Il viaggio nella penisola balcanica, con Francesco Millione e Davide Marchettini della Caritas Diocesana, nell'ambito del progetto Kamlalaf, promosso dal Comune di Piacenza in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Svep e diverse associazioni di volontariato del territorio. -
Piacenza, 1 agosto 2015 -
Valentina Porcu e Silvia Manini raccontano la tappa conclusiva del loro viaggio nella penisola balcanica, accompagnate da Francesco Millione e Davide Marchettini della Caritas Diocesana, nell'ambito del progetto Kamlalaf.
"Da Dubrovnik inizia il nostro viaggio di rientro verso casa. Siamo sulla costa croata, e ci pare di essere in un altro mondo. Abbiamo lasciato alti monti dalle rigogliose pareti di verdissima vegetazione, separate fra loro da innumerevoli tornanti fatti di canyon d'acqua limpida, per trovare monti altrettanto alti ma aridi e brulli, che circondano la cittadina a picco sul mare, tanto da renderla calda e afosa, quasi invivibile. Alterniamo quindi le visite alle meravigliose mura di cinta e al centro storico, con un breve tuffo nelle acque limpide della prima spiaggetta cittadina raggiungibile a piedi. E' una città che ben rappresenta il nostro percorso di servizio civile presso la Caritas di Piacenza. Abbiamo imparato come la realtà può essere osservata da svariati e differenti punti di vista: la si può guardare dall'alto, come fossimo sulla linea della funicolare che ci ha portato in cima ad una montagna per vedere la città; la si può guardare girandoci intorno osservandola dall'esterno, come abbiamo fatto percorrendo le mura; la si può guardare dall'interno, come abbiamo fatto vivendo la città tra la sua gente e nei suoi scorci più intimi. Abbiamo appena il tempo di assaporare l'aria salmastra di questa città Patrimonio dell'Umanità, che è già tempo di ripartire.
Ci spostiamo quindi leggermente verso l'interno, tornando in Bosnia-Erzegovina. La città che secondo le previsioni meteo doveva riservarci un caldo torrido in realtà ci accoglie con un rinfrescante acquazzone che dura giusto il tempo di permetterci di godere di uno spettacolo inaspettato: i tuffi dal Ponte Vecchio. Mostar e il suo ponte hanno un ruolo cruciale nella storia della Bosnia-Erzegovina: il 9 novembre 1993 venne distrutto durante il conflitto fra le forze croate e quelle bosniache, che poco prima avevano combattuto insieme per liberare la città dalle forze serbe. I tuffi che si dice siano iniziati con la creazione del Ponte stesso (1565), sono stati interrotti solo nelle circostanze peggiori quali la guerra appunto, e il segno della loro ripresa sono un po' il segno della ripresa dell'intera città. Il ponte venne infatti ricostruito nel 2004 e venne dichiarato, insieme alla città vecchia, Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Nel viaggio di rientro verso casa, ci fermiamo a Banja Luka, la seconda più grande città della Bosnia-Erzegovina e capitale de facto della Repubblica serba di Bosnia ed Erzegovina; con gli accordi di pace di Dayton del 1995 infatti, il territorio è stato suddiviso in Repubblica Serba e Federazione della Bosnia ed Erzegovina, suddivisione che dovrebbe rispecchiare la distribuzione territoriale dei diversi gruppi etnici, ma che in realtà non si avvicina neppure lontanamente a qualcosa di omogeneo (basti pensare che la sola Federazione conta una ripartizione a sua volta in dieci cantoni suddivisi per etnie). Abbiamo giusto il tempo di visitare il Castello medioevale che affianca il fiume Vrbas, e più nient'altro: 800 km si strada ci aspettano e alle prime ore della giornata del 25 luglio si parte.
I viaggi di conoscenza sono occasioni uniche e irripetibili per potersi avvicinare a culture diverse dalla nostra e che scardinano l'idea che abbiamo di "noi", mondo occidentale, come centrali rispetto al resto del mondo. Perché decidere di farne uno? Si ha paura di ciò che non si conosce; grazie alle esperienze di conoscenza, come le opportunità offerte da Kamlalaf, si superano questi timori e viene favorita l'apertura verso l'altro, il diverso da sé. Il dialogo e il confronto permettono di arricchire se stessi e ciò che ci circonda; in particolare, l'esperienza balcanica ci insegna come una piccola scintilla possa innescare reazioni dolorose e inaspettate, che potrebbero realisticamente concretizzarsi ovunque e in qualsiasi momento nel mondo. E' importante quindi lavorare costantemente sulle relazioni fra le persone, come ci hanno insegnato con le loro testimonianze coloro che abbiamo incontrato.
