Anche quest'anno l'Associazione "Donne in Centro", insieme ai Lions Club Mirandola e Lions Club Terre del Panaro, nello spirito di una rinnovata e consolidata collaborazione, sono i promotori della serata aperta al pubblica, sul tema "la violenza sulle donne: dal delitto alla riabilitazione"; l'incontro ha la finalità di informare, sensibilizzare e riflettere sul tema della violenza alle donne, uno dei temi più inquietanti e pervasivi della nostra società.
Il filo rosso che lega tutte le voci che interverranno a questa serata è la consapevolezza che soltanto un fattivo e costante impegno da parte di professionisti, operatori ed amministratori possa essere la chiave di volta per creare una rete di protezione, capace di riscattare sia la vittima che l' autore della violenza.
Durante la serata infatti si parlerà non solo di violenza subita e quindi di donne vittime di violenza, ma il riflettore verrà puntato anche sulla violenza agita e quindi sull' uomo autore di violenza.
Interverrà l'avvocata Elisa Vaccari, penalista del Foro di Modena, che ci racconterà una storia di femminicidio accaduto pochi anni fa nel nostro territorio e che lei ha seguito personalmente.
Seguirà l'intervento della scrittrice Simonetta Peci, autrice del libro "Transmigrazioni. Storie di donne , di rinascite ", storie di otto donne che decidono di reagire al meccanismo della violenza e " transmigrano ", come suggerisce il titolo, verso nuove vite e nuove identità.
Per concludere l'intervento del Dott. Paolo De Pascalis, psicologo facente parte del team del Centro LDV " Liberiamoci Dalla Violenza " primo progetto pilota, a livello nazionale, promosso dall' Asl di Modena, per il trattamento degli uomini autori di comportamenti violenti familiari e di genere.
Modera la serata, Ivana D'Imporzano. media partner TRC e Radio Pico, social media partner, Paolo Campedelli, stampa Sogari Artigrafiche, ideazione Grafica Guido Zaccarelli.
MIRANDOLA, 22 novembre ore 20,30 - Sala Consiliare
Come da tradizione anche quest'anno, in occasione della 25^ edizione di Skipass – "Salone del Turismo e degli Sport Invernali" che si è svolta a Modena dal 1 al 4 novembre p.v., la Guardia di Finanza – ha partecipato all'evento con un proprio mezzo "VE.I.CO.LO" (Veicolo Itinerante di Comunicazione Locale) all'interno del quale sono stati proiettati video inerenti all'attività del Corpo.
Inoltre nei quattro giorni di manifestazione è stato possibile incontrare alcuni atleti del Gruppo Sciatori "Fiamme Gialle" premiati in varie competizioni internazionali.
In tema con la manifestazione sono state evidenziate alcune specificità del Corpo che, mediante l'impiego di Reparti specializzati "S.A.G.F." (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), istituiti nel 1965, effettua operazioni di soccorso in montagna utilizzando il personale qualificato in servizio presso le varie "Stazioni" dislocate sul territorio nazionale. La professionalità e l'abilità tecnica del citato personale viene acquisita e costantemente aggiornata attraverso la periodica attività addestrativa, organizzata e diretta dalla "Scuola Alpina" del Corpo con sede a Predazzo (TN).
L'Istituto, la più antica Scuola Militare Alpina al mondo, istituita alla fine del 1920 come distaccamento dipendente dalla Legione di Trento al fine di addestrare le giovani reclute alle fatiche della montagna, oltre a formare nuovi finanzieri da impiegare nel servizio d'istituto del Corpo è l'Organo tecnico preposto alla formazione ed all'addestramento dei militari del Soccorso Alpino, nonché sede del glorioso Gruppo Sciatori "Fiamme Gialle".
Per meglio perseguire l'obiettivo di garantire la sicurezza in montagna, il Corpo dal 24 settembre u.s. ha reso operativa una nuova "Stazione" S.A.G.F., con sede nel vicino comune di Abetone Cutigliano (PT).
