Questa saga inizia nel 1641, quando Antonio Carandini viene menzionato per la prima volta per le sue straordinarie abilità nella produzione di Aceto Balsamico di Modena. Da quel momento, l'arte di creare l'oro nero di Modena diventa una tradizione familiare, tramandata e perfezionata per oltre quattro secoli.
Un Viaggio Attraverso i Secoli
Immaginate una cantina del XVII secolo, dove botti di legno prezioso custodiscono gelosamente il loro tesoro liquido. L'aria è impregnata di aromi intensi e qui, generazione dopo generazione, i Carandini affinano la loro arte, mescolando tradizione e innovazione.
Nel 1863, la famiglia raggiunge un traguardo significativo: l'Aceto Balsamico di Carlo Carandini, invecchiato per 360 anni, viene presentato all'esposizione dell'agricoltura di Modena, ottenendo una menzione onorevole. È un momento di orgoglio che cementa la reputazione della famiglia nel mondo dell'Aceto Balsamico.
Il XX secolo porta nuovi cambiamenti. Giuseppe Carandini introduce nuove botti per migliorare e ampliare la produzione, dando inizio a una nuova era. Questo spirito innovativo culmina nel 1988 con la fondazione dell'Acetificio Carandini Emilio a Castelnuovo Rangone, trasformando una tradizione familiare in un'impresa moderna, pronta a portare l'eccellenza dell'Aceto Balsamico di Modena in tutto il mondo.
L'azienda si distingue per il suo spirito pionieristico. Nel 1996, Carandini diventa la prima a produrre Aceto Balsamico di Modena IGP Biologico e Aceto di Vino Biologico, anticipando le tendenze del mercato. Negli anni successivi, l'azienda continua a crescere e innovare: nel 1999 avvia la produzione di "Private Label", e nel 2003 amplia la gamma con prodotti come il Condimento Bianco e la Glassa all'Aceto Balsamico di Modena, ridefinendo gli standard dell'industria.
L'espansione internazionale cresce sempre più e l’Aceto Balsamico di Modena IGP diventa un prodotto apprezzato in tutto il mondo. Per consolidare la propria vocazione all’export Carandini nel 2016 apre una filiale, la Carandini USA Inc., negli Stati Uniti, uno dei principali mercati di riferimento. L'anno successivo l'azienda acquisisce un secondo stabilimento a Scandiano, Reggio Emilia. Il 2018 segna l'inizio di un nuovo capitolo, con il lancio di un'identità aziendale innovativa e orientata al futuro.
Ma la vera magia dell'Aceto Balsamico di Modena IGP Carandini risiede nel suo processo di produzione. Ogni goccia racchiude secoli di tradizione, uniti a tecniche all'avanguardia. La selezione delle uve, per Carandini, principalmente Trebbiano e Lambrusco, è solo l'inizio di un viaggio che trasformerà il mosto in un elisir dal sapore unico.
Il processo inizia con la pressatura delle uve selezionate per ottenere il mosto, che viene poi sottoposto a una cottura lenta e attenta. Questo processo concentra gli zuccheri e i sapori, creando la base per il futuro aceto. La cottura del mosto è un'arte che richiede precisione e pazienza, con temperatura e tempi perfettamente calibrati per ottenere la concentrazione ideale senza compromettere le qualità organolettiche.
Dopo la cottura, il mosto fermenta naturalmente grazie ai lieviti presenti nell'ambiente. Questa fermentazione spontanea trasforma gli zuccheri in alcol, preparando il terreno per la successiva acetificazione. Questo processo avviene nella cantina Carandini, dove temperatura e umidità sono controllate con precisione per favorire la trasformazione dell'alcol in acido acetico.
L'invecchiamento è il cuore del processo, il momento in cui l'Aceto Balsamico di Modena sviluppa la sua complessità e il suo carattere unico.
Il Valore della Tradizione
La linea premium di Carandini racconta questa storia secolare attraverso i suoi prodotti, ciascuno dei quali porta il nome di un membro significativo della famiglia. Antonio, il capostipite, dà il nome all'Aceto Balsamico di Modena IGP più pregiato, invecchiato per almeno 3 anni. Con la sua alta concentrazione di mosto cotto e il suo sapore complesso e armonico, arricchito da note di legno, l'Aceto Antonio è un omaggio alla storia e all'arte della famiglia.
