Confcooperative Parma

Confcooperative Parma

Via Sidney Sonnino 35/a, 43126 Parma -  Fax. 0521/942635 - Tel. 0521/995809

Sito Ufficiale: www.confcooperativeparma.net

Confcooperative Parma informa che dal 7 febbraio riapre lo sportello per la presentazione delle domande per gli incentivi alle imprese previsti dalla "Nuova Sabatini".

Sono 480 milioni di euro le risorse finanziate con la legge di bilancio 2019 per continuare ad agevolare le piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali.

La misura ha infatti l'obiettivo di incentivare la manifattura digitale e incrementare l'innovazione e l'efficienza del sistema imprenditoriale tramite l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

La "Nuova Sabatini" - introdotta nel 2013 - è stata in questi anni un importante strumento agevolativo per l'ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano. Finora sono state oltre 63 mila le domande presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a un miliardo di euro.

Per maggiori delucidazioni Confcooperative Parma invita a contattare gli uffici che potranno forne maggiori approfondimenti o l'eventuale assistenza tecnica: Simone Taddei Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Tel. 0521 942635

Beneficiari
Possono beneficiare dell'agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione
della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a
procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un
conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all'apertura di una sede operativa in Italia entro il
termine previsto per l'ultimazione dell'investimento.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
- attività finanziarie e assicurative;
- attività connesse all'esportazione e per gli interventi subordinati all'impiego preferenziale di prodotti
interni rispetto ai prodotti di importazione.

(allegata circolare scaricabile in pdf)

Coop a governance femminile cresciute in regione del 3% negli ultimi due anni. Presentata la ricerca VIEW su un campione di 100 cooperative emiliano-romagnole. Una su 3 ha strutturato servizi, l'80% misura il clima interno per avere segnalazioni.

Bologna, 13 novembre 2018 – Le cooperative emiliano-romagnole possono svolgere un ruolo da protagonista nei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, intervenendo in tutte le fasi del percorso in rete con gli altri attori pubblici e privati del territorio. Oltre il 90% ha già messo in atto queste attività, un terzo ha strutturato servizi interni per fronteggiare il problema mentre l'80% svolge periodicamente analisi del clima organizzativo per facilitare la raccolta di segnalazioni.
E' quanto emerge dalla ricerca "VIEW. Violenza, Impresa e Welfare. Il ruolo della cooperazione per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile" realizzata dall'economista Francesca Corrado su un campione di 100 cooperative attive in svariati settori produttivi e con oltre 20.000 occupati. Promossa con il contributo di Fondosviluppo, la ricerca è stata presentata questa mattina a Zola Predosa (Bologna) nell'ambito dell'evento "Più forti insieme" organizzato dalla Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna, alla presenza dell'assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti.

"Senza le donne in questa regione non ci sarebbe cooperazione – dichiara il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza -. Rappresentano il 64% degli 80.000 lavoratori nelle nostre cooperative, con 1.700 consigliere di amministrazione (22%) e 331 cooperative a governance femminile (20%), cresciute del 3% negli ultimi due anni. Mi piace inoltre sottolineare la presenza nel nostro sistema di ben 115 cooperative al 100% femminili, il cui consiglio di amministrazione è composto da sole donne". "E' da queste cooperatrici – aggiunge Milza – che è nata l'idea di valutare quali azioni mettere in campo per prevenire e contrastare il drammatico fenomeno della violenza sulle donne".

"Come emerge dalla ricerca, la cooperazione si conferma tra i modelli di impresa più efficaci nel dare attenzione alle lavoratrici (nella maggior parte dei casi anche socie), e questo è fondamentale per realizzare progettualità volte a contrastare le molestie e le violenze sulle donne – commenta Anna Piacentini, presidente Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna -. Lo confermano, ad esempio, la presenza di numerose cooperative che erogano servizi per l'accoglienza e il sostegno ai familiari, che si occupano dell'inserimento lavorativo delle donne, che propongono forme mirate di microcredito per favorire l'autonomia femminile, oppure di cooperative fondate da donne maltrattate che si sono unite per essere più forti insieme".

"Vogliamo stimolare la nascita di una rete regionale di cooperative che supporti percorsi privilegiati di accesso e reinserimento lavorativo per le donne vittime di violenza – aggiunge Piacentini -, facilitando anche la permanenza della donna in azienda con politiche di conciliazione famiglia-lavoro. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile la collaborazione con le Istituzioni pubbliche e gli altri soggetti privati attivi nel contrasto alla violenza sulle donne, per questo abbiamo sottoscritto l'Accordo regionale con i sindacati il 16 aprile 2018 e intendiamo contribuire alle attività dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere".

