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Domenica, 20 Novembre 2016 09:14

Appennino: al via la banda larga

Sviluppo. La Regione sblocca 10,6 milioni di euro per portare la banda ultralarga in 96 comuni rurali, priorità a quelli di montagna: "Crescita e territorio, strategico investire in aree Appennino"

Da Piacenza a Rimini, gli interventi attraverso la programmazione dei fondi del Psr 2014-2020. L'assessore Caselli: "Rilanciare l'agricoltura di montagna, spesso penalizzata da difficili condizioni ambientali". L'assessore Donini: "Nuove opportunità di crescita con la realizzazione dell'Agenda digitale, entro il 2020 coperto l'intero territorio dell'Emilia-Romagna"

Bologna – La Montagna va in Rete. La Giunta regionale ha sbloccato oltre 10,6 milioni di euro di fondi europei per completare entro il prossimo quadriennio la copertura con la rete Internet ultraveloce del territorio rurale e in particolare di quello appenninico.
Il programma di infrastrutturazione digitale interessa 96 comuni (si tratta di interventi per collegare 33 municipi e 83 aree produttive) di cui 21 nella provincia di Bologna, 20 in quella di Parma, 10 in quella di Piacenza, 13 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Rimini, 11 in quella di Modena, 11 in quella di Forlì-Cesena, 2 in quella di Ravenna e 3 in quella di Ferrara.

I 10,6 milioni rappresentano la prima tranche di una dotazione finanziaria complessiva di circa 49,6 milioni che la nuova programmazione 2014-2020 del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) ha espressamente destinato all'implementazione delle infrastrutture digitali nelle aree rurali non ancora raggiunte delle reti in fibra ottica, con priorità - appunto - per quelle dell'Appennino. Un territorio dove praticare l'agricoltura spesso significa essere penalizzati da costi più elevati a causa di condizioni ambientali difficoltose. Un intervento che si inquadra nell'attuazione del piano dell'Agenda digitale regionale, che attraverso l'investimento di 255 milioni di euro tra risorse statali, regionali e comunitarie porterà entro il 2020 la banda ultra larga a 30 Megabit per secondo e a 100 Megabit per secondo rispettivamente nel 100% e nell'85% del territorio dell'Emilia-Romagna.

"Quella di montagna- sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- è un'agricoltura di grande qualità, che dà prodotti tipici eccellenti. Senza dimenticare il ruolo degli agricoltori come 'custodi' del territorio, per ridurre il rischio idrogeologico e contrastare l'abbandono di aree vitali per la nostra regione. È pertanto strategico investire in queste zone, sia per rendere più agevole il fare impresa sia per favorire una maggiore competitività delle aziende agricole".

"Questa iniziativa- aggiunge l'assessore regionale all'Agenda digitale, Raffaele Donini- rientra nelle molteplici azioni dell'Agenda digitale dell'Emilia-Romagna e si inquadra in una strategia di ampio respiro per creare nuove opportunità di crescita e sviluppo per l'intero territorio regionale e migliorare l'accessibilità ai servizi digitali più avanzati".

Il programma degli interventi
L'intervento nei 96 comuni sarà realizzato da Lepida SpA, società in house della Regione per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione e dei servizi informatici di ultima generazione, nelle cosiddette "aree bianche", cioè quelle dove gli operatori privati non investono per scarsa redditività. In particolare, Lepida interverrà per estendere la rete delle dorsali. I lavori di installazione delle infrastrutture digitali, già appaltati alle ditte esecutrici, partiranno all'inizio di dicembre in base ad un cronoprogramma approvato nel maggio scorso dalla Giunta regionale. La seconda tranche di 39 milioni di euro di fondi del Psr sarà invece utilizzata per la realizzazione, a partire dal 2017, da parte di un concessionario che verrà selezionato da Infratel Italia, società in house del ministero dello Sviluppo economico, degli interventi necessari per l'accesso alla banda ultralarga di case, imprese e servizi pubblici. L'intero programma sarà appunto completato entro il 2020.

Le tratte già realizzate
Quest'ultimo intervento fa seguito a quello già realizzato nel 2015 grazie ad uno stanziamento di 8,5 milioni di euro del vecchio Psr 2007-2013 che portato alla posa di 250 chilometri di cavo in fibra ottica suddivisi in 16 tratte in ulteriori 33 Comuni appenninici dell'Emilia-Romagna.

L'Emilia Romagna protagonista nell'ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo. I prodotti Dop e Igp negli spazi di Eataly Downtown; la presentazione internazionale di FICO; il primo hackathon dedicato alla Cucina della Festa in collaborazione con Casa Artusi. La missione, guidata dal presidente Bonaccini, anche per affrontare negli incontri istituzionali i temi delle barriere all'ingresso dei prodotti emiliano-romagnoli, la lotta alla contraffazione, l'internazionalizzazione dell'agrofood e l'attrattività di investimenti.

