Un tuffo nel passato, al Teatro Menotti di Milano, fino al 29 ottobre. Viola Produzioni e Alessandro Longobardi presentano al pubblico "LE BAL - L'Italia balla dal 1940 al 2001", uno spettacolo di Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi. La pista da ballo diventa il centro di uno show in cui la vera protagonista è la musica. Una musica che evoca emozioni per chi ha vissuto sulla propria pelle certe canzoni, una macchina del tempo da brividi, capace di rivitalizzare ricordi sopiti. Tutti i martedì, giovedì e venerdì alle ore 20.30, il mercoledì e il sabato alle ore 19.30 e la domenica alle 16.30: ad ognuno il suo orario per assistere a uno spettacolo che permette di viaggiare indietro negli anni.
GRUPPO GIOVANE - Un cast giovane ma di qualità. Tra loro anche qualche veterano del palco, capace di guidarli con attenzione e intelligenza: Giancarlo Fares, Sara Valerio, Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Francesco Mastroianni, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Michele Savoia, Patrizia Scilla e Viviana Simone si alternano sul palco trasformato in una balera che si presenta pronta ad accogliere le coppie che, di li a poco, riempiranno la sala. Per chi non ha avuto modo di vivere quei tempi, la balera era un luogo d'incontro in cui uomini e donne trascorrevano i pomeriggi.
LA BALERA E LE SUE DANZE - La storie è affidata alla musica e agli attori ma non solo. La forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni accompagnano i molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni. Le note delle canzoni italiane vanno a braccetto con i mutamenti dei colori e con lo scoprirsi dei corpi. E così si susseguono sul palco brani che appartengono alla memoria comune: dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, passando per Renato Zero, Enrico Ruggeri, Battiato, Celentano e la Vanoni. Un vero e proprio racconto dell'Italia che balla dal 1940 al 2001.
IL SIGNIFICATO - La musica si fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare la storia del nostro paese che si dipana dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell'undici settembre e la riconquista dei valori, dell'amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l'abbigliamento, il mangiare, il modo d'esprimere le proprie emozioni.
Pietro Razzini
Lo spettacolo "Uno Bianca: la lunga strage" diventerà un film prodotto dall'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna e sarà diffuso nelle scuole bolognesi per ricordare una delle pagine più oscure della storia di Bologna.
E' questo il contributo che il Parlamento di viale Aldo Moro mette in campo in occasione della commemorazione 2017 delle vittime della banda dei fratelli Savi.
"Bologna non dimentica perché sappiamo che ogni amnesia è di per se una sommaria amnistia. La barbarie della Uno Bianca ha lasciato ferite ancora aperte nella nostra comunità: come Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna abbiamo accolto l'invito di Rosanna Zecchi e dell'Associazione dei famigliari delle vittime per collaborare alla buona riuscita della cerimonia del 13 ottobre prossimo", spiega Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale, che ricorda come "grazie al lavoro dell'Ufficio stampa dell'Assemblea lo spettacolo di Riccardo Marchesini che andrà in scena il 13 ottobre prossimo al Teatro Manzoni verrà integralmente videoregistrato per e poi realizzarne un film che, riprodotto, in 500 Dvd verrà distribuiti nelle nostre scuole per tenere vivo il ricordo e la richiesta di verità e giustizia su una vicenda che ancora segna la vita della città, fa soffrire innocenti e ci richiama ogni giorno ai nostri doveri di amministratori pubblici".
L'Assemblea regionale, poi, sarà rappresentata dal consigliere Stefano Caliandro alle cerimonie ufficiali previste per il 13 ottobre prossimo.
Dal 5 ottobre al 31 dicembre il "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano verrà esaltato dal ritmo di Flashdance, musical basato sull'omonimo film della Paramount Pictures. Un titolo che già ha elettrizzato la piazza, in attesa della prima. La traduzione e gli adattamenti sono stati affidati a Chiara Noschese. Si tratta di un allestimento teatrale completamente inedito e, per questo, avvolto da quella curiosità e quel mistero che ne aumenta l'attenzione mediatica. La nuova produzione Stage Entertainment e Full House Entertainment è pronta a stupire.
