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 Domenica 11 maggio alle 10 l’Aula Magna dell’Università ospita la lectio magistralis del celebre fotografo di moda -

 

Reggio Emilia, 29 aprile 2014 -

 “La Fotografia: arte applicata” è il titolo dell’iniziativa che CNA Reggio Emilia e CNA Emilia Romagna in collaborazione con AFIP, l’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, promuovono nell'ambito di Fotografia Europea 2014. Domenica 11 maggio dalle 10 alle 13, presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio in viale Allegri 9, il celebre fotografo di moda e Presidente onorario dell’AFIP Giovanni Gastel dialoga con il giornalista Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e blogger di Fotocrazia.

 

Una lectio magistralis in cui il fotografo milanese ripercorre le tappe della sua sfolgorante carriera, dagli anni della gavetta all’esperienza delle riviste Vogue Italia e Mondo Uomo e Donna con Flavio Lucchini e Gisella Borioli. Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi.La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea, Germano Celant. 

 

Un percorso emozionante che potrà essere fonte di ispirazione per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia e ai quali Giovanni Gastel darà dei consigli nella parte finale della sua intervista.

 

Secondo Giuliano Ferrari, Presidente provinciale di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato: “È un evento straordinario che permette di conoscere più da vicino un personaggio di indiscutibile pregio apprezzato non solo dagli “addetti ai lavori”. Il suo modo di pensare fuori dagli schemi e il suo impegno attivo nel promuovere l’inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi, sia cresciuti nel suo studio, che incontrati durante numerosi workshop, lo rendono un esempio importante da seguire per i professionisti del domani”.

 

Per ulteriori informazioni e prenotazioni entro il 9 maggio rivolgersi a Teresa Salvino, tel. 0522-356395, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

 

 

Dal 30 aprile al 4 maggio luna park, spazi commerciali, mostre ed intrattenimento: La tradizionale rassegna di artigianato, gastronomia, mostre d'arte, attrezzature, macchine agricole e luna park organizzata insieme alla Pro Loco locale -

 

Novellara (RE) 28 aprile 2014 –

A Novellara è in programma dal 30 aprile al 4 maggio la 411ª edizione della Fiera di San Cassiano. La tradizionale rassegna di artigianato, gastronomia, mostre d’arte, attrezzature, macchine agricole e luna park organizzata insieme alla Pro Loco locale si svolgerà nella suggestiva cornice del centro storico gonzaghesco di Novellara. In particolare Novellara vanta la possibilità di ospitare la mostra mercato e tutte le attrazioni del luna park in Piazza Unità d’Italia, mentre il mercatino dell’ingegno e gli spazi commerciali in via Cavour e Borgonuovo, tutti i giorni della fiera dal 30 aprile al 4 maggio.

 

Tutte le sale espositive della Rocca e del paese sono “teatro” delle esposizioni e mostre dedicate alla cultura e alla storia locale. 

 

Giovedì 1 maggio: al via la fiera e grande concerto – Giovedì 1 maggio l’amministrazione comunale inaugura nel cortile della Rocca alle ore 10.30, come da tradizione, la Fiera di San Cassiano. Quest’anno lo farà in compagnia dei volontari AUSER, impegnati da diversi mesi, nel restauro e recupero dei pezzi provenienti dal Museo della Civiltà Contadina, chiuso a seguito del terremoto del 1996. A loro, che quotidianamente offrono tempo e attenzioni al recupero del nostro recente passato, l’amministrazione vuole dedicare questa festa tradizionale. Inoltre, torna per la seconda edizione il Concerto del Primo Maggio, a cura di Live is Life, nel cortile della Rocca, in compagnia della tribute band Ma Noi No, Amara mente (Negramaro), Siamo Soli (Vasco Rossi) e molti altri, a partire dalle ore dalle ore 15.30, con possibilità di punto ristoro aperto dalle 14.00.

 

1 – 3 e 4 maggio spazio alle alla storia locale – La fiera diventa occasione di promozione e valorizzazione della cultura, dell’arte, della storia locale e di antichi saperi. Iniziamo con la mostra “Rinascite” dell’artista novellarese Daniele Vezzani, che sarà ospitata fino all’11 maggio nelle sale del Museo Gonzaga. 

Il titolo della mostra “Rinascite” è il filo conduttore della esposizione e si riferisce alla serie di quadri che riprendono disegni e dipinti di pittori famosi del passato e li ricollocano, giocando con ironia, nel presente. Il tratto che accomuna tutte le opere esposte è la grande maestria nel disegno, dell’artista che ha già avuto occasione di esporre le proprie opere in importanti e numerose mostre personali e collettive - a tal proposito si segnala , ad esempio, la Biennale di Venezia 2011. La mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Novellara, rimarrà aperta in occasione della fiera dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Sabato 3 maggio solo al pomeriggio.  

