Apple punta sulla salute digitale: gli utenti potranno scaricare automaticamente sull'iPhone la propria cartella clinica con dati sanitari come i risultati delle analisi del sangue o i vaccini, per conservarli e per mostrarli facilmente a un dottore o ai familiari.
L'ultima funzione, lanciata per ora in fase di test negli Stati Uniti, fa parte delle novità di iOS 11.3, l'aggiornamento del sistema operativo di iPhone e iPad che tra l'altro introdurrà anche le funzioni legate al controllo della batteria e delle prestazioni del proprio smartphone promesse da Apple dopo essere stata investita dalla bufera per gli iPhone "rallentati" in caso di batterie non più al top. In arrivo pure nuove Animoji, le icone animate sugli iPhone X, e funzioni più avanzate per la realtà aumentata.
La versione 11.3 di iOS, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è disponibile da ieri per gli sviluppatori, mentre per tutti gli utenti arriverà in primavera. La nuova funzione "sanitaria" lanciata da Apple sarà integrata nell'applicazione Salute e permetterà agli utenti di trasferire sul proprio iPhone i dati clinici direttamente da ospedali e dottori.
Apple sottolinea che i dati medici dei suoi utenti saranno criptati e archiviati localmente sugli smartphone, quindi nessun dato sarà accessibile alla compagnia californiana a meno che non sia l'utente a decidere di condividerli. All'iniziativa, ha già aderito una dozzina di istituti sanitari americani.
(Fonte: Lo Sportello dei Diritti)
Antimicrobico spray orale ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie e parafarmacie. Ecco il lotto. Sospesa anche la vendita on line su Amazon
La Società Futura ha comunicato che sta per procedere al ritiro dal mercato per motivi precauzionali di un lotto di soluzione spray del cavo orale e della gola. Nello specifico si tratta del lotto n. 27 del dispositivo medico ORALEXYL SPRAY ORALE 20ML – cod. 904993755.
Non si conoscono i motivi di tale decisione. Il suddetto prodotto non può, pertanto, essere venduto. ORALEXYL è una soluzione spray del cavo orale e della gola. Utile negli stati di irritazione edarrossamenti delle mucose gengivali ed orofaringee. La notizia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", arriva in seguito ad una e mail dell'azienda Società Futura, nella quale è stato dichiarato che, in via del tutto precauzionale, il lotto in questione in commercio sul mercato globale verrà richiamato anche con un blocco delle vendite di Amazon.
(23 gennaio 2018)
L'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha disposto il ritiro, a scopo precauzionale, di due lotti di un medicinale contro l'ipertensione arteriosa polmonare della ditta Medac Pharma Srl nelle seguenti confezioni: lotto n. 321117 scad. 4/2019 e lotto n. 321217 scad. 4/2019 della specialità medicinale BOSENTAN MED*56CPR RIV 125MG – AIC 043666027.
Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", a seguito della comunicazione pervenuta dalla ditta concernente "dosaggio errato su un lato del confezionamento secondario". Bosentan è utilizzato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare per migliorare la capacità di esercizio e i sintomi in pazienti in classe funzionale III WHO.
Il bosentan è un antagonista del recettore per l'endotelina-1, approvato con procedura centralizzata europea, per il trattamento orale di pazienti affetti da ipertensione arteriosa polmonare.L'ipertensione arteriosa polmonare è una condizione invalidante, rara, ad eziologia ignota, che interessa le arteriole polmonari, caratterizzata da una iperplasia dell'intima, ipertrofia della media e aumento delle resistenze vascolari polmonari1,2.
La ditta Medac Pharma ha comunicato l'avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.
(22 gennaio 2018)
Bere vino prima di dormire aiuta a perdere peso. A scoprirlo uno studio di Harward e della Washington State University.
15 gennaio 2018 - Una ricerca della Washington State University e di Harvard ha scoperto che c'è una sostanza chimica chiamata resveratrolo nel vino che impedisce alle cellule di grasso di aumentare la massa grassa nel corpo, rendendoti più magro.
Il resveratrolo è una sostanza prodotta da diverse specie vegetali che, grazie alle sue spiccate proprietà antiossidanti, contribuisce a proteggere il nostro organismo dalle patologie cardiovascolari e tumorali.
