Consorzio Parmigiano Reggiano

Consorzio Parmigiano Reggiano

Nicola Bertinelli: commento sulle indiscrezioni circa l'interessamento di Lactalis per una società che commercializza il "re dei formaggi"

Reggio Emilia, 24 Maggio 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano segue con attenzione le indiscrezioni stampa circa il presunto interessamento del gruppo francese Lactalis per uno tra i primi dieci esportatori italiani di Parmigiano Reggiano.

La società rappresenta un soggetto che sicuramente ricopre un ruolo importante nella commercializzazione del "Re dei Formaggi" ma che fa parte di un universo composto da tante altre aziende che sono italiane e rimarranno in italia.

Il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli, si sente in ogni modo di rassicurare i consumatori circa la provenienza e l'autenticità della DOP: il Parmigiano Reggiano è un prodotto a Denominazione di Origine Protetta con un disciplinare riconosciuto e tutelato a livello europeo. Il disciplinare stabilische che il Parmigiano Reggiano possa essere prodotto solo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.

Per la produzione di Parmigiano Reggiano si utilizza latte crudo prodotto esclusivamente in questo territorio. Si tratta di un latte particolare, caratterizzato da una singolare e intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione. Per fare il Parmigiano Reggiano non si usano additivi né conservanti, il Re dei Formaggi è inoltre naturalmente privo di lattosio.

Il Consorzio, in qualità di organismo di controllo autorizzato dal Mipaaf, garantisce che la produzione è e resterà sempre circoscritta all'area di origine - come stabilito dal disciplinare di produzione – offrendo al consumatore finale quelle caratteristiche che da nove secoli rendono il Parmigiano Reggiano un alimento naturale, buono e sano. In questo senso, il modello della Dop è garanzia che il prodotto non è delocalizzabile e che quindi gli eventuali investimenti avranno ricadute sulla filiera e nel territorio stesso.

"Se da una parte, da italiani, vorremmo che il business rimanesse 100% italiano, dall'altra l'interessamento di Lactalis testimonia la buona salute della nostra filiera e l'attrattività economico-finanziaria che è in grado di esercitare a livello internazionale. Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è la DOP italiana con il più alto valore alla produzione, il giro d'affari è stato pari a 1,4 miliardi di euro nel 2018, un giro d'affari al consumo di 2,4 miliardi di euro e una quota export che è arrivata a toccare il 40%" ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Il vice presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento si è recato presso il quartier generale del Consorzio, a Reggio Emilia, per una riunione con i vertici consortili. Obiettivo: fare il punto sull’andamento della filiera e sulla nuova Direttiva UE contro le pratiche sleali all’interno della catena agroalimentare. 

Reggio Emilia, 21 maggio 2019 –  

Il Comitato Esecutivo del Consorzio Parmigiano Reggiano ha incontrato nella giornata di oggi, martedì 21 maggio, il vice presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro. Il meeting si è tenuto presso il quartier generale del Consorzio, in via Kennedy 18, a Reggio Emilia: un momento privilegiato per fare il punto sull’andamento della filiera del Re dei Formaggi e sulla nuova Direttiva UE contro le pratiche sleali all’interno della catena agroalimentare. 

«Il 2018 è stato un anno positivo – ha affermato il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli - in primis per quanto riguarda la quotazione media annua del prodotto che si è attestata ai 10 euro al kg con un incremento del 16,3% rispetto al 2017. Il Parmigiano Reggiano rappresenta così non solo il primo marchio Dop al mondo per influenza, ma anche il primo prodotto food DOP/IGP per valore alla produzione: 1,4 miliardi di euro”

L’incontro tra il Comitato Esecutivo del Consorzio e Paolo De Castro è stato utile anche per fare il punto sulla nuova Direttiva UE contro le pratiche sleali all’interno della catena agroalimentare. Il provvedimento, in vigore dal 30 aprile scorso e seguito fin dal principio da De Castro in qualità di relatore, è teso a tutelare gli agricoltori, i produttori e le cooperative dalle storture che si generano lungo tutta la filiera.

«Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – ha affermato il presidente Nicola Bertinelliè da sempre a favore di regole più chiare per contrastare le pratiche sleali. Con questa direttiva si è fatto un grande passo in avanti per ristabilire un solido equilibrio nel potere contrattuale, consentendo a tutti gli operatori della filiera di competere su un piano di parità. Il documento, che dovrà essere recepito dai paesi membri nei prossimi 24 mesi, rappresenta una grande opportunità per tutto il sistema delle DOP italiane».

«È il momento – ha aggiunto Bertinelli – di fermare lo strapotere di alcune catene distributive che, attraverso alcuni strumenti come le aste on-line, usano la loro forza commerciale per togliere valore al prodotto Dop, invece che puntare alla creazione di maggior valore basato su strategie comuni di qualità e promozione».

Sono 16 i divieti fissati dall’UE che potranno essere estesi a livello nazionale, tra questi: ritardo nei pagamenti per i prodotti deperibili, rifiuto di concedere un contratto scritto al fornitore, la restituzione di prodotti invenduti, le vendite sotto costo e le già citate aste al ribasso che interessano l’Italia. Sarà inoltre garantito l'anonimato a chi denuncia prassi sleali, con l'obbligo per l'autorità di contrasto di agire in tempi certi, con la possibilità di sanzionare i responsabili.

