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Mercoledì, 02 Agosto 2017 08:52

Pesticida nelle uova.

Pesticida vietato nelle uova di aziende avicole. Ritirate perchè contenevano tracce di Fipronil

Il board olandese per la sicurezza alimentare NVWA ha chiuso 180 aziende agricole di pollame nei Paesi Bassi dopo che tracce di un pesticida vietato sono state trovate nelle uova. Da allora, qualche preoccupazione è emersa in Germania per le uova provenienti da Belgio e Paesi Bassi. Lo stato del Nord Reno - Westfalia ne ha ritirato così dalla vendita quasi 1 milione dopo aver scoperto, in un'azienda di imballaggio e di distribuzione, la presenza dell'insetticida in alcune uova.

Anche il dipartimento dell'agricoltura della Bassa Sassonia ha trovato tracce di Fipronil nelle uova prodotte da diverse aziende e ordinato il richiamo immediato di 1,3 milioni di uova. Fipronil è usato come insetticida, in particolare per uccidere le pulci delle galline, ed è classificato come un "moderatamente pericoloso" da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità. Secondo gli esperti, la contaminazione è stata provocata da un'azienda olandese, la Chickfriend, situata a Barneveld, che produce antiparassitari nel Gelderland e che ha utilizzato il pesticida per trattare i parassiti.

Il Fipronil, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è un pesticida che viene spesso utilizzato per il controllo delle termiti, esche scarafaggi e prodotti per il controllo delle pulci per gli animali domestici.
Test di laboratorio hanno rivelato che gli animali che sono stati esposti a Fipronil soffrivano di comportamenti aggressivi e danni ai reni, e ha avuto un drastico cambiamento della funzione della ghiandola tiroidea.

Secondo il Journal of Toxicology i cani che sono stati trattati con il Fipronil per uso topico hanno un rischio maggiore di sviluppare cancro alla vescica. Uno studio di cani domestici che sono stati trattati con trattamenti topici delle pulci una o due volte l'anno ha dimostrato che hanno avuto un incremento del 60 per cento del rischio di cancro alla vescica.( Journal of the American Veterinary Association).

Teniamo a rassicurare che i prodotti in questione non sono commercializzati in altri Paesi né tantomeno in Italia.

(Lecce 1 agosto 2017)

Cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce. Incontro di educazione sanitaria organizzato da Ausl, Comune di Collecchio e medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.

Il melanoma e i principali tumori della pelle sono l'argomento al centro del prossimo incontro di educazione sanitaria organizzato dall'AUSL insieme al Comune di Collecchio e alla medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
Martedì 27 giugno a partire dalle 18 a spiegare cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce è Emilio Sani, dermatologo e medico di famiglia della medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
L'appuntamento, come di consueto, è alla sede dell'Assistenza Volontaria di via Fratelli Rosselli 1 a Collecchio.
Saranno presenti anche il sindaco Paolo Bianchi, il direttore del Distretto Sud-Est Stefano Lucertini, la responsabile del Dipartimento Cure Primarie del Distretto Sud-Est Monica Pini ed i medici della medicina di gruppo Pampuri.
L'ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.

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(Fonte: Usl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

L'endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce il 10% della popolazione femminile provocando dolore, paura e smarrimento. L'A.P.E Onlus nasce con lo scopo di sostenere e consigliare tutte quelle donne che soffrono per questa patologia. Giovedì 8 giugno, a Salsomaggiore Terme, convegno gratuito e aperto a tutti per parlare con medici ed esperti.

Parma 08 Giugno 2017 -

Quando scopri di avere l’endometriosi ti senti sola, smarrita, con l’autostima sottozero, pensi di essere una donna “difettosa”, a metà e hai paura, perché forse non potrai avere figli. La tua vita cambia radicalmente e irapporti sociali, quelli di coppia e il lavoro sono messi a dura prova. Di questa malattia infiammatoria cronica, che colpisce il 10% della popolazione femminile, non si conoscono ancora le cause, né esiste una cura risolutiva. L’unico modo per combattere è informare. Incontri di sostegno, conferenze pubbliche, cene sociali, formazione nelle scuole, tavoli informativi sono tra le iniziative proposte in tutta Italia dai gruppi di volontarie dell’ A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne affette da endometriosi, che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto, impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare le donne ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante.

L’endometriosi lavora in silenzio e può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi, provoca dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile.