Un grande ringraziamento dunque al Comune e agli sponsor, che hanno contribuito finanziariamente ad una parte delle spese di viaggio; un ringraziamento speciale a Gianluca Sebastiani, che ci ha seguito nel breve percorso formativo prima della partenza, fornendoci validi strumenti per affrontare al meglio il viaggio che ci attendeva, e ad Osvaldo Fusi Presidente dell'Associazione Piccolo Mondo, che ci ha gentilmente ospitato presso la sede dell'associazione stessa; un altrettanto speciale ringraziamento ai nostri accompagnatori, Francesco Millione e Davide Marchettini, operatori della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, che hanno messo a nostra disposizione il loro tempo e le loro conoscenze del territorio, nonché le preziose abilità da piloti che nei 2800 km di strada si sono rivelate indispensabili.
Per chi fosse interessato a saperne di più, dopo il periodo estivo si terrà un incontro di restituzione dell'esperienza di viaggio alla cittadinanza."
(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Dall'8 al 14 Agosto 2015 a Rivisondoli (Aquila) avrà luogo la prima edizione di "CiboTurismo – La Fiera degli Appennini", un percorso tra bellezze paesaggistiche e tipicità enogastronomiche. -
Parma, 1 agosto 2015 -
Un percorso tra bellezze paesaggistiche e tipicità gastronomiche, questo è "CiboTurismo – La Fiera degli Appennini", l'evento che prenderà il via sabato 8 agosto a Rivisondoli (L'Aquila).
"L'evento è rivolto al pubblico – spiega Antonio Benincasa di Total Expo, organizzatore della fiera – e coniuga gastronomia, turismo, natura e cultura. Abbiamo chiesto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, che dovrebbe arrivare a giorni, per questa fiera che ha l'ambizione di collegare il territorio abruzzese ad Expo2015, mettendo in mostra la grande varietà dell'alimentare italiano e la sua qualità".
Un appuntamento che vedrà piccole e medie imprese, espressione tipica del made in Italy, mettere in mostra tutto il meglio dell'enogastronomia dell'Italia Centrale fino al 14 agosto 2015. Oltre alle famose scamorze e mozzarelle di Rivisondoli, l'aglio rosso di Sulmona, lo zafferano aquilano, la castagna Roscetto della Valle Roveto ed il caciofiore aquilano, i visitatori potranno degustare salame stagionato sotto cenere, ciauscolo, salsicce e salame di cervo, di cinghiale, di asino, prosciutto di Norcia, lonze, capocolli (anche senza glutine e lattosio) e prodotti tipici di altre regioni.
La prima edizione di "CiboTurismo" rappresenterà un grande "open air" lungo le vie, i prati e nelle piazze più suggestive della città, il tutto al fine di dare sostegno e favorire lo sviluppo e la promozione delle micro imprese abruzzesi e delle regioni circostanti, vero patrimonio per la produzione delle eccellenze dell'agroalimentari italiane. Una manifestazione totalmente gratuita che tra le molteplici possibilità di svago proporrà anche eventi ludici, tra cui lo spettacolo teatrale all'aperto "La Notte dei Briganti", che si svolgerà nella notte del 12 agosto. La performance teatrale, portata in scena dall'Associazione Culturale "Sylva Tour and Didactics" di Alberobello (Bari), sarà realizzata alla luce delle fiaccole e racconterà uno scorcio della nostra storia legato al "brigantaggio", fenomeno che ha interessato in particolare le terre pugliesi.
Raggiungere Rivisondoli è facile: in auto, si esce al casello Pescara dell'autostrada e in meno di 1 ora si sale a Roccaraso; in treno si arriva da Roma, Pescara o Napoli nella Stazione ferroviaria di Rivisondoli. La cittadina dispone di ottime strutture alberghiere.
Per gli amanti della vacanza en plein air, è disponibile un'area di sosta per camper e caravan vicina al centro cittadino e adiacente al Campo Sportivo – Località Piè Lucente.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.ciboturismo.it
Presentati dalla Provincia un nuovo road book e due aree per camper a Canossa e Carpineti. -
Reggio Emilia, 28 luglio 2015 -
"Camminare nella storia si può": con questa premessa si apre un libretto di 44 pagine che la Provincia di Reggio Emilia ha realizzato per promuovere il Sentiero Matilde e che è stato presentato questa mattina al Castello di Sarzano dal consigliere provinciale delegato al Turismo Pierluigi Saccardi, insieme – tra gli altri - ai sindaci dei Comuni attraversati dal sentiero, ai presidenti di Gal Antico Frignano-Appennino Reggiano e Parco nazionale e a un rappresentante dell'Associazione Camperisti.