INDIMENTICABILE - Flashdance è da sempre un vero punto di riferimento della cinematografia anni '80: indimenticabili le sue scene di ballo e la sua straordinaria colonna sonora: un susseguirsi di hit internazionali che sono diventate veri e propri videoclip. Impossibile non emozionarsi già alle prime note di brani come Maniac, What a Feeling, Manhunt, I Love Rock and Roll e Gloria. Scelta apprezzabile: anche nel musical le canzoni più note saranno proposte in lingua originale inglese.
LA REGISTA - La regia dello spettacolo è affidata a Chiara Noschese, affermata attrice di teatro, casting director per Stage e regista di family show quali "Il Piccolo Principe" e "Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". Con Flashdance firma anche la prima regia di un importante titolo internazionale: "Ho curato l'adattamenti di testi e liriche. Sono fiera del risultato finale, molto più simile al film che alla precedente produzione teatrale. La mia missione: trasmettere ciò che ho imparato nel corso di tanti anni di carriera. Penso di esserci riuscita. Abbiamo investito su dei "non nomi". Valeria Belleudi é alla prima esperienza da protagonista. Siamo orgogliosi di averle offerto questa opportunità".
LA STORIA - Flashdance è la storia di Alex, una ragazza che ha un grande sogno da realizzare: entrare nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile. E' determinata, ha una voglia di raggiungere i suoi obiettivi al di sopra della media ma la vita non l'aiuta. Lavora come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno la sera. E' una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l'amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in se stessi e non temere le sfide.
I PROTAGONISTI - Protagonisti dello spettacolo, Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi che hanno raccontato le loro emozioni durante la conferenza stampa di presentazione: "Inizialmente non è stato semplice. Non avevo mai recitato: ho ascoltato con grande attenzione le indicazioni di Chiara Noschese sin dal primo giorno. Io sono nata nel 1985, il film è precedente. Tuttavia penso che Flashdance sia immortale: si parla dei sogni di giovani che si mettono in discussione con il loro bagaglio di paure e di incertezze. Questi messaggi sono sempre attuali", ha affermato la Bellaudi seguita a ruota da Tognocchi: "Molte situazioni capitate al mio personaggio, sono successe anche a me. È la prima occasione da protagonista di una produzione così importante. Sono opportunità da non lasciarsi scappare".
Pietro Razzini
Con la donazione di 2mila Euro alla Cooperativa Sociale Il Giardino si è concretizzato un altro obiettivo importante nella mission che la compagnia teatrale amatoriale "Quelli di Noveglia" e l'associazione Quelli di Noveglia per gli altri portano avanti come finalità principale, che è quella di raccogliere fondi da destinare ad associazioni ed enti impegnati in attività a favore di persone in difficoltà, attività di ricerca sulle malattie rare e in genere verso il variegato universo di chi ha bisogno di sostegno e cooperazione.
Veramente numerose le iniziative che la compagnia concretizza in maniera sistematica sul territorio del parmense e non solo: spettacoli teatrali, mercatini del riuso, oggetti commemorativi, attività culturali e di sensibilizzazione sui vari ambiti nei quali operano.
Diciassette anni di risate, musica ed amicizia, questa in sintesi la storia di Quelli di Noveglia, il cui percorso è stato segnato nel 2015 dalla grande svolta di costituirsi nell'associazione Quelli di Noveglia per gli Altri, in modo da poter donare gli incassi degli spettacoli a più associazioni.
E sono proprio la perseveranza, l'entusiasmo e l'impegno dei volontari che fanno parte dell'associazione e della compagnia teatrale il motore dell'associazione, sistematicamente premiate dal pubblico che le segue con interesse e passione in teatro e nelle varie attività sociali.
