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Da ottobre ad aprile ci sarà un super mattatore al Teatro Manzoni di Milano: Angelo Pintus. Lo showman ha deciso di legarsi a questa storica realtà lombarda per proporre al suo pubblico uno spettacolo nuovo e divertente dal titolo "E se fosse stato il Cavallo?". Un totale di 42 repliche da novembre ad aprile. Niente tour, in questa occasione, per Pintus: il Teatro Manzoni si é aggiudicato un'esclusiva nazionale che regalerà sicuramente una spassosa serata al pubblico tra cui saranno presenti anche alcuni ospiti vip dell'artista. Alla prima, per esempio, hanno partecipato Jerry Calà, i PanPers (comici di Colorado), Paolo Ruffini e Gigio Donnarumma.

LO SHOW

Ognuno di loro ha portato un regalo a Pintus: il portiere del Milan, ovviamente, ha donato una maglia autografata: "Pensavo mi donassi quella di Higuain", ha commentato ironicamente l'artista visto che il rossonero aveva incassato due gol pochi giorni prima dall'attaccante argentino. Il pubblico inizia a ridere e non smetterà più durante l'ora e quarantacinque minuti di spettacolo. Lui dà il meglio quando improvvisa, traendo spunto da ciò che succede in teatro, collegando la mente in un lampo a situazioni estemporanee. E poi racconta. Racconta la sua vita, disegna a voce momenti che rimangono nell'eternità: "Mi sono sposato. Non dimenticherò mai il momento in cui l'ho vista in fondo alla navata, aveva gli occhi lucidi ed emozionati. Poi ho guardato il suo vestito bianco che mi era costato 6800 euro...e anche a me sono venuti gli occhi lucidi". Pintus, tuttavia, lancia anche messaggi su cui riflettere. Monologhi nel monologo che si intrecciano alle simpatiche battute. Flash che fanno pensare in positivo, che propongo di migliorare la propria esistenza. Perché alla fine ciò che conta è sorridere... a una battuta ma soprattutto alla vita.

IL PERSONAGGIO 

Cinema, televisione, teatro. Angelo Pintus é ormai diventato un personaggio in grado di distinguersi su qualunque piattaforma mediatica. La sua storia parla per lui. Partecipazioni a Buona Domenica, Camera Café, Made in Sud, Colorado raccontano di un artista capace di dar lustro a tutti i programmi in cui é presente. Non bisogna poi dimenticare i lavori sul grande schermo nelle pellicole di Paolo Ruffini (Tutto molto bello), Neri Parenti (Ma tu di che segno sei?) e Davide Simon Mazzoli (On-Air - Storia di un successo) . Ma il meglio di sé lo dà quando é a contatto diretto con il pubblico. Ecco quindi le sue straordinarie performance a teatro durante le quali si dimostra più coinvolgente ed esilarante che mai. Nel suo passato: "Pintus...Ti boccio a prescindere (2012)", "50 Sfumature di Pintus (2013)", "Ormai sono una Milf (2015)".

Pietro Razzini

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Si chiama Gialle&Co, il primo ristornate milanese che propone un menù con 15 tipologie differenti di baked potato rivisitate all’italiana con prodotti selezionati e a chilometro zero.

Di Chiara Marando –

Martedì 31 Ottobre 2017 -

Lo sfizio è buono, quella bontà irresistibile che ci fa dire “faccio lo sgarro questa volta e poi basta”, lo sfizio è quel cibo che ci fa gola solo a sentirne parlare, che fa aumentare la salivazione, che riempie la bocca. Ecco, direi che la baked potatoes inglese rappresenta a pieno queste caratteristiche, una chicca mangereccia che va assaggiata almeno una volta nella vita.

Ed ora, precisamente dal 26 ottobre scorso, la si può trovare a Milano in un locale dedicato: Gialle&Co è il primo ristorante milanese che trasforma e reinterpreta con la filosofia italiana la tipica baked potatoes. In zona Moscova, uno dei cuori pulsanti della città, Gialle&Co propone un menù composta da 15 ricette, 12 fisse e 3 che cambiano a seconda della stagione e della fantasia di chef Andrea Vigna.

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Il prezzo è quello di un aperitivo, dai 7 agli 11 euro, e le tipologie spaziano dalle versioni classiche e “tranquille” ad abbinamenti più arditi e corposi come la Mortacci Yours, un coraggioso mix con guanciale croccante, pecorino e salsa carbonara; la delicata Controstream con salmone, créme fraîche al profumo di zenzero, aneto e anacardi; la vegetariana Ratatoma con ratatouille di verdure al forno, toma, origano fresco. Non poteva mancare una proposta vegana, ecco quindi la leggera Molto Well, con olio al basilico, crema di melanzane, origano fresco e pomodorini confit.

Più in generale, sono quattro le aree tematiche ideate per dare una specifica caratterizzazione alle patate ripiene di gusto, ovvero Meatariane, Fishytariane, Veggytariane e Vegane

La filosofia è semplice: “niente junk food, ma fun food”, questo è lo slogan principe del locale. Qui si crea dalla semplicità, si trasforma un comune tubero – ma sorprendente in fatto di duttilità in cucina – per reinventarne l’essenza attraverso l’utilizzo di prodotti a chilometro zero, mantenendone l’originalità ma alleggerendola rispetto alle “sorelle” anglosassoni. Quindi, niente sensi di colpa inutili, ma solo tanto gusto anche per uno spuntino veloce e di grande soddisfazione culinaria, magari con le mini-baked servite come finger food.