 L’8 giugno, alle ore 20.30, presso le Terme Berzieri, nell’omonima piazza a Salsomaggiore Terme (Pr),il Gruppo di Parma di A.P.E. Onlus, in collaborazione con il Consorzio Terme di Salsomaggiore e con il Patrocinio del Comune, ha organizzato una conferenza pubblica, dal titolo “Endometriosi: stili di vita e acque termali”. Interverrà in apertura il Sindaco di Salsomaggiore Terme, Dott. Filippo Fritelli e la vicepresidente Jessica Fiorini, per presentare l’associazione e le sue attività. I relatori saranno il Dr.Carlo Alboni, Dirigente Medico Reparto di Ginecologia e Ostetricia Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena e Responsabile dell’ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico, che spiegherà cos’è l’endometriosi, quali sono i sintomi, come arrivare alla diagnosi, approfondendo gli aspetti legati al dolore, elemento che purtroppo spesso caratterizza la malattia; il Dr. Massimo Gualerzi, Cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore, che tratterà di come un corretto stile di vita possa aiutare a contrastare l’infiammazione che una malattia come l’endometriosi provoca, parlerà inoltre di alimentazione e delle proprietà antinfiammatorie delle acque salsobromoiodiche delle Terme di Salsomaggiore. Da molti anni, infatti, le Terme hanno a disposizione cure ginecologiche e questa conferenza sarà l’occasione per spiegare in cosa consistono e che benefici portano. Una serata dedicata anche a tutti coloro che vogliono ricevere informazioni utili a prendersi cura della propria salute.

La partecipazione alla conferenza è aperta a tutti e gratuita. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Pubblicato in Salute e Benessere Parma

Fare chiarezza sui vaccini: la "settimana della Pubblica" si apre stasera con una conferenza sul tema "proteggiamoli con i vaccini, proteggiamoci dalle bufale". Relatore: Prof. Fabrizio Pregliasco. Ingresso libero. Lunedì 5 giugno 2017, ore 20.45 Sala "Luigi Anedda" - ASSISTENZA PUBBLICA PARMA ONLUS Viale Gorizia, 2/A.

Parma, 5 giugno 2017

Si apre stasera la tradizionale "Settimana della Pubblica", organizzata dall'Assistenza Pubblica Parma Onlus con il patrocinio del Comune di Parma, per far festa insieme alla città e far conoscere i servizi offerti 365 giorni l'anno, 24 ore al giorno.

Alle 20.45, nella sala "Luigi Anedda" in Pubblica (Viale Gorizia, 2/A,) si terrà una conferenza di educazione sanitaria aperta a tutti, dal titolo "Proteggiamoli con i vaccini, proteggiamoci dalle bufale", tenuta dal professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, oltre che presidente dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze.

«L'argomento è decisamente attuale – afferma la dottoressa Cristiana Madoni, direttore sanitario della Pubblica – perché, tra sospensione dei medici contrari, illazioni sui presunti effetti devastanti sulla salute, il sospetto di guadagno da parte di aziende farmaceutiche, è normale che chiunque inizi a nutrire dubbi sui vaccini. Io, come medico, sono convinta dell'efficacia delle vaccinazioni e dei grandi risultati che nel corso degli anni si sono raggiunti. Ora questi risultati sono meno evidenti. Per questo abbiamo deciso, in occasione della Settimana della Pubblica, di invitare tutta la cittadinanza a un incontro con un esperto».

"È evidente che ci sia esigenza di fare chiarezza ancora una volta su questo tema – spiega il Professor Fabrizio Pregliasco –, parlandone in modo sereno e chiarendo i dubbi sulla pratica vaccinale».

Per avere più informazioni sulla "Settimana della Pubblica": 0521.224922/224988, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.apparma.org www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma 

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PROGRAMMA "SETTIMANA DELLA PUBBLICA" 2017

LUNEDÌ 5 GIUGNO

ore 20.45 "PROTEGGIAMOLI CON I VACCINI, PROTEGGIAMOCI DALLE
Assistenza Pubblica – V.le Gorizia, 2/A BUFALE. La corretta informazione per una scelta consapevole" (ingresso libero)
Conferenza del prof. Fabrizio Pregliasco

MARTEDÌ 6 GIUGNO

ore 20.00 APERIPIZZA (ingresso a offerta)
Assistenza Pubblica – V.le Gorizia, 2/A In collaborazione con Pizzeria "La Barchetta"