Fra gli obiettivi principali c'è anche quello di collaborare con altre associazioni del territorio, da questo è nato il fruttuoso incontro con la cooperativa il Giardino di Noceto, profondamente radicata sul territorio , di cui costituisce indubbio valore aggiunto. In particolare l'11 giugno 2017 è stata una giornata di festa per entrambe le associazioni , vista la collaborazione e l'impegno congiunti, è stato in questa occasione che Quelli di Noveglia per gli Altri hanno donato 2000 euro al Giardino da destinare all'organizzazione di attività per gli ospiti della Cooperativa, elargizione resa possibile grazie al ricavato degli incassi delle rappresentazioni teatrali esse in scena. Sinergica la collaborazione ed il sostegno da parte dell''Amministrazione Comunale che ha sempre concesso alla compagnia l'utilizzo del Moruzzi a titolo gratuito accollandosi anche per il 50 per cento il costo delle spese della gestione tecnica delle serate.
La programmazione delle rappresentazioni si è aperta come di consueto a marzo di quest'anno al Moruzzi e si concluderà sempre nella stessa location nocetana a marzo 2018¨ Lo spettacolo ha il nome di Dogs "Uno spettacolo fatto da cani" ed è particolarmente ricco il calendario delle repliche
Sabato 23 settembre a Traversetolo
Sabato 21 ottobre a Rozzano (MI)
Sabato 4 novembre a Olginate (MB)
Sabato 18 novembre a Collecchio
Domenica 3 dicembre a Corcagnano
Domenica 14 gennaio a Parma
Domenica 25 febbraio a Fidenza
Domenica 10 Marzo 2018 ultima replica a Noceto
Prevendita e informazioni Stefania Doselli 3387074033 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Da sottolineare anche l'impegno che l'associazione sta portando nelle scuole dell'Istituto Comprensivo di Medesano, delle rappresentazioni didattiche, in collaborazione con una psicologa ed una logopedista, relative al fenomeno del bullismo e dei disturbi dell'apprendimento (dislessia).
Il Sindaco Fecci << E' con grande piacere che accogliamo iniziative come queste, i nostri rapporti con la compagnia Quelli di Noveglia risalgono a tanti anni fa, quando erano ancora agli esordi. Da quel momento si è portata avanti una collaborazione fruttuosa, a sostegno della preziosa attività benefica che portano avanti, ed è con piacere che concediamo l'uso gratuito del nostro teatro Moruzzi. Sottolineo che questo contenitore culturale, inaugurato nel 2003, è stato realizzato, oltre che per essere sede di stagioni importanti, come quelle che siamo riusciti a riproporre negli ultimi tre anni , - per accogliere le scuole ed i giovani e per essere la sede di iniziative di solidarietà >>
Il presidente dell'associazione Quelli di Noveglia per gli altri Gianluca Nevicati << Ringrazio l'Amministrazione Comunale di Noceto per il sostegno, sottolineo l'importanza del legame con la Cooperativa Il GInrdino, per noi un punto di riferimento sul territorio, con la quale abbiamo gettato le basi per un rapporto che sono certo sarà fruttuoso e collaborativo. Da parte nostra lavoriamo con impegno ed entusiasmo e la grande partecipazione del pubblico ai nostri spettacoli ci testimonia apprezzamento e condivisione delle finalità con le quali ci muoviamo >>
L'assessore Verderi << Come diceva il Sindaco risale a tanti anni fa il nostro incontro con questa compagnia che poi ha dato vita all'omonima associazione. Abbiamo assistito ad una crescita costante ed una sempre maggiore qualificazione di questo gruppo, che registra il tutto esaurito negli spettacoli e che ogni anno arricchisce anche numericamente il calendario delle rappresentazioni ed allarga l'ambito territoriale in cui opera >>
La vicepresidente della Cooperativa Il Giardino Simona Giubellini << Ringrazio l'associazione per questa donazione di duemila Euro, che al di là dell'aspetto economico è molto importante per noi e testimonia una condivisione di progettualità ed obiettivi. Il contributo si lega al progetto "Case ritrovate " , che porterà a breve una nostra ospite a sperimentare un'esperienza di autonomia in un alloggio del territorio nocetano. La filosofia di fondo che unisce noi e la compagnia Quelli di Noveglia è portare avanti pensieri positivi, veramente preziosi nella realtà in cui viviamo >>
E' un appuntamento immancabile per tutti gli amanti dei musical: l' "Accademia Professionale MTS -Musical! The School" anche quest'anno propone uno show inedito e accattivante, pronto a stupire il pubblico. La scelta è ricaduta su Chapeau che sarà messo in scena domani sera (venerdì 9 giugno), al Teatro Nazionale Che Banca! di Milano (orario di inizio: 20,45).
