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Incontro di Pietro Vignali con associazioni familiari e l’associazione “Parma è Donna”

Il quoziente familiare e la visione di una città a misura di donna e famiglia: questi i principali temi affrontati nell'incontro di sabato 9 aprile al ristorante Rosa Croce. Protagonisti Pietro Vignali, l’associazione "Parma E’ donna" e alcune associazioni familiari della città.

In un periodo storico in cui l'ombra della crisi è sempre più pressante su cittadini e famiglie, l'effetto combinato della pandemia, dell’inflazione e delle problematiche nel settore energetico rischia di diventare la tempesta perfetta che travolgerà i nuclei familiari della nostra città. Chi vuole governare Parma deve avere già pronto un piano d’azione per aiutare concretamente i cittadini e proteggerli dalle conseguenze dei rincari.

Ma non c’è solo la crisi. Da anni Parma, come quasi tutte le realtà italiane, è una città che invecchia (gli over 75 sono il 12% della popolazione) e fa pochi figli (nascite calate del 15% in dieci anni). Sono in aumento le fragilità e i rischi di solitudine. Crescono i cosiddetti poveri che lavorano, cioè le persone sotto la soglia di povertà pur avendo un’occupazione. Secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto della Caritas, a Parma le persone in condizione di povertà relativa, che quindi non hanno a disposizione le risorse per una vita dignitosa, sono circa 35.000. Tremila in più rispetto al 2018.

Le famiglie dovrebbero rappresentare, ha dichiarato Vignali, la cellula primaria della società, l’ambiente in cui i figli vengono educati, il luogo in cui le persone trovano protezione e sostegno ai propri progetti di vita. Ma se la famiglia entra in crisi, entra in crisi la società”

“Ripartire dal Quoziente Parma, continua Vignali, uno strumento efficace e immediato per fronteggiare la crisi delle famiglie. Il Quoziente Parma è stato da me sperimentato, come primo ed unico Sindaco in Italia, tra il 2009 e il 2011. È stato poi preso a modello nel Paese da tanti altri comuni. Faccio solo notare che tra i primi atti della Giunta Pizzarotti, nel 2012, ci fu proprio l’abolizione di quella misura. Quando sarò sindaco, il mio primo atto sarà il suo ripristino. Il Quoziente familiare (o Quoziente Parma) consentirà di ridurre per le famiglie l’impatto delle tasse e delle tariffe, facilitare l’accesso ai servizi comunali (nidi, scuole dell’infanzia, servizi per anziani e disabili) tenendo conto dei carichi familiari (figli, persone anziane, disabilità, condizione lavorativa genitori e donne, condizioni di monogenitorialità). Il Quoziente Parma verrà gradualmente esteso a tutte le tasse, le tariffe e i contributi comunali".

”Sempre più alto è il numero di famiglie in cui lavorano entrambi i partner adulti. E spesso all’impegno lavorativo si aggiungono responsabilità di cura dei figli, di persone anziane o di disabili. Per questo oggi gli amministratori pubblici devono riflettere sul tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Ciò diventa un fattore fondamentale per restituire alle famiglie la propria funzione”.

Pietro Vignali conclude con un'indicazione estremamente utile: "Anche le aziende potranno fare la loro parte, adottando misure (senza oneri) che permettano ai lavoratori di conciliare al meglio gli impegni familiari e il lavoro. La mia Amministrazione si farà promotrice di un patto con le aziende per l’adozione di soluzioni family friendly quali la realizzazione di asili aziendali, di laboratori gioco/compiti per bambini, di lavanderie aziendali".

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Martedì, 22 Marzo 2022 06:27

Missione Parma Fa sul Serio!

Ieri (lunedì 21 Marzo, n.d.r.)è stato depositato presso l'Agenzia delle Entrate lo Statuto della nostra Associazione, che di fatto ne sancisce la costituzione ufficiale. È una data storica per tutti noi, perché da oggi siamo ufficialmente un'associazione a tutti gli effetti.

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Parma 6 marzo 2022 - Grande partecipazione ieri al Novotel Parma Centro per la presentazione della neonata associazione Missione Parma.

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Venerdì, 04 Marzo 2022 09:26

Elezioni a Parma. I giovani scendono in campo.