Bologna, 8 novembre 2016

La Food Valley dell'Emilia-Romagna mette il mondo a tavola, esponendo nella ''vetrina' internazionale più prestigiosa - quella di New York - i suoi prodotti, ovunque simbolo del miglior Made in Italy. Dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dall'Aceto balsamico alla Piadina romagnola, dal Cotechino di Modena alla Mortadella di Bologna, fino alla pasta ripiena, ai vini e al Sale di Cervia, grandi nomi e grandi marchi dell'agroalimentare, tradizione di un "saper fare" che dalla terra alla tavola è sinonimo di qualità ed eccellenza.

L'Emilia-Romagna, la regione prima in Europa per numero di prodotti Dop e Igp, i marchi di denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta attribuiti dall'Unione europea a garanzia della qualità dei prodotti stessi, ad oggi 44, e la terra dell'Osteria La Francescana, miglior ristorante del mondo nel 2016, la cui cucina è stata definita dalla rivista statunitense Forbes come "Italy's greatest gastronomic treasure", sarà protagonista a New York, dal 16 al 20 novembre, in occasione della Settimana della cucina italiana nel Mondo, promossa dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con quelli dell'Agricoltura, dello Sviluppo economico e dell'Istruzione.

La missione, guidata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, vede la partecipazione del Comune di Bologna, del Comune di Parma Unesco City of gastronomy, di FICO Eataly World (il grande parco tematico che a Bologna vedrà riuniti tutti i saperi dell'eccellenza enograstronomica emiliano-romagnola e italiana), della Fondazione FICO per l'Educazione alimentare e alla sostenibilità, di Casa Artusi, dei Consorzi di tutela e dell'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna.

Gli Stati Uniti sono il mercato più importante fuori dall'Unione europea per i prodotti emiliano-romagnoli, con un export in costante crescita e che dopo il +28,5% messo a segno nel 2015 anche nel 2016 ha visto un +8,9% nei primi sei mesi del 2016. Ma le potenzialità restano notevoli e la Grande Mela, dove Eataly - il ristorante dei saperi e della tradizione culinaria italiana, che ospiterà l'Emilia-Romagna nella trasferta oltre Oceano - è il terzo luogo più visitato dopo l'Empire State Building e il Metropolitan Museum, da questo punto di vista è un luogo privilegiato.

"Una parte significativa di quel made in Italy che è sempre più richiesto nel mondo nasce in Emilia-Romagna: eccellenze enogastronomiche e grandi marchi che parlano della nostra terra, dei suoi valori, del suo saper fare- ha affermato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla presentazione alla stampa delle iniziative a New York-. Già oggi l'agroalimentare è una voce fondamentale per questa regione, non solo per fatturato, ma anche come fonte di buona occupazione. Ci sono tuttavia le condizioni per crescere ancora, sia aiutando le nostre imprese ad andare all'estero, sia attirando qui in Emilia-Romagna investimenti e avviando collaborazioni per spingere su ricerca e innovazione, oltre a proteggere i nostri marchi da contraffazioni che non hanno alcuna ragion d'essere. Per noi, infatti, tutelare la qualità è una priorità, ed è proprio investendo sulla qualità e sui saperi che stiamo puntando per avere crescita e sviluppo e per creare nuovi posti di lavoro. La Settimana della cucina a New York rappresenta un'opportunità preziosa, con la quale, inoltre, confermiamo la centralità per noi del mercato statunitense. E ci saremo insieme ad altre istituzioni- ha sottolineato Bonaccini-, al mondo produttivo e a quello universitario, continuando a fare rete e basando le nostre politiche sul 'sistema Emilia-Romagna', che unito e coeso è in grado di competere su qualsiasi scenario, nazionale e internazionale".

Gli obiettivi

Due in particolare gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna: rafforzare la promozione dei prodotti Dop e Igp regionali e aprire ancora di più la strada verso la Food Valley emiliano-romagnola, sia in termini di export, di attrattività per le imprese e turistici, con un'attenzione particolare alle tecniche di produzione, alla qualità dei prodotti e al contrasto alle contraffazioni e imitazioni di prodotti e grandi marchi. E il lancio, in collaborazione con la New York University, di "The Feast Days Food in Artusi Cuisine Hackathon", il primo acceleratore di idee dedicato alla cucina delle feste di Pellegrino Artusi. Senza dimenticare i progetti di internazionalizzazione dell'agrofood e le iniziative sul fronte dell' attrattività degli investimenti, in collaborazione con l'Istituto per il commercio estero (Ice). Tra i temi al centro degli incontri istituzionali che il Bonaccini avrà anche con rappresentanti della Food and Drug Administration, le barriere doganali che ancora ostacolano alcuni prodotti Made in Emilia-Romagna e il riconoscimento delle Indicazioni d'origine europee. La missione istituzionale a New York segue di un anno quella in California, dove il presidente della Regione firmò un importante accordo sui cambiamenti climatici, e sarà anche l'occasione per parlare di innovazione legata al cibo, salubrità e sicurezza alimentare, ma anche delle tecniche agricole più rispettose dell'ambiente.

