È dedicato all'agricoltura tra qualità, multifunzionalità e inclusione il terzo congresso provinciale della Copagri (Confederazione produttori agricoli) di Modena, che si celebra domani - martedì 29 aprile - al Baluardo della Cittadella -
Modena, 28 aprile 2014
L’assise comincia alle 9 con i saluti dell’assessore provinciale all’Agricoltura Luca Gozzoli. Dopo la relazione del presidente uscente di Copagri Giordano Toni, imprenditore agricolo di Montegibbio di Sassuolo, intervengono l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, i presidenti provinciali di Cia Cristiano Fini, Confagricoltura Eugenia Bergamaschi, Coldiretti Francesco Vincenzi, Confcooperative Gaetano De Vinco e Legacoop Lauro Lugli. Partecipano anche Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, e il presidente nazionale di Copagri Francesco Verrascina. Sono circa 1.100 le aziende iscritte alla Copagri di Modena e appartenenti a diversi settori produttivi, dalla produzione di latte da Parmigiano Reggiano ai suini, dalla vite all’ortofrutta e ciliegie; gli addetti iscritti Inps sono complessivamente 550, mentre sono 24 mila le giornate lavorate. I dirigenti e operatori Copagri svolgono la loro attività sindacale su tutto il territorio provinciale. Copagri, che partecipa alla Consulta agricola provinciale ed è firmataria del contratto integrativo provinciale dei lavoratori agricoli, ha recentemente partecipato alla costituzione di Agrinsieme, il nuovo coordinamento che ha lo scopo di rappresentare in modo unitario le istanze delle imprese agricole modenesi.
(Fonte: Confederazione Produttori Agricoli)
Bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente.
Parma, 28 aprile 2014 -
Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Lo rende noto con grande soddisfazione la Coldiretti nel sottolineare che la sentenza conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia.. L’agricoltura italiana - sottolinea la Coldiretti - resta dunque libera dagli Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati dell’agricoltura in Italia.
“Un risultato ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle associazioni di ambientalisti, agricoltori, consumatori, cooperatori riuniti nella coalizione Liberi da Ogm” ha affermato il coordinatore Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti nel chiedere al Governo di “chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato”.
Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Nell’Unione Europea - conclude la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari).
(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)
Ramadori: “L'Italia ha bisogno di incentivi allo sviluppo e non di freni”
Il Presidente di UNIMA, Silvano Ramadori, in rappresentanza delle imprese agromeccaniche italiane, chiede con forza al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, di adoperarsi con tutti i mezzi per scongiurare il rischio del taglio alle agevolazioni sul gasolio destinato all'agricoltura.
Secondo autorevoli indiscrezioni pare infatti che nell'odierna riunione (18 aprile 2014 ndr) del Consiglio dei Ministri venga messa in discussione un'agevolazione che ha assunto un carattere strutturale e che ha accompagnato lo sviluppo della meccanizzazione agricola italiana fin dal lontano 1923.
L'Italia ha bisogno di incentivi allo sviluppo, sottolinea Ramadori, e non di freni: togliere l'agevolazione al gasolio agricolo significa mettere in ginocchio settori trainanti del made in Italy e spingere l'agricoltura al di sotto della soglia di marginalità.
Auspicando un ripensamento da parte del Governo su una materia di così forte impatto economico e psicologico, le imprese agromeccaniche chiedono che l'agricoltura italiana non venga ulteriormente marginalizzata rispetto agli altri Paesi europei che ancora credono nel ruolo strategico della produzione primaria.
(Unima 18.04.14)
L’annuale resoconto del CRPA sulla suinicoltura conferma il momento di positività del settore. Profitti registrati nell’esercizio 2013. Meglio è andata alle aziende specializzate nell’ingrasso.
Reggio Emilia, 24 aprile 2014 –
Sembra ormai lontano il 2008, l’anno malefico che a questa attività aveva procurato una perdita di circa 0,06 € per kg di peso vivo, in media. Una piccolissima ripresa era stata registrata nel 2009. Scarsissimo il profitto pari a circa 0,005 €/kg peso vivo, e nel 2010 un’altra ricaduta, con una perdita di circa 0,05 euro.
Da tre anni, invece, l'allevamento del suino pesante a ciclo chiuso riesce a generare profitti agli allevatori italiani.
