Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

A Carpi le celebrazioni con il capo dello Stato, Mattarella. Bonaccini: "Grazie al presidente della Repubblica per aver voluto essere oggi qui con noi in questa giornata straordinaria. Ai tanti martiri che ci hanno ridato libertà, pace e democrazia il nostro ricordo e la nostra gratitudine". Omaggio al Campo di Fossoli, il più importante Campo di deportazione razziale e politica italiano.

Modena, 26 aprile 2017

Iniziata da Carpi (Mo), nel giorno del 72^ anniversario della Liberazione, la tappa modenese del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare il 25 aprile. Ad accogliere a Carpi il capo dello Stato, in una cerimonia di grande rilievo simbolico, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, insieme all'assessore regionale Palma Costi, al Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e agli amministratori locali.

"Tra la storia dei padri e il futuro dei figli" è il titolo – emblematico – che è stato dato alla celebrazione, nella cornice di una terra che ebbe un ruolo di primo piano nella lotta di liberazione dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. È la seconda volta in pochi mesi che il presidente della Repubblica visita l'Emilia-Romagna. Mattarella infatti a gennaio, era presente a Reggio Emilia, per le cerimonie della Giornata nazionale della Bandiera e del 220esimo anniversario della nascita del Tricolore. Anche in quella occasione, il presidente Mattarella aveva fatto riferimento al "valore dell'unità nazionale che non va vissuto con uno sguardo al passato, ma deve essere "considerato con lo sguardo al futuro".

Il primo appuntamento della giornata a Carpi è stato alla Lapide dei caduti, con la deposizione di una corona d'alloro. In Emilia-Romagna, "territorio disseminato di troppi cippi e troppe lapidi nei luoghi in cui si ricorda il martirio di tante persone che lottavano per la libertà", il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha voluto innanzitutto "dire grazie al presidente della Repubblica per essere con qui con noi in questa giornata così speciale. E lo ringrazio in anticipo per il fatto che sarà con noi anche per il quinto anniversario del sisma, a nome mio, di tutta la cittadinanza e dell'intera comunità regionale".

"Questa è una giornata straordinaria- ha proseguito Bonaccini-, che non si può banalizzare. All'inizio del secolo scorso arrivò una crisi drammatica dagli Stati Uniti che lasciò milioni di persone senza lavoro e senza prospettive. Questa crisi incrociò quella delle istituzioni, della politica e della rappresentanza e cominciarono ad affermarsi in più parti del vecchio continente le richieste dell'uomo forte, preludio del fascismo e del nazismo. Oggi in questi luoghi appare scontato vivere pace, ma, lo dico in particolare ai giovani, ricordo che la mia generazione è stata la prima ad avere la fortuna di non conoscere mai la guerra. Per questo- ha sottolineato il presidente della Giunta regionale- non va mai sottovalutata l'importanza del ricordo e proprio per questo in Regione abbiamo voluto la legge sulla Memoria del Novecento, perchè è bene si conosca la storia in tutti i suoi dettagli. E come ha detto qualcuno, un popolo che non conosce il proprio passato potrebbe essere costretto a viverne di nuovo le pagine peggiori". Per Bonaccini, "è indispensabile che si rafforzi l'ideale europeista, ma dobbiamo guardare a una Europa diversa da questa, più concentrata sul lavoro e sulle persone. Auspico quindi un passaggio rapido di uscita dalla crisi per ridare il lavoro alle famiglie e con questo restituendo loro la dignità".
"Chiudo sottolineando che la pietà si deve a tutti, ma non possiamo accettare che vengano equiparati coloro che lottavano per mantenere un regime barbaro e assassino con chi, sacrificando la propria vita, ci ha ridato libertà, pace e democrazia.Ai tanti martiri- ha concluso il presidente della Regione- va il nostro ricordo e la nostra gratitudine".

Nel pomeriggio Mattarella e Bonaccini si sono spostati a Fossoli, il luogo di concentramento più importante ed esteso d'Italia. Per valorizzare e conservare l'ex campo di concentramento di Fossoli la Regione Emilia-Romagna, grazie a un accordo siglato nel 2016 con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune di Carpi, ha stanziato 1 milione di euro (500 mila finanziati dalla Presidenza del Consiglio e altri 500 mila dalla Regione) che hanno consentito di realizzare, oltre al recupero delle parti originarie del campo (le baracche, la recinzione, le zone di passaggio e di transito), un museo multimediale, un luogo di studio, un laboratorio didattico e uno spazio espositivo.

