) – Cherubin 6 (61' Mantovani 6,5) – Garics 5,5 (57' Ibson 6,5) – Krhin 6 – Kone 6 – Christodoulopoulos 5,5 – Morleo 6 – Bianchi 6 – Cristaldo 5,5
(Foto tratta da Pagina FB di Bologna FC)
I ducali vincono in trasferta; fanalino di coda per i neroverdi.
di Maria Caterina Viscomi.
Parma 16 febbraio 2014 --
Ducali in festa a Bergamo per il dodicesimo risultato utile consecutivo. I ragazzi di Donadoni portano a casa tre punti importanti dopo il pareggio casalingo di domenica scorsa a reti inviolate contro il Catania. Autore del vantaggio gialloblù è il numero 3 Molinaro, al suo primo goal in serie A, che su cross di Biabiany trafigge la porta di Consigli (9’).
Buona la prestazione dell’Atalanta sino all’autorete dell’ex crociato Benalouane (75’) che porta la formazione di Colantuono sotto di due reti. L’ultimo quarto d’ora di gara mette a dura prova il numero uno orobico: al 77’ su punizione Cassano firma il terzo goal, ci provano ripetutamente Biabiany e Parolo, ci riesce Schelotto in pieno recupero (93’).
A dispetto del risultato schiacciante, l’Atalanta rimane sempre in partita e sono diversi i tentativi di riagganciare gli emiliani: i bergamaschi si rivelano pericolosi soprattutto su punizione, prima con Baselli da oltre 30 metri (20’) e poi con Maxi Moralez che serve il colpo di testa di Bonaventura (53’).
Non mancano le proteste per il rigore non dato all’Atalanta pochi secondi dopo l’inizio del match, con Lucarelli che ferma di mano un tiro di Carmona: per l’arbitro Tommasi è tutto regolare.
Quinta sconfitta consecutiva, invece, per il Sassuolo. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, i partenopei di Rafa Benitez, reduci da una grande vittoria contro la Roma che vale la finale di Coppa Italia, sconfiggono i neroverdi con due reti a zero. A nulla serve il nuovo modulo proposto da Malesani che sceglie il 3-4-3, abbandonando 3-5-2, e che piazza in campo dal primo minuto il napoletano doc Paolo Cannavaro.
Ad impegnare Pegolo tra i pali è sin da subito il nazionale Insigne, particolarmente incisivo al 31’ e 32’, e che trova il bersaglio nel primo quarto d’ora della ripresa, portando la sua squadra a due reti di vantaggio, dopo il primo goal firmato di destro da Dzemaili (37’).
Nell’altra metà campo, si fanno spesso vedere Zaza e Sansone che non impensieriscono mai seriamente il portiere partenopeo.
Note positive tra gli emiliani sono il solito Pegolo che permette di evitare una sconfitta più pesante, fermando più volte Higuain, Pandev e Mertens, e Longhi che, nonostante un cliente scomodo come Maggio, riesce a giocare un’ottima gara.
Napoli ad un passo dalla Roma, Sassuolo con un piede in B: risultato scontato.
È successo venerdì…
Nella giornata d’anticipo, a quattro minuti dallo scadere il Bologna ha visto sfumare un utilissimo punto contro il Milan: all’86’ un tiro da oltre 30 metri di Balotelli sblocca la partita e punisce i bolognesi che, nonostante l’ottima prestazione, sono costretti a tornare a casa sconfitti. Nulla da fare per Curci, incolpevole sulla rete.
Sino al goal si era rivelata vincente la scelta di mister Ballardini di optare per il 3-5-2 ad ostacolare la compagine rossonera formata da Kakà Honda e Taarabt; sbagliati, e comunque inutili, i cambi negli ultimi minuti di gara (Moscardelli al posto di Garics e Friberg di Perez), che per poco hanno mandato i felsinei in svantaggio di due goal.
Sotto le luci del San Siro, a tenere vivo uno spento Milan è il numero uno Abbiati, che con tre prodezze è riuscito a respingere gli attacchi di Khrin, di testa al 22’, di Cristaldo, pericolosissimo al 60’, e del centrocampista greco Christodoulopoulos al 61’ su cross di Morleo.
Lo spirito c’è, il risultato no. Sfortunati.
I migliori 11 emiliani: Pegolo (Sassuolo) -Natali (Bologna), Morleo (Bologna), Molinaro (Parma), Longhi (Sassuolo), Gargano (Parma), Christodoupoulos (Bologna), Parolo (Parma), Cassano (Parma), Palladino (Parma), Zaza (Sassuolo).
(Foto tratta da Pagina FB di Bologna FC)