Regione Emilia-Romagna

Regione Emilia-Romagna

Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

Maltempo. Tromba d'aria a Milano Marittima, nel ravennate: 2 milioni di euro la stima dei danni nella parte pubblica. Sopralluogo di Bonaccini e Gazzolo nei luoghi più colpiti. Vertice in Comune a Cervia. Il presidente della Regione: "Qui per sostenere chi è stato colpito. Chiederò l'estensione dello stato di emergenza nazionale. Subito al lavoro per tornare in tempi brevi alla normalità". Oltre 2.200 le piante cadute e da abbattere. 

Bologna –

L’Emilia-Romagna colpita ancora dal maltempo, ma da subito al lavoro per ripartire. Dopo la grandine e le piogge intense di martedì nella parte occidentale della regione e in Romagna, ieri mattina una tromba d’aria si è abbattuta su Milano Marittima, nel ravennate, causando danni ingenti: sono oltre 2.200 le piante cadute e da abbattere, di cui 1.000 nella pineta; 5 stabilimenti balneari e 10 edifici privati danneggiati e danni stimati per la sola parte pubblica pari a 2 milioni di euro.

Contraccolpi sulla viabilità, con interruzioni e ritardi ferroviari, poi rientrati, ora infatti la linea è in funzione, e all’illuminazione pubblica, sempre a causa della caduta di alberi. Un evento che ha interessato in modo pesante una fascia larga 800 metri per 2 chilometri, arrivando fin contro la pineta, non ancora accessibile per il gran numero di pini sradicati. Ferita una signora, comunque fuori pericolo e ora all’ospedale di Cesena, mentre sono stati sistemati in albergo 7 persone.

Il ritorno alla normalità è previsto in 24-48 ore, ma già in serata dovrebbe essere ripristinata la viabilità principale, così come i servizi essenziali.

La Regione si è subito attivata, a partire da un costante scambio di informazioni fra il presidente Stefano Bonaccini, nel pomeriggio a Milano Marittima per un sopralluogo e per incontrare il sindaco di Cervia, Massimo Medri, e l’assessore alla Difesa del suolo e della Costa e protezione civile, Paola Gazzolo, che si è recata nel primo pomeriggio nelle aree più colpite insieme ai funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile, già presenti in Emilia-Romagna per le verifiche sugli effetti della grandinata del 22 giugno nel modenese e bolognese.

“Abbiamo voluto essere presenti sul posto da subito- ha sottolineato il presidente Bonaccini-. La Regione c’è, lo voglio dire qui a tutti i cittadini, gli esercenti e gli operatori che sono stati colpiti dall’ennesimo, eccezionale episodio di maltempo. Sappiano che riceveranno tutto il sostegno possibile, con interventi regionali diretti qualora servisse. Siamo partiti già nel pomeriggio con i sopralluoghi per iniziare immediatamente la conta dei danni. Intendo infatti chiedere l’estensione dello stato di emergenza nazionale, che ho mandato a Roma dopo le grandinate del 22 giugno scorso, perché possa comprendere anche quelli causati dalla tromba d’aria di oggi. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, sotto gli occhi di tutti, non ci può più voltare dall’altra parte. Insieme ai territori e alle comunità locali vogliamo fare dell’ambiente e della sostenibilità priorità vere, perché non basta intervenire nell’emergenza: vogliamo e dobbiamo prevenire i fenomeni con azioni sempre più concrete”.

L’intervento ha visto impegnati sul campo 130 uomini, 25 squadre e 30 mezzi. Ancora: 2 squadre di Vigili del fuoco, una del Corpo forestale dello Stato, 2 del Comune di Cervia, 2 di quello di Cesenatico, che ha mobilitato altri servizi.

 “Fin da subito si è messa in moto la macchina della Protezione civile- spiega l’assessore Gazzolo- con i volontari a sostegno dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che si sono attivati immediatamente e che voglio ringraziare come sempre per il loro fondamentale contributo. È un sistema che sta operando celermente per il ritorno alla normalità, grazie all’apporto di tutti: dai cittadini, agli amministratori e funzionari del Comune di Cervia e di quelli dei territori limitrofi che sono intervenuti per dare una mano in modo competente e ordinato”.

Per tutta la mattina, l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, è stato presente nella sede del magazzino centrale di Cervia insieme al sindaco Medri e ai tecnici di Protezione civile per seguire la situazione.