Nella quattro giorni della kermesse che "apre le porte" all'inverno, i visitatori hanno potuto rinnovare il guardaroba sportivo, provare nuove discipline, prenotare le vacanze invernali, degustare le specialità di montagna e assistere alla tappa del Campionato Mondiale di Sci freestyle.
Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi
MODENA – 90 mila visitatori, 140 atleti internazionali, 2 dirette su Rai Sport e diffusione dell'evento sul trampolino in mondovisione in 24 paesi. Si chiude con un successo, che è anche una conferma di quanto Skipass, il Salone degli Sport invernali appena conclusosi nei padiglioni di Modena Fiere sia sempre più un appuntamento apprezzato e condiviso da tutti gli appassionati di sport invernali e vacanze sulla neve.
Fiore all'occhiello di questa 25° edizione la tappa della Coppa del Mondo di freestyle Big Air che ha visto la vittoria dell'atleta norvegese Birk Ruud nel maschile e dell'elvetica Mathilde Gremaud tra le ragazze. Una gara non priva di colpi di scena, con lo stop di venerdì a causa delle condizioni atmosferiche.
Nel maschile si è deciso tutto all'ultimo salto, quando a spuntarla è stato proprio Ruud, classe 2000, il più giovane nelle finali, che ha scalzato dal podio l'americano Alex Hall. Secondo posto per lo svizzero Andri Ragettli, che perde l'occasione di bissare la vittoria nella prima tappa di Cadrona, in Nuova Zelanda. Niente da fare, invece, per il favorito Fabian Boesch, che aveva ottenuto il miglior punteggio nelle gare di qualifica, ma resta fuori dal podio.
Adrenalina anche nella gara femminili, dove Mathilde Gremaud, vice campionessa olimpica a Peyongchang 2018, si aggiudica il primo posto dopo una prima run spettacolare, seguita da una caduta in seconda run e da un spettacolare salto finale che le vale la vittoria. Secondo posto per l'altra elvetica, Sarah Hoefflin, che in Sud Corea aveva conquistato la medaglia d'oro, terza classificata la tedesca Kea Kuehnel.
Nei padiglioni gremiti, invece, i numerosi visitatori hanno potuto dedicarsi allo shopping, trovando attrezzature sportive e abbigliamento tecnico a prezzi scontati. Tanti i tour operatori e gli enti del turismo presenti, con tante offerte per le prossime vacanze invernali.
Presenti anche gli stand di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito e Soccorso Alpino, dove i visitatori hanno potuto trovare informazioni sulla loro attività e visionare le attrezzature e i mezzi di cui le Forze dell'Ordine si servono per agire nelle zone di montagna, dall'elicottero alla motoslitta, dai cingolati ai mezzi per il trasporto dei feriti.
Tanti i golosi nel padiglione dedicato a Vette di Gusto, dove si sono concentrati i sapori di montagna, dalle famose tigelle ai liquori, dalle marmellate ai dolci, dai salumi ai formaggi.
Tante anche le novità in tema di sport che i visitatori hanno potuto provare dal vivo. Come le "fettucce" dello slackline e le tavole dell'indoboard, per chi ama mettersi alla prova con il proprio equilibrio. Chi ama il surfing ha potuto provare lo swurfer, una speciale tavola da surf sospesa in aria, oppure il longboard, una tavola che ricorda quelle da snowboard, ma più lunga e più larga.
Persone di tutte le età hanno poi voluto provare la footbike, un monopattino sportivo che si presta sia alla mobilità urbana che al tempo libero. Ai bambini è piaciuta molto, invece sia la parete di arrampicata che la pump track evolve, la pista dedicata alla mountain bike pensata per l'avviamento dei più piccoli alla disciplina delle due ruote.
Sempre frequentatissima la pista di pattinaggio su ghiaccio e l'area dello sci di fondo gestita dalla Polisportiva Frassinoro. Grande successo anche per il simulatore di sci del Trentino, dove grazie a un visore 3D è stato possibile essere catapultati direttamente sulle piste delle Dolomiti.
L'appuntamento è all'anno prossimo.
In occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, oggi 2 novembre il Questore di Modena Maurizio Agricola ha deposto una corona di alloro presso la lapide dedicata ai Caduti della Polizia di Stato ubicata nell'ingresso centrale degli uffici di via Palatucci.
Il Questore ha voluto così ricordare le donne e gli uomini della Polizia di Stato che nell'adempimento del proprio dovere hanno sacrificato la propria vita per garantire i valori della democrazia e la sicurezza dei cittadini.
Il cappellano della Polizia di Stato Don Gabriele Semprebon, dopo aver benedetto la corona, ha dedicato una preghiera alle Vittime del Dovere.
Alla commemorazione erano presenti i Funzionari della Questura di Modena e delle Specialità della Polizia di Stato, una rappresentanza di poliziotti e del personale dell'Amministrazione Civile dell'Interno, le delegazioni delle Sezioni A.N.P.S. di Modena e Sassuolo e i familiari delle Vittime del Dovere.
Nel corso del congresso che si è svolto a Roma dal 18 al 20 ottobre, la dottoressa Micaela Piccoli è stata nominata vicepresidente della SIC.
Importante riconoscimento per la chirurgia modenese. La dott.ssa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d'Urgenza e Nuove Tecnologie dell'Ospedale di Baggiovara è stata eletta consigliere nazionale e vicepresidente della Società Italiana di Chirurgia (SIC), in occasione del Congresso Congiunto SIC e ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) e delle altre 28 Società Scientifiche Italiane di Chirurgia, che si è svolto a Roma dal 18 al 20 ottobre, presso la "Nuvola" di Fuksas. La dottoressa Piccoli è la terza donna ad essere stata eletta in questo prestigioso ruolo a testimonianza della rilevanza della chirurgia modenese nel contesto nazionale ed internazionale. "Per me è un grande onore entrare nella SIC a rappresentanza di una chirurgia tecnologica ed innovativa quale quella modenese, ma anche per rappresentare la componente femminile nel mondo medico e soprattutto chirurgico". Ha commentato la chirurga modenese. Presidente è stato eletto il dott. Paolo De Paolis direttore della chirurgia generale dell'Ospedale Molinette di Torino.
Oggi le iscritte all'ordine dei medici under 50 hanno superato in percentuale gli iscritti maschi (60%). Modena è una realtà che spicca per le donne in posizioni apicali in chirurgia. Basti pensare che delle 4 donne primarie ospedaliere in chirurgia generale in Italia due operano nella nostra Provincia: la dottoressa Piccoli a Baggiovara, la dottoressa Silvia Neri a Sassuolo. A queste si aggiunge la prof.ssa Roberta Gelmini che, in ambito universitario, dirige la Chirurgia Generale d'Urgenza e Oncologica del Policlinico.
"In questi due anni di mandato – aggiunge la dottoressa Piccoli – presiederò la commissione nazionale dedicata alla formazione con particolare attenzione ai giovani. Inoltre mi impegnerò a promuovere tutte le iniziative che contribuiranno al percorso di integrazione delle due società maggiori società chirurgiche italiane, SIC e ACOI, per creare una nuova grande società che possa dare realmente voce ai chirurghi italiani di fronte alla Istituzioni politiche per contribuire a mantenere alto il livello della sanità italiana!".
dottoressa Micaela Piccoli
Piccinini: «False cooperative cancro da estirpare. Avanti con Cispadana, nuova visione per il nostro Appennino»
«Le false cooperative sono un cancro da estirpare con determinazione. Serve una coesione tra movimento cooperativo, istituzioni, sindacati e categorie imprenditoriali.
Occorre anche sanzionare le imprese committenti che, pur di lucrare qualche euro in più, si servono delle false cooperative e dello sfruttamento del lavoro che queste fanno».
Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini nella relazione con cui ha aperto oggi l'assemblea annuale della centrale cooperativa di palazzo Europa, dedicata al 70 esimo anniversario di nascita.