Innanzi al declino di Parma i giovani non ci stanno! Per un presente e un futuro in cui i parmigiani e le parmigiane siano orgogliosi della propria città, scende in campo Missione Parma,

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Nella serata di mercoledì 9 febbraio 2022, davanti ad una sala affollatissima presso l’Hotel Maria Luigia, l’associazione Vivi Parma ha presentato, nel corso di un accesissima assemblea pubblica, il proprio manifesto di proposte per risolvere la difficile situazione di degrado e insicurezza che da alcuni anni sta vivendo il centro storico.

All’incontro era presente l’ex sindaco Pietro Vignali che dopo aver partecipato anche alle riunioni precedenti di altre associazioni come quella di via Verdi ha ribadito il suo secco no ai fenomeni di microcriminalità e decadimento di alcune zone del “cuore pulsante” della città illustrando possibili soluzioni per rilanciare il centro come grande “centro commerciale e culturale all’aperto” con funzioni ricreative, commerciali e culturali attraverso politiche commerciali, culturali e favorendo l’accessibilità.

L'associazione Vivi Parma nasce su iniziativa di un gruppo di residenti e commercianti e si avvale di un nucleo promotore composto dall’avvocato Teresina Procopio (presidente), dall’avvocato Davide Ludovico Pollono (vicepresidente), dall’avvocato Monica Cirrone (segretario) e dai consiglieri Sonia Cicu, Stefano Maestri, Rodolfo Marani, Nicola Giambertone, Francesco Angrisano, Raimonda Valesi e Federico Giacomazzi (tesoriere).

Insieme a Vignali hanno diffuso il manifesto in cui vengono illustrati progetti e proposte per risolvere le principali problematiche del centro affinchè non diventi una nuova periferia.

All’incontro era presente anche l’avvocato Chiara Laezza, presidente dell’associazione Verdi e Dintorni, che da mesi si sta battendo per denunciare le gravi problematiche di degrado, spaccio e mancanza di decoro che interessano il comparto Verdi Garibaldi.

Nel manifesto vengono elencate le tematiche che richiedono un intervento immediato per migliorare la vita dei residenti, costretti ogni giorno a confrontarsi con problemi di desertificazione commerciale, degrado, rifiuti abbandonati ovunque, fenomeni diffusi di spaccio, baby gang e microcriminalità soprattutto nelle zone della Ghiaia, Galleria Polidoro e Bassa dei Magnani, Piazzale Borri e il comparto Verdi – Garibaldi.

Dal punto di vista della sicurezza e dei controlli, per prima cosa i membri dell'associazione chiedono che vengano istituiti presidi fissi in Stazione, Galleria Bassa dei Magnani, Galleria Polidoro, Ghiaia e piazzale Borri almeno nel fine settimana e durante la sera, con la presenza dei vigili di quartiere.

Vanno organizzate manifestazioni culturali serali assieme all’archivio giovani artisti - ha dichiarato la presidente Procopio - con negozi aperti e strade pedonalizzate. Vanno organizzate nuove manifestazioni in Piazza della Pace, come il cinema all’aperto e la stagione estiva del Regio in Pilotta”.

In questo senso sarebbe importante anche prevedere, ha dichiarato il vicepresidente Pollono,  la riqualificazione della Galleria Bassa dei Magnani e delle aree limitrofe, il rilancio di piazza Ghiaia (oggi luogo di violenza e degrado) e il riordino dei Portici della Pilotta. Infine proponiamo la realizzazione di un Museo sul design del food, magari utilizzando lo spazio già disponibile presso il Ponte Nord e un Museo del cibo nei padiglioni dell’ex Fiera al Parco Ducale".

Anche il tema delle infrastrutture e, di conseguenza, dello sviluppo del turismo e del commercio è stato al centro di un acceso dibattito con i tanti cittadini presenti. Commercianti e residenti chiedono di predisporre un nuovo piano parcheggi a servizio degli abitanti del centro che consenta agli altri cittadini di accedere al centro agilmente, magari con uno sgravio dei costi di sosta per chi sostiene acquisti presso gli esercenti. Così come una rete di navette veloci e dedicate al centro dagli scambiatori. Il tutto per favorire l'afflusso di cittadini e turisti, fondamentale per il sostenimento delle attività commerciali.

Contestualmente occorre diffondere il modello di sviluppo di via Farini - ideato e realizzato proprio da Pietro Vignali con isole ambientali, lampioni e fioriere - ad altre strade come via Garibaldi (nel tratto da via Mazzini a Piazza della Pace) e l’introduzione di minibus elettrici per le vie e borghi del centro.