Le allieve del corso “Reggio Ricama” al Circolo Ricreativo Aperto Novellarese promuovono la “Mostra di ricami” realizzati durante i loro corsi, presso la sala del Fico (ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 21.00) e sotto al porticato della Rocca. Si entrerà così nel dettaglio delle varie tecniche di ricamo come “punto madama”, “punto umbro, varie sfilature e si potrà godere di preziose e interessanti lavorazioni per le occasioni più importanti: dalla dote per le figlie, ai corredini per i neonati, dagli elementi di decoro per la casa, all’intimo di una volta. I volontari AUSER, che saranno ringraziati pubblicamente durante l’inaugurazione di domenica 1 maggio, esporranno per tutti i giorni della Fiera di San Cassiano, lungo il porticato della Rocca e nell’ex ghiacciaia collocata nei sotterranei della Rocca alcuni dei pezzi più curiosi, strani e inusuali recuperati dal Museo della Civiltà contadina (ore 10.00 – 12.30 e 15.00 - 18.30). Nella Spezieria dell’ex Convento dei Gesuiti in Viale Roma, l’artista Giuseppe Martucci espone le sua opere pittoriche fino al 25 maggio (ore 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.30).

Il Circolo ricreativo di Via veneto 30 partecipa per la prima volta al Circuito OFF di Fotografia Europea di Reggio Emilia con una mostra dal titolo “Vedere. Uno sguardo infinito”. Il Circolo impegnato da tempo nel qualificare la sua attività promuovendo altre iniziative oltre a quelle tradizionali, ha allacciato un rapporto organico con un gruppo di artisti reggiani col quale sono state realizzate una serie di mostre di pittura. La mostra del Circuito OFF nasce a seguito di due corsi base sulla fotografia digitale e alla disponibilità di otto fotografi volontari all'interno del Circolo. Saranno in mostra alcuni scatti particolari, insoliti, nelle atmosfere e negli ambienti, di Novellara. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 18.30 fino al 31 maggio.

In Sala Polivalente prosegue la mostra “La Guerra d’Etiopia” – con gli occhi e con la voce di due novellaresi. La mostra, documentale e fotografica, era inserita nelle iniziative della Festa della Liberazione, ma prosegue per tutta la durata della Fiera per regalare un viaggio di consapevolezza nella realtà della Guerra vista attraverso i racconti di due giovani novellaresi. La mostra a cura di Adorina Catalano e Giuliano Ariosi è promossa da Auser Novellare e vede il contributo di Elsa Santini e Wilma Lanza. Orari apertura: 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30.  

 

1 e 4 maggio  - Scoprire la Rocca ed i suoi tesori – Giovedì 1 maggio e domenica 4 maggio i bambini delle classi quinte delle Scuole elementari di Novellara faranno da “Piccoli Ciceroni” al Museo Gonzaga. Ognuno “adotterà” una sala e ne esporrà i quadri e ricca collezione di Vasi dell’antica Spezieria dei Gesuiti. L’iniziativa, già molto apprezzata e partecipata negli anni scorsi, si svolgerà solo al mattino (ore 10.00 -12.30) e sarà un’occasione per vedere - con occhi diversi - il patrimonio storico-artistico conservato nel Museo. L’archivio storico sarà aperto ai visitatori perché ospiterà la raccolta di “Immagini sacre di Novellara” a cura della collazionatrice Antonella Rapacchi (ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30). La mostra sarà aperta anche sabato 10 maggio.

L’Acetaia comunale, collocata nel sottotetto della Rocca, sarà aperta per assaggi e visite guidate a cura del gruppo di volontari promotori dell’Acetaia Comunale l’ 1 e 4 maggio dalle ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30.

 

Sabato 3 maggio - Generazioni CCR si danno appuntamento in via Garibaldi - La Fiera di San Cassiano diventa l’occasione per tanti nostalgici della Casa di Vacanze CCR di Igea Marina di ritrovarsi ad un aperitivo di presentazione del libro “Generazioni CCR” che verrà presentato, sabato 3 maggio alle ore 17.30 sotto ai portici di Corso Garibaldi dove sarà attivo per tutta la durata della Fiera uno spazio a cura di Progetto Giovani. In una cornice scenografica, arricchita da arredi originali provenienti direttamente dalla sede di Viale Pinzon 340, spiccano novellaresi d’eccezione che porteranno la loro personale testimonianza e ricordi: tra gli invitati il Dott. Marco Ruini che nella prima fase della sua carriera medica aveva prestato servizio presso la struttura, e il DJ Pietro Casarini che aveva partecipato ai turni della colonia estiva da bambino. La presentazione, a cura di Progetto Giovani, Biblioteca comunale e Centro Lucio Lombardo Radice, sarà arricchita con video inediti registrati all’interno della struttura con un cicerone di eccezione…l’inossidabile bagnino Eugenio.      