«La cooperazione non è di sinistra o di destra: è delle cooperatrici e dei cooperatori. Per questo non tradiremmo i padri fondatori della Confcooperative se dovessimo procedere all'unificazione del movimento cooperativo – ha affermato Piccinini - L'Alleanza delle Cooperative Italiane (il soggetto unitario costituito da Agci, Confcooperative e Legacoop, ndr) può essere un obiettivo da raggiungere se avrà come prospettiva la valorizzazione delle aspettative e specificità delle cooperative». A questo proposito Piccinini ha ricordato che Confcooperative si ispira alla dottrina sociale della Chiesa, alla quale si devono principi, come sussidiarietà e solidarietà, nei quali oggi molti si riconoscono.
Dopo aver ricordato i cooperatori che negli anni hanno fatto grande l'associazione citando, per tutti, due grandi cooperatori scomparsi di recente (don Sergio Mantovani e il cav. Ermete Modena), il presidente di Confcooperative Modena ha toccato anche temi di attualità locale, come la Cispadana. «Un'arteria di cui il nostro territorio ha bisogno per rilanciare un'area della nostra provincia che, nonostante il terremoto, ha dimostrato una vitalità straordinaria che va accompagnata.
Quanto alla montagna, - ha aggiunto Piccinini - la cooperazione ha un ruolo fondamentale, basti pensare alla diffusa produzione di Parmigiano Reggiano e alla sua filiera.
È necessario lavorare per una nuova visione del nostro Appennino, dove i servizi di welfare oggi sono garantiti soprattutto grazie alla capillare presenza delle cooperative sociali e dove le cooperative di comunità – ha concluso il presidente di Confcooperative Modena – possono rappresentare un'alternativa all'abbandono di borghi e paesi».
Mercoledì 18 luglio, presso il Teatro "La Rotonda" si esibiscono il Maestro Alexy Sosoyef alla fisarmonica e Pavel Romadin alla Balalaika. In scena anche talenti italiani emersi grazie all'iniziativa di interscambio culturale Festival & Contest.
LAMA MOCOGNO (MO) - Entra nel vivo il festival musicale "Bruno Serri", che mercoledì 18 luglio fa tappa a Lama Mocogno, una delle perle dell'Appennino modenese. Sul palco del teatro all'aperto "La Rotonda" si esibiranno il Maestro Aley Sosoyef alla fisarmonica e il Maestro Pavel Romadin alla balalaika, uno strumento popolare, ma di difficile ascolto.
Dopo le ovazioni raccolte a Montecreto e a Fanano, i due musicisti di Mosca portano a Lama un repertorio accattivante, che mescola stili e generi.
La presenta in Appennino dei due talenti russi è stato possibile grazie a Festival&Contest, l'iniziativa per favorire l'interscambio di talenti musicali tra Italia e Russia.
È il caso di Irene Squizzato, vincitrice in una delle categorie dell'edizione 2017 del Concorso Bruno Serri, che ha partecipato a Serate Italiane, svoltesi a Tula e a Mosca in novembre e in dicembre dello scorso anno, portando la sua musica nei teatri russi. Al Teatro "La Rotonda"; Irene Squizzato si esibirà in duo con Marco Emanuele.
È prevista poi la partecipazione di altri giovani talenti vincitori nelle proprie categorie del Concorso Bruno Serri, edizione 2017. Tra questi Antonella Grassetti e Riccardo Provvedi, che saranno accompagnati dal M° Tiziano Chiappelli, già Presidente del Concorso e della Giuria. La direzione artistica è affidata a Sabrina Gasparini.
L'iniziativa è sostenuta dalla fondazione Cassa di Risparmio di Modena dalla regione Emilia-Romagna e dal Comune Di Serramazzoni con il contributo del Comune di Lama Mocogno, Montecreto, Fanano.
La partecipazione a questo e agli altri concerti del Festival Bruno Serri è gratuita.
