GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

La Gilda Insegnanti sulla situazione del Liceo Sanvitale, i cui docenti sono costretti ad avere classi sparpagliate in vari punti della città a causa della cronica mancanza di aule -

Parma, 25 giugno 2014 -

La Gilda degli Insegnanti ritiene giusto e meritevole di attenzione quanto espresso, in una lettera indirizzata a varie istituzioni, dai docenti del Liceo Sanvitale, costretti ad avere classi sparpagliate in vari punti della città a causa della cronica mancanza di aule. Con evidenti ricadute negative sull'organizzazione scolastica.
Purtroppo le istituzioni parmensi e parmigiane, in tema di scuola, a Parma non hanno l'abitudine di confrontarsi e concertare nulla con le organizzazioni rappresentative degli insegnanti italiani.
Di tutto ciò sono responsabili i partiti politici che determinano le scelte delle istituzioni: si continuano a foraggiare segmenti del pianeta scuola che riguardano solo pochi e selezionati eletti, mentre per il resto talvolta non c'è nemmeno il minimo.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione della Gilda Unams, a tal proposito precisa: "I rappresentanti locali dei partiti che compongono le maggioranze di governo si devono far carico di questi problemi, ed in forza del loro peso e della loro rappresentatività devono portare risultati concreti sul territorio, non chiacchiere e passerelle"

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti in occasione della visita che il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini farà a Parma chiede un intervento sul panorama scolastico Parmense -

Parma, 23 giugno 2014 -

La nota della Gilda Insegnanti: "Approfittiamo della visita che il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini farà oggi a Parma, per rappresentarle alcune anomalie inerenti il sistema scolastico locale, auspicando che vi siano interventi immediati nei confronti dei responsabili:

1) più volte abbiamo chiesto, tuttora senza avere delle risposte, che l'ente Invalsi si confronti con le rappresentanze di categoria al fine di trovare un accordo a livello territoriale, relativamente nuovi oneri che lo stesso Invalsi riversa sulle scuole del territorio senza versare alcun corrispettivo;
2) spesso abbiamo notato che i dirigenti delle scuole di Parma sottoscrivono accordi con altri enti pubblici, senza preventivamente informare le rappresentanze dei docenti, così come prevede il contratto di settore. Esempi eclatanti sono stati il Protocollo sull'uso dei farmaci nelle scuole, sottoscritto con la Provincia, ed il cosiddetto "Patto per la Scuola" sottoscritto con il Comune, atti tuttora privi di efficacia perché chi li ha stilati non ha minimamente pensato che andavano avvertiti i rappresentanti di coloro che quegli accordi dovrebbero attuare, ovvero gli insegnanti;
3) il comportamento della Scuola Europea che continua ad agire senza rispettare le norme contrattuali, che per molte vicende, prevedono una semplice informativa o trattativa, con le rappresentanze territoriali di categoria."
Continua Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti): "L'elenco potrebbe essere più lungo, ma ci fermiamo ai casi più recenti ed eclatanti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota della Gilda Insegnanti di Parma sul "Patto per la Scuola" -

Parma, 4 giugno 2014 -

E' stata diffusa la notizia che l'Amministrazione comunale di Parma ed un nutrito gruppo di dirigenti scolastici, insieme ad altri soggetti, avrebbero sottoscritto un "Patto per la Scuola": è grave che un'iniziativa di questo genere non abbia coinvolto anche quelli che la scuola la fanno, gli insegnanti.

I docenti italiani ai tavoli istituzionali sono rappresentati da cinque organizzazioni firmatarie del contratto di categoria, da quanto ci risulta chi ha portato avanti le trattative per addivenire alla sottoscrizione di questo "patto" parmigiano, ha scelto, forse senza rendersi conto del vulnus che ha creato di non coinvolgere tutte e cinque le organizzazioni titolari della rappresentanza collettiva. Almeno la Gilda degli Insegnanti è stata esclusa, eppure è l'unica del comparto scuola che si fregia di rappresentare esclusivamente i docenti, ed in particolare quelli della scuola statale. Al di là della scelta politica che ci inorgoglisce, per il semplice fatto che essa dimostra che siamo distinti e distanti dalle formazioni politiche, passate e presenti, sussiste un problema giuridico che in questo caso riguarda l'Amministrazione Scolastica territorialmente competente:
il Contratto Collettivo Nazionale prevede chiaramente che quando un funzionario istituzione intende sottoscrivere un accordo con altre istituzioni, che in qualche modo preveda il coinvolgimento del personale docente, deve fare una semplice informazione preventiva alle rappresentanze sindacali, altrimenti l'atto dal punto di vista formale non impegna gli insegnanti.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams di Parma, a tal fine precisa: "E' la terza volta di seguito che si comportano così, lo hanno fatto per il protocollo sui farmaci, per l'avvio di Giocampus e adesso per questo Patto di cui ci sono ignoti i contenuti, e che magari avremmo anche condiviso. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, a questo punto ci chiediamo se non sia il caso che il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, quale autorità gerarchicamente superiore, non provveda ad intervenire. In tema di relazioni sindacali il comparto scuola a Parma sembra viaggiare per conto suo rispetto al resto della nazione, è bene chiarire che eventuali coperture politiche a questo modo di fare non ci riguardano".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

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