Una manovra che può salvare la vita dei bambini: al via il progetto regionale per la disostruzione delle vie respiratorie, finanziato con 100mila euro. L'assessore Venturi: "Impegnati con tutti i mezzi possibili a tutelare la sicurezza e la salute dei più piccoli". Rivolto a tutti i servizi educativi e alle scuole dell'infanzia dell'Emilia-Romagna, prevede corsi di formazione e aggiornamento specifici per addetti al primo soccorso e la realizzazione di materiale informativo.
Bologna -
Un boccone di cibo, un pezzo di gioco o un piccolo oggetto infilato erroneamente in bocca, che vanno ad ostruire le vie aeree. Secondo i dati ufficiali della Società italiana di pediatria (Sip), ogni anno circa 50 bambini in Italiamuoiono per soffocamento da corpo estraneo: il 27% dei decessi accidentali nei minori, soprattutto i più piccoli. Può accadere in qualunque momento - a casa, al parco, all’asilo, alla scuola materna - ed è quindi fondamentale che tutte le persone coinvolte nella cura del bimbo siano adeguatamente informate e preparate a gestire l’emergenza, a partire dall’esecuzione delle manovre antisoffocamento.
Perché ciò avvenga, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di realizzare, finanziandolo con 100mila euro, un progetto specifico per tutti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, nell’ambito di un più ampio contesto di azioni finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza dei più piccoli. Saranno dunque organizzati, già durante questo anno scolastico, corsi di formazione e aggiornamento e specifici materiali informativi.
“Conoscere i ‘cardini’ del primo soccorso è importante, per tutti gli ambiti della vita quotidiana- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. E poiché vogliamo garantire la salute e la sicurezza di chi è più fragile e indifeso, e dunque dei bambini, dobbiamo partire dai luoghi dove trascorrono diverse ore nell’arco della giornata, i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, e rafforzare le competenze di chi vi opera. Il progetto che siamo ben contenti di avere realizzato e finanziato va proprio in questa direzione”.
Il progetto, nel dettaglio
Rivolti agli addetti al primo soccorso dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, i corsi di formazione e aggiornamento puntano a far acquisire – o rafforzare ulteriormente – le capacità d’intervento pratico per la disostruzione delle vie respiratorie: è fondamentale, infatti, conoscere le manovre da eseguire in caso di rischio di soffocamento in seguito all’introduzione di un corpo estraneo nelle vie aeree dei bambini. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato valido anche nel contesto della formazione obbligatoria di queste figure.
I corsi saranno organizzati da tutta una serie di associazioni che, dopo aver partecipato a una selezione pubblica condotta dall’Azienda Usl - Irccs di Reggio Emilia (referente per l’attuazione del progetto a livello regionale), si sono aggiudicate la realizzazione. Si tratta dell’Anpas Emilia-Romagna di Bologna per i corsi nelle province di Piacenza - Parma - Ferrara - Rimini; Croce Verde di Reggio Emilia per la provincia di Reggio Emilia; Croce Rossa Italiana di Modena per la provincia di Modena; Croce Rossa Italiana di Bologna per la provincia di Bologna; Pubblica Assistenza Città di Faenza per la provincia di Ravenna; Croce Rossa Italiana di Forlì per la provincia di Forlì-Cesena. Saranno le associazioni stesse a inviare nei rispettivi territori ogni comunicazione utile agli aspetti organizzativi dei corsi (sedi, date, programma).
Non solo corsi, però. Sono stati realizzati anche materiali informativi sulla prevenzione del soffocamento da corpo estraneo e sulle principali manovre di disostruzione delle vie respiratorie, che saranno distribuiti in occasione dei corsi di formazione e aggiornamento, nelle sedi dei nidi e delle scuole dell’infanzia, e pubblicati sul sito della Regione Emilia-Romagna, a disposizione di tutti gli interessati. Si tratta di tre locandine: una sulla prevenzione del soffocamento da cibo, due sulle manovre di disostruzione realizzate in collaborazione con il 118 (di cui una per i bimbi piccoli fino a 1 anno e l’altra, quella cosiddetta di Heimlich, per i più grandi). È inoltre in corso di realizzazione un video breve, sempre sulla modalità di effettuazione delle manovre antisoffocamento.
Con una lettera inviata ai dirigenti scolastici di scuole dell’infanzia statali, ai coordinatori delle scuole paritarie d’infanzia e ai gestori delle “Sezioni Primavera” sperimentali, Regione e Ufficio scolastico regionale hanno chiesto di promuovere la partecipazione del maggior numero di addetti al primo soccorso ai corsi e la diffusione dei materiali informativi nelle scuole dell’infanzia presenti sul territorio regionale. Per favorire la partecipazione anche degli addetti al primo soccorso dei servizi educativi dell’infanzia, sono stati informati anche i Comuni e le Associazioni dei gestori privati.
La manovra di Heimlich
In caso di ostruzione totale delle vie aeree, se il bambino è ancora cosciente chi lo soccorre deve eseguire la manovra di Heimlich, che si pratica oltre i 12 mesi di età. Dopo essersi collocati alle spalle del bimbo, bisogna cingerlo con le braccia e praticare una pressione addominale intensa sotto il diaframma, così da spingere verso l’alto l’aria residua e determinare un brusco aumento di pressione intratoracica, come un “colpo di tosse artificiale”. In genere questa manovra riesce a liberare le vie aeree dal corpo estraneo; se ciò non dovesse accadere e il bambino perde coscienza, occorre chiamare immediatamente il 118 e iniziare le manovre di rianimazione fino all’arrivo dei soccorsi. /CV