Ospitati nell'accogliente abitazione di Claudio Trazzi, segretario del Lions Club Mirandola e sotto il positivo auspicio (inizio bagnato, inizio fortunato?) di un improvviso, quanto rinfrescante, temporale estivo, è avvenuto il passaggio delle consegne fra Guido Zaccarelli, presidente in scadenza di mandato, e Nunzio Borelli, presedente Lions subentrante per l'annata 1 luglio 2018-30 giugno 2019.
Alla presenza dei consiglieri del vecchio e del nuovo Consiglio Direttivo del Club (quasi tutti riconfermati, poiché: squadra che vince, non si cambia), dopo il commosso ringraziamento di Zaccarelli per il supporto ricevuto da tutto il consiglio durante una presidenza, la sua, molto scoppiettante e vivace, impostata sulla parola ARTE, intesa come ricerca in tutti i campi delle cose ben fatte, Borelli ha annunciato che la parola guida della sua annata sarà GIOIA, lasciando presagire attività non meno interessanti di quelle dello scorso anno.
Borelli, giunto ora alla seconda presidenza a dieci anni di distanza dalla prima, ha promesso il suo totale impegno per una riuscita che rispetti lo standard di eccellenza del Lions Club Mirandola.
La foto ritrae Borelli (seduto, secondo da sx) e Zaccarelli (in piedi, quarto da sx) circondati dai consiglieri.
Una serata, due culture che si incontrano, si scoprono e dialogano: a L’Erba del Re di Modena gli chef Marchini e Sadhu propongono un viaggio culinario tra sapori, tradizioni e territori.
Modena 05 Luglio 2018 -
La cucina come contaminazione, costante divenire. La cucina come conoscenza, studio di ingredienti, tecniche e tradizioni. La cucina come “evoluzione consapevole” che porta a sperimentare nuove strade, a mettersi in discussione, seguendo una filosofia che rispetti gli alimenti, che ne conosca le caratteristiche, che non ne stravolga l’essenza giocando sulla loro personalità.
Ed è attraverso il concetto di “evoluzione consapevole” dell’arte culinaria che due chef come Luca Marchini, titolare del ristorante stellato “L’Erba del Re” di Modena e presidente Italia dell’Associazione Jeunes Restauraters, e Prateek Sadhu, executive chef del ristorante “Masque” di Mumbai, si sono trovati condividendo esperienze e idee per dare vita ad una serata dove l’interculturalità gastronomica farà da protagonista.
Il 26 Luglio prossimo “L’Erba del Re” diventerà la location di una cena a 4 mani durante la quale i due chef porteranno in tavola i piatti che li rappresentano, ma anche proposte nuove nate dalla fusione della loro creatività. Un appuntamento dove India e Italia raccontano la loro rappresentazione alta cucina, scambio culturale, evoluzione e consapevolezza alimentare, dando vita ad una combinazione che si esprime in crescita.
Un incontro di personalità differenti, ma al contempo vicine negli intenti e nella pulsione verso qualcosa che va oltre il confine della territorialità. La cucina di Luca Marchini è sperimentazione, commistione, equilibrio, ma anche rispetto, conoscenza e valorizzazione delle materie prime; Prateek Sadhu guarda alla natura dei prodotti, con spiccato interesse verso quelli del territorio himalayano, senza corromperli ma esaltandone le peculiarità per elevarli, con particolare attenzione alla sostenibilità. Entrambi intendono il viaggio e il dialogo con altri chef come innovazione e sviluppo di idee e apertura mentale.
Una strada che ben si sposa con la filosofia espressa dal “Basque Culinary Price”, proprio in quei giorni a Modena per un appuntamento speciale, che veste il mondo della gastronomia di un ruolo tanto ambizioso quanto nobile: poter contribuire al cambiamento della società. Ecco quindi tornare l’importanza dell’interculturalità per un fine che parte dalla cucina per toccare ambiti più ampi.
Il menù di questa serata a 4 mani sarà una sorpresa, ma condurrà in un viaggio tra sapori, tradizioni, originalità e territori. Il tutto accompagnato da vini capaci di accentuare e impreziosire i sentori e le consistenze delle varie portate.
