GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

I cittadini di Parma che risiedono nella zona di Carignano hanno diritto ad avere una scuola dell'infanzia, spetta al Ministero dell'Istruzione e non a soggetti privati garantire i servizi scolastici.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza invita i cittadini interessati a fare pressione sulla politica locale affinché abbandoni la "privatizzazione" delle scuole consegnandole all'Amministrazione istituzionalmente preposta a gestirle, il Ministero dell'Istruzione.

Secondo l'associazione sindacale che riunisce esclusivamente docenti della scuola statale, l'unica soluzione è che la scuola dell'infanzia di Carignano, attualmente in mano ai privati che la stanno chiudendo, venga inglobata nell'Istituto Comprensivo di Corcagnano, quindi nel novero delle scuole statali, così come negli anni scorsi è già avvenuto nella vicina Felino.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito invita i cittadini interessati, l'amministrazione comunale e tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti a compiere gli opportuni passi verso la sede parmense dell'Ufficio Scolastico Regionale (Ambito Territoriale di Parma e Piacenza) e verso l'Ufficio Scolastico Regionale, anzi sarebbe opportuno che la politica imponesse questa soluzione.


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Gilda Parma e Piacenza
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(Foto: immagine di repertorio)

Sette anni fa furono sottoposte ad un linciaggio mediatico durissimo: ieri dopo tanto tempo sono state finalmente dichiarate innocenti dal giudice Laura Ghidotti, non solo su richiesta dei loro avvocati Bonati e Delsignore, ma anche della pubblica accusa rappresentata dal Pm Antonella De Stefano.

Si tratta di due docenti di scuola dell'infanzia di Borgo Val di Taro che nel gennaio del 2011 furono indagate per abbandono di minore, come se fossero state loro le dirette responsabili dell'organizzazione scolastica.
Un bambino, approfittando che la scuola avesse molte porte verso l'esterno e non tutte adeguatamente sorvegliate, appena entrato nell'edificio ne uscì subito dopo andandosene a casa da solo, senza che le malcapitate docenti se ne potessero accorgere. Le due maestre che hanno rischiato di essere condannate ad una pena compresa tra i sei mesi ed i cinque anni, solo oggi dopo tanta amarezza hanno ricevuto giustizia, poco prima che il processo si prescrivesse.

In merito alla vicenda interviene la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, il cui coordinatore Salvatore Pizzo, esprime solidarietà e vicinanza alle docenti, rammaricandosi di non averlo potuto fare prima, purtroppo nel 2011 non aveva incarichi sindacali.

Il coordinatore della Gilda in merito alla vicenda, precisa: "Le docenti sono state vittime di un effetto deleterio che affligge a scuola italiana, fino al 2010 l'organizzazione di ogni istituto era oggetto di trattativa sindacale, oggi si pretende che l'Amministrazione decida tutto unilateralmente senza tenere conto delle indicazioni di quelli che sono il perno principale affinché la scuola possa esistere, gli insegnanti" - continua Pizzo - "speriamo che le due colleghe possano rivalersi contro chi ingiustamente le ha trascinate sul banco degli imputati come se fossero delle delinquenti – conclude - è da notare che l'Amministrazione scolastica a tutti i livelli non ha mai mosso un dito per dare sostegno alle docenti, segno che l'Ufficio Scolastico Regionale nel momento del bisogno non difende i suoi docenti lì abbandona, talvolta li sanziona anche, nei momenti più difficili".

Gilda Insegnanti Parma e Piacenza

Scuole della Bassa Parmense e del territorio piacentino sotto attacco, la Gilda chiede aiuto alle istituzioni.

La Gilda degli Insegnanti dopo una campagna di ascolto che ha coinvolto numerosi docenti che lavorano nel Parmense e nel Piacentino, ritorna sul caso della scuola media privata aperta recentemente a Roncole Verdi, in un immobile di proprietà pubblica nel quale solo qualche mese prima c'era un plesso di scuola statale, chiuso per mancanza di alunni a causa della denatalità che affligge la zona.

Preoccupa molto che grazie al sostegno di un ente pubblico, in questo caso il comune di Busseto, un'impresa privata possa essere messa in condizione di sottrarre alunni alla scuola statale in un territorio dove i ragazzi sono pochi. Ciò rischia di fare in modo che le istituzioni scolastiche della zona, nei prossimi anni, possano vedersi assegnate meno risorse a causa del calo di iscrizioni che viene agevolato dalla politica locale.

Per questo Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ha inviato una missiva all'ufficio scolastico regionale, a quello provinciale, ai dirigenti scolastici delle scuole interessate, ai sindaci ed agli assessori all'istruzione dei comuni di Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, San Secondo Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, Fiorenzuola d'Arda e Villanova d'Arda, sollecitando loro ad intervenire di fronte alla gravità di quanto sta accadendo.

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