MERCOLEDÌ 7 GIUGNO

ore 20.45 "AL SARTOR PR'ILL DONNÌ" (ingresso libero)
Circolo Parma Lirica – V.le Gorizia, 2 Commedia con la compagnia dialettale "La Duchessa"

GIOVEDÌ 8 GIUGNO

ore 20.45 "LIFE, ANIMATED" (ingresso libero)
Cinema Astra d'Essai – P.le Volta, 3 Proiezione del film a cura di Telefono Amico Parma
In collaborazione con Ufficio Cinema – Comune di Parma

VENERDÌ 9 GIUGNO

ore 19.30 BICICLETTATA PER LE VIE DEL CENTRO
Assistenza Pubblica – V.le Gorizia, 2/A Iniziativa per tutti
Ritrovo e arrivo in Pubblica

ore 20.30 TORTA FRITTA E SALUME (ingresso a offerta)
Assistenza Pubblica – V.le Gorizia, 2/A In collaborazione con Orti Sociali Crocetta

DOMENICA 11 GIUGNO

ore 15.30 "BIMBI IN PUBBLICA!" (ingresso libero)
Assistenza Pubblica – V.le Gorizia, 2/A POMPIEROPOLI
In collaborazione con i Vigili del Fuoco in congedo di Parma
AMBULANZA DEI PUPAZZI
Merenda per tutti i piccoli partecipanti

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

L'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ha appena ricevuto una menzione speciale dal Ministero della Salute per le cure palliative e la terapia del dolore nei pazienti più complessi.

Reggio Emilia, 29 maggio 2017

Di fronte al dolore causato da una malattia, l'adulto è fragile e indifeso. Ma lo è ancora di più un bambino. Soprattutto se affetto da una patologia cronica o incurabile, o da più patologie correlate. L'impegno a ridurre la sofferenza e alleviare il dolore nei pazienti più piccoli è valso una "menzione speciale" alla Regione Emilia-Romagna, in occasione del premio "Gerbèra d'oro" edizione 2017, per un progetto specifico portato a compimento nell'ultimo anno e presentato dall'Azienda ospedaliera - Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia: l'Ambulatorio pazienti pediatrici "clinicamente complessi" ("children with medical complexity"), che devono essere seguiti da più professionisti. E oggi quell'Ambulatorio, attraverso un team multi-professionale, si prende cura di 170 pazienti.
Un tema importantissimo, quello delle cure palliative e della terapia del dolore, cui in Italia ogni ultima domenica di maggio è dedicata la Giornata del Sollievo.

Il progetto dell'Ambulatorio

In provincia di Reggio Emilia si registra, come altrove, un aumento dei pazienti in età pediatrica "clinicamente complessi", seguiti sia in ospedale che dal servizio infermieristico domiciliare. Una recente rilevazione ne ha contati 289 su tutto il territorio di competenza dell'Ausl: tra questi, ci sono 69 bambini che necessitano di cure palliative e assistenza di alta complessità a livello socio-sanitario. 
Una tipologia di pazienti, per di più piccoli, che ha bisogno di essere seguita da un "team multidisciplinare pediatrico", formato da tutti i professionisti competenti. Già dal 2013 è attivo a Reggio Emilia un team nutrizionale pediatrico che si incontra regolarmente, a cadenza bisettimanale, nella Struttura Complessa di Pediatria del Santa Maria Nuova, e che vede la presenza di un medico nutrizionista e gastroenterologo, di una dietista, di una foniatra, di una logopedista, di un'infermiera e di una psicologa. 
A partire dal 2016, in seguito all'inserimento di una broncopneumologa pediatra (completamente formata sulla ventilazione non invasiva, sui disturbi respiratori del sonno e l'assistenza respiratoria al bambino clinicamente complesso), e alla collaborazione con la struttura di Riabilitazione respiratoria dell'ospedale di Correggio, il gruppo multidisciplinare ha iniziato a fornire supporto per i problemi alle vie aeree e digestive, diventando un "areo-digestive team" (come nei Paesi anglosassoni).
Si è creato così un Ambulatorio, sede delle valutazioni multidisciplinari dell'"areo-digestive team", dove convergono tutte le situazioni che richiedono un approccio multi-disciplinare, identificate sia all'interno dell'Arcispedale Santa Maria Nuova, sia sul territorio dell'Ausl di Reggio Emilia. Una realtà che si rivolge dunque a bambini con patologie neurologiche (paralisi cerebrale infantile, traumi, sindromi ipossico-ischemiche, microcefalia, atrofia, encefaliti, meningiti, gravi deficit cognitivi), neuromuscolari, malattie rare e genetiche, sindromi endocrinologiche con disfunzione respiratoria, metaboliche, degenerative, patologie con diagnosi "non ancora nota". 
Obiettivo dell'Ambulatorio è anche quello di fungere da cerniera tra il reparto di pediatria, abituale sede di ricovero dei bambini clinicamente complessi, gli altri reparti e servizi ospedalieri che ruotano attorno a questa tipologia di pazienti e il territorio, in tutte le sue componenti.

