CASTELNOVO MONTI - Così racconta la nascita del progetto di riqualificazione dell’ex vivaio e dell’associazione Riviviamo Felina Marcella Prampolini, imprenditrice felinese che ha contribuito al consolidamento di questa realtà: “Il progetto è nato durante il lockdown – spiega – quando con il mio vicino di casa Andrea Montecchi, guardando dalla finestra vedevamo il bosco dell’ex Vivaio e ci siamo detti: visto che possiamo camminare solo nelle vicinanze delle nostre case, perché non proviamo a sistemare un po’ quest’area verde abbandonata, per respirare aria buona e camminare nel verde? Abbiamo iniziato queste operazioni di pulizia e pian piano abbiamo coinvolto diverse imprese e ragazzi della zona, soprattutto del settore edile perché è quello in cui opero e quindi avevo tanti contatti, e poi abbiamo sentito il Sindaco Enrico Bini, che era molto contento dell’idea ma ci ha fatto capire che per realizzarla il Comune avrebbe dovuto prendere accordi con la Regione, visto che l’area era ancora di sua proprietà. Da lì è nata l’intenzione di prenderla in gestione, e abbiamo costituito la nuova società Riviviamo Felina, che abbiamo chiamato così perché il nostro obiettivo era di riportare vivacità in un punto del paese che aveva delle potenzialità che potevano essere valorizzate”.
E così tante imprese locali hanno prestato mezzi e materiali, tanti giovani che per queste imprese lavorano o di cui sono titolari si appassionano al progetto, ed è nato un parco “adatto da 0 a 99 anni – prosegue la Prampolini – che sabato vedrà l’inaugurazione di questa parte dedicata ai bambini e ragazzi, che potranno usarla per andare in bici in tranquillità, ma che prevede anche la nascita nell’altra parte del bosco di un percorso salute e palestra all’aria aperta. Nell’occasione di fatto ci presentiamo anche come associazione, perché è la nostra prima uscita pubblica: invitiamo dunque tutti a partecipare e a venirci a trovare e conoscerci sabato”.
Aggiunge il Sindaco Enrico Bini: “Stranamente la proposta di pulire e valorizzare l’ex vivaio mi è arrivata quando anche io ero in ospedale per il Covid, e ritengo che sia davvero un progetto prezioso. Peraltro nella struttura è previsto che potranno svolgere attività anche i ragazzi del Cto Labor, ovvero il centro di terapie socio occupazionali per ragazzi con disabilità. Questa prima iniziativa servirà anche ad aprire il tesseramento della nuova Associazione, che merita davvero sostegno e attenzione perché stanno portando avanti un’opera davvero importante per la quale ringraziamo chi l’ha ideata e promossa”.