Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

Vaccinazioni contro Papilloma virus senza aghi: è l'obiettivo di un progetto dell'Università di Parma, finanziato anche dalla Regione. Nuove cure per le malattie degenerative polmonari. Convolte le aziende emiliane Chiesi, Ima e Bormioli.

14 febbraio 2018

Una ricerca innovativa e tecnologie avanzate per rivoluzionare il sistema di somministrazione dei vaccini e intervenire sulla cura delle malattie degenerative polmonari, che nasce dalla collaborazione fra pubblico e privato e col sostegno finanziario della Regione.
L'Università di Parma ha ospitato la presentazione ufficiale dei risultati di un progetto cofinanziato dalla Regione, frutto della collaborazione fra quattro strutture della rete dell'alta tecnologia dell'Emilia-Romagna (i centri interdipartimentali Biopahmamanet-tec e Cim dell'Università di Parma, il Ciri-Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute dell'Università di Bologna e Democenter di Modena) e tre aziende emiliane (Chiesi Farmaceutici, Bormioli Pharma e Ima). Il coordinamento è affidato al Centro Biopharmanet-tec.

Il progetto, il cui valore complessivo supera 1,6 milioni di euro (di cui 828.000 euro dai privati) è cofinanziato attraverso i fondi del programma Por-Fesr 2014-2020.
La ricerca potrebbe rivoluzionare il mercato dei vaccini, a cominciare da quello per il Papilloma virus, sostituendo ago, rischio infezioni e personale medico con un semplice dosatore e una polvere in capsula che si auto-inala facilmente e ovunque.
Inoltre, il progetto ha messo a punto tre nuove formulazioni in polvere per curare malattie degenerative polmonari, la cui diffusione sta aumentando esponenzialmente a causa dell'inquinamento. /AA

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Povertà: il Reddito di solidarietà affianca e integra la misura nazionale, il Reddito di inclusione, allargando la platea dei destinatari e includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari e quelli con basso o bassissimo reddito. In Emilia Romagna raggiunta quota 11 mila domande, 93 al giorno.

 

Ad oggi, in quattro mesi e mezzo di applicazione (dal 18 settembre 2017), sono 11mila le domande presentate per avere il Res, il Reddito di solidarietà introdotto dalla Regione Emilia-Romagna. Con una media di 93 per ogni giorno lavorativo, si conferma l'efficacia della misura regionale destinata alle persone che vivono in situazione di grave povertà, con un aiuto fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei famigliari fino a 5 persone.

E' quanto rende noto la vicepresidente e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, intervenuta oggi in Commissione assembleare, dove ha fornito i dati sull'andamento del Res, ribadendo come la misura regionale, che affianca e integra quella nazionale (Reddito di inclusione), di fatto ne allarga la platea dei destinatari, includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari, quelli con basso o bassissimo reddito – i cosiddetti "working poor - o con figlio con disabilità. Infatti, già in dicembre sulle 2mila famiglie ammesse al Res dopo il via libera dall'Inps, circa la metà era composta da una sola persona e oltre i due terzi (69%) non aveva minori a carico.

Le domande del Reddito di solidarietà per ogni provincia

Riguardo al numero delle famiglie che sinora hanno inoltrato domanda ai servizi sociali della regione, secondo la stima aggiornata dall'Università di Modena e Reggio-Emilia (periodo 18 settembre scorso-18 gennaio di quest'anno), esse rappresentano lo 0,47% del totale di quelle residenti in Emilia-Romagna (1.997.372 in totale). A livello territoriale, il maggior numero di domande si registra nella provincia di Bologna (2.346 domande su 482.861 famiglie residenti), segue l'ambito provinciale di Modena (1.533 domande su 300.584 famiglie), mentre le province "meno bisognose", o partite con l'accettazione delle domande in tempi successivi alla data formale di avvio, sono Piacenza con 484 domande (129.581 famiglie residenti) e Forlì-Cesena, da cui provengono 714 domande (170.042 famiglie residenti).

Queste le cifre nelle altre province: Ravenna con 931 domande (178.069 famiglie residenti); Reggio Emilia (875 su 226.354 famiglie residenti); Ferrara (848 su 161.528 famiglie); Rimini (838 su 144.903 famiglie residenti); Parma (784 per 203.450 famiglie residenti).