QUANDO:
26 Luglio 2018 ore 20
DOVE:
Ristorante L’Erba del Re
Via Castel Maraldo 45,
41121 Modena MO
PER PRENOTARE:
Luca Marchini – La vocazione per la cucina
Aretino di origine, Luca Marchini vive a Modena da quando aveva diciassette, città di cui ha assorbito la forte identità culturale e gastronomica. Un’identità che ancora oggi lo ispira divenendo continuo stimolo nella creazione di narrazioni gustative diverse, che reinterpretano gli ingredienti in una chiave personale.
Quella di Luca Marchini è una cucina che si nutre del suo vissuto, del viaggio, ma anche del confronto continuo, lo stesso che lo ha fatto volare New York nell’Upper East Side per perfezionarsi ed ha permesso alla sua strada di incrociarsi con quella di altri grandi nomi della cucina tra i quali Massimo Bottura, Bruno Barbieri e J.L Nomicos.
L’Erba del Re nasce nel 2003. Non soltanto un ristorante, piuttosto il laboratorio dove poter sperimentare i molteplici “concetti del cibo” ed esprimere quella che rappresenta l’essenza della sua arte culinaria: equilibrio, delicatezza, rispetto e valorizzazione della materia prima. Numerosi i riconoscimenti ottenuti da La Guida dell’Espresso e Gambero Rosso. Nel 2008 ottiene la stella Michelin.
Nel 2004 apre la Divisione Catering de L’Erba del Re. Inoltre, gestisce la Scuola di Cucina Amaltea,pensata per amatori e progetti di team building aziendali, e ha dedicato una nuova attività ristorativa alla tradizione locale modenese aprendo la Trattoria Pomposa – Al Re gras.
E’ stato executive chef del “Pavarotti Restaurant Museum” situato nella famosa galleria Vittorio Emanuele, proprio in piazza Duomo.
Dal 2017 è Presidente dei JRE Jeunes Restaurateur – Italia e membro dell’Associazione nazionale Le Soste.
A livello territoriale ricopre la carica di Presidente del Consorzio Modena a Tavola, Presidente FIPE ed è membro dell’Associazione Chef to Chef, tutte realtà impegnate nella promozione della gastronomia regionale.
Diverse e importanti sono le esperienze internazionali, come gli eventi food experience organizzati a Parigi e a Monaco di Baviera per lo stilista Salvatore Ferragamo. A Milano collabora invece con l’Associazione Le Soste per l’Atelier di Versace situato in via Monte Napoleone, l’indirizzo delle grandi firme dell’alta moda.
Sempre a Parigi viene accolto nella sede dell’UNESCO in rappresentanza della cultura enogastronomica dell’Emilia Romagna. Viene scelto poi per alcuni interventi culinari nella città di Mosca per l’Ente di Promozione Turismo dell’Emilia Romagna e di alcune agenzie del turismo moscovite.
Ama condividere quella che è la sua esperienza. È infatti autore di un libro sulla gastronomia emiliana e relatore ad eventi, tavole rotonde, congressi e master universitari.
Le esperienze più recenti lo vedono co-protagonista, assieme ad un noto professore universitario, di un programma televisivo culturale tra storia e cibo dedicato all’Emilia Romagna, in onda su Sky Arte - Cult Food.
Prateek Sadhu – La nuova filosofia del Masque
Nato nel Kashmir, Prateek Sadhu è cresciuto nella fattoria di famiglia. La sua naturale curiosità lo ha portato a contatto con il mondo della cucina già all’età di 10 anni, partendo dagli insegnamenti di sua madre e sua zia per poi non fermarsi più.
Prateek ha frequentato la scuola alberghiera, iniziando la sua esperienza presso il Taj Hotels. Si è poi iscritto al Culinary Institute of America, laureandosi con il massimo dei voti. La sua spinta verso la scoperta lo ha condotto in alcune delle più importanti cucine del mondo tra cui Alinea, The French Laundry, Bourbon Steak e Le Bernardin.