LA STORIA Una bizzarra ma speciale amicizia tra due ragazzi è il cuore pulsante di "Chapeau", rocambolesca commedia musicale che racconta la storia di David, giovane sarto milanese, e Sandro, un furfantello alla ricerca di soldi facili. Le loro vite si intrecciano su un treno che da Milano porta a Parigi in un gelido inverno del 1925. Una storia di ieri raccontata oggi, un racconto che si ispira alle biografie di alcuni dei più importanti costumisti della prima metà del '900. Per la prima volta il mondo del teatro è visto dalla parte di coloro che inventano e disegnano i costumi, ricreando linguaggi, forme e atmosfere del varietà e conducendo lo spettatore attraverso quasi quindici anni di storia fino alla New York del 1939. Il mondo del varietà, sfavillante e frivolo, si mescola alla gangster story, alla commedia e al melodramma, in un susseguirsi ed alternarsi di emozioni tra questioni di cuore, soldi trafugati e furti di diamanti.
AMBIENTAZIONE E SORPRESA Parigi diventava il fulcro della moda, punto di riferimento e di produzione, ma anche meta preferita di molti aspiranti stilisti e costumisti provenienti da tutto il mondo. Per questo motivo il musical è dedicato alle grandi firme e agli artigiani della moda che hanno fatto grande un'epoca attraverso la realizzazione di costumi unici. A ciò si aggiunge una piacevole sorpresa: all'interno del bistrot/caffè "Al Nazionale" nel foyer del "Teatro Nazionale CheBanca!" sarà ospitata, per l'occasione, una piccola mostra dedicata ai costumi teatrali. L'eccellenza italiana sarà rappresentata dalla Sartoria Teatrale Brancato di Milano, riconosciuta internazionalmente per stile e qualità. L'ingresso è gratuito.
LIBRI DA COLLEZIONE Ma non è tutto: saranno anche esposte tre opere editoriali di pregio, realizzate con grande passione e dedizione da Angelo Luerti : "Non solo Ertè - Costume Design for the Paris Music Hall 1918-1940", "Alberto Fabio Lorenzi – Eleganze e sex appeal della donna Déco nella Parigi degli Anni Folli"e " Charles Gesmar 1900 – 1928 L'affichiste attitré de Mistinguett". I tre volumi, oltre a ripercorrere la storia del music-hall parigino in quei primi magici decenni del '900, si soffermano in particolare a evidenziare il determinante contributo dei grandi costumisti all'irripetibile successo di questo genere di spettacoli. Il tutto corredato con centinaia di foto di bozzetti di costumi e di poster.
Di Pietro Razzini
La finalissima ha riempito il Teatro Storchi di Modena. Secondo posto per Andrea Casoni di Reggio Emilia e il suo monologo antivegano, terzo posto per Francesca Puglisi, che si aggiudica anche il Premio Radio.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi
MODENA – "Mia nonna non vede, non sente, non parla. È mafiosa". "Mio nonno è stato l'unico della famiglia a morire nel suo letto. Gli hanno sparato alle 3 di notte". Sono queste alcune battute con cui Jo Tarantino e la sua caratterizzazione dei un Artista argentino ha vinto la 24° edizione del Festival del Cabaret Emergente. La finalissima, che si è svolta ieri sera in un Teatro Storchi da tutto esaurito, ha visto sul podio anche Andrea Casoni di Reggio Emilia, 2° classificato con il suo divertente monologo contro il regime alimentare vegano, incomprensibile nella sua Reggio, dove "al cinema al posto dei pop corn ti danno i ciccioli", dove "le api fanno il lardo" e si venerano la "Madonna di Lard" e "San Salame di Felino". Ad Andrea Casoni è andato anche il Premio della Stampa. 3° posto per Francesca Puglisi da Napoli e un diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, che ha conquistato la giuria con il suo monologo sulla precarietà dell'amore. A lei va anche il Premio Radio per l'artista più radiofonica.