Spazio alla Foodiversità a Eataly Downtown

Sarà il presidente della Regione a inaugurare la Settimana della cucina emiliano-romagnola a New York nei nuovi spazi aperti da Eataly Downtown nei pressi del World Trade Center, il 16 novembre alle ore 11.30. Con Bonaccini, tra gli altri, anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, l'ad di FICO, Tiziana Primori, e il presidente del Caab e della Fondazione FICO, Andrea Segrè.

Negli spazi di Eataly Downtown - dal 16 al 20 novembre - si svolgeranno degustazioni guidate rivolte ai clienti di Eataly. Obiettivo: raccontare le storie che hanno reso possibili alcune delle eccellenze dell'enogastronomia emiliano-romagnola. Tre gli appuntamenti quotidiani (alle ore 12, 13 e 18), ognuno dei quali potrà coinvolgere fino a 20 persone. Protagonista ogni giorno una specialità diversa, in abbinamento ai vini Doc e Docg dell'Emilia-Romagna: il Parmigiano Reggiano Dop, servito insieme alla Pera dell'Emilia-Romagna Igp; il Prosciutto di Parma Dop, accompagnato dalla Piadina Romagnola Igp; gli Aceti Balsamici, Dop e Igp di Modena e Reggio Emilia, insieme al Cotechino di Modena Igp; la Mortadella di Bologna Igp ancora con la Piadina Romagnola e per concludere domenica 20 novembre la Pasta Ripiena dell'Emilia-Romagna con il Sale di Cervia e l'Olio extravergine d'oliva di Brisighella Dop.

Le presentazioni saranno condotte dalla giornalista esperta di gastronomia Francine Segan e saranno in collaborazione con i cuochi stellati di Cheftochef Emilia-Romagna Igles Corelli, Riccardo Agostini e Alberto Bettini, insieme alle Mariette di Casa Artusi.

La presentazione di FICO

La Fabbrica Italiana Contadina, il grande parco tematico sul cibo, la terra e la tradizione enogastronomica italiana, che aprirà i battenti nel 2017 a Bologna City of Food, sbarca a New York.

Appuntamento il 17 novembre dalle 9.30 alle 11.30 negli spazi di Eataly Flatiron, la "storica" prima sede di Eataly nella Grande Mela. Alla conferenza stampa di presentazione parteciperanno il presidente Bonaccini, il sindaco Merola, l'assessore regionale Caselli, il parlamentare europeo Paolo De Castro, il presidente di Eataly, Oscar Farinetti, l'ad di FICO, Primori, il presidente del Caab e della Fondazione FICO, Segrè, il rettore dell'Università di Bologna, Francesco Ubertini e Carlo Ratti, direttore del MIT Senseable City Lab di Boston.

Nella stesso giornata, il dialogo-conversazione sulla cucina emiliano-romagnola tra tradizione e innovazione: protagonista lo chef Massimo Bottura, patron de L'Osteria Francesca di Modena (dalle 12 alle 13 presso Eataly Downtown).

Con la NYC il primo hackathon dedicato alla Cucina della Festa

La cucina della festa, cioè il ritrovarsi la domenica, il Natale, nei compleanni e nelle grandi ricorrenze, che in tutto il mondo e soprattutto in Italia significano tradizione, riscoperta di valori condivisi, occasione per stare insieme. Ed è nel nome di Pellegrino Artusi, l'autore nato a Forlimpopoli de La Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, un vero bestseller mondiale, che la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la New York University, lancerà il primo hackathon internazionale sul tema della Cucina delle Festa. Per riscoprire l'eredità del padre della cucina italiana e promuoverla in chiave contemporanea, sfruttando le opportunità e il linguaggio della rete.

La maratona informatica viene presentata alla stampa il 17 novembre, dalle 18 alle 19.30, alla New York University, presente il presidente Bonaccini. L' hackathon, un vero e proprio acceleratore di idee aperto a esperti dei diversi ambiti dell'informatica e della comunicazione, si svolgerà in contemporanea tra Forlì e New York. In 36 ore i partecipanti saranno chiamati ad elaborare applicazioni e proposte che migliorino il modo di pensare e sviluppare la cucina di casa e della tradizione italiana. All'appuntamento alla New York University, condotto da Gianni Riotta (editorialista de La Stampa e professore alla Princeton University), anche il dialogo sul tema con l'assessore regionale Caselli, e Monica Fantini (Casa Artusi), sugli obiettivi dell'iniziativa, evento al quale sono stati invitati anche Carlo Ratti (MIT di Boston) e Sree Screenivasan (Chief digital officier of New York City).