Ma è stato durante la sua collaborazione con il Noma di Copenaghen, insieme a Rene Redzepi, che Prateek ha sviluppato la sua particolare filosofia alimentare di ricerca dei prodotti regionali, dell’utilizzo di ingredienti e materie prime della terra. Il suo è uno stile olistico, un differente approccio alla tavola che si manifesta attraverso l’impegno di elevare i prodotti di qualità, anche quelli meno noti.
Il ritorno in India fa collegare la sua strada con quella di Aditi Dugar, che condivideva la sua visione dell'uso puramente locale degli ingredienti per creare piatti stagionali e sostenibili. Una unione che li ha portati a viaggiare il Paese per ricercare e sperimentare e creare forti legami con gli agricoltori, in particolare quelli della fascia himalayana.
Dopo quasi due anni di ricerca e sviluppo, hanno aperto il ristorante Masque nel cuore di Mumbai. Era il settembre 2016.
Masque ha tracciato il suo percorso attraverso il panorama culinario indiano, guadagnandosi una reputazione per la sua costante innovazione. Un impegno verso la sostenibilità gli ha permesso di classificarsi tra i primi 10 ristoranti nella Food Tank 2016. Quello stesso anno, Prateek è stato premiato come chef più innovativo dell'anno dalla Western Culinary Association of India.
Condé Nast Traveler India ha classificato Masque al settimo posto nella lista dei Top Restaurant Awards 2017.
Nella cornice della Florim Gallery di Fiorano Modenese si è svolta l'edizione 2018 del premio internazionale. Tra le premiate la giornalista Candida Morvillo, la creatrice dei costumi del Ballo del Doge Antonia Sautter e l'Ambasciatrice del Regno Unito in Italia Jill Morris.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -
MODENA –
Dieci donne, tra imprenditrici, giornaliste, sportive, stiliste e con ruoli istituzionali che si sono distinte per il loro impegno nel loro campo, con un'attenzione particolare alla solidarietà, ai temi sociali, alla promozione della parità di genere. Sono le premiate della 29° edizione del Premio Internazionale Profilo Donna, che si è tenuto, quest'anno nella splendida cornice della Florim Gallery di Fiorano Modenese.
La serata di gala, che è stata preceduta dal convegno Reti virtuose ed eccellenze: comunicare e creare sinergie per incentivare interesse e business per il territorio, e da una visita guidata, nel pomeriggio, al Palazzo Ducale di Sassuolo, ha visto sul palco la Presidente, ideatrice e promotrice del Premio Cristina Bicciocchi, affiancata da Marco Senise, volto noto della TV. E, a fare da colonna sonora alla serata, la musica della Pop Deluxe Band, che ha proposto un omaggio a Mina.
Il Premio Profilo Donna 2018, conferito alle dieci premiate, è stata la creazione artistica "Semi di Luna" di Ingrid Mair, ispirato alla sensibilità del mondo femminile.
Tra le premiate, la prima a salire sul palco è stata Elisabetta Vignotto, presidente della sezione femminile del Sassuolo Calcio, attualmente in Serie A, come la squadra maschile. A sua volta ex calciatrice, è stata una pioniera del calcio femminile ed è stata eletta "miglior marcatrice di sempre in Nazionale". In vent'anni di carriera ha giocato 451partire, segnato 467 reti, ha presenziato 109 volte in Nazionale, segnando 107 gol con i colori dell'Italia. Un bell'esempio da seguire per le giovani promesse del calcio femminile, che l'hanno raggiunta sul palco durante la premiazione.
Il Premio Profilo Donna 2018 è andato anche a Benedetta Borrini Benzi, imprenditrice turistica di Parma e proprietaria della Terme di Monticelli Spa, l'azienda di famiglia da quattro generazioni. Oltre che per la sua attività, il premio le è stato conferito anche per il suo impegno nel sostegno per la ricerca sul cancro. Borrini Benzi, infatti, in seguito alla scomparsa della madre, è entrata prima come volontaria nell'Airc, diventandone poi consigliera della sezione di Parma e vice presidente del comitato della Regione Emilia Romagna.