Dal 2011 il Crpa è tornato a registrare dati economici con il segno positivo nella produzione del suino pesante, con circa 0,02 €/kg peso vivo, risultato che nel 2012 è salito a 0,09 euro e che nel 2013 si è attestato a quota 0,08.
Dall’analisi presentata, lo scorso 16 aprile, dal responsabile economico del Crpa Kees De Roest, i conti sono andati meglio in quegli allevamenti che fanno solo ingrasso. Infatti, in questoa tipologia di allevamento, il Crpa ha registrato un costo di produzione pari a quello dell’anno precedente pari a 1,54€/kg. Un risultato perseguito non solo dal calo del costo del magrone ma anche da un «sensibile aumento della produttività delle scrofaie».
Un risultato apprezzabile che dimostra come la competitività delle imprese si realizzi anche attraverso il management e la gestione organizzativa dell’allevamento.
Mais & Soia: aprile 2014
MAIS: Dati previsionali per 2013-14
La produzione mondiale di Mais per la stagione 2013-14 è prevista a 973.90 Mio t, in aumento (+6.38 Mio t) rispetto alle stime formulate a Marzo, riflettendo maggiori raccolti in alcuni importanti Paesi Esportatori.
In Brasile le precipitazioni di Marzo ed inizio Aprile hanno favorito la crescita del safrinha (il secondo raccolto di Mais) e si prevede un aumento della produzione di 2 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso.
In Sud Africa le piogge di fine Febbraio e Marzo hanno rafforzato le prospettive di maggiori raccolti nelle aree occidentali, normalmente a minor resa; si stima una produzione in aumento di 1 Mio t.
Negli Stati Uniti, la produzione ed il consumo di Mais sono previsti invariati rispetto alle previsioni dei mesi scorsi.
Si prevede un aumento delle Esportazioni statunitensi di 3.17 Mio t, con conseguente calo degli stock finali, per il crescente ritmo delle vendite in Marzo e per la maggior domanda globale di Mais attesa.
Fonte: USDA – FAS Foreign Agricultural
SOJA: Dati previsionali per 2013-14
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2013-14 si conferma a livelli record (284.05 Mio t).
Il leggero calo rispetto alle stime di Marzo è dovuto ad una minor resa dei terreni prevista in Brasile, a causa del clima caldo e le piogge ridotte in Febbraio nell’area meridionale, e in India, colpita da eccessive piogge durante la stagione di crescita.
Negli Stati Uniti prosegue l’aumento atteso delle Esportazioni di semi di Soia (+1.36 Mio t), nonostante i prezzi elevati ed i raccolti abbondanti nel Sud America. L’Export verso la Cina è a livelli record.
Si prevede una forte crescita delle Importazioni (+86%), soprattutto dal Sud America.
I consumi domestici di Farina di Soia sono ancora in diminuzione, con conseguente calo della triturazione dei semi.
Il biologico risulta ancora in espansione a livello internazionale, sia sul fronte della domanda che dell'offerta, anche se a tassi più contenuti rispetto agli scorsi anni. E' quanto emerge dai dati diffusi da FIBL e IFOAM in occasione della Fiera Biofach di Norimberga.
di Virgilio - Parma, 16 aprile 2014. Nel 2012 le superfici mondiali coltivate ad agricoltura biologica sono ammontate a 37,5 milioni di ettari e sono cresciute di mezzo punto percentuale sul 2011, mentre gli operatori bio, pari nel complesso a 1,9 milioni, sono aumentati del 7,6%.
A riferirlo è l’Ismea la quale sottolinea come il mercato mondiale stia ancora crescendo (+1,3% nel 2012) e valutato in circa 50 miliardi di euro. Il valore del mercato si concentra in gran parte in Nord America e in Europa, mentre è inferiore, talvolta anche di parecchio, nei continenti dove risiedono le superfici più ampie. Fenomeno, questo, che dipende da un forte orientamento all'export delle zone produttive verso le aree a maggiore domanda. Inoltre, vi sono continenti come l'Oceania in cui il bio è rappresentato in prevalenza da estensioni a prati e pascoli che, quindi, presentano uno scarso impatto sul mercato.
L’Italia si colloca tra i primissimi posti al mondo e quarta in europa. A comandare la classifica è la Germania con un giro d'affari nazionale di poco superiore ai 7 miliardi di euro, seguita dalla Francia (4 miliardi) e dal Regno Unito (1,95 miliardi). Il quarto posto , come anticipato, spetta all'Italia, con circa 1,9 miliardi di valore del mercato interno (3,1 se si considera anche l'export) e un peso sul valore totale del mercato europeo bio dell'8%.