Sempre sotto ai portici di Corso Garibaldi, per tutto il periodo della Fiera sarà visitabile a tutti la Mostra fotografica “CCR: 40 anni di colonia vista dai novellaresi”  con foto e documenti che vanno dai primi anni ’60 fino alla chiusura avvenuta nel 2002 a cura del Centro Culturale Lucio Lombardo Radice

 

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

150 scatti che ripercorrono la storia della fotografia dalla seconda metà dell’Ottocento alla metà del Novecento attraverso i più grandi interpreti di sempre: Man Ray, Paul Strand, André Kertész, Edward Weston e molti altri -

 

Reggio Emilia, 28 aprile 2014 -

 

L’esposizione promossa e organizzata dal Museo d’arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, e curata da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, è composta da 150 sceltissime fotografie della prestigiosa collezione “FOTOGRAFIS” di Bank Austria – Gruppo UniCredit e viene presentata in anteprima nazionale a Palazzo Magnani a Reggio Emilia dal 2 maggio al 13 luglio 2014

“FOTOGRAFIS” è una raccolta eccezionale per numero e qualità di opere, costituita da oltre 600 fotografie acquisite in una decina d'anni dal 1975 al 1985 e da allora mai smembrata, rimasta integra nella forma che era stata prevista dai suoi iniziatori. Dal 2009 la raccolta è depositata in comodato gratuito al Museo d’arte moderna di Salisburgo, dove è conservata e valorizzata, e dove nell'ottobre di quest'anno si è tenuta una grande mostra, accompagnata da un ricco catalogo illustrato. 

 

La mostra “Un secolo di grande fotografia. I capolavori FOTOGRAFIS Bank Austria – UniCredit Art Collection” di Palazzo Magnani presenta, in una sequenza inimitabile, l'evoluzione della fotografia dalle origini sino agli anni Settanta: si parte con gli iniziatori del mezzo come ad esempio Nadar, e con i primi grandi protagonisti, da Frances Frith a Eadweard Muybridge, da Bertall a Frederick Evans, fino a Julia Margaret Cameron. Le prime, splendide testimonianze fotografiche dei viaggi in Oriente, e insieme il desiderio di raccontare la realtà quotidiana, di realizzare ritratti somiglianti come mai prima, la competizione instaurata da subito con la pittura. Si prosegue poi con i protagonisti della stagione del pittorialismo, uno dei momenti cruciali e più affascinanti dell'evoluzione del linguaggio fotografico in chiave artistica: in questa sezione si segnalano tra gli altri i nomi di Heinrich Kühn, Edward Steichen, Alfred Stieglitz, František Drtikol, attraverso opere che sono autentici capolavori dell'arte fotografica dei primi decenni del XX secolo.

 

Il punto di maggiore richiamo dell’esposizione è probabilmente quello appena successivo a questa stagione, ed è quello della cosiddetta fotografia modernista, o delle avanguardie. In questa sezione si trovano i nomi di Eugène Atget, Man Ray, Alexander Rodchenko, Herbert Bayer, Edward Weston, Paul Strand, André Kertész, August Sander, Walker Evans, gli autori che sono entrati non solo nella storia della fotografia, ma nell'immaginario collettivo del secolo. I rayographs di Man Ray, le distorsioni di Kertész, i ritratti di Sander sono altrettante icone del Novecento, hanno influenzato generazioni di fotografi, artisti, pubblicitari, e insieme hanno dato un'immagine indimenticabile di quegli anni e di quella realtà storica e sociale. Assieme ad essi, va anche segnalata la presenza di autori meno noti al grande pubblico ma di grandissima qualità, che permettono di avere una visione più ampia del panorama fotografico tra anni Venti e Trenta del Novecento.

Anche la fotografia di reportage e di stretto legame con gli avvenimenti del tempo è ben rappresentata nella mostra, con esempi di Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke White, Weegee, Lee Friedlander, Elliot Erwitt e molti altri a testimonianza di una volontà di raccogliere le diverse voci e le diverse anime della fotografia: con questo principio si arriva agli anni del dopoguerra e in particolare ai Sessanta e Settanta, nei quali emergono figure come quella di Otto Steinert, Mario Giacomelli, Diane Arbus, Arnulf Rainer, in una chiusura ideale sul confine tra fotografia di documentazione e fotografia concettuale, che segna la nascita di una nuova stagione. 

 

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e per tutti coloro che intendono ripercorrere la storia della fotografia nella sue massime espressioni.

 

Tutti gli autori in mostra: Nadar, Fenton, Muybridge, Carroll, Bertall, Frith, Frederick Evans, Steichen, Kuhn, Nahr, Cameron, D'ora, Coburn, Stieglitz, Rusizcka, Rossler, Taborski, Novak, Mucha, Drtikol, Weston, Atget, Bellocq, Fleischmann, Benda, Sander, Henle, Renger Patzsch, Becher, Rubelt, Mantz, Hoffmann, Lukas, Blossfeldt, Seidenstucker, Stieglitz, Hine, Strand, Walker Evans, Bourke White, Weston, Funke, Outerbridge, Loew, Schawinsky, Weston, Steinert, Struwe, Bruguiere, Bayer, Man Ray, Rodcenko, Hausmann, Kertesz, Tabard, Friedlander, Erwitt, Horst, Cartier-Bresson, Giacomelli, Weegee, Arbus, Krims, Willman, Muller Pohle, Wachter, Export, Rainer, Becher.

