Nel pomeriggio di venerdì 5 novembre, alle 17:30, presso il teatro parrocchiale della Chiesa di Santa Maria del Rosario, in via Isola 18 a Parma, si terrà l’incontro-riflessione “La storia di Padre Chiti: da generale a frate cappuccino”.
#EIMA #Macchine #Bologna - Fermento, innovazione avanzata e competenze diffuse sono gli elementi che si sono respirati alla manifestazione bolognese, dal primo all’ultimo giorno d’esposizione.
L’evento verrà trasmesso anche in live streaming. La Franciacorta ospiterà anche le edizioni 2023 e 2024.
Dal 22 ottobre al 22 novembre prende il via la seconda edizione della 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento interaziendale dedicato all’inclusione che quest’anno - per la prima volta in Italia – vede impegnate oltre 200 imprese per valorizzare insieme i temi della diversità e dell’inclusione, con un ricco programma di eventi digitali dedicati ai 700mila dipendenti delle aziende partner.
+200 aziende, 700.000 utenti, 187 eventi, 212 ore
Tornano gli open day gratuiti da Personalità Hair Style in via Vigotti, 4 a Parma
Sabato 23 ottobre e sabato 6 novembre dalle 9.00 alle 16.00 sarà la volta di Kobido, l'antico massaggio giapponese per aiutare a mantenere la pelle fresca e giovane. Federica Buzzi, operatrice olistica specializzata nei trattamenti viso e corpo, offrirà sessioni gratuite di venti minuti di ginnastica facciale per ridonare tono ed elasticità al viso con un lifting facciale naturale che contrasta l'invecchiamento e le rughe di espressione.
Per prenotarsi - fino ad esaurimento posti - è possibile contattare il numero 0521 293737 dal mercoledì al sabato dalle 8.30 alle 19.00.
Il Consorzio sarà presente nella Hall 10.1 allo stand H011. La Germania rappresenta il terzo mercato export per il Parmigiano Reggiano con una quota del 18%.
Un successo annunciato, quello che ha travolto da martedì 28 settembre il Teatro Nazionale CheBanca! : Pretty Woman il musical sarà in scena a Milano fino all’8 gennaio 2022 regalando le emozioni di una storia che si tramuta in un sogno. Proprio quello che, ora più che mai, è richiesto dalle persone che cercano nel teatro un’evasione dalla quotidianità.
Ed è Stage Entertainment a ridare vita a una delle commedie romantiche più intense degli anni ‘90, una storia che ancora oggi commuove e fa sorridere. Beatrice Baldaccini è Vivian Ward (Julia Roberts nel famoso lungometraggio). Thomas Santu è Edward Lewis (Richard Gere). Con loro nomi noti del panorama nazionale. Tutti uniti intorno a un titolo che ha fatto storia. Cristian Ruiz (nei panni di Mr. Thompson), Martina Ciabatti Mennell (Kit De Luca), Gabriele Foschi (Philip Stuckey) danno brio e ritmo a un impianto che appassiona lo spettatore senza mai calare di tensione. L’adattamento teatrale mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico premiato nel 1991 con un Golden Globe e ripercorre fedelmente i momenti della storia d’amore di Vivian ed Edward.
LA TRAMA - La giovane squillo Vivian Ward (Beatrice Baldaccini) incontra per caso il ricco e affascinante uomo d’affari Edward Lewis (Thomas Santu) arrivato a Beverly Hills per concludere un affare. Dopo una notte insieme, lui rimane colpito dalla simpatia e dalla bellezza di lei e la ingaggia per tutta la settimana come sua compagna offrendole 3000 dollari. L’amico e avvocato di Edward, Philip Stuckey (Gabriele Foschi), gli consiglia di portare con sé una ragazza a una cena d’affari per fare colpo con David Morse (Lorenzo Tognocchi), capo della grossa compagnia marittima che Lewis vuole acquistare. Invita quindi Vivian e le lascia i soldi per comprarsi gli abiti adatti. Nonostante le difficoltà legate all’essere ingiustamente maltratta da alcune commesse dei negozi di Rodeo Drive, Vivian trova l’aiuto del direttore dell’albergo, Mr. Thompson (Cristian Ruiz), che la manda nella sartoria di una sua amica e le insegna il comportamento da tenere a tavola nelle occasioni mondane. Intanto la relazione tra Vivian ed Edward da normale rapporto d’affari diventa sempre più simile all’amore, di questo ne è testimone Kit (Martina Ciabatti Mennell), giovane prostituta e amica di Vivian. Vivian ed Edward si innamoreranno l’uno dell’altra sebbene provengano da mondi totalmente diversi.