Nel regno vegetale il resveratrolo, dotato di funzioni antifungine, si trova in particolare nella buccia dell'uva e nel vino, in misura maggiore in quello rosso. Secondo la ricerca, bere almeno due bicchieri può aiutare a ridurre l'obesità del 70%.
Per sostenere questa ricerca con ancora più prove scientifiche, l'Università di Danimarca ha scoperto che le persone che bevevano ogni giorno avevano un girovita più sottile rispetto alle loro controparti sobrie, mentre lo studio di Harvard su 20.000 persone ha rivelato che tra tutti quelli che hanno guadagnato una grande quantità di peso, nessuno di loro era bevitore.
I medici, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invitano comunque a non lasciarsi andare a inutili e pericolosi entusiasmi, dal momento che le benefiche proprietà ascrivibili al vino dipendono da diversi fattori, primo tra tutti la dose, che dev'essere moderata (2-3 bicchieri al giorno nell'uomo, un po' meno nella donna).
(15 gennaio 2018 )
100mila fiale di farmaci contro il cancro distribuite scadute tra Francia e Svizzera. L'Istituto elvetico per gli agenti terapeutici (Swissmedic): «Una vicenda unica per la sua ampiezza». Lo "Sportello dei Diritti": opportuna una verifica del Ministero della Salute e dell'AIFA anche in Italia
Un nuovo scandalo che riguarda i farmaci riguarderebbe Francia e Svizzera e proprio per la vicinanza meriterebbe un approfondimento anche da parte delle Nostre Autorità Sanitarie.
Sarebbero più di 100mila, infatti, le fiale di medicamenti scaduti venduti a pazienti svizzeri e francesi, nel periodo compreso fra il 2007 e il 2011.
La notizia è apparsa in Svizzera sulle colonne di due quotidiani la SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche e nel mirino l'azienda Alkopharma di Martigny, città del Canton Vallese, che avrebbe falsificato la data di scadenza appositamente al fine di poter continuare a vendere i preparati più a lungo. I farmaci avrebbero dovuto avere una scadenza massima di 18 mesi, ma a far ancor più rabbrividire è il fatto che sarebbero continuati ad essere commercializzati in alcuni casi anche sette anni dopo la data limite e per di più a pazienti d'ogni età e quindi anche a bambini affetti da gravi patologie tumorali.
La caratteristica delle dosi scadute era di avere un'efficacia ridotta. Quello che quindi rappresenterebbe un vero e proprio scandalo, vedrebbe coinvolti, al momento, i principali ospedali svizzeri che sarebbero vittime della frode in questione al pari dei pazienti. In totale, Alkopharma avrebbe venduto 98.829 fiale per più di 3,2 milioni di euro in Francia e 2.119 in Svizzera per oltre 207.500 franchi. Nel 2016 un tribunale del Vallese aveva condannato i responsabili specificando che i pazienti non avevano corso alcun rischio.
Tuttavia, secondo l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic, che ha indagato per cinque anni sul caso, i pazienti sono stati in realtà esposti a un rischio evidente perché i medici erano portati a supporre di avere sbagliato le dosi del loro trattamento. Swissmedic ha così portato il caso all'istanza successiva.
L'Inselspital di Berna ha identificato 23 pazienti trattati con medicamenti scaduti. 15 di loro sono bambini, alcuni dei quali affetti da cancro ai reni o tumore al cervello.
Anche l'Ospedale universitario di Basilea e la Farmacia cantonale di Zurigo hanno ricevuto il medicamento, ma in quantità più limitate. Durante l'indagine, grazie a diversi controlli a campione, Swissmedic ha trovato medicamenti con efficacia ridotta in tutto il Paese: «Questa vicenda, per le sue proporzioni, è finora unica in Svizzera», ha affermato l'istituto mentre, al momento, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non è noto se i farmaci in questione siano stati acquistati da italiani o commercializzati anche in Italia. Ecco perchè sarebbe opportuna una verifica urgente in merito da parte del Ministero della Salute e all'AIFA (l'Agenzia Italiana per il Farmaco) anche nel Nostro Paese.
(14 gennaio 2018)
Chicza... Un brand che ti fa sentire bene con te stesso. L'Etica, le Persone e l'Ambiente prima del... business
Beati i primi...!!! Aprire una nuova via ha sempre un sapore speciale, serve coraggio, orgoglio, si corrono grandi rischi, ma se l'intuizione è giusta e ci si muove con determinazione, con cautela ed elasticità mentale, i vantaggi possono essere enormi... anche per chi seguiranno la via già aperta dopo di noi.
