ROMA 14 marzo 2022 - Roma si prepara ad accogliere “Romanò Simchà”, l’originale festa musicale ebraica rom portata in scena da Officine della Cultura, I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e l’Alexian Group di Alexian Santino Spinelli.
Lunedì 4 aprile, con inizio alle ore 20:30, appuntamento al Teatro Argot Studio in Via Natale del Grande 27, per immergersi in un evento che è molto più di un concerto, esempio concreto dell’incontro possibile tra mondi musicali che più volte nella storia hanno incrociato il proprio cammino, fruttuoso confronto tra tradizioni, energica contaminazione tra stili e percorsi musicali. A rappresentare il mondo musicale romanì ci saranno Alexian Santino Spinelli, le sue composizioni, la sua storia familiare, il suo carisma, il suo impegno per la valorizzazione della cultura rom riconosciuto a livello internazionale, che in Italia l’ha portato ad essere insignito del titolo di Commendatore, e la sua inconfondibile fisarmonica. Il mondo musicale ebraico italiano sarà invece veicolato da una delle sue voci principali, Enrico Fink, con il suo eclettismo musicale e la preziosa ricerca di canti capaci di raccontare la lunga storia di interazione e scambio della musica ebraica con le tradizioni popolari e colte italiane, pur mantenendo un’identità e un carattere tutto proprio. Mondi storicamente vitali che in “Romanò Simchà” si arricchiscono degli spunti e dal percorso civile e sociale, oltreché musicale, dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, associazione impegnata da anni nel racconto dell’Italia delle mille culture, delle minoranze e delle differenze da valorizzare, nelle piazze, nei teatri e nelle scuole.
Protagonisti ulteriori di questo incontro storico prezioso, in cui le barriere costruiscono ponti, la palizzate sentieri e le tavole si trasformano in luoghi di convivio e di racconto, saranno oltre ad Enrico Fink (voce, flauto) e ad Alexian Santino Spinelli (voce, fisarmonica) anche Luca Roccia Baldini (basso, contrabbasso), Massimiliano Dragoni (percussioni, salterio), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki, cümbüs), Gianni Micheli (clarinetti), Saverio Zacchei (trombone), Gennaro Spinelli (violino), Silvia Faugno (voce), Marco Vignali (tromba, flicorno)e Davide Chiarelli (percussioni).
Nell’occasione dell’evento sarà presentato il disco “Romanò Simchà” acquistabile nelle piattaforme online e nei migliori negozi di dischi, curato da Luca Roccia Baldini, prodotto da Officine della Cultura, edito e distribuito da CNI Compagnia Nuove Indye. Un disco intenso, originale e suggestivo, nel principio che portare oggi in concerto la musica degli ebrei d’Italia insieme a quella dei Rom italiani significa raccontare, finalmente, una società che, nonostante ci sia ancora chi lo neghi, è da sempre frutto dell’incontro fra minoranze, fra culture diverse; non una cultura monolitica, “pura”, da difendere dall’invasione dell’altro, dello straniero, ma un paese, un mondo, la cui forza e le cui prospettive di crescita sono legate indissolubilmente alla capacità di far dialogare le culture, senza volerle ridurre a una, assimilarle, né allontanarle, ghettizzarle. Una civiltà resa ricca dall’incontro e, soprattutto in questo caso, dalla festa di “Romanò Simchà”.
Ingresso posto unico € 15. Info e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 06.5898111; prevendita online su www.2tickets.it.
Ed è con l’intento di trasmettere il potente messaggio di Romanò Simchà alle nuove generazioni che il gruppo incontrerà martedì 5 aprile dalle ore 9:00 alle ore 11:00, in una formazione ridotta, gli studenti della Sapienza di Roma presso l’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia, in un incontro dal titolo “Pluralismi d’Europa”. Si ringraziano per questo incontro l'UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia) con particolare riferimento al Presidente David Fiorentini e all'ex Presidente Simone Santoro, l’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e la Dottoressa Livia Ottolenghi, l'UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia), Bernadette Fraioli ed Adachiara Zevi per l'Ass. Arte in Memoria oltre all'Università La Sapienza.