I risultati: l'Ambulatorio, dove forte impulso viene dato alla formazione dei professionisti, a un anno dalla formalizzazione dell'areo-digestive team, segue 170 pazienti, alcuni provenienti da province limitrofe. (AK)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Sabato 27 maggio all'Emporio Bistrò Ristò nuovo appuntamento 
con il ciclo "Salute & Benessere" durante una cena appositamente studiata con un menù antiossidante e anti-aging creato da Isabelle De Santis.

Parma, 20 maggio 2017

Nutrizione e bellezza, si sa, vanno a braccetto. A maggior ragione quando si tratta di pelle e capelli. Per capire come affrontare problemi dermatologici e tricologici, sabato 27 maggio 2017 alle 20.30 all'Emporio Bistrò Ristò di viale Piacenza, 19 a Parma, arriva il nuovo appuntamento con il ciclo "Salute & Benessere".

Quali sono le principali patologie ed inestetismi che colpiscono derma e cute? Come è possibile aiutarli con l'alimentazione? Quali le sostanze nocive o le situazioni che incidono maggiormente sulla salute e giovinezza di pelle e capelli? Se ne parlerà con il Direttore della struttura complessa Dermatologia e della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma prof. Claudio Feliciani e con la dott.ssa Francesca Satolli, specialista in Dermatologia e Venereologia e dirigente medico dell'Azienda Ospedaliero- Universitaria durante una cena appositamente studiata con un menù antiossidante e anti-aging creato da Isabelle De Santis. Gli specialisti, intervistati tra una portata e l'altra dalla giornalista Francesca Caggiati, risponderanno anche alle domande dei partecipanti seduti tutti insieme a ferro di cavallo e verrà dato inoltre spazio alle iniziative delle associazioni presenti.

Un menù particolarmente sfizioso e nutriente accompagnerà i commensali durante la serata: come antipasti blini (focaccine) con salsa yogurt e trota fil di fumo e cous cous su letto di cetrioli, avocado e salmone Regina di San Daniele; come primi, mesciua spezzina con farro, cannellini e ceci all'olio bio olivastro e cavatelli con Salva Cremasco e punte di asparagi; per secondo invece pomodori al riso e bocconcini di pollo alla moda caipira con patate dolci gratinate e come dolci crostatine con crema pasticcera e frutta di stagione e apple crumble (dolce di mele) con granella di mandorle; per finire una selezione di tisane: drenante, digestiva e sgonfiante.

Il ciclo "Salute & Benessere" è patrocinato da ARGA (Associazione Giornalisti Agroalimentare), Provincia di Parma, Confagricoltura Parma e per la serata dedicata alla dermatologia anche dall'Associazione PSO-VIT Uniti per la pelle, presieduta da Giorgio Sandrelli.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il 338 5219408, mentre per partecipare – al costo di 35 euro a persona, bevande incluse – occorre dare la propria adesione ad Emporio Bistrò Ristò al 0521.272820 indicando "Salute & Benessere" al momento della prenotazione.

Evento su Fb

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

A Modena la campagna nazionale sull'HS. Consulti dermatologici gratuiti per i malati di idrosadenite suppurativa.