Durante la serata sono stati assegnati anche il Premio della Critica, che è andato al poliedrico Tom Corradini, autore e regista di Torino, che ha sorpreso e divertito il pubblico proponendo una versione comica della finanza con la sua Strunz Bank e con il suo metodo originale per spiegare la bolla speculativa. Dopo essere entrato fisicamente in un enorme palloncino gonfiato in diretta, al suo scoppio ne è uscito letteralmente in mutande! Il Premio "Si fa per ridere" assegnato dalla popolare trasmissione comica di TRC è andato invece al ventriloquo Nicola Pesaresi da Perugia e alla sua irriverente scimmietta Isotta.
Tra i sette finalisti, approdati al Teatro Storchi sbaragliando 219 comici iscritti e partecipando a 15 eventi live davanti a più di 5000 spettatori, c'erano anche l'originale Compagnia Due x Uno Cinque che ha portato il suo teatro di movimento, proponendo una serie di sketch sull'Inferno dantesco su un palcoscenico di due metri per uno, e il genovese Marco Ventura, che si è calato nei panni del comico triste con un monologo sulla vita quotidiana di un "single per scelta, perché non ha scelta".
Piacevolissima e divertente la serata, condotta magistralmente dal patron Riccardo Benini, che ha visto sul palco una serie di superospiti. Christian Cappellone ha divertito il pubblico con le imitazioni canore di Zucchero, Bocelli, Gaetano Curreri degli Stadio e Adriano Pappalardo, mentre uno scatenatissimo Andrea Ferrari si è calato nei panni del Notaio Scrittore, che ha presentato i suoi improbabili libri, come La lana di vetro si fa con le pecore di Murano e la parodia della canzone Io canto in versione modenese, e dello chef Massima Rottura, fedele al suo motto "Senza l'essenza non si fa senza", che ha proposto la raffinata ricetta dell'Anguilla Stambeccata. Da Zelig è arrivato il duo comico Marta & Gianluca con il loro divertente Speed Date e il TG erotico.
Sul palco sono saliti anche Katia Pedrini, presidente di Modena Volley, Marco Columbro, volto noto della TV, e il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha ricordato le vittime dell'attentato terroristico di Manchester, "un dramma che ha colpito al cuore l'Europa e i suoi giovani in un momento di gioia e divertimento". "Ma noi siamo più forti degli assassini nella nostra voglia di stare insieme e camminare verso il futuro", ha concluso.
Un grande evento a ricordo dei 40 anni dalla scomparsa di Elvis Presley. E a Milano è subito rock, quello intramontabile, quello da cantare e ballare, quello che fa emozionare. Il Teatro Nuovo ospita fino a domani, domenica 14 maggio, lo spettacolo "Elvis, The Musical", un tributo al re del rock che ripercorre la sua vita attraverso le canzoni che hanno segnato un'epoca.
Lo spettacolo - Un vero e proprio show, degno di un importante palco nel cuore del capoluogo lombardo. Scritta e diretta da Maurizio Combi, l'emozionante storia di Elvis va in scena amalgamando momenti biografici cruciali per l'artista, fatti personali e successi professionali: una vita dalle note indimenticabili. Gli interpreti che hanno la grande responsabilità di riportare on stage il re del rock sono Michel Orlando (Elvis giovane), l'esordiente interprete originario di Biella, e l'italo-canadese Joe Ontario (Elvis maturo), una garanzia. Le esibizioni canore e l'intera performance teatrale sono impreziosite da musica "live" e da coreografie eccezionalmente eseguite da ballerini professionisti. Quasi due ore di note senza tempo che voleranno in un soffio per gli spettatori in sala.