E ancora a Pellegrino Artusi sarà dedicato il dialogo tra Andrea Segrè e Giuliano Hazan, esperto di gastronomia statunitense, in programma sabato 19 novembre (Eataly Downtown ore 11)

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

E' promossa del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e del ministero delle Politiche agricole e forestali.
Più di 1.300 eventi in programma dal 21 al 27 novembre in 105 Stati, dagli USA al Giappone, passando per Canada, Brasile, Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti, coordinati dalla rete all'estero della Farnesina; 295 le sedi diplomatiche, consolari e degli istituti italiani di cultura attivati. La Settimana dell'Emilia-Romagna si svolgerà dal 16 al 20 novembre per non sovrapporsi alle celebrazione del Thanksgiving Day, che quest'anno cade il 24 novembre.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Il consigliere della Lega vuole anche sapere quando sarà riformata la legge regionale sul settore. Caselli: obiettivo massima collaborazione possibile.

Durante l'informativa dell'assessore Simona Caselli sul piano faunistico venatorio regionale in seconda commissione Bilancio dell'Assemblea legislativa, Massimiliano Pompignoli (Ln) ha ammonito la Giunta a non contrapporre gli agricoltori ai cacciatori, come a suo avviso avvenuto per talune previsioni contenute nel Calendario venatorio regionale, dato che una gestione venatoria efficace va a vantaggio dell'attività agricola. Inoltre, ha chiesto quando la Giunta affronterà la riforma della legge regionale sulla caccia e quale sia l'orientamento politico in proposito. Infine, ha invitato la Regione a contrastare il preoccupante calo del numero dei cacciatori, a partire da una revisione dei costi dell'attività venatoria.

L'assessore Caselli ha risposto che l'obiettivo della Regione è la massima collaborazione possibile fra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, dato che la gestione di un ecosistema è attività complessa. Il problema del calo del numero dei cacciatori e della loro età sempre più elevata – ha sottolineato – è connesso anche con un cambio di cultura e di connotazione della pratica venatoria, utile all'ecosistema perché la difesa dell'ambiente passa anche attraverso la caccia.

(Luca Govoni)

Allerta di protezione civile per maltempo diffuso nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 novembre. Fase di preallarme e di attenzione in vaste aree del territorio regionale. Sul web aggiornamenti in tempo reale.

Bologna, 4 novembre 2016

L'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato un'allerta arancione (corrispondente alla fase di preallarme) e gialla (equivalente alla fase di attenzione) per piogge, criticità idraulica, criticità idrogeologica (frane e dissesti), vento e stato del mare, valida dalle 8 di sabato 5 novembre fino alle 18 di domenica 6 novembre, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae Emilia-Romagna.

Si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, superiori alla soglia di allerta (45 millimetri in 24 ore), sulle aree di crinale centro occidentali della regione e venti forti su tutto l'arco appenninico, con raffiche fino a 100 km/h. Inoltre, il mare sarà molto mosso al largo della costa ferrarese, con un'altezza stimata delle onde da 1,25 a 2,5 metri.

Viene dunque attivata l'allerta numero 94/2016, articolata in:
-Arancione (fase di preallarme) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sui bacini del Reno; di Secchia e Panaro e del Trebbia e Taro. Arancione attivato anche per la forte intensità dei venti su tutti i rilievi dell'Emilia-Romagna.
-Gialla (fase di attenzione) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sulla pianura di Bologna e Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Sulla costa del ferrarese si raggiunge la soglia di attenzione (codice giallo) per quanto riguarda invece lo stato del mare al largo.

Nel territorio interessato dall'allerta arancione, sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua (anche del reticolo minore e della rete di bonifica), con eventuali inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Il vento può causare cadute di rami o alberi, danni a tettoie e pergolati e alle strutture fissate provvisoriamente. La sospensione dell'erogazione di servizi telefonici e elettrici per danni alle linee è un'eventualità possibile. Possono poi verificarsi fenomeni di erosione, frane superficiali e colate di fanghi e detriti, con conseguenti danni alle infrastrutture.

Alla popolazione si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua, di non accedere a moli e dighe, nonché di fissare oggetti che possono essere divelti o danneggiati dalle raffiche di vento.

Ai sindaci dei Comuni interessati si raccomanda di predisporre la ricognizione delle strutture tecniche e di polizia urbana, anche al fine del concorso all'attività di vigilanza e di comunicare ai cittadini di mettere in atto le predefinite misure di autoprotezione.

Le previsioni del Centro funzionale Arpae indicano un'attenuazione dei fenomeni nella tarda giornata di domenica 6 novembre. Domani, sabato 5 novembre, con l'aggiornamento delle previsioni, si rivaluterà la situazione meteorologica, con un'eventuale integrazione o estensione della presente allerta.

Le evoluzioni della situazione possono essere seguite sul sito dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile, all'indirizzo protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/servizi/allerte-avvisi-protezione-civile/ultimi-avvisi 

Aggiornamenti meteo sul sito di Arpa.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Ricerca e innovazione in primo piano. A Bologna la seconda tappa dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina. Caselli: "Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni".

