Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi - Modena 28 settembre 2020 – Francesco Forti ha 23 anni, viene da Cuneo e ha una grande passione per le auto, in particolare per le Ferrari. Tanto che il suo sogno è sempre stato quello di salire su una delle celebri “rosse” di Maranello. Ha potuto realizzarlo grazie all’associazione Dreamcathers che ha come obiettivo quello di aiutare i bambini e i ragazzi affetti da gravi patologie a esaudire i loro sogni di viaggio. Ragazzi speciali a cui la vita ha purtroppo riservato una strada tutta in salita, ma con tanta voglia di scoprire il mondo e “acchiappare” i propri sogni.
Francesco è arrivato venerdì pomeriggio a Maranello, insieme a mamma Sandra e a papà Pietro. Il sogno è cominciato all’Hotel Maranello Palace, a pochi passi dalla fabbrica dove nascono i bolidi del Cavallino Rampante. Appena il tempo di guardarsi intorno ed ecco arrivare infatti una magnifica Ferrari Portofino, annunciata da quello che Francesco chiama “il sound”, l’inconfondibile rombo-Ferrari.
Francesco è emozionato, gli occhi, scuri e vivi, gli brillano mentre viene sistemato sul sedile del passeggero. La giornata è soleggiata e calda. Via, si parte per un giro per le strade di Maranello, con il vento tra i capelli. Ma il sogno è solo all’inizio.
L’avventura di Francesco continua la mattina dopo al Museo Ferrari di Maranello, dove letteralmente si “immerge” tra i bolidi del marchio del Cavallino Rampante. Si sofferma accanto a ogni auto esposta, ne ammira il design, ne legge la storia sui pannelli esplicativi, ne studia i particolari. La sua preferita è la primissima Ferrari, unico esemplare rimasto al mondo, uscita dalla fabbrica nel 1947, con il numero 56 sulla scocca rossa, che all’epoca identificava le auto da corsa italiane (le francesi erano blu, le tedesche bianche), ma che poi è diventato il famoso “rosso Ferrari”. Il sogno continua nella sala dedicata alla Formula 1, ai trofei e ai piloti che hanno fatto la storia al volante dei bolidi del Cavallino Rampante.
Nel pomeriggio, Francesco e la sua famiglia visitano Modena Motor Gallery, la fiera dedicata ai motori allestita nei padiglioni di Modena Fiere. Un’altra full immersion tra auto di ieri e di oggi, auto da corsa, da collezione, da film. Qui Francesco incontra i giovani studenti dell’Istituto Ferrari di Maranello e scambia con loro opinioni e idee sulle tecnologie del futuro, in particolare per migliorare l’accessibilità e favorire l’autonomia delle persone diversamente abili.
Il primo giorno si conclude con un pieno di emozioni e sensazioni, ma, siccome bisogna “alimentare” il sogno, la cena presso il ristorante “La Gazzella” di Maranello non può che essere che a base di piatti tipici della cucina modenese, come tigelle e gnocco fritto con salumi e battuto di lardo, carrello di bolliti con salse e risotto al Parmigiano e aceto balsamico.
Le energie devono essere al top, perché il mattino dopo il Museo Casa Natale Enzo Ferrari di Modena attende Francesco e i suoi genitori. Nel grande padiglione dall’inconfondibile scocca gialla Francesco ammira le Ferrari GT, ma è particolarmente colpito dai potenti motori, ospitati in quella che un tempo era l’Officina Alfredo Ferrari, padre del “Drake”. Le luci si abbassano e su un maxi schermo un filmato ripercorre le tappe più importanti della vita di Enzo Ferrari, dal suo sogno di bambino, quando assiste alla prima corsa automobilistica, agli esordi come pilota, alla fondazione della casa automobilistica che porta il suo nome, ai trionfi in Formula 1, le potenti fuoriserie ambite in tutto il mondo. Ma l’emozione è lì, nello studio di Enzo Ferrari, con il mappamondo e il primo cavallino sulla scrivania, i suoi occhiali, le lettere scritte di suo pugno e le fotografie che lo raccontano.
“È stata davvero una forte emozione”, ci ha detto Francesco, “perché qui è dove è iniziato tutto, da dove è iniziato il sogno di Enzo Ferrari”. E anche dove questo ragazzo dagli occhi vivi e intelligenti, curioso del mondo, ha acchiappato il suo.
L’Associazione Dreamcatchers Onlus
Ha sede a Milano e prende il nome dall’acchiappasogni, un talismano legato ai nativi americani, costituito da un cerchio in legno flessibile che raffigura il ciclo della vita dell’universo e che veniva appeso sulle culle dei bambini. L’acchiappasogni è formato da una rete di perline che serve a trattenere i sogni più belli, e da un cerchio centrale più piccolo, per risucchiare quelli brutti. L’Associazione Dreamcatchers Onlus ha come obiettivo quello di aiutare bambini e ragazzi affetti da gravi patologie a realizzare i loro sogni di viaggio ed esperienze, alleggerendo in qualche modo il percorso in salita che la vita ha riservato loro.
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