Modena, 18 maggio 2017

Sabato 20 maggio a Modena fa tappa la Campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione sull'idrosadenite suppurativa (HS), denominata "Che nome dai alle tue cisti?", che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione.
"Che nome dai alle tue cisti?" vede coinvolte 24 strutture ospedaliero-universitarie su tutto il territorio nazionale in cui i medici dermatologi saranno a disposizione per aiutare chi soffre di HS ad iniziare un percorso di cura presso i centri ospedaliero-universitari che hanno un ambulatorio dedicato ad una patologia ancora oggi di difficile diagnosi.
Sabato 20 maggio, la Struttura Complessa di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal Professor Giovanni Pellacani, offre a chi soffre di HS una visita gratuita, previa prenotazione.
Per prenotare telefonare al numero 392 8077216 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00.
Le visite si svolgono presso l'Ambulatoriale di Dermatologia del Policlinico di Modena, piano terra, ingresso 16.
L'ambulatorio per la cura dell'idrosoadenite del Policlinico di Modena è nato da poco e attualmente si svolge all'interno dell'ambulatorio dedicato alle malattie rare (ambulatorio di secondo livello) a cui si accede previa visita dermatologica generale prenotabile tramite CUP.

"L'idrosadenite rappresenta una patologia che influenza negativamente la qualità della vita dei pazienti e che richiede un approccio clinico-terapeutico spesso complesso, soprattutto nei casi più importanti e gravi" afferma il Prof Giovanni Pellacani "A questo scopo si è pensato di attivare un percorso dedicato a questi pazienti in modo che possano trovare le risposte migliori e più efficaci al loro problema con professionisti dedicati alla loro patologia ed alla loro cura durante tutti i passaggi e tempi eventualmente necessari a portarli alla guarigione".

"Che nome dai alle tue cisti?" è Patrocinata da Inversa Onlus, la prima e unica associazione italiana per i pazienti affetti di idrosadenite suppurativa (HS) e nasce per sopperire alle necessità e difficoltà dei malati legate alla gestione di una patologia cronica invalidante.
L'associazione, fondata nel 2010 da Giusi Pintori, sostiene proattivamente ogni singolo malato, fornendo informazioni e sostegno, con l'obiettivo di aiutare le persone a vivere meglio.
"Inversa Onlus ha dato il suo patrocinio alla campagna perché l'esperienza dei pazienti mette in evidenza che ridurre i tempi di diagnosi significa avere prima supporto e assistenza e quindi diminuire le drastiche conseguenze sulla qualità della vita di chi è affetto da HS". Afferma Giusi Pintori, Presidente di Inversa Onlus "Agire tempestivamente con terapie, modifiche nello stile di vita, adeguamenti alimentari, educazione del paziente e sostegno psicologico e sociale sono infatti componenti essenziali della cura all'HS. La persona affetta da HS spesso soffre da sola da molto tempo, a questa dico: Ogni passo fatto è un passo verso te".

La Campagna "Che nome dai alle tue cisti?" è realizzata grazie al contributo incondizionato di Abbvie.

Per ulteriori informazioni: www.chenomedaialletuecisti.it 

L'HS

L'HS (idrosadenite suppurativa), conosciuta anche come malattia di Verneuil, è una malattia cronica non contagiosa e molto dolorosa che colpisce circa l'1% della popolazione mondiale.

La patologia si manifesta con la formazione di cisti e lesioni dolorose nella zona inguinale, ascellare, perianale, gluteale e sotto il seno e, meno frequentemente, sul cuoio capelluto, collo, schiena, viso e addome. Le lesioni sono recidivanti e spesso formano raccolte ascessuali, e tragitti fistolosi che esitano in cicatrici retraenti.

L'HS, oltre ad essere molto dolorosa e invalidante nei movimenti, causa un grave e negativo impatto psicologico in chi ne soffre perché costituisce un grave handicap nella vita lavorativa, sociale e sessuale di chi ne soffre.

Le cause dell'HS non sono ancora note ma la malattia provoca l'ostruzione dei follicoli piliferi con conseguente diffusione dell'infiammazione alle ghiandole "apocrine" presenti nelle pieghe cutanee.. Spesso infatti, nella fase iniziale della malattia, le lesioni vengono considerate come peli incarniti.

Pur potendosi manifestare a qualsiasi età l'HS si sviluppa normalmente negli adulti con esordio intorno ai 20 anni e la possibilità di sviluppare la patologia sono maggiori per le donne rispetto agli uomini.
Alcuni studi hanno dimostrato una componente ereditaria: circa un terzo delle persone affette da idrosadenite suppurativa ha membri familiari con la stessa diagnosi. E' inoltre dimostrata la correlazione tra HS e obesità e abitudine al fumo.

Benché l'interessamento cutaneo sia predominante, l'HS è una malattia infiammatoria che può associarsi ad altre patologie generali in cui c'è un'alterazione del sistema immunitario quali: artrite, psoriasi, morbo di Crohn, acne in forma grave, depressione, disfunzioni metaboliche.