Bologna, 27 ottobre 2016

L'agrifood italiano incontra la Cina e lo fa dall'Emilia-Romagna, regione leader del made in Italy, prima in Europa per produzioni Dop e Igp, forte di un settore che vale oltre 20 miliardi e che con l'indotto dà lavoro a circa 300mila persone.
Si è svolta a Bologna, presso la sede della Regione, la seconda delle tre tappe tematiche dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina firmato dai due Paesi nel 2010. Una tappa interamente dedicata al comparto agroalimentare, con un attenzione particolare ai temi della ricerca e dell'innovazione.

"Quello di oggi è un appuntamento molto importante – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Cina e Usa sono i due Paesi che orientano lo sviluppo del mondo e noi come Regione abbiamo relazioni dirette con il Guangdong, grazie al protocollo di intesa firmato dal presidente Stefano Bonaccini nel 2015. Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni. Sicurezza alimentare e tracciabilità, sostenibilità delle tecniche di produzione, contrasto al cambiamento climatico, efficienza irrigua, sono i settori su cui lavorare". "Un impegno quello della Regione – ha ricordato Caselli – che passa anche dal World Food Research and Innovation Forum, una delle sedi principali di confronto istituzionale e del mondo della ricerca sui temi della food safety e della food security".

"Oggi sono presenti a Bologna tutte le principali istituzioni di ricerca e sviluppo cinesi – ha sottolineato l'assessore regionale all'università e alla ricerca Patrizio Bianchi - l'Italy-China Week è un forum di livello internazionale, per il quale ci è stato chiesto di essere punto di riferimento del settore agroalimentare, a riconoscimento non solo della qualità dei nostri prodotti, ma anche del forte contenuto di innovazione".

"Bologna e l'Emilia-Romagna sono in prima linea in molte iniziative nazionali e internazionali nel settore dell'agrifood - ha spiegato il rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini - iniziative di cui l'Alma Mater è spesso promotore o attore di rilievo. Tra queste, oltre al tavolo regionale sull'agroalimentare e al cluster nazionale CLAN, è obbligo citare la proposta, ora in fase di valutazione, per avere a Bologna uno dei sei nodi europei della KIC Food - Knowledge and Innovation Community. La nostra Università del resto è il primo ateneo in Italia e tra i primi in Europa per attrazione di finanziamenti nel settore".

Al centro del forum la qualità dei prodotti e delle tecniche di produzione, la sicurezza dei cibi, la sostenibilità e competitività, le tecnologie per l'industria alimentare. Tutti temi su cui è impegnato anche il Cluster agrifood nazionale CLAN, un partenariato di imprese, centri di ricerca, istituzioni e stakeholder della filiera agroalimentare promosso da Federalimentare e Aster Emilia-Romagna. "Sicurezza alimentare – ha spiegato il presidente Paolo Bonaretti - nutrizione e ricerca clinica, sostenibilità ambientale e riutilizzo degli scarti, sono le tre direttrici fondamentali del nostro lavoro".
Il Forum bolognese sull'agrifood è stato organizzato da Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Istituto Confucio, Associazione Collegio di Cina, Cluster CLAN e dai maggiori player dell'agroalimentare nazionale.
L'appuntamento segue quello di Bergamo dell'altro ieri sui sistemi avanzati di manifattura e sulle tecnologie della salute e precede la tappa istituzionale conclusiva di Napoli di domani con il Sino-Italian Exchange Event e l'Italy-China Innovation Forum.

La provincia cinese del Guangdong

ll Guangdong, prima provincia cinese per Pil e commercio estero, con una popolazione di oltre 104 milioni di abitanti è partner privilegiato della Regione Emilia-Romagna, grazie a un protocollo d'intesa siglato nel 2015. Obiettivo: realizzare iniziative di scambio e cooperazione nei settori del commercio e degli investimenti, della sicurezza alimentare, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. L'intesa con il Guangdong si affianca agli altri due accordi strategici siglati dal presidente Stefano Bonaccini con la California sul cambiamento climatico e recentemente, con la Provincia del Gauteng, l'area economica più avanzata del Sud Africa.

(Fonte: ufficio stampa ER)

Legge regionale: per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale. Bonaccini: "Le parole del presidente Mattarella sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione. Il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Bologna, 25 ottobre 2016

"Le parole del presidente Mattarella sulle vaccinazioni sono importantissime, non possiamo infatti lasciare la salute delle persone alla disinformazione o, per usare le parole del Capo dello Stato, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento. Per quanto ci riguarda, ribadisco che in Emilia-Romagna sarà obbligatorio vaccinare i bambini per la loro ammissione agli asili nido, una misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato in commissione e sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna, "e ci fa piacere- sottolinea- che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decennile malattie infettivesono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".

"L'atteggiamento dei genitori verso le vaccinazioni pediatriche è molto cambiato- prosegue il presidente della Regione- in particolare a causa delle informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line. Ciò ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".

In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Peraltro, hanno destato preoccupazione gli episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella nostra regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.

"Le vaccinazioni, oltre a proteggere le persone vaccinate- chiude Bonaccini- proteggono indirettamente anche quei bambini che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati (bambini immunodepressi, con gravi patologie croniche, ecc.), per i quali l'unica possibilità di frequentare l'asilo è che tutti gli altri siano vaccinati per evitare che le malattie circolino e possano contagiarli".

