Fabio Vezzani - Sommelier abilitato – AIS Emilia Romagna -
Via Guicciardini, 19
42122 Reggio Nell'Emilia (RE)
Tel. +39 3472257452
e-mail: fabiovezzani@libero.it
"La bellezza salverà il mondo" e Palermo ha già intrapreso la strada giusta. ALAB è il risultato concreto della felice intuizione di Pietro Muratore di creare una rete di artigiani e artisti riuniti sotto la stessa "bandiera".
da L'Equilibrista – Palermo 20 gennaio 2018 -
"Buongiorno, mi chiamo Pietro Muratore, non sono un artigiano e nemmeno un artista, per circa vent'anni ho lavorato presso la biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, per oltre cinque, presso la sovrintendenza Archivistica per la Regione Toscana agli Uffizi fino a settembre nel 1993, anno dell'attentato in cui ho coordinato il volontariato per il recupero dei documenti. Ho completato poi il mio percorso lavorativo presso l'Archivio di stato di Palermo, appunto nel centro storico di Palermo e qui ho fatto parte di varie Associazioni seguendo tante iniziative, dove ho avuto l'opportunità di conoscere artigiani e artisti ed è cosi che ho creato ALAB."
In questa breve intervista il Sig.Pietro ha cercato di far comprendere quanto sia centrale il valore delle persone e quanto ci sia ancora bisogno del cosiddetto "sapere fare", proprio nelle nostre vite per non perdere la nostra grande storia e tradizione italiana.
A.L.A.B. (ASSOCIAZIONE LIBERI ARTIGIANI/ARTISTI BALARM) si occupa di promuovere iniziative di scambio e di incontro, contribuendo con ogni mezzo alla difesa ed incentivazione dell'arte e dell'artigianato. E allo scopo realizza eventi, incontri didattici, stage, mostre, iniziative pubbliche e mercati tematici, promuovendo cosi una presenza visibile ed una sua diffusione significativa dell'artigianato locale.
L'associazione A.L.A.B. attraverso i suoi artigiani-artisti propone un percorso di rinascita che coinvolge una parte della Palermo antica dove la rassegnazione e il degrado lasciano lentamente il posto al coraggio e alla rinnovata bellezza.
L'associazione A.L.A.B. sottolinea l'aspetto "deontologico" che si focalizza in alcuni principi importanti: correttezza, impegno e consapevolezza. È per questo che si assiste ad un qualcosa che è più di un lavoro; è soprattutto la partecipazione ad un progetto di riqualificazione urbana che coinvolge anche i cittadini i quali, attraverso un contributo, acquisiscono un manufatto di A.L.A.B. partecipando, in questo modo, a una rete diffusa di micro economia.
Se da una parte si crea sviluppo e economia, dall'altra queste persone hanno promosso una fondamentale funzione di presidio su di un territorio altrimenti abbandonato e che non avrebbe rispecchiato le antiche specializzazioni della Palermo colta, storica e gloriosa.
La tutela dei beni monumentali passa per una volta in secondo piano perché occorre salvaguardare gli aspetti socio economici che caratterizzano un tessuto urbano e storico, patrimonio di tutta la città di Palermo che testimonia la grande manifattura che l'Italia ha sempre saputo esprimere e che oggi vuole riscoprire nelle sue radici antiche.
A.L.A.B. è il motore propulsivo della nascita di varie botteghe artigianali-artistiche, espressione concreta di quello che è da sempre il suo impegno, accomunate dall'intraprendenza e dalla volontà di creare marchi riconoscibili e di qualità, un approccio decisamente moderno che volta le spalle alle repliche senza anima che la manifattura industriale a basso costo sta proponendo da anni.
Oggi, settanta laboratori e trecento soci danno vita ad oggetti d'arte ed innovazioni che i palermitani e turisti possono trovare grazie ad un itinerario che li porta alla scoperta di quel che c'è di autentico e veramente locale.
Un prodotto artistico – artigianale, è un prodotto creativo ovvero diretta espressione della ricerca personale e della sensibilità di chi lo ha pensato e realizzato. Si insinua perfettamente tra il prodotto artigianale e la creazione artistica, riuscendo a valorizzare un mestiere in cui si fondano perfettamente manualità ed intelletto che convivono nell'intero ciclo di produzione.