 

La mostra, curata da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, è frutto di un progetto prodotto e promosso dal Museo d’arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani, con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Pietro Manodori, Camera di Commercio di Reggio Emilia, in collaborazione con UniCredit, con il contributo di Landi Renzo spa e CCPL Reggio Emilia; media partner: Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti.

 

Domenica 4 maggio 2014

Ore 12.00_ Musei Civici_Palazzo San Francesco

Collezionare fotografie nell’età post-fotografica

Walter Guadagnini dialoga con Urs Stahel e con Margit Zuckriegl  

Conferenza nell’ambito di Fotografia Europea in collaborazione con Fondazione Palazzo Magnani.

L’incontro vede Walter Guadagnini, storico della fotografia e Presidente della Commissione Artistica UniCredit, dialogare con Urs Stahel, iniziatore e direttore per vent’anni del Fotomuseum di Winterthur e oggi responsabile delle collezioni del neonato MAST di Bologna, e con Margit Zuckriegl, curatrice della fotografia al Museum der Moderne Rupertinum di Salisburgo. Si confronteranno dunque diverse esperienze e diversi modelli di collezionismo, da quello universalistico di FOTOGRAFIS a quello specialistico del MAST, cercando così di capire quale possa essere il senso di una raccolta fotografica in un’era caratterizzata dalla materializzazione dell’oggetto fotografico, dalla sua diffusione nella rete e, contemporaneamente, dalla presenza di un mercato fotografico mai così ricco come in questo momento.

Promossa da Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Fondazione Palazzo Magnani nell'ambito di Fotografia Europea, la mostra è inserita nell’ambito di FOTOGRAFIA EUROPEA 2014

 

 

Un secolo di grande fotografia

I capolavori FOTOGRAFIS Bank Austria – UniCredit Art Collection

Reggio Emilia, Palazzo Magnani

2 maggio – 13 luglio 2014

UniCredit Art Collection - Sammlung FOTOGRAFIS Bank Austria - Museum der Moderne Salzburg

 

Promossa dal Museo di arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, Camera di Commercio di Reggio Emilia e della Fondazione Cassa Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, in collaborazione con UniCredit, con il contributo di CCPL Reggio Emilia, Landi Renzo spa, Casalgrande Padana; Media Partner Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti.

 

Mostra a cura di Walter Guadagnini e Margit Zuckriegl 

ORARI (la biglietteria chiude un’ora prima)

2 maggio apertura al pubblico dalle ore 20.00 alle 23.00

Dal 3 maggio al 15 giugno

Dal martedì al giovedì 10.00-13.00 /16.00-19.00

Venerdì, sabato e festivi 10.00-19.00 

Dal 17 giugno al 13 luglio

Dal martedì alla domenica 16.00-23.00

lunedì chiuso

 

APERTURE STRAORDINARIE

17 maggio Notte Europea dei Musei 10.00-23.00

2 giugno Festa della Repubblica 10.00-19.00

 

INGRESSI

Intero € 9,00; Ridotto € 7,00; Studenti € 5,00

(Con il biglietto della mostra di Palazzo Magnani si ha diritto all'ingresso ridotto a FE 2014 e viceversa)

 

VISITE GUIDATE

visita guidata per gruppi da 2 a 20 persone: 60,00 euro per la visita guidata + ingresso ridotto

per gruppi da 21 fino a 26 persone: 3,00 a persona per la visita guidata + ingresso ridotto

per classi di studenti: 2,00 euro per la visita guidata + ingresso studenti

visita guidata in lingua: 100 euro + ingresso ridotto

 

VISITE GUIDATE IN PROGRAMMA

DalDal 3 maggio al 15 giugno: ogni sabato e domenica ore 16.00 (3,00 euro + ingresso ridotto - necessaria la prenotazione)

Dal 17 giugno al 13 luglio: ogni sabato e domenica ore 21.00 (3,00 euro + ingresso ridotto - necessaria la prenotazione)

 

PER INFORMAZIONI

Fondazione Palazzo Magnani

Corso Garibaldi, 29 – 42121 Reggio Emilia

Tel. 0522 454437 – 444446 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.palazzomagnani.it

 

(Fonte: UniCredit)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Venerdì 2 maggio si apre la nona edizione di Fotografia Europea, quest'anno dedicata alla visione e allo sguardo: dalla lezione di Luigi Ghirri alla moderna società dell'immagine. Tra le mostre più attese Sarah Moon, Herbert List, Adam Broomberg & Oliver Chanarin. Partecipa anche l'agenzia Magnum Photos. Esposizioni aperte fino al 15 giugno -

 

 

Reggio Emilia, 26 aprile 2014 - di Ivan Rocchi -

Con le giornate inaugurali dal 2 al 4 maggio 2014 prende il via la nona edizione di Fotografia Europea dedicata a "Vedere. Uno sguardo infinito". Promossa dal Comune di Reggio Emilia, la manifestazione si è ritagliata negli anni uno spazio sempre crescente nel panorama nazionale e internazionale delle mostre dedicate alla fotografia. Prendendo spunto dalla lezione del maestro Luigi Ghirri, quest'anno sarà la riflessione sullo sguardo a fare da filo conduttore ai vari eventi e installazioni, che coinvolgeranno artisti di livello internazionale come Sarah Moon, Herbert List, Adam Broomberg & Oliver Chanarin. Si segnala inoltre la partecipazione della celebre agenzia Magnum Photos.