(Fonte: ufficio stampa Regioen Emilia Romagna)

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rivolto un'interrogazione alla Giunta regionalo per richiedere chiarimenti anche "sulla procedura di cassa integrazione per trenta dipendenti di Sogeap".

Bologna, 20 ottobre 2016

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rivolto un'interrogazione alla Giunta regionale per sapere se è a conoscenza della ventilata apertura della procedura di cassa integrazione che interesserebbe una trentina di dipendenti di Sogeap, la società che gestisce l'aeroporto Verdi di Parma, e, in caso di risposta affermativa, quale ne sia il giudizio. Il consigliere chiede anche di sapere se la Giunta "è in possesso del testo dell'accordo sottoscritto con la compagnia Etihad, intenzionata a fare di Parma la base logistica delle sue spedizioni, e quale ne è il contenuto".

Foti, infine, chiede di conoscere in quale strumento di pianificazione sia prevista la realizzazione di un centro commerciale nell'area ex Salvarani, quali ne siano le dimensioni (comprensive di aree parcheggio e della viabilità relativa) e a quale destinazione specifica sia vincolata l'erogazione del contributo regionale, visto che la Regione ha deciso "di investire fino a 12 milioni di euro per sostenere il piano industriale che prevede un rilancio dello scalo parmense come hub".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(fonte: ufficio stampa Regione ER)

Sulla base delle previsioni meteo di Arpae, l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme e attenzione per criticità idraulica, idrogeologica e stato del mare per tutta la giornata di venerdì. Dalle ore 00:00 del 14 ottobre per 24 ore nelle province di Rimini, Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Piacenza, Modena, Forli'-Cesena, Ferrara e città metropolitana di Bologna.

Bologna, 13 ottobre 2016

Sono previste per domani piogge e temporali diffusi e persistenti, anche di forte intensità, superiori alla soglia di allerta nelle aree collinari e montuose in particolare delle province di Piacenza e Parma. Per questo, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpa Emilia-Romagna, l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme e attenzione per criticità idraulica (piogge e temporali), idrogeologica (frane e dissesti) e stato del mare per tutta la giornata di domani.

In particolare la fase di preallarme interessa i bacini del Trebbia e del Taro, mentre quella di attenzione i bacini del Secchia e Panaro, del Reno e la pianura di Modena-Reggio Emilia e Bologna. Interessate anche, per lo stato del mare, i comuni costieri di Forlì-Ravenna e Ferrara.

In particolare, nel territorio interessato dalla "fase di preallarme", sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua, allagamenti localizzati e danni per effetto del vento. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento delle aree urbane.

Le raccomandazioni sono di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua e di prestare la massima attenzione nel percorrere strade montane e in prossimità di fiumi e torrenti, soprattutto di notte, per il rischio di frane e smottamenti.

Al momento, le previsioni del Centro funzionale Arpa indicano un'attenuazione dei fenomeni già nella giornata di sabato 15.

Informazioni aggiornate su"Allerte di protezione civile" e sul sito di Arpae.

Martedì, 11 Ottobre 2016 10:28

Al Campus di Parma inaugurato il nuovo Tecnopolo

L'apertura col presidente della Regione e il rettore dell'Ateneo di Parma, Borghi. La struttura è costata 6,9 milioni di euro, di cui 4,8 di fondi Fesr programmati dalla Regione. La Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna con 10 Tecnopoli, 37 laboratori di ricerca, 11 centri per l'innovazione e 1.600 ricercatori, per un investimento da 240 milioni.

Bologna, 11 ottobre 2016

Un edificio, il nuovo Tecnopolo di Parma, con una superficie interna di circa 3.800 metri quadri, su tre piani, che ospita tre centri interdipartimentali per la ricerca applicata e i primi "Temporary Lab", gli spazi per accogliere in via temporanea aziende partner dell'Ateneo nelle attività di ricerca. La struttura, che fa parte della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna che riunisce i tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico promossi dalla Regione, è stata inaugurata ieri mattina nel Campus di Parma, presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il rettore dell'Università di Parma, Loris Borghi, il pro rettore con delega a edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, Carlo Quintelli, e il pro rettore con delega per l'area ricerca e il sistema bibliotecario e museale, Furio Brighenti e l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli.

"Innovazione e ricerca sono le direttrici principali delle politiche di sviluppo regionale- ha detto il presidente Bonaccini-, politiche anticicliche fatte di cospicui investimenti pubblici, a partire proprio dai 240 milioni di euro, di cui 141 regionali, gli altri fondi da università, enti di ricerca e enti locali, destinati alla rete regionale fatta di 10 Tecnopoli, previsti nei territori, che coinvolgono 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori. Il Tecnopolo di Parma, in tal senso, è esempio di quell'innovazione insieme economica, sociale e tecnologica che vogliamo sempre più identifichi il nostro territorio a livello internazionale. Questa struttura è un centro strategico per far vivere l'economia della conoscenza che rafforza e qualifica gli investimenti realizzati in questi anni da Regione, istituzioni locali e Ateneo".