L'HS può colpire in modo differente in forma lieve o in forma grave. In forma lieve si presenta con piccoli noduli o foruncoli mentre nei casi più gravi si possono creare delle fistoli sessualizzate con secrezione di pus e altro materiale organico maleodorante che rende davvero invalidante la qualità di vita dei pazienti.

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Pubblicato in Cronaca Modena

Cosa sono e a cosa servono le erbe adattogene. Se siete alla ricerca di un rimedio naturale per ritrovare il vostro benessere pisco-fisico contro ansia e stress allora potreste trovare qualche utile soluzione. Ricordate non esistono pozioni magiche, ma innanzitutto la vostra volontà a sentirvi bene con metodo e costanza tra attività fisica e sana alimentazione.

di Paola Finardi

Se siete alla ricerca di modi naturali per alleviare i sintomi di stress quotidiano e ansia, quest'articolo sulle erbe adattogene fa al caso vostro.
L'utilizzo di questo tipo di erbe risale alla Medicina Ayurvedica Indiana e alla Medicina Cinese Tradizionale, mentre è solo nel 1947 che lo scienziato sovietico Nikolai Lazarev introduce il termine "adattogeno".

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Secondo i criteri elaborati dal medico Israel Brekhman negli anni Sessanta, le erbe adattogene non sono tossiche, producono una risposta non specifica del corpo al fine di aumentare la capacità naturale dello stesso di resistere allo stress, hanno un effetto normalizzante sulle funzioni corporee.

La lista di piante adattogene è molto ampia, ma ve ne sono alcune che sono popolari e utilizzate con regolarità da coloro che ne apprezzano le proprietà. Le erbe sono comunemente prese come integratori o tisane, ma si possono trovare anche sotto forma di succhi di frutta oppure anche fresche, secche, in polvere.

piante adattogene

Vediamone insieme alcune.

RHODIOLA
Quest'erba si trova nelle zone artiche e si crede abbia forti qualità adattogene. Una review del Consiglio Botanico Americano ha concluso che la rhodiola aiuta a prevenire la fatica, lo stress e gli effetti negativi di depressione e ansia. Ha inoltre notevoli effetti positivi sulla prestazione fisica e mentale.

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LIQUIRIZIA
Il gusto dolce della radice di liquirizia la rende un dolcificante popolare per dolci, bevande, pastiglie per la tosse e per la gola, ma l'erba può anche avere una forte valenza adattogena. Si ritiene che contribuisca a trattare i disturbi digestivi indotti da stress e attenui problemi polmonari. Tuttavia, la radice di liquirizia non può essere usata da chiunque. In alcuni casi può aumentare la pressione sanguigna, la ritenzione idrica e influenzare i livelli di cortisolo nel corpo. Se assunta con diuretici tende ad abbassare i livelli di potassio.

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ASTRAGALO
La radice di astragalo è una tradizionale erba medicinale cinese che guarisce le ustioni, migliora la debolezza, combatte il raffreddore, aiuta a prevenire le malattie cardiache, può migliorare il benessere mentale e potenziare gli effetti del sistema immunitario.

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TULSI
Questa erba, nota anche come basilico sacro, è un membro della famiglia della menta ed è nativa dell'India. Può avere notevoli capacità di combattere lo stress. Inoltre sembra possedere anche proprietà antiossidanti, antivirali e antibatteriche, oltre ad aiutare a ridurre il dolore e regolare la glicemia.

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GINSENG
Ginseng è una pianta adattogena popolare con molti benefici potenziali. Secondo il Medical Center dell'Università del Maryland, il ginseng ha proprietà antiossidanti che migliorano la resistenza delle cellule e aumenta le difese immunitarie oltre a incrementare la chiarezza mentale.

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FUNGHI MAITAKE
Questi funghi, noti anche con il nome di Grifola Frondosa, crescono normalmente anche in Italia. Sono apprezzati per il loro gusto, ma si ritengono possedere straordinarie capacità di rafforzare e aggiungere vigore al corpo a causa del loro contenuto di polisaccaridi e di avere effetti terapeutici per l'alto tenore in beta-glucano. In Giappone è considerato il fungo della longevità. Sembra inoltre in grado di ridurre il colesterolo, proteggere i vasi sanguigni, aiutare il sistema immunitario.

