GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Fatti violenti contro insegnanti di Piacenza, chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli.

E' grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che in quanto tale rappresenta anche l'Autorità Statale, trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni egli non è perseguibile penalmente ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli, specialmente quando essi sono compiuti verso pubblici ufficiali quali sono i docenti statali nell'esercizio delle loro funzioni.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma inviterà formalmente l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Avvocatura dello Stato di Bologna ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di "andare contro gli insegnanti" mai quando c'è da agire per tutelarli.

Non siamo disposti a tollerare oltre questo buonismo dell'Amministrazione scolastica, la cui scarsa reattività andrebbe meglio sanzionata. I cittadini che hanno compiuto 14 anni sono perseguibili penalmente e l'azione penale nel nostro Paese è obbligatoria, quando sono infraquattordicenni seppur non imputabili i loro genitori vanno chiamati a risarcire.

Oltre alla violenza fisica subita da un docente piacentino, apprendiamo anche che un altro insegnante della provincia di Piacenza sarebbe stato vittima di comportamenti lesivi da parte di minori, anche in quel caso chiediamo azioni urgenti contro le famiglie, pretendendo che i dirigenti scolastici ed i vertici territoriali dell'Amministrazione scolastica creino le condizioni affinchè ci sia un atteggiamento compunto verso l'Autorità che gli insegnanti rappresentano.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, rivolgendosi ai colleghi vilipesi afferma: "Anche se non dovessero essere nostri iscritti siamo disposti a sostenerli e ad assisterli per quanto è nelle nostre possibilità"

Gilda degli insegnanti - sede di Piacenza
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel. 0523 314046 - 338 8103820

Sono anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma denuncia pubblicamente che l'Invalsi, ente statistico preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, è l'unica amministrazione pubblica che pretende dalle persone prestazioni lavorative gratuite, uno vero e proprio sfruttamento che viene imposto al personale scolastico, docente e non docente.

Ci riferiamo alle complesse operazioni di data entry che servono all'Invalsi e che i suoi dirigenti, meritoriamente nominati dalla politica, per nulla organizzano. Quest'anno il fenomeno dovrebbe riguardare solo la scuola primaria, infatti pare che negli altri ordini di scuola l'Invalsi si sia finalmente attrezzato. La Gilda di Parma e Piacenza ha chiesto più volte all'Invalsi di sedersi ad un tavolo per negoziare questo lavoro extra, uno sfruttamento a "nero" talvolta imposto con metodi da vero e proprio caporalato: certi dirigenti scolastici, fortunatamente non tutti, pretendono di reclutare manovalanza intellettuale a costo zero per un ente che non ha sottoscritto alcun contratto con il personale delle scuole.

Dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma: "Per questo ci dispiace che l'Invalsi venga citato come modello positivo sulla stampa per dire che i ragazzi del "Respighi" hanno risultati eccellenti, ciò certamente non lo neghiamo, ma coniugare una struttura che sfrutta il lavoro con quanto riguarda l'educazione dei ragazzi stona con i principi di legalità di cui i dirigenti delle scuole dovrebbero essere garanti".

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Gilda Insegnanti – sede Piacenza

Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza

Tel. 0523 314046 – 338 8103820

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(Foto tratta da Piacenzantica.it )

Uno dei candidati parmensi del Pd sta "vendendo" agli elettori come un successo della sua parte politica la recente firma apposta da Cgil, Cisl e Uil al contratto degli insegnanti della scuola statale, sottoscritto chissà perchè proprio a pochi giorni dalle elezioni.

In realtà si tratta di un incremento stipendiale risibile, il governo del Pd non ha voluto destinare agli insegnanti la gran parte delle risorse economiche disponibili per il settore, scegliendo di continuare ad utilizzarle per tenere in vita quella legge chiamata truffaldinamente "Buona Scuola", la quale tra l'altro toglie diritti ai docenti: introducendo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici (i quali sono nominati per cooptazione concorsuale) e statuisce il licenziamento dei precari storici.

La firma messa a pochi giorni dalle elezioni ad un contratto, che è l'ennesima umiliazione inflitta dalla politca agli insegnanti, è solo una messinscena per favorire il Pd affinché esso possa presentare agli elettori quello si vuole far passare per un "successo", il sindacalismo indipendente e non politicizzato non si è prestato ad un'operazione di propaganda elettorale sulla pelle degli insegnanti. Il candidato Pd, anche grazie al silenzio dei suoi oppositori politici, addirittura sostiene che "è uno degli atti del governo di cui è più orgoglioso", 10mila 800voti in meno alle scorse comunali di Parma e Piacenza non gli sono bastati, perseverano nella loro azione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ricorda ai politici ed ai loro addentellati all'interno del sindacalismo politicizzato ed a certi dirigenti scolastici che sul territorio parmense "la Gilda non molla e non rimarrà spettatore passivo delle questioni di governance scolastica che riguardano il territorio".

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