Quello dell'artista reggiano Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) è senza dubbio un nome destinato a suscitare notevole interesse tra il pubblico. Nata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, presentata nel 2013 al Maxxi di Roma e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio, la mostra "Pensare per immagini" approda a Fotografia Europea nella cornice dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia. E' suddivisa in tre sezioni tematiche (Icone, Paesaggi, Architetture), che permettono di ripercorrere le fasi della ricerca artistica di Ghirri, i luoghi e le storie immortalate, spesso lungo l'amata via Emilia.


Ma Ghirri non è l'unico fotografo di punta di Fotografia Europea, che resterà aperta fino al 15 giugno: infatti sarà presentata in anteprima mondiale ai Chiostri di San Domenico la mostra "Divine Violence", a cura di Walter Guadagnini, prima assoluta del nuovo lavoro "Holy Bible" di Adam Broomberg & Oliver Chanarin. La raccolta è incentrata sul tema del conflitto, scandagliato utilizzando il rapporto tra parola e fotografia, a partire dalle annotazioni ritrovate su una Bibbia appartenuta al celebre drammaturgo, regista teatrale e poeta Bertolt Brecht. Il libro fotografico è protagonista anche nell'esposizione a cura di Elio Grazioli, intitolata "Senza meta. Il libro come pensiero fotografico": 60 volumi d'autore nei quali diversi artisti ripropongono l'idea del libro come luogo ideale di deposito del pensiero fotografico.


Vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Grand Prix National de la Photographie nel 1995 e il Prix Nadar nel 2008, la fotografa francese Sarah Moon è presente a Fotografia Europea 2014 con due mostre, entrambe curate da Laura Serani: "Alchimies", una grande esposizione personale esposta ai Chiostri di San Pietro, e "Journal de Voyage", produzione esclusiva realizzata su invito del festival ed esposta a Palazzo San Francesco, che inaugura per l'occasione una nuova sezione la cui ristrutturazione porta la firma dell'architetto Italo Rota.


Ospite speciale dell'edizione 2014 di Fotografia Europea è Magnum Photos. La storica agenzia è protagonista di diversi appuntamenti, il primo dei quali consiste nella retrospettiva "The Magical in Passing", curata da Peer-Olaf Richter e dedicata a Herbert List. Nel contesto della sezione Host, durante le giornate inaugurali, sono in programma una serie di incontri, proiezioni, workshop ed esposizioni promosse da Magnum Photos. Come la collettiva "No Place Like Home", a cura di Francesco Zanot, in cui otto fotografi contemporanei si confrontano col tema dell'abitare.


Dalla collezione sull'industria della Fondazione MAST di Bologna provengono invece le immagini della mostra curata da Urs Stahel e presentata ai Chiostri di San Pietro in collaborazione con GD4 PhotoArt. "Il lavoro e i lavoratori dopo la guerra", del viennese Erich Lessing, uno dei più attenti testimoni di quella straordinaria fase di ricostruzione sociale, umana e industriale che furono in Europa i primi decenni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.


Completano l'elenco delle esposizioni alcuni lavori di apprezzati artisti italiani, ospitati nella Galleria Parmeggiani, nei Chiostri di San Pietro e nella Sinagoga di via dell'Aquila. Ma ci saranno anche il progetto Speciale Diciottoventicinque, dedicato ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni, e la mostra Illusionismo Surreale, in cui trecento cartoline trasporteranno il visitatore nel mondo della fotografia di inizio XX secolo, tra fantasie impossibili, sogni misteriosi e dive dal sapore molto vintage. Infine la kermesse propone una selezione a cura di Laura Gasparini con opere tratte dalla Collezione Fotografia Europea, conservata nella fototeca della biblioteca Panizzi e forte dei lavori di quasi duecento fotografi che si sono alternati nel corso delle passate edizioni.
Ulteriori informazioni – dalle location delle mostre agli appuntamenti del circuito Off – sono disponibili sul sito www.fotografiaeuropea.it.

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Il progetto prevede fra la partecipazione di due studenti al Master Biennale di alta formazione sull'immagine contemporanea per il biennio 2014-2016, tenuto da Fondazione Fotografia Modena. Scadenza presentazione richieste: 30 maggio -

 

Modena, 26 aprile 2014 - 

La Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia (www.fondazionecarispezia.it), la Fondazione Fotografia Modena (www.fondazionefotografia.org) e l’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia hanno sottoscritto un accordo per un progetto di collaborazione nel campo delle arti visive che coinvolgerà il CAMeC e giovani artisti spezzini.

