Sembrava che il prezzo del carburante, prima delle elezioni, avesse preso la strada della discesa, ma finita la tornata elettorale, questo fine settimana, alla pompa, il gasolio è rincarato di 15 centesimi.
Di Andrea Caldart Cagliari, 8 ottobre 2022 (Quotidianoweb.it) - Uno shock attualmente imputabile ad un taglio da due milioni di barili al giorno, che corrisponde al 2% della produzione globale di greggio, voluto da OpecPlus nella riunione a Vienna di mercoledì 5 ottobre.
Un taglio importante dall’impronta speculativa, in conseguenza del quale il prezzo del carburante è schizzato immediatamente.
Oltre a questo, vi è un altro segnale importante che scaturisce da questo accordo ed è che, la Russia, che aveva chiesto questa riduzione, a livello internazionale non è poi così isolata come si tenta di far credere.
Chi deve fare una serie riflessione è Joe Biden perché il suo alleato storico, ovvero l’Arabia saudita, gli ha mandato un chiaro segnale facendogli vedere che a casa loro, decidono loro e non accettano ingerenze.
Davvero incomprensibile, con il brent a 93 dollari il barile, questa impennata dei prezzi dei maggiori marchi che ha trovato impreparati i consumatori.
Come se non bastasse scopriamo che l’Italia è in testa alla classifica mondiale per via del peso fiscale a litro, mentre in America, il carburante, costa la metà rispetto a noi.
Non c’è tregua per le famiglie e le imprese italiane e, in questo caso, per i gestori delle stazioni carburanti che non sanno più come contenere i disagi e le manifestazioni d’insofferenza che spesso subiscono da parte di qualche automobilista che non comprende la situazione.
Si sta tirando troppo la corda e le famiglie italiane già alle prese con i rincari di bollette elettriche, gas e generi alimentari, con questo rincaro esponenziale del gasolio, si rischia un’esplosione della tenuta del tessuto sociale, senza precedenti.
Ma quello che fa più rabbia è vedere il sacrifico del lavoro del gestore che, per pochi centesimi, 2 quando va bene 3, fa arricchire smisuratamente la compagnia petrolifera che lo sfrutta in una sorta di “caporalato petrolifero”.
Di Giulia Bertotto Roma, 8 ottobre 2022 (Quotidianoweb.it) - Cecilia Cusi, è un avvocato facente parte dell'associazione Avvocati Liberi-United Lawyers for Freedom, costituita per mettere a disposizione le conoscenze tecniche di ambito legale e giuridico per la tutela dei diritti naturali e fondamentali come riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto internazionale ed europeo.
La società Autostrade non risarcirà le vittime della caduta del ponte Morandi, ma quello che più fa male è che i pubblici ministeri della Procura di Genova, Massimo Terrile e Walter Cotugno, sarebbero d’accordo in ragione di un “approccio pragmatico” che non contrasterebbe con le norme processuali.
Una nuova umiliazione o, meglio dire sottomissione, è in arrivo e forse, è giusto chiamarla con il suo vero nome: Lockdown energetico.
14 settembre 2022 - La Commissione europea ha concluso, a fine marzo 2022, un accordo con gli Stati Uniti d'America per la fornitura, fino all'anno solare 2030, di 50 miliardi di metri cubi in più l'anno di gas liquefatto.
Energia alle stelle e naturalmente la colpa è di Putin. Ma i tempi e gli extra profitti di talune aziende farebbero pensare diversamente.
Da mesi si continua a sentire che le sanzioni alla Russia, avrebbero indebolito, anzi annientato l’economia russa, facendola crollare.
Sembra inarrestabile il costo dell’energia, ma in realtà, cosa si nasconde dietro l’impennata del prezzo del gas?
Decuplicata la spesa con cui il nostro comparto produttivo e la nostra dimensione sociale hanno operato e vissuto dal 2004 al 2020
«Nel comparto dell’energia sta accadendo ciò che fino ad oggi non si era mai verificato» osserva Moreno Scarchini, ceo di EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.