GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Parma: maestre e maestri a rischio licenziamento, gli esponenti del Pd ed i loro fiancheggiatori predicano bene e razzolano male.

Dopo la recente decisione del Consiglio di Stato che rischia di provocare il licenziamento di decine di insegnanti della scuola primaria anche a Parma e provincia, parlamentari e fiancheggiatori del Pd si sono apprestati a portare "solidarietà" ai docenti che ieri hanno manifestato davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale, una presenza che ha portato gli operatori politici ad avere, a livello locale, un certo ritorno in termini medicatici

Evidentemente il clima preelettorale gli ha fatto dimenticare che loro sono gli esponenti i quello stesso partito che controlla da anni il Ministero dell'Istruzione, il quale in questi anni ha compiuto la scelta di politica di incaricare l'Avvocatura dello Stato a costituirsi in giudizio, "combattendo" contro i docenti che rivendicavano il riconoscimento del diploma magistrale.

Se i ministri del Pd avessero dato indicazioni diverse senza "combattere" i colleghi sul piano giudiziario non si sarebbe arrivati ai licenziamenti.

"Inoltre - commenta Salvatore Pizzo coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza - : "il Pd con la famigerata legge che esso chiama Buona Scuola ha tolto la possibilità a questi docenti anche di essere precari, la norma attuale prevede che gli insegnanti non possano ricevere più di tre incarichi annuali a decorrere da settembre 2016" – conclude Pizzo – "siamo vicini alle elezioni e non possiamo dimenticare il male fatto da Pd alla nostra categoria"

Parma: grido di dolore della scuola, presentate le richieste della Gilda. Affollata assemblea sindacale all'Istituto Melloni di Parma

Difesa della libertà di insegnamento, lotta all'impiegatizzazione e alla burocratizzazione della professione docente, istituzione di un'area contrattuale separata, incremento delle risorse da destinare all'aumento stipendiale dopo 9 anni di blocco contrattuale.

Sono questi i cardini della piattaforma della Gilda degli Insegnanti per il rinnovo del contratto scuola, illustrata dal coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza durante l'assemblea sindacale dei docenti parmensi, convocata all'Istituto "Melloni"

Alla folta platea di docenti che ha partecipato all'iniziativa di mobilitazione, che contemporaneamente si è svolta in tutta Italia, Pizzo ha spiegato che la trattativa per il comparto scuola non è ancora iniziata ma ha messo in chiaro che la Gilda si impegnerà sin dalla convocazione del primo tavolo negoziale affinché le scarse risorse stanziate dal Governo per l'aumento stipendiale siano incrementate attraverso il trasferimento direttamente in busta dei fondi della cosiddetta "Buona Scuola" (per la Gilda tuttaltro che Buona), relativi al bonus merito e alla carta del docente.

Sempre sul fronte delle rivendicazioni economiche, la piattaforma della Gilda prevede il ripristino dello scatto di anzianità congelato del 2013 e il raggiungimento della retribuzione massima dopo 30 anni di servizio anziché dopo 35, abbreviando così il percorso di carriera.

Tra i punti riguardanti la parte normativa del contratto, le richieste della Gilda puntano ad equiparare tutti i diritti dei docenti assunti a tempo determinato con quelli di ruolo.

In merito all'aspetto professionale, invece, il sindacato chiede, tra l'altro, di fissare limiti orari per la formazione obbligatoria e prevederne la retribuzione. "Non siamo disponibili, in cambio di pochi spiccioli, a svendere i nostri diritti acquisiti e – ha detto il coordinatore della Gilda - contrasteremo qualunque peggioramento normativo".

Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo , San Secondo Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, Fidenza, Fiorenzuola d'Arda e Villanova d'Arda

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ha avviato una campagna di ascolto, con assemblee in orario di lavoro, dei docenti delle scuole secondarie di 1° grado (ex medie) di: Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo , S. Secondo Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, Fidenza, Fiorenzuola d'Arda e Villanova d'Arda.

La decisione dell'associazione sindacale dei docenti si è resa necessaria dopo l'ennesimo attacco che dall'interno delle istituzioni è stato rivolto alle scuole statali del territorio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione del Comune di Busseto di cedere un immobile ad una scuola privata fino a pochi mesi fa adibito a plesso di scuola statale (nella frazione di Roncole Verdi), soppresso a causa della bassa natalità. Un aiuto improprio a favore di un'impresa privata, da parte di un ente pubblico, in un territorio dove già nascono pochi bambini.

Ciò nel prossimo futuro rischia di far calare le iscrizioni nelle Scuole Statali della zona privandole di importanti risorse, in quanto l'organico di docenti, bidelli e impiegati ed i finanziamenti ministeriali vengono calcolati in proporzione al numero degli alunni. Il Comune di Busseto ha offerto sostegno a questa scuola privata dopo che lo ha già fatto in passato il Comune di Fidenza, dove a causa del basso numero di iscritti la locale scuola media non raggiungere il numero necessario per avere un dirigente titolare.

Il fatto che due enti guidati da fazioni politiche diverse denota un inquietante sostegno trasversale e solo la Gilda degli Insegnanti, per adesso, sta infrangendo il muro di omertà che regna intorno a questa sgradevole situazione. Il coordinatore della Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, a tal proposito ha annunciato che sono un calendario una serie di assemblee nelle scuole interessate per fare in modo che la voce dei docenti della scuola pubblica statale non passi inosservata.

Recapiti Gilda

Via Verdi 25 – 43121-Parma- presso Alpic Caf CedItalia

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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza

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