Da Santiago del Cile, dove attualmente vive, è arrivata sul palco di Profilo Donna, la modenese Cecilia Barbieri, Specialista Senior dell'Ufficio Regionale per l'Educazione in America Latina e Caraibi dell'UNESCO, per la quale ha lavorato anche in India, Tanzania, Indonesia e Namibia, sempre sostenendo l'alfabetizzazione e l'educazione di qualità, promuovendo i valori e l'uguaglianza di genere. Un premio più che meritato!
Quarta premiata, Rossana Rodà, Presidente dell'Associazione Haziel International e Presidente ASIGITALIA per lo scambio economico tra l'Italia e i paesi mediterranei ed euroasiatici. La sua attività ha consentito sia di promuovere scambi economici e finanziari proficui tra aziende italiane e straniere sia la promozione di eventi benefici, scambi culturali e borse di studio a favore delle fasce più deboli.
Per il suo ruolo eclettico nei media e per l'attenzione alle tematiche femminili, il Premio Profilo Donna 2018 è andato anche alla giornalista e scrittrice Candida Morvillo, attuale firma del Corriere della Sera e del Corriere del Mezzogiorno. Nel suo curriculum ci sono numerosi premi, le collaborazioni di lungo corso con Oggi, Vanity Fair, che ha contribuito a fondare, Io Donna, A e Sette e la direzione di Novella 2000. In TV ha partecipato come opinionista a Matrix, La Vita in Diretta, Carta Bianca e Porta a Porta. Nel suo intervento, Morvillo ha sottolineato come il caso Weinstein abbia dato inizio a una rivoluzione in tutti i campi e a tutti i livelli, dove certi atteggiamenti nei confronti delle donne non solo non vengono più tollerati, ma denunciati, ma hanno dato anche il via a un dialogo tra il mondo maschile e femminile sulle tematiche della parità di genere.
Avvocato, giudice televisivo, fondatrice dell'Osservatorio Mondiale per la tutela dei diritti delle donne Manuela Maccaroni ha all'attivo partecipazioni televisive, collaborazioni con testate giornalistiche, ma il suo impegno è tutto finalizzato alla tutela dei minori e delle donne, anche attraverso una proposta di legge da presentare in Parlamento per cambiare l'attuale normativa sullo stalking e fare diminuire i casi di femminicidio. È lei la sesta premiata 2018.
Una parentesi da sogno segue la premiazione di Antonia Sautter, stilista, costumista e direttore artistico del fantasmagorico Ballo del Doge. Mentre sul maxischermo vengono proiettate le immagini delle diverse edizioni della rievocazione veneziana, in sala sfilano alcune modelle che indossano gli splendidi abiti realizzati da Sautter, che nella sua "carriera" ne ha realizzati ben 1500.
Imprenditrice, moglie e mamma, nata in Argentina, a di origine italiane, Cristina Elisabeth Perez è AD e Presidente di Pagani Automobili Spa, Presidente di Pagani Eventi e Supevisor del Museo Horacio Pagani. Con la sua attività ha contribuito a portare nel mondo il prestigio dei bolidi di lusso, sogno "proibito" di molti appassionati di auto.
Ultima a salire sul palco, ma solo per ordine di chiamata, Jill Morris, Ambasciatrice del Regno Unito in Italia e Ambasciatrice non residente nella Repubblica di San Marino. È promotrice dell'iniziativa Women In per la valorizzazione delle donne negli ambiti professionali considerati ancora prerogativa maschile, come le forze armate o la finanza. Il premio le viene conferito per il suo impegno nella promozione di politiche di inclusione e pari opportunità.
Assente la decima premiata, Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group Spa e impegnata in attività sociali con AIL e il FAI.
I premi sono stati consegnati dalle donne dell'International Women Association che raduna donne provenienti da altri paesi promuovendone l'integrazione.
L'appuntamento con Profilo Donna è per il prossimo anno, quando il premio compirà i suoi primi 30 anni!
Antonia Sautter con un costume del Ballo del Doge
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