CNA Modena

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Diversi i casi segnalati a CNA in provincia di Modena di finte società che propongono contratti onerosi per ottenere risparmi sul pagamento delle imposte -

Modena, 25 febbraio 2015 -

Anche in provincia di Modena operano alcune società che propongono la sottoscrizione di contratti onerosi per ottenere presunti risparmi di circa il 30% sul pagamento delle imposte. Si tratta di società che offrono la cessione di propri crediti a un prezzo scontato, da utilizzare per il pagamento dei debiti nei confronti del fisco, operazione nella quale, nei casi sino ad ora segnalati a CNA, si nascondeva tuttavia una vera e propria truffa.

Per esempio, se un'impresa ha un debito nei confronti dell'erario di 1000 Euro si vede proporre, da queste società, la cessione di un loro credito di imposta dello stesso importo di 1000, al prezzo di 700 Euro. Quindi l'impresa dovrebbe indicare questi 1000 Euro nell'apposito modello per il pagamento del proprio debito, che verrebbe così integralmente saldato, avendone in realtà spesi solo 700.

Nei casi segnalati a oggi, purtroppo questi crediti sono però risultati inesistenti, quindi chi ha fatto affidamento su queste operazioni si trova ad aver speso inutilmente il proprio denaro per qualcosa che, di fatto, non esiste. Non solo: le imprese ignare di tutto ciò si troveranno anche a non aver in realtà versato all'Amministrazione Finanziaria le imposte dovute, con tutte le conseguenze del caso in termini di sanzioni e di maggiorazioni.

Purtroppo chi mette in atto tali operazioni si presenta in modo estremamente professionale, con presentazioni, documenti, stampati e siti internet molto convincenti, ben strutturati ed efficienti. Non bastano però un sito internet, seppure ben fatto, una semplice scrittura privata o anche il pagamento di una fattura, per consentire la cosiddetta "compensazione" delle imposte nei modelli F24! In altre parole, a risparmiare sulle tasse.

Quasi sempre le società in questione risultano inesistenti ed i codici fiscali indicati nei documenti non corrispondono a nessuna impresa presente nelle anagrafiche dell'Agenzia delle Entrate o del Registro Imprese.
La cessione dei crediti fiscali di per sé è una operazione perfettamente legittima, che deve tuttavia avvenire con una serie di passaggi ben definiti dall'Agenzia delle Entrate e, ovviamente, a condizione che esistano realmente i crediti che vengono ceduti e i soggetti con i quali si sottoscrivono gli accordi.

Invitiamo quindi le imprese ad avere particolare cautela e attenzione nel sottoscrivere questo tipo di accordi. In questi casi, la cosa migliore da fare è rivolgersi subito ai propri consulenti o alle sedi delle proprie associazioni per verificare sia la correttezza dei procedimenti seguiti, sia l'effettiva esistenza delle società che propongono questi accordi.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA
 MO)

Il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini - 

Modena, 20 febbraio 2015 -

Unanimemente e convintamente, il Direttivo di CNA Fita Modena intende rinnovare la propria stima ed esprimere la solidarietà piena al Presidente Nazionale Cinzia Franchini, il cui operato, come rappresentante Nazionale del trasporto merci e persone deve essere valutato pubblicamente, sui fatti e sui risultati, tanti e importanti, oltre che sul suo impegno per la legalità, che è anche il nostro, e quello di tutta l'Associazione.

In gioco non c'è solo l'onorabilità di Cinzia Franchini, ma quella, appunto, di una intera unione la CNA-Fita che in questi tre anni ha saputo mantenere la schiena dritta su temi cruciali per il futuro delle nostre imprese e del nostro Paese.
Ci abbiamo creduto insieme e per questo crediamo sia giusto, insieme, difendere quanto sostenuto fin qui.
Il Direttivo all'unanimità, si augura inoltre che la situazione si possa rapidamente ricomporre nel migliore dei modi, e che gli equivoci vengano fugati, nell'interesse di tutta la CNA, pur nel doveroso rispetto di tutte le regole del nostro sistema associativo.

Per il Direttivo CNA Fita Modena
Pres. Franco Casadei

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Dagli incontri non sono emersi fatti nuovi in grado di modificare una valutazione critica sulla manovra finanziaria del Comune: dito puntato sulle tasse e sul problema Tari -

Modena, 20 febbraio 2015 -

Non bastano gli investimenti, che pure rappresentano una buona notizia e potranno contribuire a rimettere in circolo un po' di lavoro e ricchezza, a dare una lettura positiva al bilancio comunale.
Dopo gli incontri con il sindaco Muzzarelli, Confcommercio e Cna ribadiscono la valutazione critica su una manovra caratterizzata da due segni: l'effetto depressivo e la mancanza di coraggio. Dal confronto, infatti, non è emerso nulla di nuovo che porti a modificare l'iniziale valutazione del bilancio predisposto dall'Amministrazione.

L'effetto depressivo è legato all'aumento della tassazione, una crescita di 9,5 milioni di euro per effetto della quale il prelievo su cittadini e imprese raggiungerà nel 2015 quota 133,4 contro i 109 milioni del 2011. Si tratta, in tutta evidenza, di un aumento impressionante: +22,4% in soli quattro anni, che rischia di vanificare l'attesa per una ripresa ad oggi ancora del tutto ipotetica e proprio per questo estremamente fragile.
In questa situazione, un aumento delle imposte è per definizione depressivo.

"Siamo consapevoli delle difficoltà di reperire 14 milioni di euro per effetto di uno scellerato Patto di Stabilità - continua la nota di Cna e Confcommercio - ma aumentare le tasse appare l'opzione più facile, ma anche quella meno coraggiosa. Oltretutto, operare su 233 milioni di spesa corrente una razionalizzazione del valore di 5,2 milioni di euro, significa fare una limatura pari al 2,2%".

Secondo le due Associazioni, invece, si sarebbe dovuta mettere in campo una profonda azione di razionalizzazione della spesa, anche innovando le modalità gestionali di alcuni servizi, in particolare quelli interni. "Una svolta – precisano Cna e Confcommercio – che le imprese modenesi attendono e chiedono da anni e che avrebbe potuto produrre maggiori economie ed evitare così di usare pesantemente la leva tributaria".

Si è parlato di segnali positivi, in merito al ritocco di pochi decimali sull'Imu pagata dalle imprese sugli immobili produttivi sfitti, mentre non aumenta, ma le nostre aziende si attendevano un abbassamento dell'IMU sugli immobili produttivi utilizzati nell'attività aziendale. Ma alle imprese i segnali non bastano più. Occorrono scelte decise, come nel caso della Tari: ad esempio, quella di congelare ogni aumento della tassa rifiuti in assenza di un preciso e dettagliato piano finanziario.

"Semmai ce ne sia stato uno, non è più tempo di prendere per buoni gli aumenti automatici che vengono proposti dalle multiutility, in questo caso da Hera. Alcuni sindaci, ad esempio quelli della zona di Sassuolo, hanno fatto ricorso al Tar in merito all'aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Perché questo non è avvenuto a Modena? Riteniamo – dicono Cna e Confcommercio – che la comunità abbia il diritto di capire bene i meccanismi di determinazione delle tariffe".

Anche rispetto ai pur apprezzabili investimenti, va sottolineato come l'impressione che si ricava dalla lettura delle addirittura 219 voci del piano triennale messo a punto dall'Amministrazione, è quella dell'assenza di un filo conduttore capace di dare un'impronta strategica agli interventi e conseguentemente un nuovo respiro alla città.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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