GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione diffida all'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo da parte della Gilda degli Insegnanti. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

La Gilda degli insegnanti ha inoltrato un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione, quali l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza (ex Provveditorato agli Studi), contestualmente ha diffidato l'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo (Parma) dal compiere atti di ingerenza nelle prerogative degli organismi e dei docenti del locale Istituto Comprensivo di Scuola Statale.

L'iniziativa segue una singolare mozione votata recentemente dalla maggioranza del locale Consiglio Comunale, che senza averne titolo pretende di intervenire nell'offerta formativa della scuola, nella definizione degli orari delle lezioni ed addirittura nelle modalità di verifica degli apprendimenti degli alunni, attività che nulla hanno a che vedere con le competenze dei Comuni, esse competono ad altri organismi di rilievo Statale e non locale, quali il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d'Istituto, oltre che ai singoli insegnanti, i quali nel valutare gli alunni e nell'esercizio delle loro funzioni tutte rivestono qualifica di Pubblico Ufficiale. La Gilda degli Insegnanti ricorda che la componente dei genitori, democraticamente eletta, per legge è rappresentata nel Consiglio d'Istituto e che lo stesso organismo è obbligatoriamente presieduto da un genitore.

Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda, fa evincere: "Evidentemente certi consiglieri comunali di Montechiarugolo si credono parlamentari, non hanno l'esatta dimensione del loro ruolo speriamo glielo ricordi il Signor Prefetto. Non poteva che trattarsi di una maggioranza politica a prevalenza PD, oramai le pressioni politiche verso la scuola parmense non si contano più, noi resisteremo nella difesa dell'indipendenza della scuola statale e dei suoi docenti. Ai politici locali ricordiamo che il comparto scuola ha i suoi rappresentanti tra cui noi della Gilda, che di certo non restiamo silenti di fronte alle loro ingerenze".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda Unams di Parma ad ulteriore chiarimento di quanto espresso recentemente in merito all'IstitutoComprensivo di Montechiarugolo precisa che in merito alle rivendicazioni relative a quella scuola, non è interessata ad avere come controparte gli amministratori di enti esterni all'Amministrazione Scolastica, quali sono quelli dei Comuni.

I nostri interlocutori ufficiali sono quelli preposti dal Ministero dell'Istruzione, noi siamo rispettosi di tutte le Istituzioni e dei ruoli di ciascuno, vorremmo che ognuno facesse la propria parte senza che i decisori politici facessero in modo di farci sapere per via mediatica, quello che dovrebbe esserci notificato nell'ambito delle normali relazioni sindacali e nel rispetto degli organi collegiali.

Montechiarugolo: per rendere esecutivi i progetti didattici occorrono adempimenti che non ci risultano ancora compiuti.  La Gilda degli Insegnanti non ha nulla contro le innovazioni e le sperimentazioni didattiche, fatta questa premessa notiamo il perserverare di brutte usanze parmensi che non tengono conto che per attuare certe iniziative, esistono dei precisi obblighi nei confronti delle rappresentanze territoriali del comparto scuola.

Solo casualmente, senza che ci sia stato notificato nulla formalmente, apprendiamo che l'Istituto Comprensivo Statale di Montechiarugolo dovrebbe attuare una sperimentazione didattica, proposta addirittura da un ente esterno, in questo caso il Comune, che prevederebbe tra l'altro una didattica senza l'uso di banchi e cattedre.

Lungi da noi entrare nel merito dell'attività proposta, che addirittura già viene presentata al pubblico senza che siano conclusi i passaggi formali, la Gilda fa presente che per attuare un accordo stipulato tra un ente estraneo alla scuola, esiste l'obbligo contrattuale di un'informativa preventiva che dev'essere resa alle cinque organizzazioni rappresentative del comparto scuola; inoltre dalle voci che circolano abbiamo saputo di un'approvazione da parte del Consiglio d'Istituto, cosa sacrosanta, ma in merito alle iniziative di sperimentazione è competente a deliberare in primis il Collegio dei docenti, che si insedia nell'imminenza dell'inizio di ogni anno scolastico.

Se mancasse questa delibera tutto sarebbe nullo, l'informativa generale in merito a ciò per contratto è prevista che ci venga resa entro il 15 settembre, per questo sarebbe stato più rispettoso nei nostri confronti informarci prima e poi avviare il tutto. Non solo per rispetto nei nostri confronti, ma anche perchè non si è ancora insediato il Collegio e perchè il 31 agosto scade il mandato dell'attuale dirigente scolastico "reggente" del quale ci auguriamo la riconferma. Anche in merito all'organizzazione dei relativi percorsi di formazione, che sono facoltativi per i docenti, è prevista la delibera del Collegio, pure per questo caso è prevista che ci venga resa informativa il 15 settembre.

Inoltre ci preme sottolineare che essendo la libertà didattica garantita dalla Costituzione, non tutti i docenti sono tenuti ad aderire e bisognerà prevedere anche questa variabile, anzi lo rivendicheremo, così come staremo attenti che nelle classi interessate, ai colleghi vengano fornite suppellettili e arredi idonei anche per far accomodare agevolmente anche gli adulti, quali sono i docenti che ricordiamolo svolgono una funzione "autoritativa" come stabilisce la Corte di Cassazione.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Bisogna continuamente ricordare, specialmente in certe realtà, dove è prevalente una certa parte politica che le rappresentanze del personale hanno un preciso ruolo previsto dalle norme, un'attività come quella di Montechiarugolo è oggetto della contrattazione integrativa annuale che facciamo in ogni scuola, pensano a fare annunci mediatici senza badare ad altro, la contrattazione d'Istituto così parte male"

 

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