Si tratta di un vero e proprio road book che descrive in dettaglio tutto il percorso del principale sentiero di attraversamento del territorio reggiano che inizia tradizionalmente a Ciano d'Enza, in località Vico. Per la prima volta viene previsto anche un accesso dal capoluogo, con partenza dalla ciclopedonale del Parco delle Caprette in frazione San Pellegrino, via Rivalta, Puianello, Vezzano e Canossa. Con questa nuova e comoda partenza cittadina si salda anche un suggestivo gemellaggio con il punto di arrivo del sentiero, San Pellegrino in Alpe in provincia di Lucca: il santo dei pellegrini e dei viaggiatori rappresenta così una delle due anime che tengono compagnia all'escursionista lungo i circa 80 chilometri del sentiero. L'altra anima è ovviamente quella della gran contessa Matilde a cui si devono i castelli e le pievi medioevali che rendono storicamente prezioso questo percorso che è già bello di suo per la geologia e il paesaggio. Il libretto, i cui testi sono stati curati da Ideanature, è articolato in cinque tappe, oltre al "raccordo cittadino".
La recente manutenzione straordinaria del sentiero, attuata in collaborazione tra Provincia, GAL Antico Frignano – Appennino reggiano e Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, ha dotato il sentiero di due aree attrezzate per la sosta dei camper, a Vico di Canossa e a Carpineti, progettate da Alessandro Canovi per un turismo mobile che proviene soprattutto dall'Italia del nord e dai paesi di lingua germanica. Il sindaco di Carpineti e il vicesindaco di Canossa si sono dichiarati molto soddisfatti per la localizzazione nei loro comuni di queste infrastrutture che già ora sembrano incentivare la fruizione da parte dei turisti delle terre di Matilde. Con i fondi europei Por-Fesr, che hanno finanziato il libretto e il sito web correlato ( www.sentieromatilde.it ), la Provincia di Reggio Emilia ha realizzato anche una campagna pubblicitaria che ha previsto inserzioni su riviste specializzate (Plein Air, Vita in Camper e Touring, grazie alle quali le due aree sosta camper sono già utilizzate) e sul treno Italo (un intero treno che per tutto luglio porta sui vassoi posti nel retro dei seggiolini le immagini promozionali delle Terre di Canossa e delle Piccole Capitali del Po,), un video sul Sentiero Matilde ( www.youtube.com/watch?v=mFn022ms3U4&feature=youtu.be ), opuscoli in 8 lingue straniere e la distribuzione di una card che dà diritto a sconti particolari per chi frequenta il territorio, in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa ( www.terredicanossacard.it ). Il road book sul Sentiero Matilde verrà distribuito presso gli Uffici di informazioni turistiche fino ad esaurimento delle copie stampate, ma è comunque scaricabile dal sito www.sentieromatilde.it.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Ottavio Cacace famoso pittore caprese dipinge le bellezze naturali di Capri sul sandalo caprese, icona di artigianato sempre attuale.
Capri, 25 luglio 2015 - L'estate è ormai iniziata e l'Isola di Capri, anche per quest'anno, figura tra le mete turistiche più ambite da stranieri e italiani.
Palcoscenico internazionale della moda, l'isola azzurra riesce a distinguersi anche nel settore dell'artigianato, lanciando sul mercato, per l'estate 2015, il sandalo dipinto.
Invenzione del pittore caprese Ottavio Cacace, il sandalo dipinto è una reinterpretazione del famoso sandalo caprese che, spopolando negli anni '50, è diventato un simbolo di Capri nel mondo.
Abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con Ottavio nella sua bottega di Anacapri:
Come nasce l'idea di dipingere i tuoi famosi quadri sul sandalo caprese?
R: L'idea nasce da un sogno che ho fatto circa due anni fa. Ho sognato di essere solo a Marina Piccola a fare il bagno. Salendo dal mare vedo vicino alla mia asciugamano un paio di sandali capresi abbandonati, mi guardo intorno per capire a chi possano appartenere, ma non vedo nessuno. Mi sdraio sulla spiaggia e, mentre sto per prendere sonno, sento una voce che che mi dice "Mi dipingeresti un quadro?", apro gli occhi e vedo, in parte coperta dal riflesso del sole, una ragazza bruna con un costume intero blu notte che salendo dal mare mi viene incontro. Quando mi raggiunge mi chiede nuovamente di farle un quadro, ma io non ho con me la tela, così le chiedo dove potrei dipingerglielo e lei mi risponde "Nei sandali!". Io rido, ma lei continua "Li ho messi lì per te per farti fare un quadro. Non importa il soggetto, basta che dipingi, perché per me è importante". A questo punto mi sono svegliato.
Così quando ti sei svegliato hai subito deciso di provare?