Sul fronte dei consumi interni, Ismea rileva una crescita ininterrotta e piuttosto sostenuta dal 2005, che si rivela in controtendenza rispetto all'andamento dapprima stagnante e poi negativo degli acquisti di alimenti convenzionali. Tuttavia il consumo pro-capite rimane ancora a livelli decisamente inferiori rispetto ai "big spender" - 31 euro annui contro i circa 190 del paese in testa a tale graduatoria - e il peso delle vendite bio sul totale agroalimentare risulta di appena l'1,5% a fronte del 7,5% del paese leader.
I prodotti utilizzabili
Con il crescere dei consumi e delle superfici investite ad agricoltura biologica aumentano anche i rischi di un utilizzo improprio dei mezzi tecnici, in taluni casi neppure consentiti dal regolamento comunitario.
Nonostante gli accurati controlli messi in campo dai diversi istituti pubblici e privati sostenuti e anticipati dai frequenti piani divulgativi può accadere che taluni possano sfuggire o mancare agli appuntamenti d’aggiornamento.
A questo proposito anche FederBio, che raggruppa tutti i principali attori della filiera del biologico, ha deciso di attivare un Gruppo di Lavoro allo scopo di esprimere un parere motivato sull’ammissibilità dei formulati commerciali impiegabili per approntare un elenco sempre aggiornabile dei prodotti fitosanitari impiegabili in agricoltura biologica.
Il tutto con l’intento non di penalizzare la filiera ma di supportare gli operatori e gli organismi di certificazione, semplificandone il lavoro.
Il processo di valutazione dei prodotti fitosanitari si è basato su due concetti fondamentali:
• Che il principio attivo sia incluso nell’allegato II del Regolamento CE 889/2008.
• Che il prodotto fitosanitario o il coadiuvante di prodotti fitosanitari siano regolarmente autorizzati in Italia dal Ministero della Salute una volta che il principio attivo sia stato valutato a livello europeo ed inserito nella Banca dati ufficiale del Ministero (disponibile presso http://www.salute.gov.it/fitosanitariwsWeb_new/FitosanitariServlet).
Grazie a questo incrocio è stata selezionata una lista di prodotti fitosanitari che contengono i suddetti principi attivi e che sono quindi impiegabili in agricoltura biologica.
La lista è ripartita in 3 sezioni:
1. Elenco dei prodotti fitosanitari impiegabili in agricoltura biologica per la difesa delle colture (consultabile e scaricabile in ordine alfabetico sia come principio attivo sia come nome commerciale) che contiene tutti i prodotti a base di sostanze di origine animale e vegetale, i microrganismi, le sostanze prodotte dai microrganismi, le sostanze da utilizzare in trappole e/o distributori automatici, preparati da spargere in superficie tra le piante coltivate e altre sostanze di uso tradizionale in agricoltura biologica, tutti regolarmente registrati in Italia.
Scarica il file:
in ordine per PRINCIPIO ATTIVO in ordine per TIPOLOGIA DI AZIONE
in ordine per NOME COMMERCIALE
2. Elenco dei prodotti commerciali a base di feromoni (confusione e disorientamento sessuale) regolarmente registrati in Italia e ripartiti per le principali colture di applicazione (vite, pomacee, drupacee, altre), così da consentire una più rapida individuazione del prodotto.
Scarica il file: in ordine per COLTURA
3. Elenco dei principali macrorganismi utili (insetti, acari e nematodi) che possono essere utilizzabili e reperibili sul mercato in Italia. Si sottolinea che questa categoria non necessita di alcuna autorizzazione per l’immissione in commercio in Italia, pertanto la lista viene riportata solo a scopi divulgativi. Altre specie possono essere utilizzate conformemente purché non esotiche.
Scarica il file:
in ordine per NOME MACRORGANISMO in ordine per TARGET
Nei casi di prodotti fitosanitari con inquadramento normativo non chiaro, il Gruppo di Lavoro si avvale del parere ufficiale del MiPAAF.