Chi richiede il Reddito di solidarietà

Riguardo al profilo di coloro che richiedono il Res, le informazioni di dettaglio restano per ora quelle relative a due mesi fa. I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6%) e donne (49,4%), persone con più di 45 anni (65,7%) e nella gran parte dei casi (69%) senza minori a carico. E' la fotografia di chi è stato ammesso al Res, persone che vivono in situazione di grave povertà, che faticano ad arrivare a fine mese, spesso con in comune il dramma della disoccupazione.

Perché il il Reddito di solidarietà

Sono due le misure di contrasto alla povertà previste: il Reddito di inclusione sociale (Rei), attiva su tutto il territorio nazionale da dicembre 2017, e il Res, voluto dalla Regione Emilia-Romagna. Poiché il Rei si rivolge ad una platea di beneficiari non esaustiva rispetto alle caratteristiche del fenomeno povertà in Emilia-Romagna, la scelta della Regione è stata quella di ampliarla in un'ottica universalista, includendo anche i nuclei senza minori o con figlio disabile. Una decisione assunta anche per ottimizzare l'utilizzo delle risorse nazionali e regionali disponibili: infatti, il Reddito di solidarietà è pensato in modo tale da collocare sui provvedimenti nazionali (Rei) tutti i beneficiari attribuibili a questa misura, così da non "sovraccaricare" le risorse del Res. E in merito alle risorse totalmente erogate dalla Regione, si tratta di 35 milioni di euro l'anno fino al 2020. /Ti.Ga

 

Fonte: Regione Emilia Romagna 

Notte bianca dell'arte anche in Assemblea legislativa: Bottarelli espone in occasione di Artefiera. La mostra del pittore fidentino sarà aperta per tutto il week end in occasione del tradizionale appuntamento invernale. Inaugurazione venerdì alle 18, sabato aperta fino alle 22, domenica fino alle 19.

 

Un'Assemblea legislativa aperta. All'arte, ma soprattutto ai cittadini. Nasce così la partecipazione dell'istituzione ad ArteFiera, il tradizionale appuntamento invernale all'insegna dell'arte che si terrà a Bologna il primo fine settimana di febbraio. Da venerdì alle 18, infatti, il piano ammezza to del Parlamento dell'Emilia-Romagna ospiterà, all'interno del percorso di Art City, la mostra personale L'irrinunciabile ostinazione nella Pittura di Maurizio Bottarelli.

Un percorso artistico che sarà aperto per tutto il week end e, sabato, fino alle 22. "In questo modo l'Assemblea -spiega la presidente- sarà ancora più aperta ai cittadini, che potranno abituarsi a frequentare questi luoghi anche per l'arte che contengono. Un modo per l'istituzione per entrare in osmosi con i cittadini e far sì che l'arte ispiri questo processo. L'apertura serale va proprio in questa direzione: far capire che l'Assemblea legislativa è sempre a disposizione delle persone e dei cittadini".

Le opere di Bottarelli sono il frutto dei suoi viaggi in giro per il mondo, come in Australia e in Nuova Zelanda, e subiscono le influenze di questi luoghi, tra diverse culture, politiche, persino le guerre che questi posti hanno dovuto subire. Lo si capisce dai volti dipinti, "che possono essere considerati anche delle maschere, suggestionate dai posti che ho visitato e dagli episodi che questi luoghi hanno vissuto", spiega l'artista di Fidenza (Parma), uno degli artisti donatori di opere all'Assemblea legislativa, che espone in maniera permanente tutto l'anno opere di artisti emiliano-romagnoli.

La scelta delle opere di Bottarelli, operata dal curatore Sandro Malossini, non è stata semplice: "Dipingo da 50 anni: ho selezionato le opere più recenti e soprattutto quelle che ritenevo più significative della mia carriera". La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18; apertura straordinaria: venerdì 2 febbraio dalle 18 alle 21 e sabato 3 febbraio dalle 11 alle 22 in occasione della notte bianca di Art City White Night e domenica 4 febbraio dalle 11 alle 19. (Margherita Giacchi)

 

Fonte: Regione Emilia Romagna

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