R: No, all'inizio mi sembrava una cosa stupida. Però nel corso dei giorni successivi questo pensiero continuava a ronzarmi nella testa. La ragazza nel sogno mi aveva chiesto un quadro, così ho deciso di mantenere la promessa. La prima prova la feci con un sandalo regalatomi da Lina, una ragazza che ha un negozio poco sopra la mia bottega. La sera stessa iniziai a provare. Non sapevo come fare perché non conoscevo la tecnica per dipingere sul cuoio. Ad ogni modo dipinsi dei Faraglioni al tramonto riprendendo lo stesso colore delle pietre del sandalo. Quando li vidi rimasi sorpreso io stesso. L'indomani li portai a Lina per avere un parere, lei fu la prima a darmi una forte carica per continuare.
Ciononostante, inizialmente non li dipingevo mai in bottega perché mi sembrava un po' degradante dipingere nella suola. Poi piano piano mi convinsi. L'anno scorso decisi di espormi un po' di più, ed ebbi la prova che la cosa poteva andare; così quest'anno ho messo in piedi in maniera più organizzata la linea di sandali capresi dipinti. Prezioso è stato l'aiuto di Luigi Balduccielli, un signore di Sorrento che ha un grande calzaturificio di sandali artigianali e monta per me i cinturini. Io dopotutto sono un pittore e la mia arte è la pittura, lascio quella del ciabattino a chi sa farlo molto meglio di me.
(Da Capri Giada Andrea Rusciano)
Di Chiara Marando – Sabato 25 Luglio 2015 -
Rimini Street Food la prima guida, ma anche web app, interamente dedicata ai cibi di strada, prosegue il suo viaggio alla scoperta delle migliori piadinerie, locali, bar e chioschetterie del territorio riminese.
Un percorso ed uno sguardo nuovo verso la tradizione più genuina, alla scoperte delle vere eccellenze romagnole e di quei luoghi affascinanti ancora poco noti ai turisti. Strade diverse, magari da scoprire in sella ad una moto, per imparare a conoscere gli artigiani e le loro botteghe che di questa terra sono l’anima.
Ed è proprio come riders che chef del calibro di Massimo Bottura, Igles Corelli, Gianfranco Pascucci e Norbert Niederkofler, solo per citarne alcuni, hanno dato il loro importante contributo per rintracciare quelle tipicità gastronomiche capaci di fare la differenza.
Un tour che continua e che nel 2015 conquista come testimonial un giovane talento pluristellato, che a 29 anni è riuscito ad aggiudicarsi la sua prima Stella Michelin facendo il bis a soli 33. Si tratta di Enrico Bartolini, vero e proprio re ai fornelli oggi trentaseienne, uno degli ambasciatori gourmet di Expo2015, nonché chef del rinomato ristorante Devero.
Il suo sarà un omaggio alle piadinerie romagnole, vero simbolo dello street food locale, con una ricetta tutta personale: una piada vegetariana preparata con ingredienti estremamente salutari e genuini.
Ecco la sua ricetta:
La vera novità è rappresentata dalle bacche di Goji fresche, condite con sale e pepe, da strofinare sulla piada. Si distribuiscono poi i pezzetti e si aggiunge il dattero tagliato a tocchetti, anch’esso fresco, basilico, prezzemolo, sesamo e melanzane viola grigliate. Infine, una spruzzata di dolce forte di uva nera, ovvero una riduzione di uva, mela, aceto, zucchero e senape. Per chi volesse qualcosa in più, si può aggiungere mozzarella di bufala a fette.
Rimini Street Food è un progetto in collaborazione con Ducati Motor Holding e Comune di Rimini con la partecipazione della Camera di Commercio di Rimini e di Apt Servizi Emilia Romagna
Di Chiara Marando – Sabato 18 Luglio 2015
La dolce brezza marina che soffia regalando temperature inaspettate, i colori accesi che riflettono lo splendore della natura ed un mare cristallino che invita a tuffarsi: tutto questo è l'Isola d'Elba. Uno scrigno che racchiude spiagge dorate, scogliere e massicci granitici avvolti dalla macchia mediterranea, paesini incastonati nei monti che raccontano storie di popoli, sapori e profumi di una terra baciata dal sole e accarezzata dal vento. Ed è proprio questa varietà di luoghi e paesaggi la caratteristica dominante dell'Isola, un alternarsi di spiagge che passano dai lunghi arenili di sabbia dorata, alle piccole calette di sassolini, ai ciottoli bianchi fino al liscio granito. Si può scegliere ogni giorno un punto diverso in cui fermarsi per lasciarsi andare a sole e relax.