Il Campo Fossoli, insieme al Museo-Monumento di Carpi, è tappa dei Viaggi della Memoria che partendo da qui arrivano fino ad Auschwitz o viceversa, ripercorrendo il dramma della deportazione fino allo sterminio pianificato ed organizzato. Mediamente si registrano, solo nel Campo, circa 30.000 visitatori all'anno, costituiti prevalentemente da gruppi di scuole accompagnati e, in misura inferiore, da singoli visitatori./Ti.Ga.

(Fonte: Regione ER)

Pane e internet: 25 nuovi corsi per oltre 350 persone in 15 Comuni dell'Appennino a Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Bologna e Forlì-Cesena. Donini: "Il nostro impegno per lo sviluppo digitale non passa solo dalle infrastrutture ma anche dall'aumento di competenze tra i cittadini".

Bologna, 25 aprile 2017

La primavera è digitale nell'Appennino dell'Emilia-Romagna. Entro giugno, grazie al progetto regionale Pane e Internet, la Regione rafforza il proprio impegno per l'inclusione digitale nei territori di montagna, promuovendo 25 nuovi corsi di alfabetizzazione digitale in 15 Comuni dell'Appennino.

Aperti ad oltre 350 persone, i corsi vanno ad aggiungersi all'offerta "ordinaria" di formazione sui temi digitali promossa in tutti i territori della regione (circa 2.500 le persone formate nel biennio 2015-2016).

"Il nostro impegno per lo sviluppo digitale- sottolinea l'assessore ai Trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale, Raffaele Donini- non passa solo dall'infrastrutturazione digitale ma anche dall'aumento di competenze digitali tra i cittadini, anche attraverso progetti come 'Pane e Internet'. La nuova programmazione prevede numerosi eventi per continuare ad avvicinare i cittadini al tema del digitale e delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, facendo comprendere le enormi opportunità di sviluppo e competitività che le queste possono portare alle nostre comunità, anche e in particolare a quelle per noi fondamentali dei territori di montagna".

I nuovi corsi

Nei territori di montagna, Pane e Internet ha previsto 16 corsi di alfabetizzazione digitale di primo livello, rivolti a chi ha scarse o nulle conoscenze in materia di uso degli strumenti informatici e navigazione in rete, e 9 corsi di secondo livello, rivolti a chi già possiede le nozioni di base e vuole ampliare e consolidare ulteriormente le proprie conoscenze. Le iniziative sono in programma in 15 Comuni appenninici (nel piacentino a Ponte dell'Olio, Coli e Vernasca; nel bolognese a Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Monterenzio, Loiano, Monghidoro, Pianoro e Ozzano; nel modenese a Pievepelago e Montefiorino; nel reggiano a Baiso e, in provincia di Forlì-Cesena, a Sarsina e Mercato Saraceno), con il coinvolgimento di 10 Unioni montane (Alta Val Nure, Val Tidone, Alta Valdarda e Valli Trebbia e Luretta a Piacenza; Savena e Idice e Appennino Bolognese; Frignano a Modena; Tresinaro Secchia a Reggio Emilia; Comuni del distretto ceramico a Modena e Valli del Savio a Forlì-Cesena).

Tutti gli eventi della Primavera digitale

I nuovi corsi nei Comuni appenninici seguono di poco gli oltre sessanta eventi su vari aspetti del mondo di Internet e dei servizi on line (tra seminari, workshop, laboratori e iniziative formative) promossi a partire dal mese di marzo, dalla provincia di Piacenza a quella di Rimini, con la collaborazione di una vasta rete composta da Punti Pane e Internet, Comuni e Unioni di Comuni, biblioteche, associazioni, aziende e liberi professionisti. Oltre 2.000 le persone che hanno preso finora parte alle iniziative, cifra destinata a crescere nelle prossime settimane visto che una decina di incontri di questo "cartellone" è in programma nel mese di maggio e nella prima settimana di giugno.

Tutte le iniziative e l'elenco completo dei corsi di formazione in partenza nei Comuni di montagna e negli altri territori dell'Emilia-Romagna è disponibile sul sito www.paneeinternet.it.  

(Fonte: Regione ER)

Ambiente, Piano aria integrato regionale: 300 milioni di investimenti, fino al 2020, per migliorare la qualità dell'aria in Emilia-Romagna. Oltre 90 azioni per combattere smog e inquinamento. Gazzolo: "Scritta una nuova pagina della svolta green della Regione, con interventi coraggiosi e all'insegna dell'integrazione delle politiche e delle risorse disponibili. Un ulteriore passo avanti, un Piano ampiamente condiviso e approvato senza voti contrari in Assemblea legislativa".

Bologna, 12 aprile 2017

Via libera dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna al Piano aria integrato regionale (Pair 2020). L'impegno per vincere la lotta allo smog prevede meno traffico e più aree verdi, ciclabili e pedonali nelle città; risorse per il trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi, e ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e promuovere la mobilità elettrica. Oltre a misure per ridurre l'inquinamento prodotto dalle attività industriali e agricole.