L’accordo nasce dalla sinergia avviata da Fondazione Carispezia con Fondazione Fotografia Modena, società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, centro espositivo e di formazione di eccellenza interamente dedicato alla fotografia e all’immagine contemporanea. Fondazione Fotografia Modena produce e organizza sia nei propri spazi, sia al di fuori del territorio modenese, mostre ed eventi legati alle sue numerose collezioni private e agli archivi fotografici. Tra le mostre organizzate da Fondazione Fotografia Modena spiccano per prestigio e successo di pubblico le monografiche dedicate ad Ansel Adams, Daido Moriyama, Edward Weston e Walter Chappell; tra gli artisti in collezione invece, tra gli altri, Diane Arbus, Robert Frank, Yasumasa Morimura, Ai Weiwei, Hiroshi Sugimoto, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri.

Il progetto prevede fra l’altro la partecipazione di due studenti al Master Biennale di alta formazione sull’immagine contemporanea per il biennio 2014-2016, tenuto da Fondazione Fotografia Modena. A questo proposito Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia si impegna a sostenere la copertura totale delle spese di iscrizione. La richiesta per la partecipazione è regolata da un bando disponibile sul sito web della Fondazione Carispezia e dovrà essere inoltrata entro il 30 maggio 2014. La selezione dei partecipanti sarà a cura di una commissione formata da tre membri, indicati rispettivamente da Fondazione Carispezia, Fondazione Fotografia Modena e CAMeC. Il master, che avrà inizio a ottobre 2014, è una scuola di respiro internazionale rivolta a giovani talenti e professionisti interessati ad approfondire le proprie conoscenze teoriche e pratiche nel campo della fotografia e del video d’artista. Le classi hanno un numero di iscritti massimo pari a 20 studenti. Nomi di spicco anche tra i docenti del master: Sandra Phillips, Christine Frisinghelli, Mario Cresci, Roberta Valtorta, Vincenzo Castella e Filippo Maggia sono infatti alcune delle figure di rilievo nell’ambito dell’immagine contemporanea internazionale coinvolti nell’insegnamento e nella formazione dei giovani artisti.

 

(Fonte: ufficio stampa CAMeC.)

 

 

Il progetto prevede fra la partecipazione di due studenti al Master Biennale di alta formazione sull'immagine contemporanea per il biennio 2014-2016, tenuto da Fondazione Fotografia Modena. Scadenza presentazione richieste: 30 maggio -

 

Modena, 19 aprile 2014 - 

La Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia (www.fondazionecarispezia.it), la Fondazione Fotografia Modena (www.fondazionefotografia.org) e l’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia hanno sottoscritto un accordo per un progetto di collaborazione nel campo delle arti visive che coinvolgerà il CAMeC e giovani artisti spezzini.

L’accordo nasce dalla sinergia avviata da Fondazione Carispezia con Fondazione Fotografia Modena, società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, centro espositivo e di formazione di eccellenza interamente dedicato alla fotografia e all’immagine contemporanea. Fondazione Fotografia Modena produce e organizza sia nei propri spazi, sia al di fuori del territorio modenese, mostre ed eventi legati alle sue numerose collezioni private e agli archivi fotografici. Tra le mostre organizzate da Fondazione Fotografia Modena spiccano per prestigio e successo di pubblico le monografiche dedicate ad Ansel Adams, Daido Moriyama, Edward Weston e Walter Chappell; tra gli artisti in collezione invece, tra gli altri, Diane Arbus, Robert Frank, Yasumasa Morimura, Ai Weiwei, Hiroshi Sugimoto, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri.

Il progetto prevede fra l’altro la partecipazione di due studenti al Master Biennale di alta formazione sull’immagine contemporanea per il biennio 2014-2016, tenuto da Fondazione Fotografia Modena. A questo proposito Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia si impegna a sostenere la copertura totale delle spese di iscrizione. La richiesta per la partecipazione è regolata da un bando disponibile sul sito web della Fondazione Carispezia e dovrà essere inoltrata entro il 30 maggio 2014. La selezione dei partecipanti sarà a cura di una commissione formata da tre membri, indicati rispettivamente da Fondazione Carispezia, Fondazione Fotografia Modena e CAMeC. Il master, che avrà inizio a ottobre 2014, è una scuola di respiro internazionale rivolta a giovani talenti e professionisti interessati ad approfondire le proprie conoscenze teoriche e pratiche nel campo della fotografia e del video d’artista. Le classi hanno un numero di iscritti massimo pari a 20 studenti. Nomi di spicco anche tra i docenti del master: Sandra Phillips, Christine Frisinghelli, Mario Cresci, Roberta Valtorta, Vincenzo Castella e Filippo Maggia sono infatti alcune delle figure di rilievo nell’ambito dell’immagine contemporanea internazionale coinvolti nell’insegnamento e nella formazione dei giovani artisti.