Nell'ultracentenaria storia dei chewing-gum il mercato è cambiato molto; certo i chewing-gum si sono evoluti, il progresso e i desideri dei Consumatori hanno prodotto nuove richieste, soddisfatte con nuovi gusti e nuove funzionalità più o meno salutari. Ma la sostanza di cui è composto il chewing-gum oggi non è più la stessa, oggi è Inquinante.
In questo mondo intriso di Polimeri del petrolio utilizzati come gomma base, biossidi come coloranti, edulcoranti chimici come dolcificanti, l'unico forte scossone arriva dal Messico dove i Chicleros Messicani, silenziosi, coraggiosi e umili, hanno avuto l'idea semplice ma geniale: riportare in auge il chicle Maya (Gomma 100% naturale) creando dalla A alla Z il loro chewing-gum con il brand ... Chicza.
Nei primi mesi del 2009 i Chicleros parteciparono alla loro prima fiera del biologico, a Londra, dove ottennero il primo premio. Di seguito in soli 6 anni e mezzo Chicza ha ricevuto ben 24 tra premi e riconoscimenti in Italia e all'estero.
Lo Staff di Ecolbio s.r.l. Azienda di Ostia, applica la stessa filosofia, la stessa passione e umiltà dei Chicleros, distribuendo il chewing-gum Chicza in tutta Italia, Malta, Svizzera italiana a macchia di leopardo. E proprio in considerazione degli ottimi risultati ottenuti, il Consorzio Chicleros Messicano ha voluto premiare la Ecolbio s.r.l, concedendo l'esclusiva per il Portogallo e l'Albania, gratificazione che Ecolbio s.r.l. ha accettato con orgoglio.
Molta strada è stata percorsa da quando abbiamo ricevuto il primo sconfortante diniego, una frase che ha segnato il nostro cammino rendendoci più forti, più caparbi, più incisivi: " Un chewing-gum interessante... ma non prenderà mai piede; le multinazionali saranno sempre più forti".
Invece non è stato così, in brevissimo tempo quella che sembrava un'utopia è diventata una realtà.
La Ecolbio s.r.l. azienda tutta italiana è riuscita a trovare valori aggiunti a Chicza, già certificata Biologica e biodegradabile al 100% ( con queste due particolari ed uniche caratteristiche era stata immessa nel mercato dai Chicleros nel 2009 ) l'azienda Italiana ha avuto alcune importanti intuizioni, applicando del resto la "nostra fantasia tutta italiana" rinvenendo nel prodotto attraverso la certificazione, le importanti peculiarità del Senza Glutine, del Senza Lattosio, del Vegan, del Kosher, intuendo e certificando che Chicza è adatta anche a pazienti nefropatici, peculiarità che hanno attirato le simpatie di altri segmenti di Consumatori.
La simpatia, l'affetto e la fiducia del mercato rappresentano per noi continui stimoli per il futuro che si preannuncia ricco di altre sfide e nuovi gusti, stimoli che creano un impegno al fine di offrire sempre un prodotto sano, unico nel suo genere, sempre al passo con i tempi, aumentando nel contempo la produzione, la commercializzazione e la logistica senza rinunciare mai alla Qualità, al Rispetto per l'Ambiente e al Rispetto per le Consumatrici e per i Consumatori, da noi considerati tutti paradigmi imprescindibili, pilastri della nostro pensiero e delle nostre azioni.
Mai potremo avvelenare l'Ambiente o nuocere alla Salute dei consumatori!!! Mai abbasseremo la Qualità per il vile dio denaro!!!
Chicza, il "magico" chewing-gum, che continuerà a restituire bellissimi sogni, continuerà a proteggere l'Ambiente e la Salute dei consumatori, continuerà ad alimentare il sorriso dei bambini e delle Donne Chicleros.
Ci auguriamo che Chicza possa continuare ad essere un prodotto "messaggero" di positività e di sogni, sogni che rimangono l'unica cosa che nessuno potrà mai portarci via, in una società che tutto prende e poco o niente restituisce.
Si, è vero, ci sentiamo tutti un po' stanchi e sfiduciati per il futuro lavorativo, per il futuro sociale, per il futuro ambientale, ma non dobbiamo cedere e dobbiamo essere sempre positivi come Chicza.