“Immagini terribili- commenta Corsini- che colpiscono il cuore. Ora dobbiamo occuparci in primo luogo delle persone, delle loro case e delle imprese perché è fondamentale ritornare alla normalità nel più breve tempo possibile, cosa che siamo certi avverrà. Tutti sono già al lavoro e già nelle prossime ore gli stabilimenti balneari potrebbero essere operativi”.

 

Raffiche di vento, downburst, tromba d’aria: gli eventi meteo in Romagna

Una linea temporalesca ha interessato ieri a metà mattina la costa romagnola, colpendo in particolare il ravennate. Oltre a Milano Marittima, da registrare la bomba d’acqua che ha colpito Fusignano, la seconda in poche settimane.

Si ipotizza una concomitanza di effetti di venti di schiacciamento al suolo – downburst - e di presenza di almeno una tromba d'aria, visibile in un filmato postato su un media locale. La rete amatoriale Asmer ha registrato una raffica di 103 km/h nella località di Porto Corsini (Ra). Le precipitazioni d'altra parte sono state molto localizzate e si registrano solo alcune punte di 30 mm associate all'evento.

Martedì 9 luglio, la costa romagnola era stata interessata da un altro intenso sistema temporalesco, i cui effetti stavolta sono stati più di tipo grandinigeno, colpendo in particolare le località di Bellaria e Igea Marina (RN).

Fonte: Regione ER 

Cispadana. La Regione accelera, presentato il cronoprogramma dell'opera: a ottobre il progetto definitivo, poi Conferenza dei servizi e cantieri al via entro il 2020. Il presidente Bonaccini: "Tempi certi per un'opera strategica al servizio del territorio, che vogliamo insieme a enti locali, imprese e mondo del lavoro". Lettera della concessionaria Arc con l'impegno a consegnare nei prossimi tre mesi il progetto definitivo con l'adeguamento alle prescrizioni contenute nella Via. Inoltrata al ministero la richiesta di far nascere un Osservatorio ambientale che monitori il rispetto del progetto stesso. Tracciato di 67 chilometri che collegherà l'A22 Autobrennero con l'A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud. Investimento di 1,3 miliardi di euro. Il vicepresidente Donini: "Infrastruttura necessaria per il collegamento con i principali corridoi europei" 

Bologna –

La Regione Emilia-Romagna stringe i tempi sulla Cispadana, l’autostrada regionale da tempo attesa e ora finalmente sbloccata. Progetto definitivo a ottobre, Conferenza dei servizi entro fine anno e apertura dei cantieri nel 2020: queste le tappe fissate per la realizzazione dell’opera, considerata prioritaria e come tale sostenuta dagli enti locali e da tutte le parti sociali, nei mesi scorsi al fianco della Giunta regionale nella richiesta al Governo di sbloccarla insieme al Passante di Bologna e alla Bretella Campogalliano-Sassuolo.

Tracciato di 67 chilometri, due corsie per senso di marcia più quella d’emergenza, la Cispadana collegherà l’A22 Autobrennero con l’A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Re) e Ferrara Sud, dopo aver attraversato i territori di 13 comunidella Bassa pianura nelle province di Reggio Emilia, Modena Ferrara.

Una accelerazione resa possibile dopo la lettera inviata nei giorni scorsi alla Regione dalla concessionaria Autostrada regionale Cispadana (Arc), nella quale la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera si impegna a completare entro la metà del prossimo ottobre l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta validato il progetto, la Regione convocherà entro la fine dell’anno la Conferenza dei servizi, l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati, per l’ultimo via libera all’intervento. Seguirà l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri, nella seconda metà del 2020.

Un’opera moderna e pensata all’insegna della sostenibilità ambientale, fondamentale per dare una spinta allo sviluppo economico dei territori interessati e, secondo gli esperti, in grado anche di sgravare di una discreta quota di traffico il congestionato nodo bolognese, cruciale per l’intera Italia, con innegabili vantaggi in termini di minor inquinamento dell’aria oltre che di sicurezza e tempi di percorrenza. 

Il cronoprogramma è stato illustrato oggi in conferenza stampa a Bologna, in Regione, dal presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, e dal vicepresidente e assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Raffaele Donini, insieme a Graziano Pattuzzi, presidente di Arc, Gian Domenico  Tomei, presidente della Provincia di Modena, e Giorgio Zanni,  presidente della provincia di Reggio Emilia.