"Le elevate quotazioni registrate negli ultimi mesi per il Parmigiano Reggiano – ha dichiarato il vice presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro – affondano le radici nel regolamento Omnibus, entrato in vigore nel 2018, che ha introdotto la programmazione produttiva per i formaggi Dop. Del resto, oggi nei mercati globali è necessario poter programmare l'offerta e mantenere prezzi stabili e remunerativi per tutti i prodotti italiani a denominazione d'origine. Azioni che consentono inoltre di prevenire contraffazioni e improprie evocazioni di qualità, oltre che pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare". 

Il Re dei Formaggi, protagonista del talk show "Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche", si conferma un autentico alimento del futuro grazie alle sue proprietà: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, arricchisce il microbiota intestinale dell'uomo.

Milano, 18 maggio 2019 – Sabato 18 maggio il Re dei Formaggi è stato protagonista del talk show "Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche". L'incontro, moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Manuela Croci, si è tenuto presso la Fabbrica del Vapore di Milano, location che ha ospitato l'edizione 2019 di Cibo a Regola d'Arte dedicata al "futuro".

Il talk show ha visto la partecipazione di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, la nutrizionista Sara Farnetti e l'atleta Paolo Venturini, protagonista della Monster Frozen: la corsa in solitaria di 39 chilometri in Jakutia, il luogo abitato più freddo del pianeta, nella Siberia orientale.

Gli ospiti hanno analizzato le qualità del Parmigiano Reggiano dai rispettivi, differenti, punti di vista, confermandone la vocazione ad essere un autentico "alimento del futuro" grazie alle sue molteplici qualità intrinseche: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.

"Il Parmigiano Reggiano non è solo buono – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – fa anche bene. La nostra DOP è un'icona della tradizione, ma è allo stesso tempo un prodotto estremamente contemporaneo, in linea con uno stile di vita sano e dinamico. Gli ingredienti sono solo tre: latte crudo, sale e caglio. È privo di additivi e conservanti, è facilmente digeribile - i processi di proteolisi che avvengono all'interno della forma scompongo le proteine in porzioni più piccole, fino ai singoli amminoacidi, aumentandone quindi la digeribilità - è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici".

"Il Re dei Formaggi ha conquistato la vetta dell'Everest – continua Bertinelli – è andato nello spazio, ha attraversato i ghiacci della Siberia ed è presente alle competizione sportive più estreme. La Dop è da sempre un'eccellenza che, grazie alle sue doti, accompagna i pionieri del genere umano nelle loro imprese più rivoluzionarie. Bastano 25g di Parmigiano Reggiano per apportare all'organismo una quantità di proteine che contribuisce alla crescita e al mantenimento della massa muscolare".

Un recente studio dell'Università di Parma – pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications – ha altresì dimostrato che il Parmigiano Reggiano svolge un importante ruolo di alimento funzionale nella dieta umana. Il Re dei Formaggi è infatti un vettore di ceppi microbici che arricchiscono il patrimonio batterico residente nel tratto gastrointestinale, modulando e arricchendo il microbiota intestinale umano.

È il primo lavoro che fornisce un'immagine molta dettagliata della composizione delle comunità batteriche (microbiota) che risiedono nel Parmigiano Reggiano, mostrando l'esistenza sia di specie batteriche ubiquitarie sia di differenze legate al sito di produzione. I dati ottenuti hanno evidenziato l'esistenza di batteri che vengono trasmessi dal latte vaccino all'uomo attraverso l'assunzione di Parmigiano Reggiano. Tra questi batteri che vengono trasmessi per via orizzontale ricadono anche alcune specie di bifidobatteri, microrganismi probiotici comunemente considerati capaci di espletare effetti salutistici sull'uomo. La ricerca mette in luce come l'assunzione del Parmigiano Reggiano possieda quindi non solo un importante ruolo nutrizionale nella dieta umana, ma anche un effetto salutistico operato tramite il trasferimento di microrganismi in grado di modulare ed arricchire il microbiota intestinale dell'uomo.

Le eccezionali qualità della Dop non finiscono qui: ne bastano infatti 10g per coprire tutto il fabbisogno giornaliero di calcio di una adulto. L'apporto di calcio è molto importante nelle fasi di crescita e negli anziani che sono a rischio di osteoporosi. Una porzione di soli 25g di Parmigiano Reggiano apporta una quantità di calcio che contribuisce alla normale funzione muscolare e del metabolismo energetico.

Grazie ai suoi amminoacidi liberi al calcio altamente assimilabile, ai sali minerali e alle proteine, il Parmigiano Reggiano è inoltre un prezioso alleato degli sportivi.

L'atleta delle fiamme oro Paolo Venturini ha corso per 39 km nel luogo più freddo del pianeta, nella Siberia orientale: «Molta pasta e Parmigiano Reggiano sono state alla base della mia dieta in vista della Monster Frozen data la loro facilità di digestione. Durante la gara mi sono alimentato con Parmigiano Reggiano sia per l'apporto di sali minerali sia per il fatto che, anche se ghiacciato, si sbriciola e si può mangiare».

 

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