Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

La Giunta regionale approva il riparto: 80 mila euro in più rispetto al 2014. La soddisfazione dell'assessore Gualmini:  "Non ci vengano a dire che la Regione taglia sui servizi, perché noi nel nostro piccolo non solo consolidiamo ma aumentiamo. I tagli li abbiamo fatti da altre parti, mentre il mondo dell'infanzia per noi è una assoluta priorità: una comunità che non si preoccupa dei bambini è una comunità che perde sempre"

Bologna. La Giunta regionale ha approvato il riparto dei fondi destinati ai nidi e ai servizi educativi per l'infanzia, nonché alle scuole dell'infanzia paritarie (comunali e private) dell'Emilia-Romagna. Si tratta di 7.250.000 euro destinati ai servizi educativi per i bambini da zero a tre anni e 4.100.000 euro destinati ai bambini da tre a cinque anni accolti nelle scuole dell'infanzia.

Molto soddisfatta Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, poiché nonostante le difficoltà di finanza pubblica, quest'anno la Regione è riuscita a incrementare lo stanziamento complessivo di 80 mila euro rispetto al 2014: "Non ci vengano a dire che la Regione taglia sui servizi, perché noi nel nostro piccolo non solo consolidiamo ma aumentiamo- ha dichiarato Gualmini -. I tagli li abbiamo fatti da altre parti, mentre il mondo dell'infanzia per noi è una assoluta priorità: una comunità che non si preoccupa dei bambini è una comunità che perde sempre".

"Proprio per questo, l'attenzione della Regione ai servizi per i bambini e per le loro famiglie non si ferma qui - prosegue Gualmini -: stiamo pensando a un grande evento di riflessione, due giorni di confronto sui temi dell'infanzia, nel mese di novembre, che avrà come titolo "I Bambini dell'Emilia-Romagna: ne discutiamo tutti insieme. Sarà una occasione di ascolto a 360 gradi e di confronto reciproco con tutti i soggetti pubblici e privati attivi nel campo dei servizi per la fascia di età tra 0 e 6 anni, per capire quali siano le risposte più adeguate alle richieste e ai bisogni delle famiglie in una fase di grandi trasformazioni economiche e sociali".

Giovedì, 20 Agosto 2015 10:50

Regione, taglio ai dirigenti del 10%

Regione, retribuzione dirigenti. Petitti: "Abbiamo ridotto del 10% la retribuzione di risultato". Svolto un serio lavoro di valutazione da parte di un Organismo indipendente.

Bologna – "Noi siamo quelli che hanno ridotto del 10% le retribuzioni di risultato dei direttori, che abbiamo inciso in modo consistente sulla riduzione dei costi delle strutture a servizio della Presidenza e degli Assessorati, per cui non accettiamo l'accusa di non condurre una decisa azione di risparmio. Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo e i dati lo dimostrano. E, aggiungo, Fabbri dovrebbe sapere che la retribuzione di risultato dei dirigenti non è un optional, ma è prevista dai contratti nazionali di lavoro".
Emma Petitti – assessore regionale all'Organizzazione – interviene sulla polemica lanciata oggi dalla Lega Nord sul tema della retribuzione dei Direttori generali.

"Per ogni Direttore – spiega Petitti – sono stati analizzati i parametri di performance, valutando le singole prestazioni in relazione agli obiettivi assegnati.La valutazione del lavoro svolto dai direttori è stata naturalmente individuale, verificata da un Organismo indipendente di valutazione, terzo rispetto alla struttura. Conseguentemente, le retribuzioni di risultato - considerato 30mila euro il massimo – si attesta in un range compreso tra 23.760 e 14.483 euro nel 2013, e tra 22.410 e 15.770 euro nel 2014.

"La riduzione percentuale che abbiamo applicato – spiega ancora Petitti – è ulteriore rispetto agli esiti della valutazione individuale, e ricalca ciò che abbiamo già fatto per i direttori della Sanità. Nel corso di quest'anno potremo ancora apportare modifiche al sistema di valutazione della dirigenza che, voglio ricordarlo, è ancora sperimentale".

Tabelle alla mano, la retribuzione dei direttori della Regione Emilia-Romagna, nel rapporto PIL/popolazione, è – assieme alla Toscana – la più bassa in Italia.

"Abbiamo promosso l'avvio di un importante progetto di riorganizzazione della dirigenza e dell'intero modello organizzativo della Regione aggiunge l'assessore – che vedrà la luce entro quest'anno".
"Vogliamo dare qualità e valore a chi, ogni giorno, è impegnato a garantire il funzionamento di una struttura complessa quale è la Regione – spiegaEmma Petitti – ma vogliamo farlo in un contesto organizzativo moderno e di qualità, nel quale possono essere tenuti sotto controllo i costi".

Il consigliere, in un'interrogazione rivolta alla Giunta, chiede che sia fatta chiarezza sulle procedure di verifica rispetto all'utilizzo dei fondi della Regione da parte degli organismi di formazione accreditati e vuole sapere quali siano gli esiti occupazionali della loro attività formativa

E' opportuno fare chiarezza sulle procedure di controllo che gli uffici regionali e provinciali competenti o le società di revisione autorizzate seguono "per verificare come siano utilizzati i fondi della Regione destinati agli organismi di formazione accreditati per realizzare progetti formativi rivolti allo sviluppo delle risorse umane del territorio".

Lo afferma il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta, dove segnala che il Regolamento (UE) 1304/2013 individua tra "gli indicatori comuni di output e di risultato, per quanto riguarda gli investimenti del Fondo sociale europeo, quello che fa riferimento al numero dei partecipanti agli interventi formativi che, entro i sei mesi successivi al loro termine, hanno un lavoro anche autonomo".

Foti chiede quindi quali controlli siano stati disposti, negli ultimi tre anni, "per verificare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche da parte dei soggetti accreditati" e "quali siano gli esiti occupazionali rilevati, secondo le modalità definite dalle disposizioni regionali, per ogni ente accreditato che abbia beneficiato di queste risorse".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

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