Musica ma non solo - Senza dubbio le protagoniste della serata sono le magiche canzoni che da My Way a Only You hanno fatto innamorare milioni di persone in tutto il mondo. E ancora Jailhouse Rock e Blue Suede Shoes, che hanno fatto scatenare tutti i giovani negli anni '50. Tuttavia, la proposta di Combi non si esaurisce in un medley di canzoni o in un documentario su un artista immortale. È il risultato di un grande studio su questo giovane talento fagocitato dallo showbiz e delle figure chiave che hanno segnato la sua vita come la madre Gladys (la brava Elisa Filace), la sua band e Priscilla, interpretata da Valeria Citi. Il risultato? Tutto da godere a Teatro.
In ricordo del re del rock - I fan di Elvis troveranno una piacevole sorpresa al loro arrivo: il foyer del teatro verrà allestito con 15 memorabilia dell'Elvis Presley Museum come la chitarra Hagström, utilizzata nel TV show "Comeback Special" del 1968 o l'abito indossato nel 1972 e 1973 durante i suoi concerti a Las Vegas, o ancora la sua ultima lettera scritta il giorno prima della tragica morte. Insomma, un'esperienza a tutto tondo per gli amanti di "The King". Le iniziative in suo onore non si esauriscono a Milano, nelle prossime settimane raggiungeranno infatti anche la provincia di Como, per la FIM, Fiera Internazionale della Musica che si terrà dal 26 al 28 maggio a LarioFiere - Erba e Bologna, durante il musical juke-box di Broadway "All Shook Up!", in scena al Teatro "Il Celebrazioni".
Pietro Razzini
«Tutti combattiamo. Per un'idea, un amore, un'ingiustizia, un traguardo... in generale per il diritto di essere felici» e ieri sera Fiorella Mannoia l'ha dimostrato sfoggiando tutta la sua grinta sul palco del Teatro Regio, grazie a Caos Organizzazione Spettacoli e Arci Parma.
Un successo inarrestabile quello di "Combattente Tour", con cui Fiorella Mannoia sta calcando i palchi dei più prestigiosi teatri italiani.
Molte le "firme" che hanno collaborato alla realizzazione del nuovo album "Combattente", autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d'autore: Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo e anche la stessa Fiorella Mannoia.
Nell'album troviamo anche "Perfetti Sconosciuti", il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D'Argento 2016 per la "Migliore Canzone Originale" nell'omonimo film diretto da Paolo Genovese.
Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella che è anche sul grande schermo nel film di Michele Placido "7 Minuti", in cui recita il ruolo di una delle protagoniste.
Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia
L'emozione di ascoltare dal vivo brani leggendari come "Dangerous", "Billie Jean", "Thriller", "Smooth Criminal" e "Heal the World", in un susseguirsi di brividi sulla pelle e una costante crescita di ritmo. L'incredulità di vedere sul palco movenze e caratteri somatici che immortalano il re del pop. Tutto questo e molto di più è stato lo show di Sergio Cortes, spagnolo di Barcellona, fan da una vita di Michael Jackson. Con lavoro, impegno e sacrifici, Sergio è riuscito a creare uno spettacolo che parla del suo mito, trasformando una passione in un lavoro. E questa passione è stata ben visibile al "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano: oltre due ore di musica che hanno permesso di rivivere i magici momenti della storia di re Michael.