Per favorire il decoro del centro viene richiesto che venga cambiato il sistema della raccolta differenziata, compatibile con le esigenze dei residenti migliorando igiene, pulizia e lavaggio di strade e marciapiedi. Allo stato attuale i centri di conferimento automatici risultano in avaria, nonostante le nostre numerose segnalazioni. L'attuale sistema di raccolta differenziata ha trasformato il centro in una discarica a cielo aperto. Occorre ripristinare il decoro del centro città nelle ore serali del weekend, limitando il disturbo prodotto dai mezzi nelle ore notturne

Vengono richieste nuove politiche per evitare che le unità commerciali convertite ad abitazioni diventino luogo di sovraffollamento di individui nullatenenti o addirittura clandestini; altresì è necessario individuare e promuovere provvedimenti per prevenire il furto di biciclette e la proliferazione del racket delle organizzazioni di elemosinanti, che mantengono chi vive di espedienti o altre attività sommerse di dubbia legalità.

Inoltre la presidente Procopio e il vicepresidente Pollono chiedono di monitorare e punire la vendita e la somministrazione di alcolici ai tanti ragazzi minorenni che popolano il centro, un'attività illegale attuata dagli esercenti che risultano aperti nelle ore serali, notturne e nei giorni festivi, purtroppo spesso coincidenti con i piccoli supermercati e le catene di minimarket.

A questo proposito  sarebbe importante incentivare attività commerciali di vendita di prodotti locali e al contempo limitare la concentrazione di negozi etnici, evitando che si crei un fenomeno di vera e propria ghettizzazione (come succede in via Borghesi e limitrofe), dannoso per l'accesso di abitanti e turisti

Per quanto riguarda le questione del lavoro e del decoro urbano, i membri dell'associazione chiedono di assecondare la crescita degli esercenti commerciali, di incentivare l'erogazione di crediti agevolati e supporti bancari, usufruendo degli aiuti finanziari stanziati con i confidi territoriali. In questo senso l'associazione propone di farsi parte attiva nel cercare di aiutare e coinvolgere le attività attraverso un'informazione puntuale e un rapporto diretto costante con gli enti interessati.

Inoltre per rilanciare in maniera decisa la zona è necessario creare nuove attività d'intrattenimento all'interno del quartiere, soprattutto nel periodo tra la primavera e l'estate, in modo da attrarre cittadini e turisti nelle vie e nelle strade del centro fino a tarda sera.

Durante la serata l'associazione ha raccolto l'adesione di molti cittadini che hanno deciso di partecipare attivamente alla realizzazione di questo progetto di rilancio del centro della città. L'ex sindaco Pietro Vignali e tutti i partecipanti hanno concordato nel definire un calendario di incontri periodici per monitorare la situazione e discutere dello stato dei lavori.

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Nella serata di giovedì 3 febbraio 2022 il gruppo di impegno sociale San Lazzaro – Lubiana si è presentato a un pubblico numeroso di residenti e commercianti presso il ristorante Arte e Gusto di via Emilia Est.

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Pochi giorni fa, lo scorso 18 Gennaio, la Edelman Trust Barometer ha pubblicato il suo report annuale sullo stato della fiducia nelle istituzioni nei diversi Paesi del mondo.  

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Lunedì, 10 Gennaio 2022 18:01

Perle di programmi e la realtà ...

Parma, 10 gennaio 2022 - In queste ultime settimane le interviste ai “protagonisti” della politica parmigiana non sono mancate.
Perle di interviste poco aderenti alla realtà, interviste che segnano la povertà politica di chi ancora pensa, di rappresentare la cittadinanza perché semplicemente eletto.

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Di MarcoMaria Freddi Parma, 30 dicembre 2021 -

Caro candidato Sindaco di Parma,

ti scrivo nuovamente poiché, nonostante tu abbia negato più volte la tua candidatura, presto sarà resa pubblica ed io, che ho abbandonato il tavolo del centrosinistra vedo in te l’unica speranza per poter condividere un’analisi e una possibile interlocuzione che possa rendere vera l’analisi condivisa.  

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Caro Candidato Sindaco,

ti scrivo per esprimere la mia profonda delusione e con te condividere la mia frustrazione nell’attività amministrativa di Consigliere Comunale.

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