Il filo conduttore della mostra è l’idea di una rilettura dello spazio attraverso il linguaggio fotografico. Nelle grandi foto di Massimo Vitali lo spazio naturale diviene spazio sociale. Scrive Angela Madesani nel testo che accompagna la mostra: «In mostra sono due grandi foto dai toni scuri. Qui tutto è lava, tutto è duro e pungente e la luce cambia molto velocemente. Vitali ridisegna lo spazio, lo rimisura attraverso un’altra categoria. Il suo è uno spazio sociale, fortemente antropizzato che possiamo collegare alla sua formazione».
Andreas Gefeller guarda lo spazio architettonico dall’alto, mutando la percezione che solitamente ne abbiamo, creando delle visioni zenitali. Il suo è il tentativo, riuscito, di mutazione percettiva e dunque di riproposizione dello spazio. Continua Madesani: «Per quanto sia una questione inutile e obsoleta, viene spontaneo domandarsi di fronte a che tipo di operazione fotografica ci troviamo. È documentazione? Per certi versi sì, perché nulla è stato aggiunto e tutto è perfettamente corrispondente alla realtà. Al contempo, però, bisogna rendersi conto che la prospettiva proposta nell’immagine, in questa modalità, non è mai esistita. Il fruitore potrebbe pensare di trovarsi di fronte a un’immagine reale, istantanea, ma così non è».
Quello proposto da Giulia Marchi è uno spazio concettuale, in cui la lettura dell’artista svela dimensioni ulteriori. In mostra due lavori della serie Fundamendal che è il risultato di uno studio approfondito sui testi dell’architetto contemporaneo olandese Rem Koolhaas. Il lavoro nasce dal desiderio di mettere in relazione la ricerca artistica con gli scritti di Koolhaas dedicati al concetto di spazio e dell’uso che ne facciamo.
Quelli di Marina Caneve qui proposti sono degli still life, in cui gli oggetti riescono a disegnare la dimensione spaziale attraverso l’essenza delle forme, in stretta relazione con lo spazio naturale in cui sono contenuti.
Gli artisti ai quali facciamo riferimento guardano, attraverso la camera, lo spazio che hanno di fronte e lo interpretano, lo leggono, lo disegnano, lo propongono al di là di una dimensione prettamente oggettiva.
Marina Caneve è nata a Belluno nel 1988, dove vive e lavora.
La sua ricerca fotografica esplora come la nostra conoscenza è plasmata, attraverso un approccio basato sulla ricerca che si confronta con diverse prospettive.
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Atlante Architettura Contemporanea, a cura di Matteo Balduzzi, Alessandra Cerroti e Luciano Antonino Scuderi, Triennale, Milano
2021 Di roccia, fuochi e avventure sotterranee, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, MAXXI, Roma
La sua ricerca fotografica esplora come la nostra conoscenza è plasmata, attraverso un approccio basato sulla ricerca che si confronta con diverse prospettive.
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Atlante Architettura Contemporanea, a cura di Matteo Balduzzi, Alessandra Cerroti e Luciano Antonino Scuderi, Triennale, Milano
2021 Di roccia, fuochi e avventure sotterranee, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, MAXXI, Roma
2021 Bridges are Beautiful, a cura di Jon Uriarte, GETXOPHOTO, Spagna
2021 Reset, a cura di MAPS, De Markten, Bruxelles, Belgio
2020 Not only history, but our memories, a cura di Carlo Sala, Podbielski Contemporary, Milano
2021 Reset, a cura di MAPS, De Markten, Bruxelles, Belgio
2020 Not only history, but our memories, a cura di Carlo Sala, Podbielski Contemporary, Milano
2020 IAlp, a cura di Giangavino Pazzola e Veronica Lisino, Museo Nazionale della Montagna, Torino
Giulia Marchi è nata a Rimini nel 1976, dove vive e lavora.
Ha studiato lettere Classiche all’Università degli Studi di Bologna.
Ricerca letteraria e approccio concettuale sono precisi stilemi del suo linguaggio fotografico.
Mostre personali (selezione):
2021 Artissima, Torino
2020 La natura dello Spazio logico, a cura di Angela Madesani, LABS Contemporary Art, Bologna
2015 Rokovoko, Matèria, Roma
2014 Multiforms, Photographica Fine Art Gallery, Lugano
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Dismantling the silence, Miart, Milano
2020-21 Stasi frenetica, Artissima Unplugged, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino 2020 Multiforms, LABS Contemporary Art, Bologna
2020 Resistance & Sensibility, collection Donata Pizzi, Fotografie forum Frankfurt, Frankfurt am Main
Ha studiato lettere Classiche all’Università degli Studi di Bologna.