Chicza vuole essere una fonte di ottimismo e gioia per tutti, Chicza è positiva...
"E' nelle crisi che emerge il meglio di ognuno di noi,
perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze".
Albert Einstein
Speriamo che questa citazione di Einstein possa diventare anche nostra.
Chicza, anche se non può compiacere tutti (per il gusto o per la sua durata, per la consistenza o altro, come del resto tutti gli altri prodotti in commercio) vuole comunque essere costantemente fonte di gioia, di forza e di ottimismo, per un mondo migliore e per... ognuno di noi; vi sembra uno sforzo o un'emozione da poco?
Quindi, come spesso accade in tutte le belle storie, Chicza, in Italia è partita cauta, ha inciampato come un bimbo, per poi rialzarsi e accelerare, senza esitazioni. Chicza si è fatta conoscere, Chicza ci ha messo il cuore, Chicza si è fatta apprezzare, si è fatta... amare, è decollata provando a stimolare la pseudo-concorrenza a non inquinare l'Ambiente, rimanendo con l'animo ingenuo di un bimbo:
"Il chewing-gum biodegradabile è la soluzione del futuro" l'Ambiente e la tutela della Salute lo esigono!!!
Nella giornata del 9 gennaio è stato ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Piacenza, un paziente di 37 anni residente a Piacenza a cui è stata diagnosticata una malattia invasiva meningococcica.
Pervenuta la segnalazione al Dipartimento di sanità Pubblica, sono state prontamente messe in atto tutte le misure di profilassi necessarie. Sono stati ricostruiti i contatti che il paziente ha avuto nei dieci giorni precedenti l'esordio e sono state sottoposte a profilassi 174 persone di cui 45 minori.
Gli accertamenti laboratoristici hanno permesso di identificare il ceppo del batterio: si tratta di un sierotipo di meningococco per il quale la vaccinazione in uso da efficace copertura.
L'azienda Usl assicura dunque che non c'è nessun allarme per la popolazione
Anche il paziente, la cui infezione meningococcica non ha comunque dato origine a meningite, è ora in buone condizioni e non corre nessun pericolo di vita.
L'azienda ricorda che il meningococco è un batterio che si trasmette solo per contagio diretto, ossia attraverso le goccioline di saliva o muco emesse parlando, tossendo o starnutendo, quindi la semplice profilassi antibiotica è raccomandata, in via del tutto precauzionale, solo per le persone che abbiano avuto contatti molto ravvicinati con il soggetto, infetto nei 10 giorni precedenti all'esordio dei sintomi.
Il periodo di incubazione del meningococco è infatti compreso tra 2 e 10 giorni.
Va sottolineato anche che questo germe è normalmente presente nelle prime vie aeree di circa il 5-30% della popolazione e solo raramente provoca la malattia. Inoltre si tratta di un batterio molto sensibile agli antibiotici più comuni, ma anche all'azione dell'aria, della luce, a tutti i disinfettanti ed alle normali misure di pulizia: nell'ambiente esterno e quindi, al di fuori delle persone che lo ospitano, viene rapidamente distrutto.
In caso di malattia da meningococco, è prevista la chemioprofilassi dei contatti stretti allo scopo di eradicare il meningococco nei possibili portatori asintomatici e nei soggetti che siano venuti in contatto con il batterio e che ne siano stati colonizzati, mentre non è previsto l'allontanamento dei contatti del paziente dalle eventuali collettività frequentate.
Il Ministero della Salute segnala ritiro lotto di vellutata di zucca e carote Bellavita. Rischio microbiologico: «Riportare il prodotto dove acquistato per sostituzione o rimborso». Accertata la presenza del batterio Listeria monocytogenes
Occhio ai prodotti sugli scaffali: il Ministero della salute oggi ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo di un lotto di vellutata di zucca e carote surgelata biologica a marchio Bellavita per la presenza di Listeria monocytogenes. Il provvedimento è stato disposto in via precauzionale dall'azienda produttrice, Pagan Srl.
La vellutata coinvolta dal richiamo è venduta in buste da 550 g e fa parte del lotto L32117E con scadenza al 17/05/2019.
Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Pagan al numero verde 800917088. A seguito della nota, segnalata dal Ministero in data 22/12/217, la catena di supermercati Cadoro aveva già provveduto al richiamo del lotto oggetto della comunicazione.