Federbio, tuttavia, non assume nessuna obbligazione circa il puntuale e corretto aggiornamento della lista. La stessa Federazione, pertanto, non potrà essere ritenuta responsabile – né chiamata a risponderne - per l’eventuale omesso inserimento di formulati o per il non corretto mantenimento degli stessi nella lista. Similmente, gli operatori assumono su di sé la responsabilità dell’uso degli agrofarmaci inseriti in lista e sono tenuti, prima dell’uso, a verificare la vigenza delle registrazioni e le caratteristiche tecniche degli stessi per la coltura su cui ne verrà fatto impiego.
La Lista è stata compilata grazie al supporto di BDF banca dati agrofarmaci (www.bdfagro.it - Ecospi srl Milano tel. 02.6555926), alla quale si rimanda per ogni ulteriore specifica tecnica dei prodotti commerciali (quali, ad esempio, dosaggio, colture e target di registrazione, tempo di carenza, etichetta completa, ecc.). La lista viene revisionata mensilmente in base alle nuove registrazioni sulla scorta degli aggiornamenti di BDF banca dati agrofarmaci.
Grazie ad una convenzione con Ecospi srl gli utilizzatori dei servizi di FederBio potranno acquistare BDF banca dati agrofarmaci ad un prezzo riservato indicato su www.bdfagro.it/federbio.htm.
Per ogni segnalazione di errori o mancate inclusioni si prega di contattare FederBio, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte FederBio)
Il mercato dei produttori agricoli e i laboratori delle fattorie didattiche preludio del Differenziarsi Festival a Fidenza il 18 aprile -
Parma, 15 aprile 2014 -
Differenziarsi significa distinguersi e fare la differenza. Ed è proprio questo il principio che ispira ed anima il “Differenziarsi Festival”, la manifestazione nata per sensibilizzare sui temi del rispetto dell’ambiente, del riciclo e della sostenibilità, che si terrà il prossimo 19 Aprile a Fidenza.
In virtù di tali principi – comunica Coldiretti Parma – alla kermesse non potevano mancare i produttori di Campagna Amica. Chi meglio di questi, infatti, con le loro produzioni alimentari d’eccellenza, incarna i valori della differenza qualitativa, della salubrità, italianità, rintracciabilità e sostenibilità.
“ Abbiamo aderito volentieri a questo evento con il nostro mercato Campagna Amica – comunica Stefano Annovi Presidente di Agrimercato Parma- che, come anteprima del Festival, sarà presente il 18 Aprile in Piazza Grandi, non solo alla mattina ma eccezionalmente anche al pomeriggio per dare al maggior numero di persone la possibilità di conoscere questo mercato e i nostri prodotti. E’ un’occasione importante – sottolinea Annovi – per mettere a contatto direttamente le nostre aziende agricole con l’opinione pubblica e far capire la filosofia alla base del progetto Campagna Amica e gli elementi che caratterizzano il nostro mercato. Innanzitutto la stagionalità e salubrità dei prodotti, il km zero legato alla territorialità e alle medie distanze nel trasporto delle produzioni, la loro origine e provenienza, per fornire al consumatore garanzie di qualità, professionalità e trasparenza. La prossimità con il consumatore – conclude Annovi – ci piace rinnovarla ogni volta non solo all’interno del mercato ma anche attraverso l’ospitalità presso le nostre imprese agricole dove i cittadini possono vedere da vicino il nostro lavoro quotidiano, parlare con noi e fare acquisti presso i nostri punti vendita aziendali”.
“Nel mercato di Campagna Amica – sottolinea il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – è possibile fare la spesa in modo sostenibile e responsabile attraverso l’acquisto di prodotti rigorosamente di stagione, certificati dal Marchio Campagna Amica, provenienti direttamente dalle aziende agricole accreditate, di origine italiana controllata e garantita, ad un prezzo amico. Un modo, quindi, per fare acquisti consapevoli e di qualità, avere un dialogo stretto con chi produce e conoscere tutti i principi virtuosi che danno corpo al progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana”.
Il 18 sarà anche un appuntamento dedicato ai più piccoli grazie ai laboratori di Campagna Amica organizzati dalle fattorie didattiche, socie di Coldiretti. “Abbiamo pensato – comunica Monica Azzoni responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Parma e referente della Fattoria Didattica Cotti - di animare questo appuntamento del Festival creando, in piazza Garibaldi, la casa dei bimbi. Uno spazio dove le fattorie didattiche coinvolgeranno i ragazzi in diversi percorsi educativi, ludici e creativi. I bambini potranno così diventare piccoli chef attraverso la preparazione del sale alle erbe aromatiche; potranno comporre un orto amico imparando a conoscere la frutta e verdura di stagione; diventeranno piccoli artisti nella creazione di quadri e opere d’arte attraverso l’utilizzo dei cereali e partendo dalla conoscenza delle api, manipoleranno la cera d’api creando candele da portare a casa come ricordo della giornata. Sarà per loro - conclude Monica Azzoni – una bella esperienza per imparare, divertendosi”.