Giuseppe, il visionario che ampliò la produzione, è onorato con un Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato che porta il suo nome, rappresentando il ponte tra tradizione e innovazione. Emilio, fondatore dell'azienda moderna, dà il nome al best seller della linea, incarnando il culmine della tradizione unita allo spirito di innovazione.
Infine, c'è Bianca, il Condimento Bianco che rappresenta l'innovazione più audace di Carandini. Realizzato con gli stessi ingredienti dell'Aceto Balsamico tradizionale, Bianca offre un prodotto versatile dal gusto delicato e con piacevoli note fruttate, dimostrando come Carandini sia in grado di innovare rispettando la tradizione.
L'impegno di Carandini non si ferma alla produzione di Aceto Balsamico di Modena di eccellenza. L'azienda è fortemente orientata verso la sostenibilità, come dimostrato nel 2022 con la pubblicazione del suo primo Bilancio di Sostenibilità e la conversione di tutte le bottiglie di glassa da 250ml in 100% RPET, un materiale plastico riciclato e riciclabile.
Aprire una bottiglia di Aceto Balsamico Carandini significa immergersi in quasi quattro secoli di storia e tradizione. Ogni goccia di questo prezioso prodotto incarna l'eredità di generazioni di artigiani, la passione tramandata nel tempo e la celebrazione dell'eccellenza del Made in Italy. È un viaggio nella cultura di Modena, capace di trasformare ogni piatto in un'esperienza di gusto unica.
L'Arte dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP
La produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Carandini è un processo che richiede tempo, pazienza e maestria. Tutto inizia con la selezione accurata delle uve, scelte per le loro caratteristiche uniche che contribuiranno al bouquet finale dell'aceto.
Il mosto ottenuto viene cotto lentamente a fuoco diretto, un processo che richiede attenzione e precisione. Questa cottura riduce il volume del mosto, concentrando zuccheri e sapori. Successivamente, il mosto cotto viene lasciato fermentare naturalmente grazie ai lieviti presenti nell'ambiente, trasformando gli zuccheri in alcol.
L'acetificazione, fase cruciale del processo, trasforma l'alcol in acido acetico grazie all'azione dei batteri acetici. Questo processo avviene nella cantina Carandini, dove temperatura e umidità sono controllate meticolosamente per favorire la trasformazione ottimale.
L'aceto ottenuto inizia quindi un lungo periodo di invecchiamento, il vero cuore della produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Carandini. Il sistema di invecchiamento, noto come "batteria", prevede una serie di botti di legni diversi - rovere, castagno, ciliegio, frassino e gelso - ciascuno scelto per le sue caratteristiche uniche e di dimensioni decrescenti. L'aceto viene periodicamente travasato da una botte all'altra, permettendo l'evaporazione dell'acqua, la concentrazione dei sapori e l'assorbimento delle caratteristiche aromatiche dei vari legni. Questo metodo, tramandato di generazione in generazione, è il segreto della complessità e della ricchezza dell'Aceto Balsamico di Modena Carandini.
Per essere definito "affinato", l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP deve invecchiare per almeno 12 anni. Durante questo periodo, sviluppa una complessità di sapori e un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. La varietà "Extra Vecchio", invece, richiede un invecchiamento di almeno 25 anni. Questo lungo periodo conferisce all'aceto un gusto straordinariamente ricco, con note complesse di legno, frutta secca, spezie e una maggiore densità.
Al termine del processo di invecchiamento, il prodotto viene prelevato e sottoposto a severi controlli da parte del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Solo dopo aver superato questi test, l'aceto viene imbottigliato nell’esclusiva ampolla progettata da Giorgetto Giugiaro e sigillato con garanzia di autenticità, assicurando così la massima qualità e il rispetto delle tradizioni.
Oggi, aprendo un prodotto Carandini, non si assapora solo il meraviglioso sapore dell'aceto,
ma anche una storia secolare fatta di passione, tradizione e innovazione. Gli Aceti Balsamici
Carandini continuano a incantare gli amanti del buon cibo in ogni angolo del mondo, portando avanti un'eredità che affonda le sue radici nel cuore di Modena. La famiglia Carandini, con il suo impegno per la qualità e la sostenibilità, rappresenta un esempio di come la tradizione conviva armoniosamente con l'innovazione, garantendo prodotti di eccellenza che raccontano una storia secolare.
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