Presentato dalla Giunta, il piano contiene 94 azioni, sostenute con 300 milioni di euro di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell'aria in regione, far scendere dal 64% all'1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l'anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull'intero territorio emiliano-romagnolo.

"Oggi si scrive una nuova pagina della svolta green della Regione, un passo avanti ulteriore nel percorso di pianificazione strategica che sta segnando questa legislatura", ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo. "Rifiutiamo gli slogan e puntiamo ad una politica rigorosa, basata su obiettivi performanti e veramente realizzabili, concreti ed efficaci in termini di riduzione delle emissioni: oggi, senza voti contrari, l'Assemblea legislativa ha approvato un piano ampiamente condiviso con i sindaci e le associazioni di categoria e ambientaliste".

L'obiettivo è uscire dalla logica dell'emergenza mettendo in campo azioni strutturali per "tagliare" del 47% le polveri sottili (Pm10), del 36% gli ossidi di azoto, del 27% l'ammoniaca e del 7% l'anidride solforosa. "La parola chiave è integrazione delle politiche e delle risorse, non solo su scala regionale ma a livello dell'intero Bacino Padano", continua l'assessore Gazzolo. "L'aria non ha confini e proprio per questo è fondamentale il lavoro comune avviato insieme alle altre Regioni e al Ministero. Solo azioni condivise, in un'ottica di area vasta, possono mettere a frutto sinergie indispensabili per migliorare davvero la qualità dell'aria". /BG

Il Piano 2020 in dettaglio

Dove interverrà il Pair
Sei gli ambiti di intervento del Piano: la gestione sostenibile delle città; il risparmio energetico e la riqualificazione energetica edilizia; la mobilità di persone e merci; l'agricoltura con la riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti e del contenuto di azoto nei fertilizzanti; le attività produttive con gli accordi di settore per il taglio delle emissioni, il contenimento delle emissioni diffuse e di composti organici volatili; gli acquisti verdi della pubblica amministrazione (Green public procurement).

Le misure principali previste

La rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti
Nel 2017 la Regione ha messo a disposizione 2 milioni di euro per la rottamazione dei mezzi commerciali diesel fino all'Euro 3 di micro, piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna, anche artigiane.
I fondi della Regione sono destinati all'acquisto di nuovi veicoli commerciali leggeri per il trasporto merci fino a 3,5 tonnellate da parte di aziende con sede legale o unità locale in uno dei 30 Comuni regionali soggetti alle limitazioni della circolazione previste dal Pair 2020 o, in alternativa, con sede in Emilia-Romagna e pass di accesso alla zona a traffico limitato in uno dei 30 Comuni citati. In particolare gli incentivi, con obbligo di rottamazione, potranno riguardare la sostituzione di veicoli commerciali inquinanti "di categoria N1" ad alimentazione diesel fino all'Euro 3 con mezzi a minore impatto ambientale Euro 6 ad alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, benzina-elettrico ed elettrici.
L'ecobonus avrà il valore di 2.500 euro e riguarderà la sostituzione di un solo veicolo merci per ogni azienda.

Riduzione del traffico nei centri abitati
Meno 20% di traffico veicolare privato nei centri abitati dei 30 Comuni in cui si applicano le limitazioni alla circolazione. Un obiettivo da raggiungere con incentivi per la mobilità elettrica e per il potenziamento della rete pubblica di ricarica al fine di coprire almeno il 10% delle nuove immatricolazioni; aumento del numero di stazioni di rifornimento di metano e biometano; applicazione del bollo differenziato in funzione del potere inquinante del veicolo; ampliamento delle aree pedonali, a traffico limitato e delle "zone 30"; armonizzazione delle regole di accesso e sosta nelle Ztl e altre misure equivalenti individuate dai Comuni nell'ambito dei Piani urbani per la mobilità sostenibile.

Trasporto pubblico locale e regionale
Entro il 2020 si investiranno oltre 160 milioni di euro per la sostituzione di almeno 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano con nuovi mezzi a basso impatto ambientale.
Il Piano prevede il potenziamento del 10% del trasporto pubblico locale e del 20% del servizio ferroviario, anche attraverso la razionalizzazione e il recupero di efficienza del sistema.

Mobilità ciclo-pedonale
Il Piano prevede l'incremento dei percorsi ciclo-pedonali per arrivare all'obiettivo minimo di 1,5 metri per abitante e il raggiungimento della quota del 20% degli spostamenti urbani con la bicicletta nei prossimi 4 anni nei 30 Comuni interessati alle misure di limitazione della circolazione privata.