LA SCOMMESSA VINTA - Un'impresa per niente facile, se ci si pensa con attenzione. Un risultato che ha lasciato tutti soddisfatti: poco distante sia nell'aspetto che nel timbro vocale, l'artista spagnolo mostra nel suo "Michael Jackson Live Tribute Show" una grinta e una attenzione ai particolari elevatissima. Il pubblico non può fare a meno che shakerare i bacini e sostenere il cantante gridando le parole delle canzoni che Michael Jackson ha portato nell'immortalità. Tutti i gesti ricordano lui. Tutte le movenze sono state ripetute allo sfinimento per raggiungere la perfezione del risultato. Il boato maggiore, nel momento dell'intramontabile "moon walking".
IL GRUPPO - Una band di 5 elementi, 5 ballerini che portano in scena coreografie pazzesche, costumi volutamente ispirati ai video d'epoca, un mix di luci che aggiungono un' atmosfera di eternità alla notte del teatro Nazionale. Tutti elementi che hanno contributo al successo dell'evento. La volontà era quella di seguire le scalette predisposte durante i concerti del grande Michael: missione compiuta, creando una fusione eccezionale di brani che si vivono non solo si ascoltano. Un regalo per tutti coloro che hanno vissuto (in maniera diretta o attraverso i racconti di presenti) un concerto del re del pop.
Pietro Razzini
Sabato 22 aprile, alle 17.30, al Teatro Alberione di Modena va in scena un reading teatrale tratto dal libro della poetessa modenese Daniela Ori. Regia e sceneggiatura di Annibale Lino Fontana e le voci narranti di Fabio Clerici, Lino Fontana e Mikaela Modigliani.
Modena, 18 aprile 2017
Il Giorno che non c'è, la raccolta di liriche della poetessa modenese Daniela Ori (Edizioni Artestampa) diventa uno spettacolo teatrale per dare voce, anzi, voci, alle emozioni e alle mille sfaccettature dell'animo femminile. Sabato 22 aprile, l'appuntamento è alle 17.30 presso il Teatro Alberione di via Tre Febbraio, a Modena. La raccolta di liriche è suddivisa in sette parti: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto e Ironia, ognuna delle quali conta cinque poesie, a cui si aggiunge, come epilogo, la lirica che dà il titolo al libro. La regia e la sceneggiatura del reading è di Annibale Lino Fontana, che sarà anche una delle voci narranti, insieme a Fabio Clerici, ecclettico scrittore milanese, e a Mikaela Modigliani.
Ecco che cosa ci ha anticipato il regista Annibale Lino Fontana.
Da dove nasce l'idea di creare uno spettacolo teatrale da una raccolta di liriche?
"Mi è sempre piaciuta l'dea che una raccolta di poesie fosse in realtà un racconto organico "destrutturato e meta emozionale". Chiarisco: una raccolta di poesie è sempre stata pensata dal pubblico come una serie di piccoli componimenti senza alcun legame tra loro, sebbene potessero avere una idea di fondo in comune. Ecco allora la mia idea: scoprire quel legame sotterraneo che unisce le varie composizioni, renderlo palese attraverso una serie di "cuciture" e scoprire le emozioni nuove che questa operazione può suscitare nell'ascoltatore. Spesso si è sentito dire che ascoltare la lettura di poesie fosse "roba da tagliarsi le vene". In parte ciò può essere vero, soprattutto se la lettura privilegia quella vena di melanconia che normalmente accompagna la lettura delle liriche. Per me, invece, le poesie sono dei racconti concentrati di emozioni: dolci, violente, ironiche, tragiche, passionali e così via. Ho voluto fare in modo che tutte queste emozioni emergessero attraverso una lettura più coinvolgente, dove il pubblico si sentisse parte del racconto. La lettura diventa così un racconto organico dove le poesie si fondono con le "cuciture" divenendo un nuovo componimento poetico, dove le singole liriche spariscono per creare qualche cosa di più grande"
Come sarà articolato lo spettacolo?