MUSICA CHE SUPERA IL TEMPO - Protagonista è la musica anni ’80, eseguita dal vivo da una band di 6 elementi in stile pop/rock. Le musiche sono tipiche degli anni a cavallo tra il 1980 e il 1990 così come lo sono le ambientazioni dello spettacolo. Come sulla scena si affrontano e si vivono sentimenti contrastanti, così le tematiche romantiche saranno accompagnate da canzoni lente mentre le tematiche più accese e coinvolgenti, legate al riscatto e alla realizzazione dei propri sogni, saranno più ritmate e intense. La musica rimane quella originale: non è intervenuto alcun elemento di modifica, adattamento o rielaborazione in questo allestimento tutto italiano, dove i numeri musicali mantengono viva la forte connessione tra i brani del musical e la cifra stilistica che contraddistingue il suo autore. Scritto in coppia da Garry Marshall e Jonathan F. Lawton, rispettivamente leggendario regista e sceneggiatore originale della pellicola, lo spettacolo si avvale di una colonna sonora che è un mix di canzoni scritte da due compositori d'eccellenza, Bryan Adams e il suo fidato co-autore Jim Vallance, oltre all’indimenticabile successo mondiale del 1964 “Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison. Nell’agosto del 2018 il musical ha celebrato la sua prima mondiale a Broadway riscuotendo il tutto esaurito. Sospeso fino a poco tempo fa a Londra e ad Amburgo, a causa della pandemia, è tornato a calcare il palcoscenico del West End da luglio 2021, dove sarà in scena fino ad aprile 2022. Ora, finalmente, anche a Milano. Pretty Woman va in scena al Teatro Nazionale CheBanca! fino al 8 gennaio 2022 in un crescendo di emozioni per tutto il pubblico che avrà l’opportunità di rivivere la storia di Vivian ed Edward.
ARTE, CULTURA, STORIA, EDUCAZIONE. A PARMA DAL 24 AL 26 SETTEMBRE
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Emozioni vere, esaltate dalla musica e abbagliate dal romanticismo del lume di candela. Un’idea brillante che sta spopolando a Milano, nei luoghi iconici e più suggestivi della metropoli lombarda.
Si chiama Candlelight ed è un progetto ideato da Fever, una delle principali piattaforme di intrattenimento del mondo, sempre più conosciuta anche in Italia grazie alle sue geniali intuizioni. Cercando costantemente di ispirare gli utenti con le loro esperienze innovative, Candlelight dà vita a concerti in atmosfere speciali, regalando agli spettatori un valore aggiunto. Recentemente è stato registrato il tutto esaurito con “le colonne sonore dei grandi film del passato”. Un’esperienza che va oltre l’aspetto musicale ed è capace di coinvolgere la persona in tutto e per tutto. I prossimi appuntamenti sono già fissati: venerdì 17 settembre, spazio a Candlelight Jazz. Un tributo ad Aretha Franklin… ma a lume di candela. L’appuntamento è alla Casa Cardinale Ildefonso Schuster. E ancora, domenica 26 settembre, tributo a Ludovico Eiunaudi. Mercoledì 29 settembre sarà invece la volta delle “colonne sonore di film magici” a Palazzo Turati. Ma le occasioni di vivere una serata speciale non mancheranno: su www.feverup.com/milano/candlelight potrete conoscere date e orari anche degli eventi con i suoni di Ennio Morricone, con le quattro stagioni di Vivaldi, con il meglio di Chopin e con il tributo ai Beatles.
COME NASCE CANDLELIGHT – Il progetto è stato lanciato quando Fever, che già ospitava concerti di musica classica tradizionale, ha visto la necessità di rendere questo genere più accessibile ai suoi utenti, puntando a raggiungere una nuova fascia di spettatori e creare appuntamenti più accattivanti. Avendo già deliziato il pubblico in più di 80 città in tutto il mondo (tra cui Madrid, Londra, Parigi, New York e Los Angeles), Fever ha deciso di lanciare la sua idea anche in Italia, raccogliendo immediatamente grandi consensi. Candlelight ha avuto i suoi primi bagliori tricolore nel 2020: i concerti a lume di candela sono stati eseguiti in luoghi unici. Dalle chiese alle biblioteche, dai palazzi a monumenti storici che fanno parte del patrimonio culturale di ciascuna città. Sul palco, una rete di talentuosi musicisti locali che si sono appoggiati a Fever per realizzare a un’idea che porta la musica classica in un modo completamente nuovo: non è un caso che il 70% dei partecipanti agli eventi candlelight sia sotto i 40 anni. Fran Hein, CMO di Fever, afferma infatti in maniera convinta: "Miriamo a democratizzare la cultura". Poche parole in grado di far capire la volontà di rendere accessibile a molti, il patrimonio che la musica offre. Indicazione importante, infine, da segnalare: tutti i concerti seguono le linee guida del governo per le misure di sicurezza COVID e operano a capacità sicure, con posti a sedere socialmente distanziati.
Pietro Razzini