Ricerca letteraria e approccio concettuale sono precisi stilemi del suo linguaggio fotografico.
Mostre personali (selezione):
2021 Artissima, Torino
2020 La natura dello Spazio logico, a cura di Angela Madesani, LABS Contemporary Art, Bologna
2015 Rokovoko, Matèria, Roma
2014 Multiforms, Photographica Fine Art Gallery, Lugano
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Dismantling the silence, Miart, Milano
2020-21 Stasi frenetica, Artissima Unplugged, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino 2020 Multiforms, LABS Contemporary Art, Bologna
2020 Resistance & Sensibility, collection Donata Pizzi, Fotografie forum Frankfurt, Frankfurt am Main
Andreas Gefeller è nato nel 1970. Vive e lavora a Düsseldorf.
Ha studiato fotografia all'Università di Essen, Germania. Gefeller è stato nominato nel 2001 dalla Deutsche Fotografische Akademie.
Mostre personali (selezione):
2021 Andreas Gefeller, Fotoarbeiten, Städtische Galerie Neunkirchen, Germania
2020 Andreas Gefeller, Thomas Rehbein Gallery, Colonia, Germania
2020 Andreas Gefeller: Mapping Perception, Atlas Gallery, Londra
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Civilization. The Way We Live Now, Mucem, Marsiglia, Francia
2020 Remember Art Cologne, Thomas Rehbein Gallery, Colonia, Germania
2020 Civilization. The Way We Live Now, Auckland Art Gallery Toi o Tāmaki, Auckland, Nuova Zelanda
Ha studiato fotografia all'Università di Essen, Germania. Gefeller è stato nominato nel 2001 dalla Deutsche Fotografische Akademie.
Mostre personali (selezione):
2021 Andreas Gefeller, Fotoarbeiten, Städtische Galerie Neunkirchen, Germania
2020 Andreas Gefeller, Thomas Rehbein Gallery, Colonia, Germania
2020 Andreas Gefeller: Mapping Perception, Atlas Gallery, Londra
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Civilization. The Way We Live Now, Mucem, Marsiglia, Francia
2020 Remember Art Cologne, Thomas Rehbein Gallery, Colonia, Germania
2020 Civilization. The Way We Live Now, Auckland Art Gallery Toi o Tāmaki, Auckland, Nuova Zelanda
Massimo Vitali è nato a Como nel 1944. Vive e lavora tra Lucca e Berlino.
Dopo il liceo si trasferisce a Londra, dove studia Fotografia al London College of Printing.
Mostre personali (selezione):
2021 Pienovuoto, Forte Belvedere – Museo del ‘900, Firenze
2021 Leporello 2020. No Country for Old Men, Visionarea, Auditorium Conciliazione, Roma
2020 Human Constellations, Museo Ettore Fico, Torino
2020 New Normal, La Fab, Parigi
2019 Massimo Vitali: Short Stories, Mazzoleni, Londra
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Partance, Villa Théo, Le Lavandeu, Francia
2021 The Families of Man, Museo Archeologico Regionale di Aosta
2021 RIVA Project, MAD Murate Art District, Firenze
2021 Natura Risponde, Associazione 21 – Ex complesso officine Gay, Lodi
2021 Electronic: From Kraftwerk to The Chemical Brothers, Design Museum, Londra
2020 Civilization. The Way We Live Now, Auckland Art Gallery Toi o Tāmaki, Auckland, Nuova Zelanda
Dopo il liceo si trasferisce a Londra, dove studia Fotografia al London College of Printing.
Mostre personali (selezione):
2021 Pienovuoto, Forte Belvedere – Museo del ‘900, Firenze
2021 Leporello 2020. No Country for Old Men, Visionarea, Auditorium Conciliazione, Roma
2020 Human Constellations, Museo Ettore Fico, Torino
2020 New Normal, La Fab, Parigi
2019 Massimo Vitali: Short Stories, Mazzoleni, Londra
Mostre collettive (selezione 2021 - 2020):
2021 Partance, Villa Théo, Le Lavandeu, Francia
2021 The Families of Man, Museo Archeologico Regionale di Aosta
2021 RIVA Project, MAD Murate Art District, Firenze
2021 Natura Risponde, Associazione 21 – Ex complesso officine Gay, Lodi
2021 Electronic: From Kraftwerk to The Chemical Brothers, Design Museum, Londra
2020 Civilization. The Way We Live Now, Auckland Art Gallery Toi o Tāmaki, Auckland, Nuova Zelanda
(Installazione - PH Carlo Favero)
Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
Orari
Martedì-sabato: 10-13 e 15-19 o su appuntamento
Informazioni
Tel. +39 051 3512448 | Mob. +39 348 9325473
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