La spiaggia di Cavoli è una delle perle dell'Isola. Si affaccia all'interno di una splendida insenatura circondata dalla vegetazione, il punto ideale per chi ama la tranquillità e lo spettacolo di un cielo stellato che si riflette nel lento movimento delle onde in notturna.
E ancora sabbia luminosa, acqua cristallina e scogliere protette da un promontorio selvaggio dominato dalla natura rendono la spiaggia di Fetovaia una tra le più suggestive dell'Isola.
Poco lontano, ideale per chi ha dei bambini e desidera la comodità, la spiaggia di Marina di Campo permette di camminare comodamente nell'acqua, con un fondale che degrada dolcemente anche oltre 50 metri dalla battigia. A due passi dal mare si apre il paese, le cui vie del centro sono continuamente animate da bancarelle, musica, ristoranti e negozietti tipici aperti fino a tardi.
Parlando di spiagge non si può dimenticare quella di Procchio, una delle più estese ed attrezzate. Percorrendo le strette stradine che fanno da anello tra i vari centri abitati si possono scorgere panorami mozzafiato dove le Isole di Capraia e la lontana Corsica fanno da cornice, calette nascoste dalla vegetazione e scogli levigati da vento e mare come nella rinomata Sant'Andrea.
Uno dei centri più mondani delle serate estive, immerso in un'atmosfera romantica soprattutto nelle ore del tramonto, quando il sole scompare dietro la Torre sul porto , è la piccola Marciana Marina. Il suo incantevole lungomare, ornato da tamerici e circondato da caratteristiche botteghe, è uno dei punti focali della vita del paese. Attraversando il vecchio borgo medievale, ciò che colpisce è la dimensione ferma nel tempo che veste ogni angolo, uno scrigno avvolto dalla macchia mediterranea che regala preziosi scorci da immortalare. La spiaggia più famosa e amata dai marinesi è quella della Fenicia, situata dietro la Torre, l’unica presente nel territorio comunale.
E poi ci sono i sapori dell'Isola. La cucina elbana si basa su piatti semplici dove dominano la fantasia e la sapienza nella scelta degli ingredienti. La lunga e complessa preparazione di alcune pietanze fa di esse delle specialità molto richieste, tra queste primeggia lo Stoccafisso alla Riese, un succulento piatto accompagnato da acciughe sotto sale, cipolla, basilico, pomodori, peperoni verdi ed ancora olive nere, pinoli, capperi e peperoncino. Altre prelibatezze sono il Gurguglione, a base di verdure, il riso al nero di seppia, i totani ripieni, il celebrato Caciucco ed altri piatti più semplici come le sardine ripiene. E visto che il dolce non può mai mancare la Schiaccia briaca è la degna conclusione: torta a base di pinoli, uvetta e nocciole con una abbondante spruzzata di alchermes.
Si dice che un buon pasto sia sempre accompagnato da un buon vino e tra le varietà proposte dal territorio dell'Isola spiccano l'Elba Bianco, l'Elba Rosso, il Rosato, l'Ansonica, l'Aleatico ed infine il Moscato da abbinare ai Cantucci per un perfetto connubio tra profumo e gusto.
L'Emilia-Romagna è la regione che ama di più i cani. E ha anche spiagge tra le più attrezzate d'Italia per gli amici a quattro zampe. Tutte le info e l'elenco degli arenili più accoglienti e belli.
di Alexa Kuhne 19 luglio 2015 -
Quanto è bello poter partire con il proprio amatissimo pet.
E quanto è brutto, invece, guardare i suoi occhi tristi che sembrano dirci 'perché non mi porti con te?' mentre ci allontaniamo dalla pensione per animali in cui abbiamo deciso di parcheggiarlo.
Fortuna che qualcosa sta cambiando, anche in Italia.
L'Emilia- Romagna, infatti, è la regione più pet-friendly, e tra quelle che sta dando un grande segnale di civiltà, quella, cioè, che accoglie senza tanti problemi – e coi guanti bianchi! - i nostri inseparabili a quattro zampe offrendo loro diverse modalità di vacanza. Naturalmente insieme ai loro amici umani.
L'Emilia- Romagna è seguita da Trentino Alto Adige, Lombardia e Toscana. Al contrario, Liguria, Sud in genere e isole si contenderebbero la maglia nera.
Si tratta del risultato di una ricerca commissionata da una nota azienda che produce mangimi e realizzata da Squadrati su come i proprietari di cani e gatti si organizzano le vacanze, come le vivono in compagnia dei loro amici e sui servizi di cui usufruiscono e di cui avrebbero bisogno.
Il nostro Paese, in fondo, non è poi messo così male.