"Strategico- prosegue Bonaccini- perché internazionale per approccio e potenzialità. Il caso di enorme successo di VisLab, nato da uno spin-off dell'Università di Parma per la ricerca su sistemi intelligenti per l'aiuto alla guida dei veicoli e da un colosso leader della Silicon Valley come Ambarella, dimostra come il nostro territorio sia in grado di competere nel mercato globale. Bisogna quindi insistere in questa relazione virtuosa tra Università, ricerca, Rete regionale Alta tecnologia, start up e mondo delle imprese, perché sperimenta un'idea di quartiere urbano, attrattivo, fondato sulle migliori espressioni del cambiamento in corso a livello globale: comunità e conoscenza per creare un ecosistema forte, aperto, globalizzato".

Nuovo Tecnopolo Parma ricerca

Il Tecnopolo – nato da un investimento complessivo di circa 6,9 milioni di euro (4,8 di fondi Fesr 2007-2013 programmati dalla Regione Emilia-Romagna e circa 2 dell'Università di Parma) - costituisce un tassello fondamentale per la realizzazione della strategia Mastercampus, il "piano regolatore" di cui si è dotato l'Ateneo per programmare investimenti in strutture moderne collegate ai temi della gestione intelligente di mobilità, energia e servizi. L'obiettivo è sviluppare in modo integrato la presenza di aziende e attività di ricerca applicata complementari alla didattica e alla ricerca di base già presenti nei dipartimenti scientifici del Campus.

Si inserisce in questo contesto anche il progetto del Polo dell'Innovazione Innohub, la struttura che sorgerà a pochi metri dal Tecnopolo e cui hanno già aderito 68 aziende, partner attuali o futuri dell'Università, manifestando il loro interesse a essere presenti con un loro laboratorio per favorire gli scambi con l'Ateneo nell'ambito della ricerca e per il reperimento di personale altamente qualificato.

La ricerca nel Tecnopolo di Parma


La ricerca industriale dell'Università di Parma si svolge nei sei centri interdipartimentali del Tecnopolo, appartenenti alla Rete Alta tecnologia dell'Emilia-Romagna, cui si aggiunge il centro accreditato Cidea (Centro interdipartimentale di ricerca per l'energia e l'ambiente). Sono Biopharmanet-Tec (Centro interdipartimentale di ricerca per l'innovazione dei prodotti per la salute), Cim (Centro Interdipartimentale Misure "G. Casnati"), Cipack (Centro interdipartimentale di ricerca per il Packaging), Comt (Centro di oncologia molecolare e translazionale), Future Technology Lab e Siteia.Parma (Centro interdipartimentale sicurezza tecnologie innovazione agroalimentare).
Nell'ambito del Por Fesr (Programma operativo regionale Fondo europeo sviluppo regionale) 2014-2020 il Tecnopolo di Parma ha reperito 3,68 milioni di euro per cinque progetti guidati dai centri Biopharmanet-Tec, Siteia.Parma e Cidea, e per la partecipazione in ulteriori 9 progetti in qualità di partner. In prevalenza le ricerche si concentrano sul tema "Agroalimentare" (10 progetti su 14), e in particolare 3 progetti sono coordinati dall'Università di Parma e riguardano il risparmio idrico in agricoltura (Cidea), nuovi paradigmi per le macchine alimentari (Siteia.Parma con il contributo del Cipack) e l'individuazione di varietà di frumento per prevenire la celiachia (Siteia.Parma con il contributo di Biopharmanet-Tec).
Si aggiungono i temi "Salute e benessere" con il progetto di cui è capofila Biopharmanet-Tec, partner interno il Cim, sullo sviluppo di nuovi medicinali in forma di polvere; "Edilizia e Costruzioni", con il progetto guidato da Cidea sullo studio di nuovi sistemi di riscaldamento evoluti; "Meccatronica e Motoristica", con un contributo sempre del Cidea, in qualità di partner, nell'ambito di un progetto sulla refrigerazione magnetica, ricerca guidata dal laboratorio Mist E-R; "Energia e Ambiente", anche in questo caso con un progetto di cui è partner Cidea, nell'ambito del recupero energetico da biomasse provenienti dagli alvei fluviali, ricerca guidata dal laboratorio Intermech-More.

