Salendo le scale si entra nella cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, fatra costruire dal vescovo Cadalo, futuro antipapa Onorio II. Riedificata nel 1117 dopo violento terremoto e poi affiancata nel XIII dal campanile, previsto doppio nel progetto originario. Facciata semplice con portale del 1281, con maestosi leoni e rilievi raffiguranti i mesi. Interno a croce latina con cupola ottagonale, riccamente decorato. Volta e cappelle laterali artisticamente affrescate. Cripta utilizzata per le funzioni religiose.
Adam Walker, piuttosto severo, nel 1787 così lo descrive: "La cattedrale è una pesante costruzione, rozza, con leggere arcate nella facciata..La cupola è dipinta dal Correggio, ma si trova così in alto ed è così sbiadita che non potevamo capirne il significato", da "Parma, dicono di lei nella letteratura", Elleboro.
È, invece, sicuramente una dei più complessi e sviluppati edifici religiosi del periodo romanico in Emilia, già esistente nel 1046. Campanile gotico alto 63,43 m. in laterizi con angoli profilati in pietra sormontato da un Angelo girante in rame dorato, che funziona da anemografo. È copia dell'originale custodito all'interno.
Alla destra del transetto, da evidenziare, una delle opere più famose di Benedetto Antelami, la Deposizione a rilievo del 1178. L'altare maggiore in marmo rosso di Verona è della fine del 1100. Unica e rivoluzionaria per il suo tempo, 1526-30, la cupola affrescata dal Correggio inneggiante l'Assunzione della Vergine. Un vero gioiello architettonico da preservare e tramandare.
Report e scatti a cura di Antonio Nunno.