CNA Modena

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Mercoledì, 04 Giugno 2014 12:48

Pos obbligatori, un balzello in più

Dal 30 giugno scatta l'obbligo di accettare pagamenti elettronici sulle operazioni oltre i 30 euro, norma che contraddice il libero mercato -

Modena, 4 giugno 20143 -

Dal 30 giugno scatterà l'obbligo per tutte le attività professionali e imprenditoriali di dotarsi di Pos, ossia di dare alla propria clientela la possibilità di pagare con bancomat o carta di credito le transazioni superiori a 30 euro.
Si tratta, ad avviso di CNA, di una norma che va a esclusivo vantaggio del mondo bancario, senza nessun ritorno in termini di concorrenza. Già oggi, infatti, al di là dell'obbligo, il fatto di consentire il pagamento con la moneta elettronica rappresenta un punto di forza nei rapporti con la clientela. Stabilirne l'obbligatorietà, quindi, rappresenta un vincolo che va in senso contrario alla libertà di mercato.
Un provvedimento inutile soprattutto per chi, come i professionisti (è il caso di chi lavora solo con le imprese: geometri, architetti, ingegneri, operatori nel campo delle ricerche di mercato, eccetera), non si vede certo regolare in contanti i propri compensi.
Di fatto, quindi, dal 30 giugno saranno molti coloro costretti a fare i conti con un nuovo balzello che, peraltro, impone costi non indifferenti, visto che le commissioni superano, a volte anche abbondantemente, l'1% dell'importo delle transazioni.
Queste considerazioni sono alla base delle proposte correttive di CNA, a cominciare dall'aumento della soglia di obbligatorietà di accettazione del pagamento passando da 30 a 100 euro, oltre che a posticipare al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore di quest'obbligo.
Un rinvio dettato dall'esigenza di un intervento calmierativo del Governo che imponga agli istituti di credito, se non di eliminare, quanto meno di prevedere un costo massimo su canoni mensili e percentuale sulle transazioni, così come avvenuto con le soglie massime di costo per la Commissione di disponibilità Finanziaria.
L'Associazione ha poi richiesto di escludere da questo provvedimento il commercio ambulante: già alle prese con una profonda crisi, parecchi operatori potrebbero davvero rischiare di scomparire, al di là delle difficoltà logistiche connesse al rispetto di questo adempimento. Altri problemi logistici potrebbero poi sorgere per tutte quelle attività – imbianchini, idraulici, elettricisti e tutti quelli che volgono la propria attività professionale nelle abitazioni private – che attualmente rientrano nella normativa.
A prescindere dai questi correttivi, rimangono le perplessità rispetto ad un obbligo difficilmente comprensibile da un punto di vista legislativo e, soprattutto, di mercato.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)

Giovedì 5 Giugno (ore 20.30) presso la sede provinciale CNA un seminario per parlare del commercio elettronico e del diritto d'autore nell'era della rete -

Modena, 4 giugno 2014 -

Cambiamento: un termine strettamente legato alle attività collegate al web, ma anche, come sta accadendo negli ultimi mesi, un processo determinato dalle sempre più frequenti variazioni alla normativa di riferimento. E' il caso, ad esempio, delle vendite effettuate tramite web e la tutela sul diritto d'autore online.
Argomenti di cui si parlerà domani, giovedì 5 giugno alle ore 20.30, presso la sede Provinciale CNA in via Malavolti 27 a Modena, grazie al confronto con l'esperta di diritto applicativo alle nuove tecnologie, Maria Pia Miani di CNA Interpreta.
Si comincerà dal commercio elettronico, uno degli esempi di cambiamento più eclatanti. Questo tipo di commercio, infatti, rappresenta per il consumatore un'importante opportunità per fare acquisti risparmiando tempo e denaro, ma si tratta di un mercato ancora poco conosciuto, regolato da quel Codice del Consumo che il 14 giugno conoscerà notevoli cambiamenti.
L'incontro darà anche l'opportunità per esaminare anche le variazioni sul regolamento dell'Agcom, novità entrate in vigore a fine marzo e riguardanti la tutela del diritto d'autore on line. In particolare ci si soffermerà su uno dei passaggi più discussi del regolamento, quello che riguarda la possibilità, per la stessa Agcom, di poter intervenire sui siti ritenuti responsabili di violazione del diritto d'autore, senza l'intervento dell'autorità giudiziaria.
La partecipazione all'evento è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

A distanza di quattro anni il prodotto delle piccole imprese modenesi fa registrare due trimestri consecutivi di crescita. Aumenta, in misura minore, anche il fatturato, ma i margini, ma i margini rimangono ristretti. Sfiorano i massimi le vendite all'estero.