(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)
Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 15 14 Aprile 14
Anno 13 - n° 15 - 14 Aprile 14
(PDF Scaricabile)
SOMMARIO
Anno 13 - n° 15 14 Aprile 14
SPECIALE VINITALY
1.1 editoriale
Grillini (non) parlanti. Obiettivo l’Europa.
3.1 Vinitaly 2014
La soddisfazione di espositori e buyer.
4.1 riso
L'Italia esporta riso in...Cina
5.1 Lattiero Caseario
“Parmigiano” in Flessione.
6.1 parmigiano reggiano
Parmigiano Reggiano protagonista in USA, Canada e Gran Bretagna
7.1 Presenze record
Vinitaly supera 155.000 visitatori (+6%) e cresce l’estero al 36% del totale
7.2 Sfida export
Il primo Presidente del Consiglio a Vinitaly. Matteo Renzi
8.1 export dove?
Vinitaly, fotografia dell’export degli espositori
9.2 ocm vino
OCM, esaurite le risorse
10.1 export e gdo
GDO USA e UE sempre più interessate al vino italiano
10.2 marche
Marche: export boom per il verdicchio
11.1 expo2015
Expo2015: a Veronafiere l’incarico di allestire il padiglione del vino.
13.1 vinitaly 6-9 aprile Bagno di folla all’inaugurazione di Vinitaly 2014
Questa mattina in Provincia l’incontro con la delegazione guidata da Su Su Nway, attivista nel movimento del Nobel Aung San Suu Kyi, che ha fondato un’associazione di agricoltori -
Reggio Emilia, 11 aprile 2014 -
È stata definita la coraggiosa erede del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, guida il lavoro e la crescita di un’associazione di agricoltori in Birmania con l’obiettivo di dare loro gli strumenti per liberarsi da una dittatura militare lunga 50 anni. E proprio per studiare da vicino l'agricoltura reggiana, la sua funzione sociale ed economica, l'organizzazione produttiva delle aziende che operano nei principali comparti della provincia Su Su Nway è oggi e domani a Reggio Emilia, a capo della delegazione della Birmania/Myanmar ospite della Provincia di Reggio Emilia.
Questa mattina la delegazione è stata accolta a palazzo Allende dall’assessore provinciale all'Agricoltura Roberta Rivi. Erano presenti il prefetto Antonella De Miro, la senatrice Leana Pignedoli, l’assessore del Comune di Reggio Emilia Iuna Sassi, il presidente della Camera di commercio Stefano Landi e Albertina Soliani, già presidente dell’associazione parlamentare “Amici della Birmania”.
“Sono orgogliosa di dare il benvenuto a Su Su Nway, una donna che ha lottato e continua a lottare per la democrazia del suo Paese - ha affermato l'assessore Rivi - È stata più volte in carcere per aver combattuto e aver preteso il rispetto dei diritti civili. A suo favore ci sono state prese di posizione da parte di Stati di tutto il mondo. Sappiamo che difende la causa degli agricoltori, la nostra è una provincia agricola, per questo siamo lieti di offrire amicizia e collaborazione”.
Albertina Soliani ha poi ripercorso le tappe che hanno portato al viaggio di Su Su Nway in Italia: “Oggi lei è qui anche per ritirare la cittadinanza onoraria che il comune di Agrate Brianza le ha conferito quando era in carcere. È molto giovane, ha già fatto molto per il suo Paese, ma ha ancora tanto da fare. È una combattente per la libertà, nella tradizione delle donne leader in Birmania: la sua storia è dentro la vita di un popolo sottoposto a una durissima dittatura militare”.