Il Ministero invita a «riportare il prodotto dove acquistato per sostituzione o rimborso».
Il batterio indicato nel richiamo si trova nell'acqua, nel terreno, nella vegetazione e nelle feci di diverse specie animali.
Può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte ed è responsabile della Listeriosi. L'infezione "si presenta principalmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", con sintomi a carico del sistema gastrointestinale, ma in casi più gravi può essere causa di meningite (per esempio per anziani e persone immunocompromesse)". In gravidanza, invece, può provocare aborti e parti prematuri. Anche se il rischio di infezione esiste anche in presenza di bassi livelli di carica batterica, soggetti adulti e in buona salute possono anche consumare alimenti contaminati senza presentare alcun sintomo. In caso contrario è necessario sottoporsi a una cura antibiotica.
2 gennaio 2018
NaturaSì richiama Brioches vuota e Brioches albicocca per la possibile presenza di frammenti di plastica dura. Il prodotto NON VA CONSUMATO
NaturaSì ha pubblicato l'avviso di richiamo delle confezioni di Brioches con farina integrale macinata a pietra e Brioches all'albicocca con farina integrale macinata a pietra prodotte per EcorNaturaSì spa - Via L. De Besi 20/C - Verona da FRACCARO SPUMADORO S.P.A. sede e stabilimento via Circonvallazione Ovest, 25/27 Castelfranco V.to (TV) per la possibile presenza di frammenti di plastica dura nel prodotto.
A essere interessato dal richiamo le confezione da Brioches con farina integrale macinata a pietra - 5x35g Ecor da consumarsi preferibilmente entro lo 03/03/18 e Brioches all'albicocca con farina integrale macinata a pietra - 5x45g Ecor da consumarsi preferibilmente entro lo 03/03/18.
Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", non esclude che l'ingerimento del prodotto possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione. Per tale ragione NaturaSì invita i consumatori che hanno acquistato il prodotto in questione a non consumarlo, ma a riportarlo presso il punto vendita d'acquisto dove si provvederà al rimborso e a chiarire eventuali dubbi.
(28 dicembre 2017)
Virus influenzale, parmigiani a letto. Operativo il piano per fronteggiare l'iperafflusso.
Nell'ultima settimana: 1719 accessi in pronto soccorso, di cui 450 persone anziane, oltre 260 richieste di ricovero. 32 i posti letto complessivi in più attivati
L'influenza non dà tregua. Anche a Parma si sono manifestati gli effetti del virus che sta caratterizzando questo periodo stagionale con un aumento degli accessi all'Ospedale Maggiore e con un consistente aumento dei ricoveri soprattutto di persone anziane presso le strutture di cura.
Nell'ultima settima da mercoledì 20 a mercoledì 27 dicembre gli accessi in Pronto soccorso sono stati 1719, di questi 447, oltre un quarto, riguardano persone anziane. Mentre sempre in questa settimana le richieste di ricovero sono state 269.
Per fronteggiare l'epidemia influenzale l'Azienda Ospedaliero-Universitaria ha predisposto un importante piano organizzativo, approvato dai direttori di dipartimento, che prevede a partire da domani mattina l'attivazione complessiva di 22 posti al quinto piano della Torre delle Medicine, con potenziamento del personale infermieristico e assistenziale e l'attivazione di 10 posti letto di area internistica al quarto piano del Padiglione Ortopedie assegnati al personale di area medica afferente alla Clinica e Terapia Medica.
Ma oltre all'attivazione complessiva di 32 posti letto il piano organizzativo prevede per la prima settimana del nuovo anno la sospensione dei ricoveri programmati delle aree chirurgiche ad esclusione delle attività finalizzate al trattamento delle patologie tumorali e delle emergenze, in modo così da aumentare i posti letto connessi con i ricoveri a seguito delle patologie influenzali.
Infine da mercoledì 3 a venerdì 19 gennaio in previsione di un ulteriore aumento del picco influenzale saranno attività altri 21 posti letti al settimo piano dell'ala est, visto l'accorpamento delle degenze dell'Otorinolaringoiatria e della Maxillo-Facciale.
Una serie quindi di azioni importanti che si inseriscono in quadro complessivo a livello provinciale che prevede la collaborazione con l'Azienda Usl e le strutture ospedaliere di Vaio e Borgotaro.