 

(Fonte: ufficio stampa CAMeC.)

 

 

Si apre venerdì 4 – e prosegue fino al 25 aprile – una rassegna fotografica d'autore che intende valorizzare (come già sperimentato in passato) il lungo corridoio al primo piano, trasformandolo da luogo di transito ad area in cui sia possibile una socializzazione o un momento di riflessione estetica.

Piacenza, 3 aprile 2014

 

Una mostra al Polichirurgico, per dare nuova valenza agli spazi comuni dell’ospedale. Si apre venerdì 4 – e prosegue fino al 25 aprile – una rassegna fotografica d’autore che intende valorizzare (come già sperimentato in passato) il lungo corridoio al primo piano, trasformandolo da luogo di transito ad area in cui sia possibile una socializzazione o un momento di riflessione estetica.
Intitolata Fratture/Suture, la mostra antologica raccoglie gli scatti di Roberto Alessandrini, chirurgo ortopedico che lavora in ospedale. L’inaugurazione è prevista per venerdì 4 aprile alle ore 11 alla presenza di Giuseppe Arcari, direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Piacenza.



Lo specialista si è avvicinato alla fotografia da autodidatta seguendo gli insegnamenti del padre che gli ha trasmesso questa passione. Ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali e nel 2011 ha vinto il concorso di Repubblica.it per il miglior scatto a tema naturalistico. Nel 2013 ha esposto per la sua prima mostra personale, nella galleria Biffi Arte di Piacenza.

 

Alessandrini rid



La sua fotografia è estratta da una sorta di continuità tra spazio e tempo con una lacerazione imprecisa, un taglio, una frattura "scomposta" per dirla in termini chirurgici, che per altro Alessandrini conosce molto bene. Sembra allora più immediato cercare l'immagine riunita, quell'immagine che ha subito un ritrovamento e che si vede contrapposta a un'altra per analogia o opposizione.

Alessandrini è specializzato in traumatologia sportiva e artroscopia. Da venticinque anni è medico del Lions Rugby di Piacenza e della Nazionale italiana di Rugby. Attualmente è anche medico della nazionale italiana di rugby under 20.

La mostra Fratture/Suture è stata realizzata con la collaborazione di Donatella Ferrari, PhD in Design e Tecnologie per la valorizzazione dei Beni culturali e assistente del professor Philippe Daverio.

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)

 

Ogni fotografia viene abbinata dall'autore ad un antico proverbio sull'argomento, mettendo così in luce il ruolo dei vino nell'ambito della socializzazione, dello scambio di idee, del confronto. 

Parma, 18 marzo 2014 - 

“Ho fotografato una delle tante feste che si tengono a settembre sulla raccolta e pigiatura dell’uva, fatta coi piedi, come avveniva una volta. La rappresentazione era rivolta ai ragazzi, che sono stati invitati a rivivere per un giorno le emozioni delle generazioni passate.”

Con queste parole Guglielmo Pessina ci spiega come sono nati gli scatti esposti al Polivalente Pasolini di  Monticelli Terme nell’ambito di una personale che verrà inaugurata sabato 22 marzo alle ore 18, alla presenza dell'Autore e dell'Assessore alla Cultura Valerio Fontanesi.

Ogni fotografia viene abbinata dall’autore ad un antico proverbio sull’argomento, mettendo così in luce il ruolo dei vino nell’ambito della socializzazione, dello scambio di idee, del confronto.  “Bevi il vino ma non il giudizio”, “Il troppo vino ammazza l’uomo”: nei proverbi ritroviamo tutto ciò che di positivo e salutista è legato alla buona tavola, al bere senza eccessi, ad una tradizione ed una cultura secolari che si apprendevano innanzitutto in ambito familiare.

Un invito quindi al consumo consapevole e moderato di un alimento attorno al quale nel corso dei secoli si è andata costruendo una vera e propria civiltà, che con i suoi riti e ritmi permea ancora profondamente la società contemporanea.

La mostra, allestita nella sala riunioni al 1° piano del Polivalente Pasolini di Monticelli Terme, sarà visitabile fino alla fine di maggio nei seguenti orari:

  • Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle 14,30 alle 18,30
  •  Martedì e Sabato dalle 9 alle 12,30  

 

L’autore

Guglielmo Pessina nasce a Parma nel 1952. Giovanissimo, entra come apprendista fotografo nello studio del famoso pittore-fotografo Libero Tosi, dove rimane sino al marzo 1971. Una scuola di fotografia, ma soprattutto di vita, molto importante: lo studio di Tosi era frequentato da intellettuali ed artisti locali, architetti ed insegnanti di storia dell’arte, dai quali il giovane apprendista coglie spunti ed insegnamenti preziosi.

