GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

La Gilda Insegnanti di Parma: "Non votiamo il Pd alle prossime amministrative di: Travesetolo, Borgotaro, Fontanellato, Busseto, San Secondo Polesine Zibello, Sala Baganza e Neviano."

Parma, 30 maggio 2016

I docenti italiani hanno subito un attacco senza precedenti dal partito di maggioranza, il Pd. Gli insegnanti, le loro famiglie e tutti coloro che vogliono bene alla scuola non possono esimersi dal reagire, l'arma del voto ci sembra quella più democratica per farlo, ci dispiace per i candidati locali del Pd che forse nulla determinano a livello nazionale, ma il dissenso deve partire dal basso in termini di consensi elettorali: il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, invita i cittadini dei comuni piacentini interessati dalle elezioni comunali a non esprimere i loro suffragi a quegli esponenti del Pd, candidati alle comunali, che non scelgono di dissociarsi pubblicamente dal violento attacco sferrato agli insegnanti italiani, chiamato furbescamente "Buona Scuola". Si sono occultati in liste che non hanno la denominazione ufficiale del Pd, segno che sanno di doversi nascondere. Si rivolgano ai loro capi per far cambiare queste regole tiranniche che hanno varato. La pseudo "Buona Scuola" è una legge balorda che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che risponde ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, novità tristi che saranno portatrici anche di inevitabili casi di corruzione e clientelismo. Il Dirigente scolastico a sua discrezione deve assegnare bonus economici ai docenti che ritiene insindacabilmente "meritevoli". Gli insegnanti di ruolo per vedersi rinnovato l'ingaggio, di durata triennale, saranno facilmente ricattabili. La legge prevede anche di licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Sciopero della scuola Giovedì 12 maggio indetto dalla Gilda degli Insegnanti. Lo sciopero generale della scuola italiana coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense.

Parma, 10 maggio 2016

Giovedì 12 maggio la Gilda degli Insegnanti ha proclamato uno sciopero generale della scuola italiana che coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense. "Le trattative per il rinnovo del contratto scaduto da circa sette anni sono ancora al palo.

La situazione è diventata ormai insostenibile e riteniamo che lo sciopero, sia necessario in questo difficile momento" - dichiara Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda per le province di Parma e Piacenza - che aggiunge - "chiediamo la modifica della legge 107/2015, meglio nota con il furbesco e capzioso nome di Buona Scuola", in particolare l´abrogazione dell´assunzione diretta da parte dei presidi novità che farà piombare il sistema in preda al clientelismo se non peggio, l'abolizione degli ambiti territoriali scolastici che fanno perdere il diritto ai docenti di essere titolari presso una scuola e dei poteri premiali conferiti ai dirigenti scolastici che possono assegnare soldi con modalità forfettrie e discrezionali, infine si richiede la restituzione dello scatto di anzianità relativo al 2013 che i docenti devono ancora percepire".

Conclude Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza: "Dobbiamo difenderci dall'aggressione che il Pd ha messo in atto uando l'ingannevole nome di Buona Scuola, per questo invitiamo i cittadini tutti a starci vicini non votando i candidati del Pd già alle prossime amministrative che interessano vari comuni del nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota della Gilda degli Insegnanti di Parma su un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo: "Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici."

Parma, 6 aprile 2016

Anche su faccende che dovrebbero filare "lisce" le autorità scolastiche del nostro territorio riescono a "toppare": abbiamo appreso dai media locali di un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo, nulla abbiamo da eccepire se il Collegio dei Docenti lo ha regolarmente approvato tenendo conto della libertà di insegnamento di ogni singolo docente che, volendo, potrebbe non aderire. Tuttavia sarebbe più corretto che l'atto fosse compiuto dal collegio che si insedierà il prossimo 1° settembre e quindi titolato pienamente a disporre per il nuovo anno scolastico.

La nostra rimostranza sta nel fatto che questo tipo di determinazioni devono essere legate ad un'informativa preventiva che la dirigenza scolastica deve obbligatoriamente rilasciare alle rappresentanze territoriali di categoria, tra cui la Gilda degli Insegnanti, cosa che ad oggi non è avvenuta e che per contratto deve avvenire entro il prossimo 15 settembre.

Pur essendoci il tempo per notificarci gli atti dovuti, notiamo che ancora una volta lo "stile": dobbiamo ringraziare la stampa locale per sapere di fatti e situazioni scolastiche in merito alle quali abbiamo titolo ad essere informati formalmente e preventivamente. Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda così commenta: "La politica dovrebbe riflettere e fare la propria parte in merito a questa gestione così particolare dell'Ufficio Scolastico Regionale, altrimenti se ne assume la responsabilità anche sotto il profilo elettorale".

Nel caso specifico, da quanto sappiamo solo ufficiosamente, si tratta di un accordo tra Istituzione Scolastica ed Ente Comune, in casi come questi l'informativa, stando alle norme contrattuali, è un atto dovuto.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

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