Modena, 18 gennaio 2020 - Lo scorso dicembre 2020 è stata messa in servizio la nuova Risonanza Magnetica dell’Ospedale Policlinico ulteriore sforzo significativo dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che consentirà di migliorare la qualità delle prestazioni ed aumentare i servizi erogati all’utenza. Si tratta di una risonanza ad alto campo (1,5 tesla) acquisita in Pay per Use per un importo di oltre 1 milione di euro dilazionato in 7 anni.
Dopo gli investimenti importanti fatti dal 2017 presso l’Ospedale Civile di Baggiovara con installazione di RM ad alto campo in particolare nel 2018 RM 1,5Tesla e 2019 RM 3Tesla proseguono quindi gli interventi dell’Azienda Ospedaliera volti al rinnovo del parco macchine con il nuovo magnete messo in servizio a fine dicembre 2020, mentre per marzo 2021 è previsto l’aggiornamento dell’altro magnete 1,5T sempre presso l’Ospedale Policlinico che consentirà inoltre di poter usufruire di un parco macchine RM aggiornato ai più recenti standard tecnologici.
“La Risonanza Magnetica – spiega il prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Interaziendale ad attività integrata Diagnostica per Immagini - è una tecnica di indagine basata sulla interazione tra il campo magnetico generato dall’apparecchiatura (del quale il Tesla è, appunto, l’unità di misura) ed i protoni degli atomi di idrogeno, presenti in elevate quantità nel corpo umano che, stimolati con specifici impulsi di radiofrequenza, emettono un segnale che, dopo complesse elaborazioni fisiche ed informatiche, viene convertito in immagini. Nello specifico la utilizzeremo soprattutto per migliorare ulteriormente i percorsi diagnostici maggiormente caratterizzanti le attività cliniche del Policlinico, in particolare la diagnostica neurologica, senologica, cardiologica ed oncologica. Sono inoltre previsti spazi di condivisione dell’apparecchiatura con il personale radiologico dell’area sud dell’Azienda Sanitaria Locale modenese, volti a potenziare l’offerta prestazionale a favore sia dei pazienti degenti che degli ambulatoriali”.
“La nuova risonanza magnetica - spiega l’ing. Marco Martignon del Servizio Unico Ingegneria Clinica - si presenta particolarmente confortevole per il paziente grazie ad alcune significative soluzioni tecniche. Tra queste spiccano il magnete corto e l’apertura (gantry) di accesso con un diametro pari a 70cm (open-bore) ad ampia svasatura per ridurre il senso di claustrofobia. Infine, è un’apparecchiatura particolarmente silenziosa in quanto dotata della tecnologia ART™ (Acustic Reduction Technology) per la riduzione del rumore acustico. La versione in uso denominata “AIR Edition” è inoltre dotata della rivoluzionaria tecnologia denominata AIR Technology™ (Adaptive Image Receive) che consente l’utilizzo, oltre alle bobine tradizionali, anche di bobine particolarmente flessibili a forma di “coperta” con una una maggiore adattabilità al paziente. Si tratta di un’apparecchiatura a circuito chiuso con ridotto consumo di elio (Zero Boil-Off) con beneficio sulla manutenzione. Infine, assicura alte prestazioni in particolare con catena radiofrequenza completamente digitale e dotata delle più recenti tecniche di acquisizione per l’esecuzione di esami RM body di ogni genere anche per lo studio dell’encefalo e della prostata.”