Modena, 31 maggio 2014 -

Anche i numeri confermano la sensazione di una ripresa per le imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti. Per il secondo trimestre consecutivo, infatti, i principali parametri – produzione, fatturato, ordini – sono in ripresa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo la produzione cresce del 3,3% (la percentuale trimestrale più alta da tre anni a questa parte), mentre il fatturato ferma la sua ripresa all'1,7%, segno che i margini rimangono ancora bassi. Nonostante ciò, rispetto allo stesso periodo del 2013, l'occupazione cresce dello 0,9%. Incoraggianti, invece, i segnali che arrivano dagli ordinativi, soprattutto quelli interni, in crescita del 13,3%, mentre si consolida la domanda estera (+3%). Del resto è proprio su quest'ultima che si è retta la performance del trimestre, se si pensa che la quota del fatturato estero sul totale (27,3%) è la terza in assoluto nella serie storica.

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AI LIVELLI DEL 2009
Sicuramente è presto per definire la traiettoria annuale, ma se anche questa crescita dovesse mantenersi anche per i prossimi nove mesi, la produzione delle pmi modenesi rimarrebbe ben al di sotto dei massimi raggiunti in passato.

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I SETTORI
Nell'analisi settoriale, ceramica a parte, prevale il segno più. Particolarmente incoraggiante la situazione nel settore della meccanica, la cerniera che unisce i vari distretti del sistema produttivo modenese. Nel dettaglio, ecco gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

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Dopo undici trimestri consecutivi rivede il segno più una delle eccellenze della nostra economia, a prezzo, però, di fatturati che rimangono ancora in calo. Segnali incoraggianti arrivano dal mercato interno, nel quale gli ordinativi sono in crescita dell'11%.

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La stessa considerazione può essere estesa al comparto della maglieria, che regge in termini di produzione, ma continua a perdere in quanto a fatturato.

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Va un po' meglio nel comparto abbigliamento, che si contraddistingue rispetto al precedente per una maggiore presenza di imprese operanti nel conto proprio. E' anche per questa peculiarità che il comparto è più votato all'export della maglieria (la quota di fatturato estero, infatti, è del 49,5% contro l'11%).

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Continua la frenata della ceramica, in questa indagine rappresentata essenzialmente dalle piccole imprese del cosiddetto terzo fuoco. Un segno meno giustificato, oltre che dalla crisi dell'edilizia, anche dalla scarsa propensione all'estero del comparto, che nel quadrimestre ha ottenuto appena il 2,8% del proprio fatturato da oltreconfine.

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Rallenta il trend di crescita della meccanica pesante modenese, che a fine 2013 aveva raggiunto performance in doppia cifra. Rimane, invece, ad alti livelli l'export extra nazionale (20,7%).

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Le migliori notizie arrivano dalla meccanica, quello che potremmo definire il core business dell'economia manifatturiera modenese. In questo caso, infatti, non solo si consolida la ripresa, sia rispetto al trimestre precedente, sia a un anno fa, ma anche il fatturato fa registrare un recupero considerevole. Ancora una volta sulla scia delle vendite estere: più di metà della produzione (il 52% del fatturato totale, record storico), infatti, è finita al di fuori dei confini nazionali.

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A due anni dal sisma, i numeri certificano il recupero di questo settore, importante anche per l'indotto dell'Area Nord. Anche in questo caso merita di essere sottolineata la propensione all'export, che ormai da un anno a questa parte si mantiene al di sopra del 50% del fatturato, marcando, nei primi tre mesi del 2014, un vero e proprio record, a quota 56,9%.

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Riprende la corsa di un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente sia per la sua dinamicità (un prodotto su quattro, per fare un esempio, finisce all'estero), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. fiata, dopo un paio di trimestri positivi, anche questo comparto, forse ancora poco "pesante" per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA: SARA' VERA GLORIA?
Sono segnali incoraggianti quelli che emergono dall'analisi congiunturale curata dall'Ufficio Studi di CNA in collaborazione con la Camera di Commercio. Segnali che testimoniano l'apporto delle piccole imprese al benessere della comunità modenese, realtà che, proprio per questo, meritano segnali di attenzione. Dal punto di vista fiscale, ad esempio, poiché è inaccettabile il fatto che un'impresa debba lavorare sino ad agosto per compensare il peso del fisco (la cui incidenza sui redditi d'impresa oltrepassa abbondantemente il 60%), come accade oggi. E spazi per una riduzione del carico impositivo, secondo CNA, esistono sia a livello centrale che locale.
Ma servono anche interventi di sostegno a misura di Pmi. E' il caso del rifinanziamento della cassa in deroga, uno strumento indispensabile per aiutare le imprese a superare le situazioni critiche delle piccole imprese. In quest'ambito, non mancano purtroppo esempi negativi, come quello rappresentato dal finanziamento noto come "Nuova Sabatini", le cui pratiche possono arrivare a 120 giorni per arrivare a conclusione. Non mancano però anche interventi positivi, come il bonus mobili, che potrebbe ridare fiato alle ristrutturazioni edilizie. Di certo quello che non serve al Paese è un rapporto conflittuale con le associazioni datoriali e le parti sociali: il confronto con queste organizzazioni, infatti, potrebbe essere utili ad evitare pasticci grossolani come quelli del Sistri, per fare solo un esempio).

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)

 

 

 

 

 

 

 

 

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