Martedì, 11 Ottobre 2022 13:41

Pedemontana e Traversetolo: servizi online da premio In evidenza

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L’Unione e il suo Comune si sono aggiudicati il premio “Agenda digitale” della Regione, basato sull’indicatore DesiER che stabilisce il grado di digitalizzazione di un ente


And the winner are… Unione Pedemontana Parmense e Comune di Traversetolo! Nella giornata di ieri, lunedì 10 ottobre, nella sala convegni dell’Unahotels Fiera di Bologna i due enti hanno ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna il Premio “Agenda digitale”, assegnato per l’alta qualità dei servizi online. L’Unione ha ricevuto anche una menzione speciale per un utilizzo del web, “che valorizza l’approccio social nel rapporto fra Pubblica amministrazione e utenti”, mentre Traversetolo ha primeggiato tra i comuni dai 5 ai 15mila abitanti soprattutto per la digitalizzazione del patrimonio artistico dei musei Brozzi e Fondazione Magnani Rocca, unitamente alla loro promozione attraverso siti internet e pagine social dedicate.


A ritirare i riconoscimenti, consegnati dall’assessora regionale all’Agenda digitale Paola Salomoni e dal sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi, erano presenti il sindaco di Montechiarugolo in rappresentanza dell’Unione, Daniele Friggeri, e il l’assessore del Comune di Traversetolo Michele Lanzi. “Siamo lieti che sia sato riconosciuto l’alto livello di digitalizzazione dei servizi del nostro ente e dei suoi Comuni associati – sottolinea Friggeri –. Durante il mio mandato da presidente dell’Unione, che si è concluso alla fine dello scorso giugno, avevo spinto molto per partecipare alla sperimentazione dell’indice DesiER, che “misurando” lo sviluppo digitale dei servizi ci ha portato questo premio. Un premio che va condiviso con le aziende del nostro territorio, caratterizzato da un alto numero di lavoratori del settore ICT, e i cittadini, molto orientati all’utilizzo dei servizi online“.

“Per il nostro Comune questo premio è motivo di grande soddisfazione – afferma Lanzi –. È un premio che va alla lungimiranza della Giunta e degli operatori, che hanno creduto nella promozione online dei musei Brozzi e Magnani Rocca e nel processo di digitalizzazione del loro patrimonio artistico. Un processo fondamentale che oggi consente alle persone di poter visitare e apprezzare virtualmente le due esposizioni anche a migliaia di chilometri di distanza. E per chi verrà a visitare il Brozzi di persona, entro la metà di novembre inaugureremo anche l nuovo ingresso“.

I premi agli enti, complessivamente 42, come anticipato da Friggeri sono stati attribuiti in base all’indicatore DesiER (Digital Economy Society Index Emilia-Romagna), sviluppato dal Politecnico di Milano, che prende in considerazione diversi parametri, come il livello dei servizi pubblici e della comunicazione online, l’accesso alla banda larga, la percentuale dei cittadini con SPID e Fascicolo Sanitario elettronico. Parametri che nei comuni dell’Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo) hanno raggiunto livelli di eccellenza grazie agli investimenti realizzati nella digitalizzazione e alla professionalità del SIA, il Servizio Informatico Associato, e degli Uffici Stampa e Comunicazione comunali nel curare l’informazione alla popolazione, particolarmente preziose durante la pandemia da covid-19.

Secondo quanto emerso dall’indicatore DesiER l’Unione ha totalizzato 37 punti, dieci in più della media provinciale parmense. Un traguardo favorito anche dall’impegno dei cittadini, sempre più orientati all’utilizzo le nuove tecnologie che permettono di usufruire di servizi senza doversi recare agli sportelli, e alle opportunità di formazione offerte dall’Unione e dai suoi Comuni attraverso progetti regionali come i corsi di primo livello gratuiti di “Pane e Internet”, che hanno permesso l’alfabetizzazione informatica del 10 per cento della popolazione tra i 14 e i 64 anni. Complessivamente, i servizi “a portata di clic” messi a disposizione dei cittadini dei cinque Comuni dell’Unione attraverso l’identità SPID, compresi i sistemi di pagamento online di PagoPA, hanno raggiunto una percentuale del 96 per cento, che sale al 100% per quelli dello Sportello Unico Attività Produttive (SUAP).

Per quel che riguarda la copertura del territorio con una rete internet a banda larga, il 65% delle famiglie residenti nel territorio della Pedemontana ha accesso ad una velocità di connessione tra i 30 e i 100 megabit al secondo (mps), mentre nel 65% delle scuole e nel 100% degli uffici pubblici si naviga ad 1 gigabyte al secondo, grazie alla rete Lepida.
“Con DesiER – hanno affermato Salomoni e Baruffi – la Regione vuole offrire uno strumento in più agli enti locali per misurare i progressi fatti sulla digitalizzazione, che è sempre più una chiave strategica per dare servizi ai cittadini e migliorare le performance delle Amministrazioni. Nonostante la dimensione demografica e le condizioni territoriali possano rappresentare tuttora dei fattori di rallentamento, in Emilia-Romagna abbiamo molti Comuni particolarmente virtuosi, anche fra i più piccoli e nelle aree montane, che possono e devono essere presi da esempio“. E tra questi, ci sono anche quelli dell’Unione Pedemontana Parmense.

Come si compone l’indicatore DESIER

L’indicatore DESIER nasce con l’idea di portare a livello locale e comunale l’indice DESI prodotto annualmente dalla Commissione Europea, che misura il livello di digitalizzazione della società e con cui la Commissione monitora i progressi compiuti dagli Stati membri nel settore digitale.
Proprio partendo da questa idea, l’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano ha sviluppato una versione regionale del DESI europeo, con cui si misura il livello di digitalizzazione delle regioni italiane.

In questo contesto si inserisce DESIER, promosso da Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Art-ER Scpa e Lepida Scpa, che ha l’obiettivo di misurare il livello di digitalizzazione dei comuni della nostra regione attraverso i 60 indicatori che verranno utilizzati per analizzare i progressi del settore nei 328 Comuni.
Ciascun indicatore è ricondotto alle dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI del Politecnico di Milano, da cui discende la metodologia di costruzione dell’indice.
Grazie a queste informazioni gli amministratori locali potranno individuare buone pratiche da diffondere e disseminare, divari da colmare e ambiti prioritari su cui intervenire.