Più precisamente, secondo i dati della ricerca, tra le mete preferite di chi viaggia con un cane spiccherebbe, con una percentuale del 46%, il mare. Poi la montagna (20%) e la campagna (21%). La campagna (32%) e il mare (34%) sono, invece, le mete preferite dai proprietari di gatti.
Non solo.
Al fine di migliorare o incentivare le vacanze con il proprio cane, al 77% piacerebbe avere informazioni dal veterinario su come gestire il viaggio, all'83% piacerebbe che ci fossero aree di sosta pet-friendly lungo le autostrade e all'82% trovare strutture certificate come pet friendly.
Di strada, insomma, pare ne sia stata fatta. Andare in vacanza con il cane fino a qualche anno fa era quasi impossibile. Per trovare una spiaggia per te e il tuo amico a quattrozampe occorreva cercare quelle libere, spesso di difficile accesso, e troppe volte si finiva rinunciando al mare o lasciandolo a casa.
Oggi alcuni arenili italiani si sono organizzati, diventando molto attenti alle piccole necessità dei nostri amati pelosi.
Si va dalla spiaggia per cani libera attrezzata con aree per i suoi bisogni, per rinfrescarlo e proteggerlo dal solleone, a stabilimenti che hanno persino lettini speciali e giochi tutti per il tuo pet. Le proposte sono moltissime.
Per trovare la spiaggia per cani più adatta basta cercare con un click...
Le spiagge italiane sono sottoposte a regolamenti regionali e comunali: basta controllare, per prima cosa, sui siti delle amministrazioni pubbliche, se ci siano regole speciali che regolano la sosta degli animali sul bagnasciuga. In molte spiagge, infatti, da maggio a ottobre, è vietato l'accesso ai cani. Ma non è ovunque così: per scoprire dove il cane è il benvenuto, si può consultare il portali come Vacanze Bestiali dell'Enpa. Qui, regione per regione, è stato approntato l'elenco di spiagge per cani e/o stabilimenti balneari più dog friendly, dove il cane è un ospite di riguardo.
I documenti del cane e il suo certificato che attesti la regolarità delle vaccinazioni sono obbligatori dappertutto.
Ecco, di seguito, le 5 spiagge classificatesi come le più dog-friendly d'Italia (nel nostro Paese in totale sono più di cento).
1 "Bau Village", Abissola (Liguria): la preferita degli amanti dei cani, consegnano anche un kit all'ingresso con secchiello, paletta e ciotolina.
2 "Bagno 81 No problem", Rimini (Emilia Romagna): ci sono speciali fontanelle e consulenti cinofili sempre disponibili. E l'Emilia Romagna è anche la regione più dog friendly italiana!
3 "Dog Beach", San Vincenzo, Livorno (Toscana): a disposizione pet sitter e accessori dedicati.
4 "Bau Beach", Maccarese (Lazio): qui i cani possono essere tenuti liberi e socializzare tra loro.
5 "Porto Fido", Santa Teresa di Gallura (Sardegna): ci sono 25 postazioni con ombrellone dedicati alle famiglie con... quattrozampe.
Cerimonia ufficiale di riapertura della seggiovia. La "vita tecnica" dell'impianto prorogata di un anno, al 2 luglio 2016. Fino al 6 settembre la seggiovia sarà in funzione tutti i giorni, tranne il martedì. In settembre e ottobre, con l'arrivo dei funghi, sarà aperta il sabato e la domenica. Poi sarà in funzione anche per la stagione invernale.
Parma, 13 luglio 2015 –
Un mezzo indispensabile per tutti gli amanti del nostro del nostro Appennino, che finalmente sarà ad utilizzo del turismo per un intero anno. Da sabato mattina, con la cerimonia ufficiale di riapertura, la seggiovia Lagdei – Lago Santo, presso la stazione di partenza di Lagdei, nel Comune di Corniglio, è di nuovo in funzione. Da sabato infatti, la seggiovia resta aperta tutti i giorni, tranne il martedì, fino al 6 settembre. Poi in settembre e ottobre, con l'arrivo dei funghi, sarà aperta il sabato e la domenica. Infine, sarà certamente in funzione anche per la stagione invernale, per la gioia degli sciatori.
La "vita tecnica" dell'impianto è stata prorogata al 2 luglio 2016, dopo il collaudo tecnico effettuato il 2 luglio scorso dai tecnici dell'ufficio USTIF del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
All'inaugurazione era presenti il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, il Presidente dell'Unione Montana Appennino Parma Est Giordano Bricoli, il Sindaco di Corniglio Giuseppe Del Sante, l'on. Patrizia Maestri, il consigliere provinciale delegato Carlo Oppici, Vincenzo Bernazzoli già Presidente della Provincia, Marina Pezzi consigliere comunale di Lesignano.