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Come usare gli adattogeni?

È possibile utilizzare adattogeni in tisane, tinture o in polvere con il cibo. I dosaggi dipendono dalla salute individuale e dalla frequenza d'uso, pertanto se si stanno prendendo farmaci occorre prestare attenzione poiché molti di questi interagiscono con i farmaci. Il mio consiglio è di parlarne sempre con il proprio medico o nutrizionista prima di utilizzare qualsiasi adattogeno.

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Stress e ansia sembrano essere una parte quotidiana della vita nel mondo frenetico di oggi. Controllarli naturalmente è possibile con le erbe adattogene che possono aiutare il corpo a combattere gli effetti negativi dello stress, specialmente se combinate con uno stile di vita che includa una dieta sana, esercizio fisico regolare e meditazione.

 

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Maria Cecilia Hospital presenta un caso live all'EuroPCR di Parigi e si certifica come centro di riferimento italiano per il Forame Ovale Pervio.

Il bio-ingegnere statunitense Anthony Nobles, che sta rivoluzionato il mondo della cardiologia con la tecnica NobleStitch, innovativa metodica che permette a cuore battente la sutura percutanea del Forame Ovale Pervio (PFO), oggi, giovedì 13 aprile sarà a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna) per conoscere da vicino tutti gli specialisti che stanno affrontando il training dedicato al device che prende il suo nome.

L'impiego di questo innovativo sistema, già a disposizione dell'Unità di Cardiologia Interventistica di Maria Cecilia Hospital, è destinato a trasformare radicalmente la procedura di risoluzione del Forame Ovale Pervio. Vale a dire del "difetto" anatomico presente nella parete interatriale, il setto che divide l'atrio destro dall'atrio sinistro, situazione rilevabile in una discreta quota della popolazione generale: fino a circa il 30% tra uomini e donne di età differente. Nella maggioranza dei casi, l'anomalia è completamente asintomatica e "benigna", visto che non comporta conseguenze funzionali.

"Perché tuttavia, in casi selezionati, è importante e necessario chiudere il Forame Ovale Pervio? Perché – spiega il Dottor Alberto Cremonesi, responsabile della Cardiologia Interventistica di Cotignola - in alcuni soggetti l'anomalia/imperfezione diventa la porta attraverso la quale piccoli coaguli di sangue (trombi) formatisi nel circolo venoso possono raggiungere la circolazione arteriosa cerebrale, causando problematiche di tipo neurologico: da semplici ischemie transitorie e disturbi oculari fino ad arrivare, nelle condizioni più gravi, a veri e propri ictus cerebrali: quindi danni estesi e permanenti".

"Tramite accesso venoso femorale, all'altezza dell'inguine - continua il Dottor Alberto Cremonesi - è possibile, inserendo il dispositivo sotto stretto monitoraggio ecografico e radiologico, arrivare al centro del cuore e chiudere (occludere) in modo perfetto con una sutura percutanea, potremmo dire in maniera quasi sartoriale con ago e filo, ma solo in pazienti ben selezionati e con adeguata indicazione clinica e anatomica, il buco rimasto aperto nella parete interatriale".

"Rispetto agli attuali sistemi percutanei di occlusione del Forame Ovale Pervio – precisa il Dottor Alberto Cremonesi - il NobleStitch cuce (sutura) il canale esistente tra i due atri senza rilasciare protesi permanenti, comunque corpi estranei a contatto del sangue, nel setto interatriale: i cosiddetti ombrellini (meglio definiti occlusori) in lega metallica".

Il training per certificare a tutti gli effetti Maria Cecilia Hospital, già annoverato come ospedale d'eccellenza e all'avanguardia in campo cardiologico/cardiochirurgico, quale Polo interventistico di riferimento non solo a livello nazionale della tecnica NobleStitch, è ormai in fase conclusiva e l'utilizzo del device inventato dal Professor Anthony Nobles potrebbe presto raggiungere il 25-30% del numero totale di quelli utilizzati ogni anno.

"Il Professor Nobles – conclude il Dottor Alberto Cremonesi - conosce bene l'attività di rilievo svolta qui a Maria Cecilia Hospital e giovedì 13 aprile sarà da noi per osservare più da vicino il lavoro svolto dai medici del team di Cardiologia Interventistica, seguirli in diretta e gettare le basi di un rapporto professionale che punta all'ulteriore miglioramento della metodica".