La Palermo che non ti aspetti, fra cibi, tradizioni e cultura, evolve sulla sua storia segnata dai passaggi di grandi civiltà antiche. Fenici, Greci, Bizantini, dominazioni Islamiche, splendori Normanni e le dinastie Sveve hanno anticipato le future impronte Angioine per arrivare alle più recenti influenze Spagnole e Borboniche che hanno contribuito via via a arricchire e impreziosire la cultura palermitana e il culto consapevole della bellezza.
Un esempio di concreta applicazione della celebre frase di Fëdor Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo", che appare nel libro "L'idiota", considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa.
da L'Equilibrista Ciano d'Enza - 22 novembre 2017 - I recenti movimenti a tutela del turismo sostenibile, soprattutto della salvaguardia del territorio che rappresenta la vera risorsa tangibile ed intangibile nel panorama italiano, appartiene al patrimonio locale e storico di ognuno di Noi. In quest' ottica si colloca la lodevole iniziativa promossa per la Fiera di San Martino che ho trovato davvero divertente.
La giornata è stata promossa dal COM.RE, Consorzio operatori mercato di Reggio Emilia che grazie al contributo di Amministrazione comunale di Ciano d'Enza, ha visto negli ultimi due anni il crescente interesse verso un evento che ormai è vissuta come parte integrante della fiera di San Martino e che a Ciano d'Enza viene citata comunemente come il Palio dei Lambruschi.
Un esempio di cosa si può fare concretamente ed in modo del tutto agile per promuovere un territorio così ricco come la collina baciata dal fiume Enza e quindi tutte la provincie Reggiana e quella Parmense in primis.
Prendiamo quindi un bel pomeriggio assolato di Novembre, tanta gente che vuole stare insieme per conoscere qualcosa in più del nostro territorio restando in Famiglia e abbiamo la ricetta di un evento ben riuscito e coinvolgente.
L'evento del Palio si articola ormai da due anni con una degustazione rigorosamente alla cieca dei Lambruschi proposti dalla Cantine locali e che vengono fatti assaggiare ad una Commissione preposta che ne decreta un voto attraverso una scala di punteggio.
La commissione quest'anno era nutrita e fra loro spiccavano il Sindaco Luca Bolondi, Gianni Pera per Confesercenti e Cristian Bezzi in qualità di Assessore al Commercio e politiche sociali che ben coadiuvati dalla Associazione Italiana Sommelier nella persona dal responsabile Romeo Catellani, ha decretato i vincitori ed il podio.
Le degustazioni hanno sancito la vittoria del Senza tempo di Cantine Riunite dal metodo ancestrale, secondo a poche lunghezze la cantina Rinaldini con il Vecchio Moro mentre al terzo posto si guadagna la piazza d'onore la Cantina di Canali con l'Ottocentonero.
Quarta piazza per il Concerto di Cantina Medici, a seguire Vigna di Tedola della Azienda agricola Reggiana e Cantina di Puianello con il suo Borgoleto. A seguire la Cantina Bertolani con il loro Lambrusco Oro, che anticipa di una posizione il 1077 tallonato subito dal Miglio Lungo sempre di Emilia Wine e dal Pra di Bosso di Casali. Ancora Bertolani con il rosso all'antica che scalza di alcuni decimi la cantina di Alyano con il suo Sette Filari. L'incontro di cantina Puianello, il Rosè di Cantina Rinaldini, il Vecchio Filare di Azienda Agricola Reggiana, insieme al Prato Solis di cantina Casali, chiudono il cerchio dei protagonisti della giornata.
Sicuramente l'appuntamento continua a destare interesse anche perché le impressioni alla cieca sono sempre molto personali e riservano risultati a volte inaspettati soprattutto laddove, al di la dei tecnici ed esperti del settore vitivinicolo, confermano il giudizio sovrano di un pubblico che si orienta periodicamente nella vasta offerta che il mercato propone. Iniziative ed eventi a carattere vitivinicolo che come questo, saranno sempre più utili a sostenere un turismo consapevole per uno sviluppo economico che, anche a livello internazionale, può fare da volano per chi dall'estero non aspetta altro che fare un tuffo nella genuinità e nella sorprendente ospitalità che questi luoghi hanno da offrire da sempre.