“È una giornata storica. Qui le opere le stiamo sbloccando una a una. La Cispadana è un’infrastruttura strategica, fortemente sollecitata dal mondo dell’imprenditoria, del lavoro e dalle istituzioni locali- afferma il presidente Bonaccini-. È necessaria per uno dei territori economicamente più avanzati della nostra regione, e quindi dell’Italia intera, oltre a contribuire a liberare le aree urbane e il nodo di Bologna dal traffico di attraversamento. Un’opera al servizio di un territorio che ha saputo risollevarsi dopo le profonde ferite inferte dal sisma del 2012 e che ospita uno dei più importanti distretti economici dell’Emilia-Romagna e del Paese, quello del biomedicale, oltre a un comparto agroalimentare di grande valenza e qualità. Siamo una delle regioni più attrattive e maggiormente vocata all’export d‘Europa. L’Emilia-Romagna viene scelta da gruppi e imprese, italiane e straniere, che decidono di investire qui- conclude Bonaccini-, ma non intendiamo fermarci: vogliamo infatti creare le condizioni affinché vi sia una rete viaria e infrastrutturale moderna, collegata a un sistema ferroviario e portuale che renda l’Emilia-Romagna una piattaforma logistica di livello europeo, che ci permetta di puntare davvero sulla mobilità sostenibile”.  

La Cispadana rappresenta un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro complessivi, con una partecipazione finanziaria della Regione di 279 milioni di euro. Per il completamento dei lavori serviranno quattro anni, con l’entrata in esercizio della nuova autostrada regionale entro il 2024.

"Un investimento necessario- sottolinea Donini- per dare alla nostra Regione una grande opportunità di collegamento con i principali corridoi europei. Entro la fine del mandato approveremo il progetto definitivo adeguato alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale e procederemo con la Conferenza dei servizi, in modo da assicurare la cantierabilità nel 2020".

"Per l'autostrada Cispadana- ribadisce Pattuzzi- abbiamo imboccato la strada giusta, agendo in tre direzioni: un maggiore apporto di risorse pubbliche e private e ottimizzazioni che rendono possibile la realizzazione di questo asse strategico per l'Emilia-Romagna".

 

La descrizione dell’opera 

L’autostrada Cispadana avrà due corsie per senso di marcia più una di emergenza per tutta la sua lunghezza, che si sviluppa per una settantina di chilometri dal raccordo con l’Autobrennero nel comune di Reggiolo (Re) fino alla barriera di Ferrara Sud dell’A13 Bologna-Padova. Completano l’infrastruttura 4 autostazioni: San Possidonio-Concordia-Mirandola e San Felice su Panaro-Finale Emilia in provincia di Modena; Cento e Poggio Renatico nel ferrarese. E i due svincoli di interconnessione con le autostrade A22 e A13.              

Sono 13 i Comuni attraversati dall’asse autostradale: Reggiolo e Rolo nel reggiano; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia nel modenese; Ferrara, Cento, Terre del Reno (Sant’Agostino e Mirabello) e Poggio Renatico nel ferrareseSette, invece, quelli interessati dagli interventi sulla viabilità complementare: Torrile, Sorbolo, Mezzani e il capoluogo provinciale nel parmense; Luzzara e Brescello nel reggiano e Bondeno nel ferrarese.

La modalità scelta per la realizzazione della Cispadana, un’opera del costo complessivo di 1,3 miliardi di euro secondo il progetto sottoposto alla procedura di Via, è quello del project financing, con una partecipazione finanziaria di partenza della Regione di 179 milioni di euro.

Uno stanziamento, quello regionale, che verrà integrato da un’ulteriore tranche fino a 100 milioni di euro, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti nella convenzione di concessione. Per contro, Autostrada del Brennero Spa, socia di maggioranza di Arc,si è impegnata a procedere alla  ricapitalizzazione della concessionaria per una cifra dello stesso importo.

Tra le novità previste da Arc, la creazione di un Osservatorio ambientale per la verifica di ottemperanza alla Via del progetto definitivo dell’opera prima della sua approvazione in Conferenza dei servizi. Una richiesta in tal senso è già stata inoltrata al ministero dell’Ambiente. /G.Ma

Fonte: Regione ER     

 

Duecento bambini di Chernobyl sono stati ospitati dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna in occasione del "Chernobyl day 2019": l'appuntamento voluto dal parlamento regionale per incontrare le associazioni del territorio che da oltre 30 anni assistono nel loro soggiorno in Italia i bimbi colpiti dalla radiazioni del disastro nucleare del 1986.