L'equipe di Cardiologia Interventistica di Maria Cecilia Hospital diretta dal Dottor Alberto Cremonesi, dal 16 al 19 maggio sarà protagonista all'EuroPCR di Parigi esponendo un "caso live" di NobleStitch davanti ad una platea che raccoglie più di 11.000 cardiologi provenienti da tutto il Mondo.

Maria Cecilia Hospital fa parte di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini, attivo nei settori della sanità, della ricerca, dell'industria biomedicale e delle cure termali, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di oltre 40 strutture sanitarie in 9 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia e all'estero in Francia, Russia, Albania e Polonia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L'esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d'eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Ortopedia, Neurochirurgia, Aritmologia e trattamento del Piede Diabetico.

Per maggiori informazioni: www.gvmnet.it 

 

Dal 18 al 21 aprile incontri con gli specialisti in dermatologia, reumatologia, endocrinologia, diabetologia, senologia, ostetricia e ginecologi. Prenotazioni da martedì 11 a giovedì 13 aprile, dalle 9 alle 13, al numero 0521.703015.

Parma, 11 aprile 2017

Un Ospedale a misura di donna. Il Maggiore di Parma partecipa offrendo colloqui informativi gratuiti alla seconda Giornata nazionale della salute della donna, promossa dall'osservatorio nazionale Onda e riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l'attenzione alle patologie femminili.

Si parte martedì 18 aprile, dalle 14 alle 16, con 5 colloqui uro-ginecologici presso l'ambulatorio 2 al primo piano del Padiglione Maternità, a cura della dott.ssa Daniela Viviani, dell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia.

Mercoledì 19 aprile l'équipe di Dermatologia diretta da Claudio Feliciani offre venti consulti gratuiti, tenendo aperti dalle 15.30 alle 19 gli ambulatori al 3° piano del padiglione Cattani. Nella stessa giornata, dalle 15.30 alle 17, gli ambulatori di Reumatologia, con gli specialisti Flavio Mozzani e Daniele Santilli, offrono 10 colloqui gratuiti presso l'ambulatorio al 2° piano del Padiglione Farmacia. Sempre mercoledì 19 sono disponibili 5 appuntamenti, dalle 14 alle 16, presso il Centro di Procreazione medicalmente assistita con il responsabile del Centro Lorenzo Barrusi e 10 colloqui a cura della dottoressa Cecilia D'Aloia, responsabile del Centro senologico del Maggiore per illustrare, alle donne di età inferiore ai 40 anni che non abbiano ancora eseguito lo screening per la prevenzione, il percorso diagnostico terapeutico sulla patologia mammaria.

Gli appuntamenti proseguono giovedì 20 aprile, dalle 15.30 alle 17, con 5 colloqui presso la struttura semplice di Endocrinologia metabolica e geriatrica con gli specialisti Adriano Ceresini, responsabile del servizio, e Marina Michela al primo piano del Padiglione Barbieri. L'open week si concluderà venerdì 21 con 5 colloqui diabetologici a cura di Maria Grazia Magotti, presso l'ambulatorio A del piano rialzato del Cattani.

Le donne interessate potranno prenotare il colloquio telefonando da martedì 11 aprile a giovedì 13 aprile, dalle 9 alle 13, al numero 0521.703015 specificando all'operatore dell'Ufficio Relazioni con il pubblico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria la specialità di interesse.
Con questa iniziativa l'Ospedale di Parma attraverso i propri medici vuole avvicinare la popolazione femminile alle principali patologie che la riguardano, informandola sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati, a testimonianza dell'impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura al fine di garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica.

Nel biennio 2016-2017, il Maggiore è stato premiato con tre "Bollini Rosa", il massimo premio a cui può aspirare un'azienda sanitaria, per i servizi offerti e per l'alto livello di attenzione verso le patologie femminili. Il numero di Bollini Rosa (da 0 a 3) viene assegnato sulla base di tre criteri valutativi: presenza di servizi nell'ambito delle specialità di maggior rilevo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile; appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della donna; presenza di servizi per l'accoglienza della paziente e per la tutela della sua dignità. Per l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma referenti del progetto "Bollini Rosa" sono Giovanna Campaniello, responsabile del Governo Clinico, Gestione del Rischio e Coordinamento Qualità e Accreditamento e Gabriella Raise, dirigente medico del Governo clinico.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
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