"Abbiamo fatto tutti insieme un grande gioco di squadra: innanzitutto la Regione Emilia-Romagna che ha garantito i finanziamenti DUP, poi la Provincia, titolare della concessione d'uso, impegnata da anni per la salvaguardia dell'impianto, i cui tecnici hanno redatto il progetto esecutivo e diretto i lavori insieme al direttore d'esercizio, il Comune di Corniglio sede dell'impianto, la società La Genziana che lo gestirà nei prossimi 12 mesi, ma soprattutto l'Unione Montana Parma Est, che ha finanziato i lavori per 50 mila euro, in seguito ad una convenzione stipulata con la Provincia, e non ultimi i parlamentari del territorio." - ha dichiarato il Presidente della Provincia Filippo Fritelli.
Sul ruolo dei parlamentari parmensi, sia nel passato sia nel prossimo futuro, insiste il Presidente dell'Unione Montana Appennino Parma Est Giordano Bricoli, che riassume la storia dell'impianto e guarda al futuro: "La seggiovia è stata inaugurata il 17 settembre 1968, e dal 2009 in poi, arrivata alla scadenza della sua "vita tecnica", ha lottato di anno in anno per ottenere proroghe di esercizio – ricorda Bricoli - Ma ora per la prima volta la proroga è di un intero anno, ed è un bel successo. Altrettanto importante è il lavoro svolto dal coordinamento tecnico degli Enti locali con gli uffici ministeriali e con Federimpianti (l'associazione degli esercenti degli impianti di risalita), che ha portato alla bozza di una nuova legge nazionale che, nel rispetto delle direttive dell'Unione Europea e della Regione Trentino Alto Adige, ridefinirà il concetto di fine vita tecnica di un impianto di risalita, svincolandolo dalla sua vetustà e legandolo invece alle verifiche sulla sua sicurezza. Da tale norma, attesa entro la fine dell'anno, ci aspettiamo per la nostra seggiovia un nuovo periodo di vita tecnica di almeno altri dieci anni."
Il Sindaco di Corniglio Giuseppe Del Sante si è soffermato sull'importanza che la seggiovia ha per la vita di questo territorio: "Si tratta di una struttura fondamentale per la nostra comunità, con i suoi 913 metri di lunghezza permette di superare un dislivello di 277 metri, salendo dai 1251 metri della stazione di valle ai 1528 della stazione di monte. Il fatto che possa continuare ad essere utilizzata in sicurezza anche per il futuro sarà un volano importante per il turismo locale, in tutte le stagioni dell'anno. "
"Abbiamo lavorato fin dal 2013 con gli altri parlamentari parmensi agli emendamenti che hanno consentito via via di tenere in vita l'impianto, troppo importante per questo territorio, e ora stiamo sollecitando il Ministro Del Rio perché si arrivi al Regolamento, che ancora manca – ha affermato l'on. Patrizia Maestri - Siamo impegnati a operare in sinergia, ognuno per la propria parte, per fare in modo che il territorio possa andare avanti ."
Nei primi cinque mesi del 2015, aumentano i turisti, soprattutto a Parma e a Salsomaggiore. A maggio quasi 20 mila pernottamenti in più rispetto a maggio 2014, pari a un aumento dell'11,3%, dovuto soprattutto agli stranieri. -
Parma, 6 luglio 2015 –
Buone notizie sul fronte turismo in città e provincia. I dati resi noti dall'Ufficio Statistica della Provincia per i primi cinque mesi di quest'anno registrano oltre 262 mila arrivi, contro i 238 mila dell'anno scorso, con un incremento del 10%. A fare la differenza sono soprattutto i quasi 86 mila stranieri che contribuiscono, con un aumento del 26,5%.
In aumento tra gennaio e maggio 2015 anche le presenze (cioè i pernottamenti), che passano da 568 mila quasi 611 mila, con un + 7,5%; anche in questo caso la parte del leone la fanno gli stranieri, con un + 22,8% e + 33 mila unità ma crescono anche gli italiani (+2,4%, con un aumento di 10 mila unità).
Gli incrementi coprono tutti i mesi, ma sono particolarmente buoni i dati di maggio, che superano di molto quelli dello scorso anno: quasi 20 mila pernottamenti in più nelle strutture recettive del Parmense rispetto a maggio 2014, pari a un aumento dell'11,3%.
Il dato è ancor più positivo se si tiene conto che nel 2014 si è svolto Cibus, che tradizionalmente incrementa parecchio le presenze.
Gli stranieri sono stati anche a maggio quelli che hanno fatto registrare gli incrementi maggiori: +24,0%, anche se sembra in consistente ripresa anche il comparto italiano con +6,4% di presenze.