Collaborazioni che le Cantine stanno cogliendo e che le vedono protagoniste grazie ad eventi che in un' ottica di collaborazione e lavoro di equipe, mai come oggi rappresenta una leva fondamentale.
Una storia che nasce da un'idea genuina è sempre qualcosa che vale la pena di raccontare, soprattutto se viene da un'intuizione che esalta il lavoro delle persone e le eleva al grande Pubblico creando un'entusiasmante avventura.
da L'Equilibrista 9 novembre 2017 -
Uniamo tre amici con la passione per i grandi vini bordolesi riuniti a parlare di qualità e di sogni nel cassetto come spesso capita, ma che per una volta vanno oltre perché pensano a come realizzare questa eccellenza e diffonderla come Vision a tutti.
Questo è stato l'inizio che ha spinto Helmuth Köcher, nato a Merano nel 1959 a pensare ad un concept che non perde smalto, anzi si rinnova e diventa sempre più interessante scouting e tappa decisiva di enogastronauti e wine-lovers. E' stato solo dopo uno dei suoi viaggi in Bordeaux che Köcher capisce la grande finestra che gli si potrebbe aprire davanti e quindi di ritorno dalla sua esperienza e cavalcando il suo intuito, inizia ad organizzare degustazioni ed incontri nei più prestigiosi e famosi ristoranti dell' Alto Adige, con tale cura e stile da concepire da li a poco il GourmetClub Alto Adige e ad inaugura la prima edizione del Merano WineFestival nel lontano 1992.
Le riviste internazionali ed altri prestigiosi mensili oggigiorno lo inseriscono fra gli eventi imperdibili perché è solo qui che ancora si può pensare ad una fucina di idee; la culla dove far nascere nuovi approcci al mercato, dove chi, così vulcanico ed inarrestabile, ha ideato Decanter e Fine Wine Decanter. Ma quello che personalmente prediligo, è quanto è stato fatto nel 2013 e per cui ad oggi anche le nostre Aziende emiliano romagnole possono accreditare presenze di rilievo assoluto perchè inserite a pieno merito nel Merano Wine and Culinaria Award (che dal 2017 è the WineHunter Award), ovvero grande concorso enologico e culinario che ogni anno vede la partecipazione di oltre 5.000 prodotti enogastronomici tutti adeguatamente selezionati.
Ogni anno vengono quindi valorizzati più di 1200 produttori tanto da averne almeno più di 500 lungo tutti i giorni del wine festival garantendo qualità assoluta e grande imparzialità sia nel giudizio che nella gestione dei rapporti con queste Aziende.
Non manca poi la sezione dedicata alla biodinamica che sempre più sta prendendo piede e che già nel 2002, vedendo un crescente interesse per questa fase di mercato, collocava le prime aziende BIO in una fascia già di assoluta elitè, come fu per il primo: Alois Lageder, seguito da Manincor e dalla cooperativa di Caldano per citare solo alcune realtà.
Ora, anche grazie alla continuità di altre manifestazioni più di nicchia, a Merano Wine Festival ce ne saranno tante e tante altre. I tempi per sentori al limite dell'inaccettabile o fastidiose ossidazioni preludio di inutili prese di posizione, sono finiti, lasciando spazio a vini che hanno assunto una notevole qualità gusto olfattiva, senza più alcun difetto e che possano rispecchiare veramente la mano del produttore e del suo lavoro in vigna.
Grande rilievo poi viene sempre riservata alla Gourmet Arena perché teatro di veloci quanto innovativi show-cooking, dove il simposio cibo vino la fa da padrone. Questo perché l'abbinamento, che esalta la tradizione italiana e mette a confronto diverse etnie culinarie da ogni parte del Mondo, deve essere la nuova frontiera fra cibi e Popoli che sempre di più condivideranno esperienze comuni. Chiudiamo con la frase di rito del padrone di casa che racchiude passione, voglia di andare al di la della semplice proposta e perché no innovare ancora. " The WineHunter è questo: ricerca, scoperta, condivisione delle eccellenze figlie del perfetto connubio fra passato e futuro. Solo il meglio, in ogni sua forma. " Helmuth Köcher".
L'evento inizierà ufficialmente Venerdì 11 Novembre e finirà Martedì 14 Novembre a Merano ovviamente.
http://www.meranowinefestival.com/