Limitazioni alla circolazione dei veicoli privati nei centri abitati
Tra il 1 ottobre e il 31 marzo di ogni anno, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (cioè la prima domenica di ogni mese, eccetto dicembre), nelle fasce orarie dalle 8.30 alle 18.30, si stabilisce il divieto di circolazione nei centri abitati dei 30 Comuni con più di 30 mila abitanti e nella cintura di Bologna per i veicoli a benzina fino all'Euro 1, diesel fino all'Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all'Euro 0.
Dal 1 ottobre 2018 la limitazione sarà estesa anche ai diesel Euro 4 e dal 2020 riguarderà anche i mezzi a benzina Euro 2 e i restanti veicoli (gpl, metano e per le due ruote) fino all'Euro 1.

Ampliamento aree verdi
Altro tema centrale è la dotazione delle cosiddette "infrastrutture verdi", capaci di assorbire gli inquinanti atmosferici e rendere le aree urbane più gradevoli. Si punta al rispetto della norma nazionale sulla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato, all'aumento del 20% dei metri quadrati di aree verdi per abitante oppure al raggiungimento dello standard di 50 metri quadrati per abitante.

Energia e riscaldamento
Il Pair 2020 promuove l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile che non producono emissioni di inquinanti, come il solare e il fotovoltaico, e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e delle attività produttive, finanziata fino al 2020 con 67 milioni dal Por Fesr.
Sono inoltre previste la chiusura delle porte degli esercizi commerciali e degli immobili aperti al pubblico per evitare dispersioni di calore o raffrescamento; limitazioni all'uso di olio combustibile negli impianti termici per l'industria; il divieto di installazione e utilizzo di impianti per la climatizzazione in spazi non abitati (come cantine, vani, box, garage, depositi o androni).
Dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, si introduce il divieto di utilizzo dei camini "aperti" alimentati a legna e con efficienza energetica inferiore al 75% nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento multicombustibile nei Comuni i cui territori sono interamente ubicati a quota altimetrica inferiore a 300 metri. In quelli posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 m, i Sindaci dovranno indicare con un proprio atto le zone situate al di sotto della suddetta quota in cui si applicherà il divieto.

Buone pratiche agricole
Tra le misure riguardanti l'agricoltura, finanziate per oltre 53 milioni con il Programma di sviluppo rurale, rientrano la copertura delle vasche di stoccaggio delle deiezioni, l'adeguamento delle strutture di ricovero degli animali, pratiche efficienti di distribuzione degli effluenti e modifiche nella dieta degli animali.

Misure in materia di attività produttive
In caso di nuovi impianti produttivi o di ampliamenti consistenti, il Pair prevede il rispetto dei valori limite di emissione più bassi fra quelli di riferimento per la specifica tecnologia, e stabilisce un percorso di adeguamento progressivo alle migliori tecniche disponibili per gli impianti esistenti nelle aree critiche per la qualità dell'aria.

Impatto emissivo sostenibile
Per i piani e i progetti sottoposti a procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) o Via (valutazione impatto ambientale), il Piano stabilisce l'obbligo per il proponente di valutare le conseguenze in termini di emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto e di individuare le eventuali misure aggiuntive idonee a compensare l'effetto delle emissioni per ridurre l'impatto al minimo.

Acquisti verdi
Il Pair propone misure per concorrere al raggiungimento dell'obiettivo del 50% di "acquisti verdi" di beni e servizi da parte delle Pubbliche amministrazioni dell'Emilia-Romagna secondo quanto previsto nel nuovo Piano sul Green Public Procurement, promuovendo forniture a basso impatto ambientale e la conversione dei propri veicoli con mezzi ecosostenibili.

Misure emergenziali in vigore da ottobre 2017
Dal 1 ottobre al 31 marzo, Arpae eseguirà ogni lunedì e giovedì una verifica dei valori di concentrazione di pm10 e invierà ai sindaci una comunicazione per evidenziare l'eventuale verificarsi di condizioni che richiedono l'attivazione delle misure emergenziali.
In caso di superamenti dei limiti per almeno 4 giorni consecutivi (e non più 7 come fino ad oggi) scatterà automaticamente la limitazione alla circolazione fino al giorno di controllo successivo, dalle 8.30 alle 18.30, nelle province in cui si è verificato il superamento. Già da ottobre 2017 le misure emergenziali riguarderanno anche i veicoli diesel fino all'Euro 4 e, dal 2020, i diesel Euro 5.
Altre misure previste nelle situazioni di emergenza sono la riduzione della temperatura di almeno 1 grado negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto e nelle attività commerciali e fino a 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali) e il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.

(Fonte: Regione ER)

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