Quella presentata è una sorta di immersione nel mondo della terra, la volontà di ricreare l’ambiente di un orto accogliente, quasi casalingo: un locale luminoso, dal design lineare e pulito, con la particolarità della cucina realizzata all’interno di una serra costruita con il recupero di vetrate dal sapore vintage.

 

Gialle&Co

via Alessandro Volta, 12 – Milano

www.gialleandco.com

Pubblicato in Food

Un tuffo nel passato, al Teatro Menotti di Milano, fino al 29 ottobre. Viola Produzioni e Alessandro Longobardi presentano al pubblico "LE BAL - L'Italia balla dal 1940 al 2001", uno spettacolo di Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi. La pista da ballo diventa il centro di uno show in cui la vera protagonista è la musica. Una musica che evoca emozioni per chi ha vissuto sulla propria pelle certe canzoni, una macchina del tempo da brividi, capace di rivitalizzare ricordi sopiti. Tutti i martedì, giovedì e venerdì alle ore 20.30, il mercoledì e il sabato alle ore 19.30 e la domenica alle 16.30: ad ognuno il suo orario per assistere a uno spettacolo che permette di viaggiare indietro negli anni.

GRUPPO GIOVANE - Un cast giovane ma di qualità. Tra loro anche qualche veterano del palco, capace di guidarli con attenzione e intelligenza: Giancarlo Fares, Sara Valerio, Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Francesco Mastroianni, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Michele Savoia, Patrizia Scilla e Viviana Simone si alternano sul palco trasformato in una balera che si presenta pronta ad accogliere le coppie che, di li a poco, riempiranno la sala. Per chi non ha avuto modo di vivere quei tempi, la balera era un luogo d'incontro in cui uomini e donne trascorrevano i pomeriggi.

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LA BALERA E LE SUE DANZE - La storie è affidata alla musica e agli attori ma non solo. La forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni accompagnano i molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni. Le note delle canzoni italiane vanno a braccetto con i mutamenti dei colori e con lo scoprirsi dei corpi. E così si susseguono sul palco brani che appartengono alla memoria comune: dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, passando per Renato Zero, Enrico Ruggeri, Battiato, Celentano e la Vanoni. Un vero e proprio racconto dell'Italia che balla dal 1940 al 2001.

IL SIGNIFICATO - La musica si fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare la storia del nostro paese che si dipana dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell'undici settembre e la riconquista dei valori, dell'amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l'abbigliamento, il mangiare, il modo d'esprimere le proprie emozioni.

Pietro Razzini

Pubblicato in Cultura Emilia
Venerdì, 29 Settembre 2017 16:21

Flashdance: il grande sogno si realizza a Milano

Dal 5 ottobre al 31 dicembre il "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano verrà esaltato dal ritmo di Flashdance, musical basato sull'omonimo film della Paramount Pictures. Un titolo che già ha elettrizzato la piazza, in attesa della prima. La traduzione e gli adattamenti sono stati affidati a Chiara Noschese. Si tratta di un allestimento teatrale completamente inedito e, per questo, avvolto da quella curiosità e quel mistero che ne aumenta l'attenzione mediatica. La nuova produzione Stage Entertainment e Full House Entertainment è pronta a stupire.

INDIMENTICABILE - Flashdance è da sempre un vero punto di riferimento della cinematografia anni '80: indimenticabili le sue scene di ballo e la sua straordinaria colonna sonora: un susseguirsi di hit internazionali che sono diventate veri e propri videoclip. Impossibile non emozionarsi già alle prime note di brani come Maniac, What a Feeling, Manhunt, I Love Rock and Roll e Gloria. Scelta apprezzabile: anche nel musical le canzoni più note saranno proposte in lingua originale inglese.

LA REGISTA - La regia dello spettacolo è affidata a Chiara Noschese, affermata attrice di teatro, casting director per Stage e regista di family show quali "Il Piccolo Principe" e "Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". Con Flashdance firma anche la prima regia di un importante titolo internazionale: "Ho curato l'adattamenti di testi e liriche. Sono fiera del risultato finale, molto più simile al film che alla precedente produzione teatrale. La mia missione: trasmettere ciò che ho imparato nel corso di tanti anni di carriera. Penso di esserci riuscita. Abbiamo investito su dei "non nomi". Valeria Belleudi é alla prima esperienza da protagonista. Siamo orgogliosi di averle offerto questa opportunità".

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LA STORIA - Flashdance è la storia di Alex, una ragazza che ha un grande sogno da realizzare: entrare nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile. E' determinata, ha una voglia di raggiungere i suoi obiettivi al di sopra della media ma la vita non l'aiuta. Lavora come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno la sera. E' una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l'amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in se stessi e non temere le sfide.

I PROTAGONISTI - Protagonisti dello spettacolo, Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi che hanno raccontato le loro emozioni durante la conferenza stampa di presentazione: "Inizialmente non è stato semplice. Non avevo mai recitato: ho ascoltato con grande attenzione le indicazioni di Chiara Noschese sin dal primo giorno. Io sono nata nel 1985, il film è precedente. Tuttavia penso che Flashdance sia immortale: si parla dei sogni di giovani che si mettono in discussione con il loro bagaglio di paure e di incertezze. Questi messaggi sono sempre attuali", ha affermato la Bellaudi seguita a ruota da Tognocchi: "Molte situazioni capitate al mio personaggio, sono successe anche a me. È la prima occasione da protagonista di una produzione così importante. Sono opportunità da non lasciarsi scappare".

Pietro Razzini

Pubblicato in Cultura Emilia
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