L’attività professionale di commercialista lo allontana a lungo dalla fotografia attiva, ma la passione per la macchina fotografica non muore mai. Dopo tanti anni Pessina riprende a fotografare con immutato entusiasmo. Da alcuni anni il suo obiettivo va alla ricerca prevalentemente di materiali eterogenei di recupero, logorati dal tempo e dall’uso, che comunque hanno perso la loro forma statica ed oggettuale originaria, considerando la materia contemporaneamente nel suo significato di “cosa” e di “segno”.

Nel novembre 2013 la mostra personale “Metalli, colori e forme”, allestita  presso la libreria UBIK di Parma, ha incontrato favorevoli critiche ed un riscontro positivo da parte dei numerosi visitatori.

 

In allegato la locandina scaricabile

 

(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montechiarugolo (PR))

 

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Il tema quest'anno è 'Vedere. Uno sguardo infinito'. si terrà dal 2 maggio al 15 giugno -

Reggio Emilia, 13 febbraio 2014 -

Il festival della Fotografia Europea di Reggio spegnerà quest'anno 9 candeline con il tema 'Vedere. Uno sguardo infinito'. Nata come Settimana della Fotografia Europea, nel tempo la manifestazione si è espansa - quest'anno si terrà dal 2 maggio al 15 giugno - e ha prodotto numerosi eventi collaterali. Tra questi c'è il circuito Off, dove privati cittadini, professionisti, semplici appassionati oppure studenti possono mettere in mostra le loro opere. Chiusa la parte ospitata nelle sedi, resta ancora tempo fino al 28 febbraio per partecipare a quella on line.
Ogni mostra è un valore aggiunto alla rassegna, e il connubio pubblico-privato è fondamentale per Fotografia Europea. Numerosi spazi insoliti vengono trasformati in gallerie d'arte: ad esempio negozi, alberghi, bar, ristoranti, circoli, ospedali, poi scuole, teatri, case private. Il Circuito Off di Fotografia Europea vuole così risvegliare il lato creativo delle persone e far scattare in città la ricerca al talento nascosto della manifestazione. Ma esiste anche una finestra virtuale, il Portfolio on line, che include in ogni edizione diversi progetti provenienti da ogni parte d'Italia. Durante le giornate inaugurali saranno premiati il miglior progetto del circuito Off e dei Portfolio on line.
Il progetto fotografico, dedicato al tema centrale dell'edizione 2014, dovrà essere caricato e inserito nella sezione Off del sito www.fotografiaeuropea.it.Una maschera presente nel sito alla sezione Off permetterà d'inserire tutte le informazioni riguardanti il portfolio online (titolo, concept, ecc). Non è possibile partecipare con più progetti.
Per info e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Prosegue la mostra fotografica di Norman H. Gershman promossa da Istoreco "Besa: un codice d'onore. Albanesi musulmani che salvarono gli ebrei durante la Shoah", visitabile tutte le domeniche fino alle 2 febbraio presso il Museo Gonzaga all'interno della Rocca di Novellara (orario d'apertura 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30). Ingresso gratuito.

Novellara (RE) 23 gennaio 2014 –

BESA racconta , con immagini e parole, i testimoni diretti della solidarietà dell'Albania della guerra, concentrandosi su chi allora era bambino e oggi può raccontare quanto accaduto. A partire dai numeri. Nel 1933 l'Albania contava 803mila abitanti, fra cui solamente 200 ebrei. Ma quasi duemila profughi arrivarono dalla Germania dopo il 1933 e l'arrivo di Hitler al potere, ed altre migliaia vi cercarono rifugio dopo il conflitto. Nel 1943, quando il paese è stato occupato dai nazisti e comprende porzioni di territorio montenegrino, kosovaro e macedone, arriva un gesto di enorme coraggio. La popolazione albanese si rifiuta di obbedire all'ordine degli occupanti di consegnare le liste degli ebrei che risiedono entro i confini nazionali. Inoltre varie agenzie governative forniscono a molte famiglie ebree documenti falsi, con cui mischiarsi nel resto della comunità, senza far distinzione fra ebrei "albanesi" e profughi.
"Mio padre diceva che i tedeschi avrebbero dovuto sterminare la sua famiglia, prima che lui permettesse loro di uccidere gli ebrei ospiti a casa nostra". Sono parole splendide, di coraggio e umanità, che descrivono il fortissimo obbligo morale che c'è alla base di BESA, un codice d'onore ancora oggi ritenuto il più elevato codice etico dell'Albania. "Besa" significa letteralmente "mantenere una promessa": colui che agisce secondo il "Besa" è una persona che mantiene la parola data, qualcuno a cui si può affidare la propria vita e quella dei propri cari.
L'Albania, un paese europeo a maggioranza musulmana, ha successo dove altre nazioni europee falliscono. Tutti gli ebrei residenti in Albania durante l'occupazione tedesca, sia quelli di origine locale, sia quelli provenienti dall'estero, si salvano ad esclusione di una sola famiglia. Nel paese ci sono più ebrei alla fine della guerra che prima del suo inizio.

(fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)