“Una dittatura che ha calpestato le nostre famiglie – spiega Su Su Nway, che viaggia assieme al marito – il 70% dei birmani sono contadini, io sono figlia di contadini e con il tempo ho imparato tante cose che ora voglio condividere. È fondamentale che la mia gente comprenda cosa è la democrazia, in questi anni il Governo ci ha tolto ogni possibilità, non sappiamo cosa sono diritti e doveri, per questo io ho cominciato il mio lavoro a partire dai più deboli. Appena ho avuto la possibilità di farlo sono entrata nel movimento di Aung San Suu Kyi. Il mio obiettivo è cambiare e migliorare la condizione degli agricoltori, ho cercato di capire dove potevo essere utile e quindi ho iniziato a lavorare per l'agricoltura. Nel 2012 ho fondato un’associazione di agricoltori, per questo ho avuto dal Governo minacce e pressioni e ho rischiato nuovamente il carcere. Ciò di cui sono certa è che continuerò a fare il mio lavoro con determinazione”.
“Riceverla è per noi un onore, per tutto ciò che lei rappresenta – ha affermato nel suo saluto Iuna Sassi – La nostra città è medaglia d’oro della Resistenza ed è da sempre a fianco di chi combatte per la libertà e la democrazia".
Sull'importanza dell’agricoltura ha invece focalizzato l’attenzione il presidente della Camera di commercio Stefano Landi: “Il comparto agricolo ha da noi grandissima importanza, abbiamo 6500 imprese agricole e dall'agricoltura nascono due prodotti di grandissimo valore come il lambrusco e il Parmigiano Reggiano. La forza della nostra economia si basa sul tessuto delle piccole imprese che la rendono forte. Vi auguro davvero di cuore di riuscire a conquistare libertà e diritti senza i quali non vi è alcuna possibilità di sviluppo”.
Dopo l’incontro con le istituzioni, la delegazione birmana ha incontrato i rappresentanti delle associazioni agricole, della cooperazione, dei consorzi dei prodotti tipici e gli esponenti del mondo dell'università, della scuola e della ricerca. La giornata di domani, sabato 12 aprile, sarà, invece, dedicata alla visita di caseifici, cantine, allevamenti e vivai reggiani.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Appuntamento, in occasione della tradizionale Fiera dell'Angelo, lunedì 14 aprile alle 10. L'iniziativa è promossa da Coldiretti con Provincia e Comune -
Piacenza, 10 aprile 2014 -
Un focus sull'agricoltura piacentina in vista di Expo 2015. E' questo il cuore del tradizionale convegno promosso da Coldiretti con Provincia e Comune di Borgonovo, nell'ambito della Fiera dell'Angelo, lunedì 14 aprile a Borgonovo.
L'evento, dal titolo “Vento d'Expo: l'agricoltura piacentina verso l'esposizione universale del 2015” è stato presentato ufficialmente questa mattina in Provincia alla presenza di tutti i soggetti promotori. “L'Expo 2015 – ha detto l'assessore provinciale all'Agricoltura Manuel Ghilardelli – rappresenta il punto di riferimento per l'attività del territorio. Le aziende agricole locali lavorano prodotti di qualità: è necessario in vista del 2015 proporre a livello internazionale questo straordinario patrimonio nella convinzione che proprio in questo momento di crisi bisogna trovare il coraggio di osare e investire”.
“Il convegno – ha detto il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi – pone l'attenzione su uno dei temi più importanti dell'agricoltura piacentina in vista dell'Expo: la sicurezza alimentare e la promozione del Made in Italy. Borgonovo rappresenta una delle porte principali verso Piacenza da Milano: occorre sfruttare questa importante via”. “La Valtidone – hanno aggiunto l'assessore al Turismo del Comune di Borgonovo Matteo Lunni con Fabbiana Bianchi (Comune di Borgonovo) – è il simbolo del vino, della gastronomia, dell'arte e della cultura: il Comune di Borgonovo in particolare è impegnato da anni nella preparazione del cammino verso l'Expo”.
Il programma dell'iniziativa prevede, dopo i saluti delle autorità e del presidente Bisi, una tavola rotonda con Ettore Prandini (presidente Coldiretti Lombardia), Silvio Ferrari (presidente Ats Piacenza per Expo 2015), Rolando Manfredini (capo area sicurezza alimentare Confederazione nazionale Coldiretti) e Fabio Piccoli (direttore responsabile Editor in Chief). Modererà l'iniziativa la direttrice di Telelibertà Nicoletta Bracchi. E' inoltre in programma l'esposizione del vero e del falso Made in Italy.
L'appuntamento è lunedì 14 aprile alle 10 nell'auditorium della Rocca municipale di Borgonovo. Per informazioni è possibile consultare il sito internet www.piacenza.coldiretti.it.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)