La rete dei Tecnopoli in Emilia-Romagna


Si tratta di una rete di infrastrutture, dislocate in 10 sedi nel territorio dell'Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività, servizi e strutture per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono promossi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a università, enti di ricerca ed enti locali.
Nei 10 tecnopoli trovano spazio 37 laboratori di ricerca industriale collegati a 11 centri per l'innovazione, che coinvolgono circa 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori.
Il valore complessivo degli investimenti è pari a oltre 240 milioni di euro, di cui 68 milioni per le infrastrutture, 48,8 milioni per le attrezzature scientifiche e 123,6 milioni per i contratti dei nuovi ricercatori. In totale il contributo regionale è di 141 milioni di euro, di cui 94 milioni dal Programma Fesr e 43 milioni da altre risorse regionali, mentre 90 milioni di euro provengono da università ed enti di ricerca e 14 milioni di euro dagli enti locali.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In cartellone 25 eventi nell'undicesima edizione della kermesse, che si svolge dal 27 ottobre al 20 novembre non solo nel capoluogo. Mezzetti: "Una rassegna unica nel costruire relazioni e link con elementi culturali e territoriali".

Bologna, 8 ottobre 2016

Incroci di jazz puro, musica contemporanea e suoni dalla forte connotazione geografica (latina, africana) daranno un tono di creativa sperimentazione al Bologna Jazz Festival 2016, che propone 25 eventi dal 27 ottobre al 20 novembre.
L'undicesima edizione del Bologna Jazz Festival si svolgerà nel segno di grandi esclusive concertistiche, con un gruppo 'trasgressivo' e di culto come il Kronos Quartet, Steve Coleman col vasto organico orchestrale Council of Balance, Paolo Fresu con Uri Caine e il Quartetto Alborada: saranno tutti in data unica per l'Italia. Impossibile ascoltarli altrove.
Anche la grande tradizione jazzistica sarà vista da una prospettiva che ne coglie in pieno il movimento verso l'attualità, con due band all stars come il quartetto Aziza (ovvero Dave Holland, Chris Potter, Lionel Loueke ed Eric Harland) e i Cookers (con, tra gli altri, Billy Harper, George Cables, Cecil McBee, Billy Hart).
Tra gli altri artisti in cartellone ci saranno il travolgente e magistrale trombettista Randy Brecker, che flirterà con le sonorità brasiliane del suo gruppo Balaio; nomi storici del jazz afroamericano come il pianista Barry Harris (in trio) e il contrabbassista Buster Williams (in quartetto); la squisita chitarra di Julian Lage; il quintetto del trombettista Jeremy Pelt; il trio del trombonista Samuel Blaser; il fervore brasiliano degli Azymuth e quello cubano di Horacio "El Negro" Hernandez con i suoi Italuba; il pianismo modernista di Myra Melford. In rappresentanza del jazz italiano arriveranno Daniele di Bonaventura e Giovanni Guidi; la band Frontal del pianista Simone Graziano, che accoglie nella sua front line il sax di Dave Binney; il duetto tutto percussivo con Pasquale Mirra e Hamid Drake; il trio di Matteo Bortone e il Trio Bobo (con Faso e Christian Meyer delle Storie Tese).

Il programma del Bologna Jazz Festival 2016 è stato presentato a palazzo d'Accursio, presenti tra gli altri gli assessori alla Cultura della Regione, Massimo Mezzetti, e del Comune di Bologna Bruna Gambarelli, oltre Federico Mutti, presidente del Bologna Jazz Festival, Francesco Bettini, direttore artistico e rappresentanti degli sponsor privati.
"Sono veramente contento di salutare anche quest'anno uno degli eventi di eccellenza della nostra programmazione regionale- ha dichiarato l'assessore Mezzetti-, da noi sostenuto nell'ambito dei finanziamenti correlati alla Legge 13. Di questo festival voglio sottolineare la crescente capacità di creare link con le altre realtà culturali e territoriali: la rete creata non solo con teatri ma anche con musei, scuole musicali, jazz club, altri festival dimostra la capacità unica di questa rassegna nell'invadere positivamente la città".

Oltre a toccare i principali teatri bolognesi (Teatro Auditorium Manzoni, Teatro Duse, Unipol Auditorium), il Bjf 2016 sarà diffuso a largo raggio sul territorio cittadino: i più celebri jazz club (Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè e Barazzo Live) e altre location ospiteranno i numerosi live, il progetto didattico, le master class e gli altri eventi che formeranno il vasto programma del festival. Immancabile la trasferta del festival a Ferrara, dove anche quest'anno il Torrione Jazz Club accoglierà diverse serate musicali, mentre è una novità lo spostamento per una serata al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia.
Un altro artista coinvolto nel Bjf 2016, in collaborazione con BilBOlBul e Cheap on Board, è il pittore e illustratore Gianluigi Toccafondo, al quale è stata affidata la creazione di numerose opere originali per l'immagine visiva del festival: lavori che verranno esposti in una mostra oltre che vere e proprie opere d'arte per l'affissione stradale. Toccafondo sarà anche protagonista del prologo del festival: alcuni suoi cortometraggi d'animazione saranno sonorizzati dal vivo dal collettivo afro-jazz C'mon Tigre (27 ottobre al Teatro Antoniano, in collaborazione con Il Covo e Bpm Concerti).

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall'Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.

In allegato: il programma nel dettaglio e un'immagine creata per il festival dall'artista Gianluigi Toccafondo

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

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