Un'esperienza di accoglienza e di prevenzione sanitaria per i piccoli ucraini e bielorussi, che ieri mattina sono stati accolti presso la sede della Regione a Bologna, in viale Aldo Moro dalla presidente Simonetta Saliera e dai consiglieri regionali Barbara Lori, Enrico Campedelli, Francesca Marchetti, Roberto Poli, Nadia Rossi, Ottavia Soncini, Luciana Serri e Mirco Bagnari per rinnovare il legame tra l'associazionismo e la Regione.

bambini_bielorussi_Chernobyl_in_emiliaromagna00007.jpg

"L'Assemblea legislativa ha voluto fortemente il 'Chernobyl day' per far conoscere tutte le associazioni che operano ogni giorno da Piacenza a Rimini e creare un'occasione di incontro", ha spiegato la presidente Saliera. "Sono oltre 30 anni di associazionismo e solidarietà nei confronti di bambini e di famiglie che hanno subito il disastro di Chernobyl. In questi anni, oltre all'accoglienza di migliaia di bambini, si sono attivati tanti progetti a livello educativo e sanitario in scuole, ospedali e orfanotrofi: un rapporto consolidato fra associazioni, famiglie e istituzioni che oggi stiamo celebrando". Da qualche anno, infatti, l'Assemblea ha riallacciato i rapporti con le associazioni che già negli anni '80 dimostrarono attenzione per i bimbi bielorussi, tanto che da allora sono stati oltre 11 mila i bambini ospitati e curati nelle strutture sanitarie emiliano-romagnole.

bambini_bielorussi_Chernobyl_in_emiliaromagna00008.jpg

Presente anche il professor Angelo Varni, storico e docente dell'Università di Bologna, che ha curato gratuitamente per l'Assemblea il volume "Progetto Chernobyl. 30 anni di amicizia e solidarietà": pubblicazione che racconta la storia delle associazioni emiliano-romagnole che si impegnano a favore dei bambini di Chernobyl. "Questo legame trasmette grande positività, nasce dal basso, spontaneamente, e si è alimentato giorno dopo giorno. Un rapporto che cerca di combattere il dolore, sostituendolo con la speranza per un futuro in cui la solidarietà significa dare e ricevere".

Nella mattinata si sono susseguiti interventi e testimonianze dei rappresentanti di varie associazioni (come Help for children, Anpas Bologna, Aiutiamoli a vivere e Puer Gruppo Bologna Coccinella) e anche degli stessi ragazzi che hanno partecipato ai progetti di accoglienza, come il sedicenne Fiasiun Uladzimir. "Vengo in Italia ormai da 9 anni, dal 2010- ha raccontato l'adolescente- ed è stato bello incontrare un popolo così aperto, ci ha fatto capire che non esiste solo freddezza ma anche affetto e capacità di ascolto. Un'esperienza bellissima, tanto che il prossimo anno voglio trasferirmi in Italia e iscrivermi all'università per studiare lingue".

bambini_bielorussi_Chernobyl_in_emiliaromagna00000.jpg

"Noi accogliamo bambini dagli anni Novanta- ha spiegato Enrico Pelassa di Help for the children Parma- e abbiamo accolto oltre 4 mila bambini, che si sono legati al territorio e alle famiglie". Un'attività che porta avanti da tempo anche Anpas Bologna: "Siamo l'unica Regione in Italia a celebrare il Chernobyl day e questo ci deve rendere orgogliosi", ha sottolineato Marina Balboni. Si tratta di una ricorrenza molto importante anche per Sergio Messori di Puer: "Si restituisce dignità alla parola 'accoglienza', che significa solidarietà e rispetto, valori che oggi sono troppo spesso visti con valenza negativa. Credo che tutte le Regioni dovrebbero istituire una giornata di questo tipo".

bambini_bielorussi_Chernobyl_in_emiliaromagna00004.jpg

bambini_bielorussi_Chernobyl_in_emiliaromagna00003.jpg

La collaborazione con le associazioni di Chernobyl ha visto anche nell'ottobre 2018 un momento istituzionale, quando una delegazione di consiglieri regionali (Barbara Lori e Matteo Rancan) si è recata in missione in Bielorussia per accompagnare le associazioni al fine di vedere sul campo l'impegno del nostro volontariato.

Fonte: Regione ER