Sul fronte dei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, dalla ricerca emerge che solo il 25% degli intervistati ritiene che in caso di molestia sul posto di lavoro la cooperativa non saprebbe come affrontare il problema, mentre l'80% conferma che all'interno dell'impresa sono state svolte analisi del clima organizzativo per facilitare la raccolta di segnalazioni. Il 30% sottolinea la presenza di servizi interni alle cooperative di supporto per casi di molestie e violenza. Tra le priorità espresse c'è la necessità – evidenziata nel 63% dei casi - di avviare percorsi informativi per sensibilizzare i dipendenti, insieme a percorsi di formazione per amministratori, dirigenti, soci, dipendenti e collaboratori delle cooperative. L'80% ritiene utile l'attivazione di uno sportello di ascolto e supporto psicologico, il 73% di uno sportello legale e l'83% di un servizio di mediazione culturale. Meno richiesti, invece, i corsi di difesa e crescita personale (53%).
Inoltre, il 91% dichiara che la propria cooperativa ha già svolto attività di questo tipo, il 52% ritiene che si debbano implementare iniziative di sensibilizzazione interne, il 24% ritiene fondamentale una mappatura puntuale dei servizi che possono essere offerti. Tra le azioni che le cooperative potrebbero implementare ulteriormente, ci sono quelle di accompagnamento e orientamento al lavoro (71%), di sostegno alla genitorialità (47%), accoglienza residenziale (46%), consulenza psicologica (41%), assistenza durante la presa in carico (30,8%), assistenza medica (14,5%).

Infine, oltre il 95% degli intervistati ritiene che Confcooperative Emilia Romagna possa supportare il disegno dei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, creando una rete regionale di cooperative per lavorare in un'ottica integrata e multidisciplinare, in sinergia con gli attori pubblici e privati

Promosso da Confcooperative Parma, insieme alla cooperativa sociale Gruppo Scuola e Aps On/Off, CoopUp Parma è un progetto dedicato all'innovazione nel sistema di Confcooperative. Al via dal 1° ottobre la seconda fase del progetto patrocinata dal Comune di Parma.

Parma 25 settembre 2018 - Anche a Parma è arrivato CoopUp, un progetto nazionale del sistema Confcooperative, dove le idee si trasformano in imprese e dove le imprese hanno accesso a nuove idee di innovazione e sviluppo.
Un progetto che per quanto riguarda il nostro territorio si avvale del supporto e collaborazione della cooperativa Gruppo Scuola e dell'Associazione di Promozione Sociale On/Off per creare una rete tra cooperative del territorio e professionisti, con l'obiettivo di stimolare innovazione e nuove idee.

Gli obiettivi di CoopUp Parma sono:
1. L'accompagnamento delle cooperative esistenti e consolidate all'interno di percorsi di innovazione aperta, promuovendo un cambio di paradigma nella cultura aziendale.
2. Il coinvolgimento di freelance, neo-imprenditori e startuppers nello sviluppo e nella progettazione di aree di intervento innovative in risposta alle nuove esigenze delle realtà cooperative del territorio, in un'ottica di contaminazione reciproca.
3. L'educazione alla cooperazione e all'imprenditorialità cooperativa degli studenti della città in collaborazione con le scuole del territorio, nelle quali verranno realizzati workshop di didattica innovativa.
CoopUp Parma si articola su due "Call": due chiamate all'azione rivolte ai due diversi target che si dovranno "contaminare" reciprocamente.

La prima, Call4OpenInnovation, rivolta alle cooperative associate a Confcooperative Parma e finalizzata a raccogliere i loro bisogni di innovazione, si è chiusa recentemente con la selezione di COPAL, ITINERA EMILIA Soc. Coop. e INSIEME Cooperativa Sociale.

La seconda fase del progetto, tramite la Call4Freelance, ha l'obiettivo di intercettare tre freelance e creativi under 35 del territorio che accompagneranno le cooperative nell'elaborazione di soluzioni innovative che risolvano bisogni interni, legati a servizi o linee produttive sperimentali.

Lunedì 1° ottobre alle ore 18.30, presso Officine On/Off (Strada Naviglio Alto 4/1 PR) si terrà l'evento di presentazione della Call4Freelance, durante il quale saranno proprio le tre cooperative selezionate nella prima fase (COPAL, ITINERA EMILIA Soc. Coop. e INSIEME Cooperativa Sociale) a "lanciare" le sfide ai freelance under 35 del territorio. Makers, designer, programmatori, grafici e in generale creativi indipendenti saranno quindi chiamati a prototipare soluzioni e proposte in stretta collaborazione con le cooperative selezionate, all'interno di un percorso di open innovation coordinato dallo staff di Cooperativa Gruppo Scuola e dell'Associazione On/Off. All'evento sarà presente Michele Guerra, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Parma, che ha patrocinato l'iniziativa.

La Call4Freelance rimarrà aperta dal 1° ottobre al 15 novembre 2018.

Maggiori info sul sito: www.coopupparma.it 

- In allegato il Flyer dell'evento

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