"Sarà la rappresentazione di come si possa dialogare con se stessi attraverso alcuni componimenti poetici. Nella fattispecie vi è una specie di sdoppiamento di personalità. In ognuno di noi è presente una parte maschile ed una femminile ed è questo che porto in scena. Io rappresento la parte uomo-donna e c'è Mikaela Modigliani che rappresenta la parte donna-donna. Saremo come i cromosomi del DNA dell'autrice che assumono vita propria e combinandosi insieme daranno vita ad un nuovo essere autonomo. Ci saranno momenti in cui sarà l'anima ad avere il sopravvento, e altri dove, benché si tratti in fondo di un "reading", viene espressa la fisicità del racconto poetico. A volte, in maniera provocatoria, dico che la poesia deve essere anche violenza. Nel senso che la fisicità di una emozione deve essere presente nella lettura"
Quali sono state le difficoltà nel trasformare una raccolta di liriche in uno spettacolo teatrale?
"L'unico problema-sfida, in questo caso, è stato quello di immedesimarmi in un ruolo femminile. Sono pur sempre un maschio in cui la parte femminile tenta di prendere il sopravvento e diventa emergente e prioritaria. Il fatto che Daniela abbia strutturato il suo libro in capitoli con una particolare sequenza, in un primo momento, mi ha dato l'impressione di condizionarmi nella creazione del reading, ma mi sono subito ricreduto. Sicuramente è stato piacevole immaginare gli scenari, i personaggi, le emozioni presenti per poi evidenziare il tutto con la voce e con gesti. Sono felice di avere avuto questa opportunità".
Fabio Clerici, scrittore e regista, oltre a voce narrante, ha anche introdotto ogni sezione in cui è suddiviso Il giorno che non c'è, ponendosi come controparte maschile dell'autrice.
Come ti sei rapportato con questa raccolta di liriche così fortemente femminile?
"Ritengo che ognuno di noi coltivi spazi emotivi maschili e femminili e in particolar modo in ambito artistico è necessario addentrarsi nelle pieghe di un vissuto diverso dal nostro, solo allora si può comprendere il fascino e lo stupore che dona l'universo femminile (nel mio caso) a volte apparentemente contradditorio ma ricco di quegli elementi che permettono alla diversità di divenire una fondamentale risorsa comu/nicativa. Con Daniela, amica e donna dalle molteplici stagioni emotive, mi sono lasciato cullare dal piacere di leggere le sue liriche e a mano a mano sgorgavano le emozioni, la penna correva sul foglio bianco dando voce a quel caleidoscopio di sensazioni che mi pervadeva. Il rapporto con quelle parole è stato subito magico, mi sono avventurato nel suo "bosco interiore", per viverne i profumi e i suoni".
C'è una parte del libro o una lirica che hai sentito più tua?
"Ogni lirica rappresenta una cellula del vissuto dell'autrice, creata seguendo le stagioni emotive, che si dilatano nel tempo e nello spazio. Sarebbe ingiusto privilegiare una lirica all'altra, perché sono tutti figlie della stessa madre. Una cosa però la posso dire, in questo libro trovo affascinanti tutte le poesie afferenti alla parte più intima dell'autrice: una su tutte quella che dona il titolo all'intera silloge "Il giorno che non c'è". Dovendo recensire questi versi li ho in un certo senso "adottati" e amati come se fossero miei".
Tu sei milanese, ma con Modena hai un legame particolare. Che cosa ti lega alla nostra città?
"Nel 2012, dopo il terremoto che ha colpito la Bassa modenese, ho partecipato a una missione di soccorso e rapportandomi con gli abitanti della zona sono rimasto colpito dalla loro filosofia di vita, dalla fierezza e umiltà dei gesti quotidiani e dall'attaccamento alla loro terra, segno di profonde radici piantate in quelle campagne violentate. Da quella esperienza è nato un libro, un doveroso tributo a un legame che è divenuto indissolubile".
L'evento è promosso dall'Associazione Culturale "I Semi Neri" www.semineri.it in collaborazione con il Centro Culturale Giacomo Alberione www.centroalberionemodena.it ed è a ingresso libero.
INFO
Centro Culturale Alberione, tel 059/236853 (lun-ven 16-19) o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.