Due monumenti della cultura mondiale che non si sono mai incontrati, il letterato Thomas Mann, premio Nobel nel 1929, e il grande compositore Giuseppe Verdi.
Hanno vissuto in epoche diverse, tuttavia l'autore tedesco era un grande appassionato del Cigno di Busseto ed è nota la funzione culturale che il maestro ebbe per l'autore dello Zauberberg, un elemento che è dialogo tra due discipline: la musica e la letteratura.
Questi aspetti sono stati illustrati dalla ricercatrice verdiana Meri Rizzi in un incontro che si è tenuto domenica nella Casa del Giovane Giuseppe Verdi, in via Piroli a Busseto. La storica dimora in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, come sempre è stata messa gratuitamente a disposizione da Anna Sichel che ne è proprietaria.
L'incontro, che ha richiamato un folto pubblico accorso nella cittadina verdiana, è stato allietato dalle note dell'Aida, eseguite al pianoforte dal famoso Maestro Matteo Cavicchini. Giuseppe Verdi ha avuto un forte rapporto con la cultura tedesca, infatti sono numerosi i circoli verdiani presenti in Germania e che hanno contatti con i luoghi in cui Verdi visse.