Anche gli arrivi sono in netta crescita, in particolare a maggio +20,3% (+47,1% di stranieri e +7,7% per gli italiani). L'aumento più consistente degli arrivi rispetto alle presenze alimenta il fenomeno della riduzione della permanenza media, fenomeno in corso da anni.
Sono i turisti cinesi i più numerosi tra gli stranieri, con 8.500 presenze, seguiti a ruota dai 7.000 Tedeschi circa. I Cinesi hanno una permanenza media di 1,07 giorni, paragonabile alle permanenze medie di turisti di altre nazionalità, (Giapponesi 1,4; Coreani 1,4; ma anche Tedeschi e Belgi 1,6; Austriaci e Francesi 1,7).
Per quel che riguarda le aree più rappresentative del nostro territorio dal punto di vista turistico, Salsomaggiore a maggio registra in termini di presenze la crescita più consistente, +25,3% rispetto a maggio 2014, circa 13.000 presenze in più, di cui circa 5.300 straniere ma ben 7.600 italiane. Il grafico delle presenze giornaliere (Grafico 1, in allegato) evidenzia il picco, dovuto soprattutto alle Olimpiadi universitarie tenute dal 15 al 24 maggio.
Parma a maggio cresce rispetto al 2014 del 10,3% come presenze e del 18,3% come arrivi, e crescono in entrambi i casi sia gli italiani che gli stranieri. Anche nel caso del capoluogo, però, l'incremento più consistente è registrato dagli stranieri (+16,3%), mentre gli italiani crescono di quasi il 6%. Si allega il grafico giornaliero.
"Prosegue il trend positivo del 2013 e del 2014, frutto di un lavoro di squadra sul territorio – dichiara in proposito il Presidente della Provincia e Sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli –L'investimento in manifestazioni ed eventi di livello anche internazionale si traduce in un vantaggio per la città e i numeri di maggio, legati a Salso ai Campionati universitari, ne sono la prova più evidente."
"Continua il lavoro prezioso della Provincia nella raccolta ed elaborazione dei dati statistici, che vengono messi a disposizione di tutto il territorio, enti locali ed operatori economici" rimarca Andrea Censi, Delegato provinciale alla Pianificazione territoriale e alla Statistica.
Sarà aperta anche domenica 5 luglio, poi di nuovo da sabato 11 luglio fino al 13 settembre 2015. Positivo il collaudo. L'intervento è stato finanziato dall'Unione Montana Appennino Parma Est, in convenzione con la Provincia, che ha la concessione d'uso dell'impianto dalla Regione. -
Parma, 2 luglio 2015 –
Ha avuto esito positivo il collaudo tecnico della seggiovia Lagdei – Lago Santo, in località Bosco di Corniglio, effettuato stamattina alle 10 dai tecnici dell'ufficio USTIF del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
L'intervento, necessario per ottenere la "proroga della vita tecnica" dell'impianto, è stato finanziato dall'Unione Montana Appennino Parma Est, per 50 mila euro, in seguito ad una convenzione stipulata con la Provincia di Parma, che ha redatto il progetto preliminare, titolare della concessione d'uso dalla Regione.
La seggiovia sarà così nuovamente in funzione sabato 4 e domenica 5 luglio, poi riaprirà da sabato 11 luglio fino al 13 settembre 2015.
La gestione è affidata alla ditta La Genziana srl per 12 mesi.
"E' arrivato finalmente a compimento un iter importante, che era partito dal lavoro della precedente amministrazione e che ha visto coinvolti anche più livelli istituzionali, tra cui il sen. Pagliari e i sindaci del territorio, insieme alla Provincia – afferma il Presidente Filippo Fritelli – E' un servizio alla comunità di quel territorio, e ci auguriamo che per i prossimi anni possa continuare ad essere utilizzata."
"Ancora una volta gli enti locali riescono a garantire il funzionamento in sicurezza di questa struttura storica, importantissima per il turismo del nostro Appennino - dichiara la Delegata provinciale al Patrimonio Michela Canova – si potrà così continuare a fruire di un'area di grande valore ambientale, quella dell'Appennino Parma Est, che l'anno scorso ha fatto segnare un incremento di presenze del 3% circa sull'anno precedente. ".
Alcuni dati sull'impianto:
- stazione di valle a quota 1.251 m
- stazione di monte a quota 1.528 m
- lunghezza 913 m
- dislivello 277 m
- prima apertura all'esercizio 17 settembre 1968
- proroga della vita tecnica di un anno nel 1996
- successive proroghe di quattro anni complessivi, dal 2009 al 2013
- ulteriore proroga di un anno, sino al 17 settembre 2014
- proroga 2015, fino al 13 settembre.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)